19 Agosto ’07…Ore 16:30…auto incolonnata nel tratto autostradale tra Arezzo e Firenze, di rientro dalla mia splendida Palermo…Seduto dietro spizzico il mio “Coppo” di misto: Simenza, Calia e Nuciddi…
Le persone delle auto vicine guardano curiose, per capire cosa faccia esattamente, mentre con una mano avvicino il semino, lo schiaccio con i denti e ne assoporo il gusto leggermente salato…
E sorridono, ma soprattutto mi invidiano questo piccolo passatempo assetante!
E sfido chiunque a mangiarsi un pacco intero durante il viaggio PA-MI senza bere neanche un goccio d’acqua!
Ma che bontà…
Ah, i sapori di Sicilia…
..ringrazio Rosalio per la pubblicazione del mio scatto! I nostri sapori non si apprezzano fin quando non li si assaggia…spero di invogliare i non palermitani a visitare la nostra città che tra munnizza e traffico caotico qualcosa di buono riesce a produrlo nell’arte culinaria! un saluto a tutti i visitatori di Rosalio.it!
🙂
e ancora ancora convincere qualcuno ad assaggiare la simenza può essere facile: porgi il coppo ed è fatta. Il problema reale arriva volendo far assaggiare pane con la milza, quarume, stigghiola (conserva il plurale neutro in -a dal latino), musso e carcagnola (sempre neutro plurale)…più arte culinaria da munnizza e traffico di così… il problema successivo è poi separare l’amico turista dalla bancarella…
se parliamo di amico. l’amica, magari perennemente a dieta, vivrà il conflitto interiore, soprattutto con la milza, tra cotta con lo strutto vs papille gustative che fanno la ola
Una volta, qualcuno provò a farmi passare la voglia di mangiare semenza portandomi a vedere dove la preparassero…
Ma io non demordo, la adoro: basta semplicemente non pensarci! 🙂
mha, guarda maria luisa, in teoria, senza andare troppo alle origini, per smettere di mangiare milza, stigghiola, quarume & c. basterebbe andare a vedere dove le cucinano…
socie onorarie del club dello “zitto e mangia!”
19 Agosto ’07…Ore 16:30…auto incolonnata nel tratto autostradale tra Arezzo e Firenze, di rientro dalla mia splendida Palermo…Seduto dietro spizzico il mio “Coppo” di misto: Simenza, Calia e Nuciddi…
Le persone delle auto vicine guardano curiose, per capire cosa faccia esattamente, mentre con una mano avvicino il semino, lo schiaccio con i denti e ne assoporo il gusto leggermente salato…
E sorridono, ma soprattutto mi invidiano questo piccolo passatempo assetante!
E sfido chiunque a mangiarsi un pacco intero durante il viaggio PA-MI senza bere neanche un goccio d’acqua!
Ma che bontà…
Ah, i sapori di Sicilia…
Gran bella foto! Mi è venuta voglia di simenza…
..ringrazio Rosalio per la pubblicazione del mio scatto! I nostri sapori non si apprezzano fin quando non li si assaggia…spero di invogliare i non palermitani a visitare la nostra città che tra munnizza e traffico caotico qualcosa di buono riesce a produrlo nell’arte culinaria! un saluto a tutti i visitatori di Rosalio.it!
Alberto!
🙂
e ancora ancora convincere qualcuno ad assaggiare la simenza può essere facile: porgi il coppo ed è fatta. Il problema reale arriva volendo far assaggiare pane con la milza, quarume, stigghiola (conserva il plurale neutro in -a dal latino), musso e carcagnola (sempre neutro plurale)…più arte culinaria da munnizza e traffico di così… il problema successivo è poi separare l’amico turista dalla bancarella…
se parliamo di amico. l’amica, magari perennemente a dieta, vivrà il conflitto interiore, soprattutto con la milza, tra cotta con lo strutto vs papille gustative che fanno la ola
Una volta, qualcuno provò a farmi passare la voglia di mangiare semenza portandomi a vedere dove la preparassero…
Ma io non demordo, la adoro: basta semplicemente non pensarci! 🙂
mha, guarda maria luisa, in teoria, senza andare troppo alle origini, per smettere di mangiare milza, stigghiola, quarume & c. basterebbe andare a vedere dove le cucinano…
socie onorarie del club dello “zitto e mangia!”
Superlativa… Un sogno…