Benedetto fermo-immagine
E vabbè, tutto è bene quel che finisce bene. Anche se a un certo punto abbiamo benedetto l’interruzione video su La7 che ci ha “privati” di una ventina di minuti di noia incommensurabile. E’ troppo dire che l’esordio del Palermo in coppa Uefa è stato a dir poco sconcertante? Primo tempo da dimenticare, secondo praticamente pure. L’unica buona notizia è questo Caserta, uno che a Catania aveva già fatto ottime cose e che potrebbe diventare l’uomo in più del nuovo Palermo di Colantuono.
Che cosa può essere successo? Forse i nostri hanno snobbato i semi-dilettanti cechi credendo di giocare una amichevole. Se è così è meglio darsi una regolata: i rosanero, almeno fino a questo momento, non hanno dimostrato di essere una grande squadra. A parte il primo tempo di Livorno (dove i difensori hanno fatto fare a Miccoli e Amauri qualsiasi cosa), il gioco continua a latitare e bisognerà presto svegliarsi visto che domenica a Cagliari non sarà affatto una passeggiata di salute. Piuttosto, la partita è cambiata (solo un po’, ma meglio che niente) con l’ingresso di Simplicio, Amauri e dello stesso Caserta. Brienza ha fallito, Bresciano non è quello dell’anno passato, Tedesco così così, Migliaccio meglio tacere. Vuol dire che il Palermo delle seconde linee non è all’altezza della situazione? Può essere e temo che bisognerà farsene una ragione.
P.S. – Non ho fatto nessun riferimento a Guidolin e Zamparini. Starò invecchiando.
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