Una lezione di civiltà
E adesso sarebbe troppo facile dire che c’era chi l’aveva previsto. Che il poker di Livorno non doveva annebbiare le già confuse idee di chi, bel bello, ha cominciato a parlare di squadra dei sogni e possibile scudetto (un illustre giocatore, mica il tifoso della strada). Diciamo che domenica, tutto sommato, è andata bene. Perché nel secondo tempo il Torino avrebbe meritato di vincere e solo la giornata non proprio eccelsa delle sue punte (Recoba a parte) ha salvato il Palermo dalla seconda sconfitta di fila in casa. E il povero Colantuono dalle prime bordate del suo datore di lavoro. Perché i rosa si sono sfaldati dopo aver segnato il gol che poteva mettere la gara in discesa? Io non lo so. C’è chi dice che è stata colpa del caldo (ma non faceva caldo anche per gli avversari?), chi accusa la squadra di non sapere gestire le situazioni favorevoli. Magari l’infortunio di Pisano ha complicato tutto e la sostituzione di un difensore con un quarto attaccante (Bresciano è tutto tranne che un giocatore di copertura) potrebbe non essere stata del tutto azzeccata dal simpatico tecnico romano. Vabbè, comunque ormai è andata così e non sarà certo un pareggio in più o in meno a cambiare le sorti di questo campionato. La sensazione è che la distanza del Palermo dalle grandi sia sensibilmente aumentata, ma la speranza è quella di sbagliarsi e di trovare presto i rosa a stretto contatto con Roma, Inter e compagnia. Continua »
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