Posto fisso
È un buon lavoro il mio.
Lo faccio da due anni e non posso lamentarmi.
Del resto oggi potere vantare un posto da impiegato comunale a Palermo a soli 29 anni non è da tutti.
Gli orari non sono un granché, ma il posto è tranquillo e poi qua è un porto di mare: incontri di tutto.
Quello che più mi piace del mio lavoro è quella che in gergo noi chiamiamo “utenza”…e devo dire che l’utenza palermitana è un piscio. Se ne vedono di tutti i colori.
“Signor Lei ma è mai possibile che mi avete tagliato la luce, per non parlare che davanti alla proprietà qualche cuinnutu si futtìu una balata di marmo”.
“Signora le do un modulo per la segnalazione, lo compila, ché facciamo provvedere”.
“Seee v’avissivu a signalare i corna c’aviti!”.
È un buon lavoro il mio.
Quello che mi piace di più è il turno di notte.
Non succede mai niente di notte e tutto sembra tranquillo.
Accendo il mio televisore arancione in bianco e nero e mi sento in paradiso. Tanto, pure se lo metto forte, non disturbo nessuno.
L’altra mattina ho rivisto Claudio.
Non so quante persone che avevo perso di vista ho incontrato qui.
C’era sua madre.
Appena mi ha visto, le braccia al collo mi ha buttato.
Ricordava quando sotto casa giocavamo ad acchiana ‘u patri cu tutti ‘i so’ figghi.
Una volta, povero Claudio, mi ricordo che io facevo il cuscino.
Claudio va per saltare al grido:
“ACCHIANA ‘U PATRI CU TUTTI ‘I SO’ FIGGHI PRIMA ‘U PATRI E POI ‘I FIGGHIIIII”.
È stato un attimo, un lampo da gran bastardo, mi sposto ed ecco Claudio impicato al muro.
Certo che a tredici anni si è proprio stronzi!
“Gioia mia, vedi se lo puoi sistemare bene tu a Claudio”.
“Stia tranquilla signora, ci penso io”.
Basta che lavori al Comune e stai tranquillo che qualcuno che ti chiede un trattamento di favore lo trovi sempre.
Ma anche questa è una cosa che mi piace del mio lavoro: fare credere a chi ti conosce, che lo stai trattando meglio degli altri.
In fondo, pur non facendo niente di particolare, gli regalo un attimo di protagonismo.
La felicità di potere dire, tornando a casa: “Mi ha trattato di lusso…ma perché sono io, sennò…”.
Un paio di mattine fa ho rivisto Tiziana, tutti prima o poi passano di qui.
Nella mia testa lei che era la più bella di tutte, almeno ai miei occhi, me la immaginavo scoffata e laria come la morte.
Strani scherzi fa la mente.
Si crea finte verità per consolarsi.
Invece, era sempre bellissima.
Bella come quando ci siamo conosciuti una notte d’estate a Capo Gallo.
Bella come quando è scesa per la prima volta da casa sua, fasciata da uno splendido vestitino rosa.
Bella come quando mi ha detto: “Ti devo parlare”.
Bella come quando mi ha confessato che amava un altro.
Bella, bella, bella.
Bella stronza!
Ecco quello che non mi piace del mio lavoro: incontrare persone che non vorrei vedere. Non qui almeno.
Agosto è appena iniziato.
Fa caldo a Palermo.
Anche se amo il mio lavoro, ci sono delle cose che mi pesano in questo periodo.
Cose normali durante il resto dell’anno, che però in estate ti pesano incredibilmente.
Ad esempio, sentire sempre parlare di “riposo”, devo dire che ti scoccia quando sai che tutti sono in vacanza e tu sei ancora al lavoro.
Del resto è inevitabile se uno fa il custode del cimitero ai Rotoli.
È un buon lavoro il mio, ma, perdonatemi la battuta, d’estate che noia mortale!”
Colonna sonora: In vacanza da una vita (Irene Grandi).
Articolo subito divertente… ma il finale a sorpresa mi ha lasciato davvero l’amaro in bocca… non me l’aspettavo proprio, che tristezza avrai provato!
Buon lavoro e, a questo punto, spero di non “incontrarti” presto!
🙂
Ovviamente si babbia!
Geniale, questo è un corto in fieri. Spè che scrivo due righe ad muzzum altrimenti ti faccio “spoiler” negli “ultimi commenti” eheheheheh
Comunque non so se hai mai visto un film di Sergio Citti che si chiama “Mortacci”… indovina un po’ come si chiama il custode del cimitero? 😀
P.S. La scena di Andy Luotto da sola vale tutto il film. Straconsigliato.
… “Ti devo parlare”…
si. amche a me è stata posta così la cosa…
mah…
cmq, articolo molto simpatico..x non parlare del fatto che sono perfettamente daccordo con te quando dici che le cose + semplici e normali, d’estate ti pesano come un macigno e ti fanno saltare i nervi..
cmq…bel lavoro davvero il tuo…
buone vacanze e…riposa in pace.
🙂
Mi piace come scrivi, mi piace come usi le parole e mi piace l’idea della colonna sonora alla fine del post. Insomma: bravo!
eh eh! simpatico con una nota di malinconia..
ma come hai fatto a trovare questo posto?!!!
Vedi che ti succede a fare lo spiritoso???
Poi se, d’ora in poi, esperto come sei del luogo, ti chiederanno solo di progettare cappelle e ti toccherà davvero stare al cimitero, per la direzione dei lavori, non ti lamentare!!!!
milinciana…
mi raccomando abbassa il tuo televisore altrimenti mancu i muaitti hannu risiettu…
mammamia…il turno di notte….io confesso che me la farei sotto!!!divertente e coraggioso….
Costruito benissimo.
Bravo.
Complimenti. Se davvero questo è il tuo lavoro credo che il luogo in cui stazioni ogni giorno ti abbia dato la possibilità di confrontarti con un nuovo mestiere. Scrivere bene non è da tutti. Approfitta dei tuoi momenti di “solitudine” e sfruttali a dovere per tirare fuori altre storie di questo genere. Credo che se ne fai tesoro potresti farne un libro. Bravo davvero. Una volta tanto qualcuno riesce a sfruttare le “pallose giornate di un lavoro poco apprezzato” in qualcosa di positivo.
Bravissimo. Ricorda un po’ A’ Livella
Perchè…mi chiedo…se una cosa è scritta in prima persona deve per forza essere intesa come autobiografica? MAH!
NOTA DOVEROSA E DIVERTITA DELL’AUTORE: Ogni riferimento a fatti o persone è puro frutto della mia fantasia. Mentre sono in provincia di Messina mi raggiunge una telefonata, è Albi:
“Qui pensano tutti che lavori al cimitero, urge compromesso, smettila di progettare ponti e dedicati alle cappelle”.
Capirete che l’alternativa non mi esalta … più che altro per non prestarmi a facili giochi di parole.
Quindi breve nota bibliografica: Ho 29 anni, faccio l’ingegnere ed anche questo è un buon lavoro, a Dio piacendo, conto di avere un posto fisso al cimitero tra qualche centinaio di anni.
Qualche risposta in ordine sparso ai commenti:
@ Samu: non ricordo il nome del custode ma è indimenticabile in quel film una splendida Melato. Anche io lo consiglio “vivamente”
@ ergobis: dubito che arriverebbero delle lamentele.
@ giggiottocrew: futtitinni, capita!
@ cetty: qualcuno che vorrebbe sistemarti al cimitero lo si incontra sempre, sono gli stessi che d’estate ti manderebbero in vacanza a quel paese.
@Marialuisa: Tutto sembra più gradevole con un buon sottofondo
@ tutti: grazie
Bul, sei…Bul. (Brrrrravo)
Certo, il tuo protagonista come tutti i lavori c’hà risvolti positivi e negativi.
POSITIVO: anche se non fà un cavolo è giustificato dal fatto che : ” Qui Riposa…, Qui Riposa…., Qui Riposa….; “Vò viriri cà sugnu l’unicu c’avi a travvaghiari?”
NEGATIVO : Non credo sia molto piacevole per lui farsi un Panino e ..MORTAdella. 😉
Buone vacanze Bul.
Peccato. Mi ero illuso.
Ho sempre pensato che portieri e custodi debbano saper sfruttare bene il tempo che hanno a disposizione. Ma va bene così. Loro (i custodi) magari da oggi avranno uno spunto in più.
tommaso non può nemmeno sparare morta-retti per capodanno: sarebbe “morti-ficante” … buone vacanze anche a te.
Osvaldo ho conosciuto un portiere che con cuffiette e cassette ha imparato inglese, francese e tedesco
Bul sei in provincia di Messina? Dove esattamente: Mojo? ehehehhe
letta 10 volte, gustandomela ogni volta di piu. mi hai fatto tuffare indietro nel tempo, mi hai costretto a ricordare i claudi che frequantavo ma sopratutto hai riacceso la malinconia per la mia tiziana xke la storia è para para para, come del resto per la maggioranza del popolo maschile, penso.
BRAVO!
Ecco Samuele dopo questa io, tu e Tommaso possiamo girare per i paesi a fare le serate in piazza
Attento a quello che dici, perchè a mè l’idea mi è balenata sul serio ( autori, servono autori, è difficilissimo scrivere da soli un’intero spettacolo brillant-comico). 😉
Vabbè và, visto che ci siamo…tocchiamo il fondo; Visto che “ha il posto fisso” ora si può sistemare, ma con le ragazze è ben per lui che non faccia il..”cascamorto”.
Mai un “Ti devo parlare” fu più meritato
Miiiiiii i fantasmi! 🙂
UNNI SU??
Ancora 24 commenti? mii ma questo post è un ” MORTorio”. 😀
Paaaaatri!
..e vabbè, quanto mi mancio na mafalfa ca MORTAdella…..
ma ta manci a st’ura?? E a colazione chi fai, na cofanata ri cavatuna ca’ ricotta?
Scusi, scusi, custode..posso farle una foto? voglio imMORTAlarlo.
(no coment).
mi vinni pitittu…
@ gegge: miii, buoni da MORIRE…:-P
sempre mitico. ciao!!
mi hai convinto, ora ma fazzu puru iu na na mafalfa ca MORTAdella…..
Un piccolo gioiello, mi ricorda il portiere dell’albergo ad ore di Gino Paoli..forse avrei messo quella come colonna sonora.
Poi certamente è un caso che oggi è crollato il ponte sul Mississipi…
book è un caso sì … il mio professore di dinamica delle strutture diceva: se crolla un ponte non è tanto grave per le centinaia di persone che possono morire, ma per la malafìura del progettista
Dinamica delle convinzioni..
Secondo me, per darti una botta di vita devi assolutamente andare a fare il tronista!
Io?
Mimmo tronista e Albi corteggiatrice! 😛
Ma no tu, il custode del cimitero! Se però ti vuoi unire a lui per fare una di quelle esperienze che ti segnano, che ti regalano VITA, che ti cambiano l’esistenza, che ti fanno scoprire il mondo, che ti permettono di varcare confini altrimenti insuperabili, che ti dicono se la De Filippi è lesbica, allora vai … accompagnalo in questo viaggio e, non vi vestite di nero che fa tanto becchino …
il mio Prof. di Costruzioni diceva :”un ponte non è solo una struttura, è una congiunzione fisico-spirituale, e..non ci possiamo permettere di sbagliare. Se non altro per non diventare ASSASSINI di sogni senza LIMITI.
( bè.. poi..certo, l’imprevedibile….si chiama così..in quanto tale).
Sig. Caruso, se avesse scritto al trapassato prossimo sarebbe stato molto più divertente.
Ci provi durante queste ferie. (Queneau docet)
Complimenti.
mimmo ho saputo che quelli della gialappa’s contano di ritirarsi a breve… potremmo prendere il loro posto :-D.
Totò al limite al trapassato remoto … molto remoto.
Samuele la vedo difficile, magari possiamo iniziare come tronisti, poi facciamo un bel calendario e quando tutti si saranno piegati in due per le risate vedendolo, madiamo i curricula come gialappi
mimmo i miei complimentoni per il pezzo. una regia ottima. una sceneggiatura da premio oscar.
Chiara mi complimento io … pedalare alle 15:45 sotto il pico del sole in via Carini non è da tutti 🙂
eh che vuoi, ci ho ancora il fisico che regge… 😀 grazie e ancora complimenti… 😀
Mimmo, sarebbe questo il post che IO ti ho ispirato??! :-S
affrontare un tuo scritto è come mangiare una pizza: inizio dal bordo e mi addentro sapendo che al centro mi aspetta il meglio, ma anche che ogni boccone è in se stesso gustoso e speciale.
ahahahah..tutto vero!!i pranzi dei coinquilini, le cene..la pizzaaaa..mitici ballarò e vucciria!
scusate ho sbagliato post!