Poker o bluff?
Vabbe’, ora tutti quanti stanno a parlare di scudetto o, come minimo di Champions League. C’era da aspettarselo: dopo quel primo tempo brasiliano, come facciamo a tenerci? Magico Palermo, rosanero fantastici, altro che calcio pane e salame di quel pretino di allenatore che avevamo prima. Champagne e bollicine, “Zampa” è contento e chi si è visto si è visto. Ma dobbiamo crederci davvero a questo poker livornese? Io spero di sì, perché ho visto movimenti da fuoriclasse di quei tre lì davanti e considerando che Amauri e Cavani sono reduci da gravi infortuni, l’idea di migliorare ancora non sembra poi così campata in aria. Solo che quando una squadra gioca così bene, nove volte su dieci dipende da un’altra squadra che gioca molto male. Diciamo che Orsi, lo sprovveduto tecnico livornese, non ha preparato al meglio questa partita. I suoi difensori hanno fatto fare ai nostri tutto quello che volevano e il primo tempo si è trasformato in un autentico massacro.
Dobbiamo fidarci di questo 4-2? Boh, mica sono un indovino. Certo, resta quel secondo tempo non proprio esaltante (ma quando hai fatto quattro reti agli avversari, e pure in trasferta, non infierisci) e talune distrazioni che sarebbe meglio non avere in futuro. Su una cosa, però, mi sembra che possiamo essere tutti d’accordo. Se alla prima di campionato il Palermo ha avuto la sfiga di trovare la squadra più in forma del momento, alla seconda si è ampiamente rifatta trovandosi contro la più smandrappata di tutte. E dunque, prima di parlare di cose più grandi di noi, sarebbe meglio aspettare ancora qualche giornata. Scusatemi, ma vincere così a Livorno non riesce proprio a esaltarmi quanto vorrei. Però almeno ci siamo messi in cammino. Ed è già qualcosa. Ah, meno male che non hanno venduto Rinaudo. Fino a poche settimane fa se lo sarebbero sbolognato molto volentieri. Scommettiamo che prima della fine dell’anno andrà in Nazionale?
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