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martedì 19 nov
  • Bulli e buffazze

    Torno dalla mia corsetta serale! Ho ancora addosso quel buon umore dettato dalle endorfine che circolano per l’organismo, faccio una bella doccia, metto l’accappatoio e nell’ attesa di asciugarmi mi collego a Rosalio!
    Nelle news a lato leggo degli atti di bullismo nella scuola di Palermo!
    Leggo tutto con attenzione, e improvvisamente mi incazzo, ma mi incazzo seriamente, del tipo che se avessi sotto mano uno di quei due ragazzi mi nni futtissi se sono minorenni o teste di m*****a (cosa probabile) e gli accavallassi tante di dde buffazze a farli stonare.
    Io dico, questi, scavalcano il muro di cinta, fronteggiano i bidelli adducendo alla loro minore età, entrano nelle classi devastano, insultano, si accaniscono contro un disabile (che toki eh?) e dico io nessuno ma proprio nessuno riesce a fermarli? Pure i picciotti che sono dentro la classe non gli sale il sangue alla testa?
    Io mi ricordo che ia tempi di scuola (andavo all’IPSIA, tutt’altro che un college inglese) avevamo pure noi la nostra “vittima”, lo ammetto, fa parte di quella cattiveria insita nei ragazzi ancora immaturi, ma una volta che successe che un altro di un’altra classe lo offese pesantemente e lo
    spintonasse, prima che intervenissero gli insegnanti noi compagni gli avevamo fatto passare la voglia di riprovarci. Ok erano impauriti i compagni…
    E i bidelli? Gli insegnanti? Mi spiace ma se tu un minorenne che fa atti vandalici lo blocchi solo senza fargli del male, non incorri in nessuna sanzione penale!!
    Altra cosa….’sti malacarne per scavalcare, affrontare i bidelli, fare atti vandalici, insultare, picchiare un disabile, andare in un altra classe, ricominciare, tentare di picchiare un altro ragazzo, scappare, riaffrontare i bidelli, riscavalcare…dico almeno un paio di orate sono passate? O avevano i superpoteri? E nel frattempo? Io non ci credo che se “qualcuno” chiamava subito una volante quella non sarebbe arrivata in meno di mezz’ora, perché tutto si può dire, che magari a volte sono stronzi, arroganti, ma se li chiami e hai bisogno di loro arrivano subito (a differenza di altri corpi di polizia delimitati al solo Comune di Palermo…).
    Invece nulla, hanno agito indisturbati….nessuno li ha fermati, bloccati, nulla!
    Una volta in strada mentre correvo ho visto 4 ragazzini che pestavano un altro ragazzino, mi sono fermato e gli ho accavallato uan boffa l’uno e dicendogli c’u nerbusu a 2000 che la colpa l’avevano i loro padri che dovevano buttarlo nei canali che almeno cresceva l’edera! La polizia è arrivata (giusto giusto passava una pattuglia in quel momento) non mi hanno fatto nulla, anzi a momenti il più anziano dei due mi faceva i complimenti!
    Me ne sono tornato a correre!
    Ora si fa una gran parlare di non alzare le mani ai ragazzini, che si traumatizzano, che l’educazione non si insegna in questo modo…. Mio padre e mia madre di tumpulate e cucchiai di legno rotti nelle corna me ne hanno dati a tignité! Mi ricordo ancora delle cinque dita di mio padre quando una volta per “scherzare” (ragazzino idiota che ero) ho dato un calcio ad un gatto randagio credendo di fare una cosa spiritosa!
    Eppure sono cresciuto, non sono traumatizzato, lavoro, ho dei buoni rapporti sociali, leggo, mi informo, uso il cellulare per telefonare e non come surrogato di mezzo di socializzazione ecc ecc….
    Non so mi viene da pensare che magari bisogna tornare un po’ indietro….

    Ospiti
  • 11 commenti a “Bulli e buffazze”

    1. Forse sì…

    2. ogni tanto qualche buona timpulata farebbe bene

      che teste di MMMMMMM che sono stati sti ragazzini minorenni della MMMMMM

    3. Indubbiamente si dovrebbe tornare un pò indietro, magari a quando i minori non avevano ragione “a prescindere” ma per quanto riguarda l’accaduto dentro la scuola non sono d’accordo con la tua analisi: posso assicurarti che, se parliamo di scanazzati palermitani, la minore età non implica che un adulto possa fermarli, e lo dico per esperienza personale (ho 23 anni, fisicamente abbastanza ben messo e nel mio quartiere conosco ragazzini di 13/14 anni che saprebbero farmi molto male); indubbiamente l’intervento delle forze dell’ordine sarebbe stato provvidenziale se fosse durata un paio d’ore, ma più probabilmente si sarà trattato di una manciata di minuti.
      Insomma, io comprendo lo sfogo dovuto alla rabbia che cresce leggendo cosa succede a Palermo, ma nell’articolo sembra quasi colpa di bidelli e insegnanti!

    4. non do a prescindere la colpa a bidelli ed insegnanti, però la cosa mi fa parecchio riflettere!!! Io non sono possente, però due belle boffe a quei ragazzini riuscii a dargliele. E poi, dentro una scuola…c’è un solo bidello? Un solo insegnante? Mi viene difficile pensarlo! Mi viene molto più facile pensare che i suddetti fossero più impauriti dalle aventuali complicazioni nel fermare sti ragazzini che non dalla loro capacità o meno di fargli del male!

    5. Ho fatto un’anno di servizio civile in una scuola media di paesino vicino palermo. Inizialmente era una bella esperienza, ma alla fine ne sono uscito distrutto… Non c’era il minimo di ordine, attenzione rispetto: ho lasciato quella stessa scuola media 13 anni fa con un ricordo bellissimo delle attività, i laboratori, le recite di fine anno, l’amicizia e la comeptizione che c’era fra classi e a vederla oggi mi viene da piangere.
      Mi chiedo cosa possano fare gli insegnanti? Io ogni tanto una buffazza la cafuddavo: è brutto a dirsi(e io non sono certo un nonno reazionario) ma la forza , la violenza e la capacità di importi come il forte era l’unica logica che capivano.
      Per darvi un idea non pasava un’ora senza che si scrivessero sul registro almeno due note disciplinari; la prof di musica non è riuscita mai a spiegare ne a far suonare qualcuno.
      ASSURDO!!! MANCANDO L’EDUCAZIONE NON CI SARA’ PIU’ NESSUNA REGOLA…
      POSSIAMO ANCORA SOGNARE UN MONDO MIGLIORE?

    6. Più bastone che carota!
      Mi perdoni la Montessori…

    7. io credo debba esservi la giusta misura di bastone e carota! Io capisco che è difficile fare gli educatori, ma com’è che tempo ci riuscivano?

    8. Devo dire che u nirbusu di cui parli tu è venuto pure a me.
      Ma sfortunatamente secondo me è una questione di educazione.
      Non c’entrano le nerbate.
      Magari bastassero…

      a casa loro, di questi gentilissimi signorini di cui è piena la città – senza distinzione geografica – certe cose sono tollerate….
      magari ‘nsignate…
      e lo dico con molta tristezza.
      Questi soggettini niente male, di nerbate ne prendono e ne danno dalla mattina alla sera.
      tutti i giorni.
      domenica inclusa.
      Il problema è l’esempio che ricevono dai genitori – alias amici – alias parenti – alias cortili sotto casa – con cui crescono e da cui “imparano” a vivere…

      Dobbiamo sperare (non costa nulla)- nelle nuove generazioni…

      francamente, pensare che i miei nipoti o (molto + remoto) i miei figli, possano crescere in questa maniera, mi fa veniere la pelle d’oca.

      tristezza….

    9. Sono pienamete d’accordo con te..anche io oggi sentendo la notizia al telegiornale mi sono incavolato. Come è possibile che in una scuola due tredicenni, per quanto impostati possano essere, riescano a fare tutto sto casino? Voglio dire non credo che fossero così grossi da poter competere con il corpo bidelli, gli insegnanti ed eventuali altri compagni possibilmente altrettanto impostati. Io come te me ne sarei fottuto altamente che erano minorenni, anche perkè il concetto di minorenne che va ttelato nasce dal fatto che in quanto ancora piccolo è una persona indifesa, ma questi non mi danno molto l’impressione di ragazzi che hanno bisogno di essere difesi. E poi qui non si sta parlando di avere delle reazioni spropositate di chissà quale tipo nei loro confronti, ma semplicemente di acchiapparli mentre fanno sto bordello e dargli un paio di sanissime boffe. Non si può rimanere a guardare nè mentre dei ragazzzi minorenni picchiano degli adulti (i bidelli), ma soprattutto neanche mentre picchiano un disabile. Avrei voluto vedere quale poliziotto avrebbe avuto da ridire sentendosi raccontare da un maestro o da un bidello con tanto di tesimoni (che sicuramente non mancano) ” L’ho presso a boffe perchè stava picchiando il ragazzo sulla sedia a rotelle”. Probabilmente davanti ad una cosa del genere non solo i poliziotti avrebbero dato ragione al maestro, ma anche i genitori di queste due cose inutili. Perkè è vero che spesso in questi casi le situazioni familiari non sono delle migliori, ma davanti alla notizia che il figlio ha picchiato un disabile secondo me anche i genitori, pur sapendo che il maestro gli ha dato qualke boffa, gli avrebbero dato il così detto “riestu”. E cmq, se anche così non fosse, e se per caso i genitori fossero gente così brutta da essere d’accordo coi figli, cmq non mi sembra una buona motivazione per restare a guardare temendo l’eventuale reazione dei genitori, sarebbe un ignobile calare la testa per paura di essere toccati personalmente.

    10. Se posso dire la mia e riassumere un pò le cose lette ritengo che quì il vero problema SOCIALE di oggi in tutta Italia sia la totale incapacità dei cosidetti genitori di educare i loro figli. Ti chiedi come mai prima insegnanti e bidelli riuscivano a gestire dei ragazzini perfettamente, mentre adesso hanno paura di loro. Semplice: prima un minimo di valori, di rispetto per i grandi, di buoni comportamenti gli venivano senz’altro insegnati e a volte qualche bella boffa contribuiva a farli rinsavire e maturare.
      Oggi a 11 anni hanno già il telefonino privato, il nintendo, la tv e il pc senza alcun tipo di controllo, hanno tutte le cazzate materiali possibili e immaginabili, ma non hanno una guida. Non hanno dei nonni e dei genitori che gli insegnano ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che si può fare e ciò che non si può fare. Vedono cose violente, sentono linguaggi violenti e pensano di avere così conquistato il mondo. Mi dispiace dover tirare fuori la classica frase banale, ma consentitemelo, verissima: “non ci sono più valori”. E non li possono imparare i piccoli se non ce li hanno i grandi. Basta che fanno figli e poi non sono in grado di educarli, pensano nella loro imbecillità e ottusità che dicendo sempre SI ai loro figli e permettendogli sempre tutto li faranno persone felici, mentre in realtà staccano solo un biglietto di sola andata verso il vuoto, l’aggressività, l’insoddisfazione, il baratro.
      Ne ho sentite tante di storie così…
      Forse se qualcuno si ricordasse di avere una coscienza ogni tanto … non dico sempre.
      Ah proposito il numero della polizia è il 113, e fatela sta ca**o di telefonata!!!!!

    11. ecco nausea il problema e che bisognerebbe farlo sto 113 ogni tanto, invece di dire sempre cha su sbirri e non capiscono niente..

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