Disoccupati tentano di occupare l’assessorato della Famiglia
Stanotte una cinquantina di disoccupati hanno tentato di occupare l’assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle autonomie locali in via Trinacria. Le forze dell’ordine hanno bloccato il gruppo e si sono viste scene di guerriglia urbana, con un blocco stradale e cassonetti incendiati.
Sono stati fermati diciotto disoccupati denunciati all’autorità giudiziaria.
Ho riportato anch’io questa notizia nel mio blog, in prima pagina su Tgcom stamattina.
Ed ho scritto questo come commento:
“Cinquanta disoccupati, cinquanta senza lavoro, magari con la necessità di portare a casa qualche spicciolo per campare la famiglia, cinquanta uomini che hanno perso il senno ed hanno deciso di urlare la loro presenza in quel modo. Gli abitanti hanno avuto paura? Frase di circostanza. Perché avrebbero dovuto temere per la loro incolumità? Quegli uomini sono disoccupati, non delinquenti. E disoccupato significa uno che non ha lavoro ma ne vuole trovare uno, a patto che sia dignitoso e lecito. Il questore di Palermo, Giuseppe Caruso, ora dovrà decidere se fare scattare la denuncia all’autorità giudiziaria oppure il provvedimento di fermo. Quegli uomini, mossi dalla disperazione, meritano un posto di lavoro ed il compito della politica siciliana (lascio perdere volutamente il riferimento a quella italiana, che se ne frega altamente della mia terra) è quello di crearli, non quello di tenersi le mani in tasca e dispensare solo speranze, parole solo parole che non danno da mangiare, che non danno la possibilità di sognare ai figli di questa brava gente”.
Prendo atto, dunque, che rovesciare cassonetti e incendiarli è un modo come un altro di chiedere lavoro…
faccio l’avvocato del diavolo. ovviamente quello che dirò si riferisce ad un episodio preciso e non vuole essere una generalizzazione.
anni fa (una quindicina o giù di lì), un gruppo di disoccupati fece una protesta simile alla presidenza della regione. se non ricordo male salirono sul tetto e minacciarono di buttarsi.
grande clamore e grandi manifestazioni di solidarietà per i poveri disoccupati.
ne intervistarono qualcuno. uno di essi attirò immediatamente la mia attenzione: era il proprietario (anzi… il marito della proprietaria, visto che ufficialmente il negozio era intestato a lei) di un frequentatissimo negozio di detersivi e affini vicino casa mia. di fatto, visto il via vai di gente che quotidianamente acquistava nel negozio, il loro guadagno era decisamente consistente. peraltro, non gli ho mai visto emettere uno scontrino.
però era lì a protestare per avere un lavoro… evidentemente a scapito di chi di un lavoro aveva effettivamente bisogno…
Se magari queste persone che hanno protestato la smettessero di votare chi gli promette un lavoretto e li prende in giro allora forse , sottolineo forse , qualcosa cambierebbe.
Chissà, magari prima di arrivare a rovesciare e incendiare cassonetti hanno tentato altri mezzi, senz’altro più civili, per ottenere qualcosa e, non essendoci riusciti, hanno agito in preda alla disperazione… sbagliando.
Di cosa ci meravigliamo però se spesso, per essere correttamente ascoltati dalle istituzioni, bisogna rivolgersi ad un giornale o ad una trasmissione televisiva?
Piuttosto, il luogo preso di mira mi pare comunque sbagliato: cosa c’entra l’assessorato della famiglia con il lavoro?
Violando la legge si mettono dalla parte del torto però.
Qualche tempo fa mi capitò una cosa analoga. C’erano dei “facinorosi” che rovesciavano e incendiavano cassonetti e urlavano e strepitavano. E imprecavano (eufemismo) contro il sindaco Cammarata. Mi impedivano peraltro di poter parcheggiare l’auto vicino casa. Chiesi a muso duro ad uno dei rivoltosi per chi avesse votato qualche giorno prima: fu colto di sorpresa. Perché io, tra l’altro, con la faccia adirata (eufemismo), gli avevo detto che avevo scelto altro candidato. Mi rispose: “Cammarata”, farfugliò qualche altra sciocchezza e mi lasciò passare… Boh.
Avessero votato Orlando oggi sarebbero già tutti LSU? 😛
no, hanno votato cammarata e s’a pigghiaru nto XXXX 🙂
Hanno violato la legge, è vero. Ma che fare? Attendere la manna dal cielo? Chi è disoccupato vive in una situazione tragica non solo per sé ma anche per la propria famiglia. Difficoltà persino a comprare del pane. E i nervi saltano, cribbio!
L’importante che il governo stia pensando di garantire una casa e un lavoro a tutti gli immigrati (con il pieno rispetto per queste persone)…
…io me la sto pensando di andarmene in Tunisia e tornare col barcone. Da immigrato.
Mettiamo sottosopra la città, distruggiamo tutto tanto la disperazione giustifica tutto. Ma smettiamola. Chi non rovescia cassonetti e non fa atti di violenza è magari più disperato di loro solo che ha più educazione e dignità
Garantire casa e lavoro agli immigrati??Certo che si leggono delle cose in giro che fanno accapponare la pelle! Ma cosa c’entra adesso la questione degli immigrati?Io credo che le sommosse che periodicamente nascono a Palermo siano soltanto un monito. Si ricorda a chi di dovere che se non vengono mantenuti i patti finisce anche la “tranquillità” della città .Diciamo che è un modo un pò mafioso di rinfrescare la memoria!O no?
a volte credo di essere uno stupido…..studiare? Università? sforzarsi a trovare collaborazioni sottopagato e sfruttato? alzarsi alle cinque del mattino? cercar edi non sgarrare mai con la legge? pagare sempre tutto? arrivar a fine mese arrisicato? Cribbio, mi consenta, ma chi fa babbiamu?
Ho sbagliato tutto nella vita io…. la strad era li davanti a me, semplicissima, ma povero io idiota non ho saputo coglierla!!
bastava non sforzarsi sui libri, commettere qualche furtarello, che so un scippo, andare in carcere, uscire dopo pochi giorni grazei alla buona condotta o all’ indulto e poi mettermi a rovesciare e incendiare cassonetti, impedire alla gente di andare a lavoro oppure tornare a casa, urlare eufemismi, dire ad alta voce uto uto uto u siinnaco e coinnutu, e pretendere un posticino di lavoro alla regione o giù di li ben pagato, con le gambe dietro una scrivania e tampasiare tutto il giorno!!
Con tutto il rispetto, io ho notato che molte delle proteste categoricamente alle 12.00 finiscono! Che li vicino c’è sempre il lapino col pane e panelle preso d’assalto. E che a fine protesta i manifestanti, tutti con rayban, belfstaff ecc ecc salgono su scooteroni all’ ultimo grido oppure transalp per tornare a casa a fare il loro dovuto pranzo.
Molto strano che una volta un tizio mi ha fermato in mezzo la strada per chiedermi dei soldi senza neppure fare lo sforzo di vendermi nulla. Al mio rifiuto insisteva, e la cosa è andata avanti per un bel pezzo, ad un certo punto parecchio infastidito gli ho detto di lasciarmi in pace.
La sua risposta? che lui un si scnatava i nuddo, che già ne aveva messo sottoterra cinque e se doveva fiddulirmi pure a mia non ci mettteva niente.
Che antura era a protestare pu ttravagghiu e siccome appunto incendiava cassonetti ecc ecc certo un si scantava i mia.La raggia già mi avevo fatto salire il sangue alla testa e mi veniva di ririci amuni virimo comu m0 ammazzi, ma ero in dolce compagnia e non mi andava di fare il maschio dominante.
ecco sono gli stessi che fanno cosi…gli stessi che poi per l’appunto hanno i negozi, fanno i mafiosi nei posteggi e via dicendo, e naturalemnte hanno molto più diritto loro di ttravagghiare risspetto ad un ragazzo che ha studiato, si e comportato onestamente, cerca di migliorarsi e che rispatta la propria città e la gente che vi abita.
Altro che alzarsi alle 5 del mattino, ma sugnu vero pinna!!!
sbaglio o siino ha accennato un tentativo di flame?
c’è molto qualunquismo in giro, e mi riferisco sia a chi dice che sono persone disperate e basta, sia a chi propone di ripresentarsi da immigrato.
sono certo che parte dei facinorosi bruciacassonetti siano persone già stipendiate ma in nero, che vanno a lamentarsi perchè non hanno il lavoro regolare (mentre per quello irregolare sono quasi alla soglia della pensione).
a chi si lamenta per gli extracomunitari, invece consiglierei di fare una critica più organica al sistema imprenditoriale in italia: vuoi per la tassazione elevata, vuoi per mire di arricchimento personale, spesso sono gli imprenditori stessi che cercano extracomunitari. perchè per loro, quella che noi chiamiamo precarietà è ricchezza, è lavoro.
per non parlare degli imprenditori che più che contratti atipici preferiscono praticare il più tipico dei contratti, e cioè quello in nero.
li hanno arrestati? sappiamo chi sono questi facinorosi? fuori i nomi. vediamo se queste persone sono realmente disperate che non possono permettersi di mangiare, oppure se sono parassiti della società che a mezzanotte vanno a protestare in maniera violenta davanti al più inutile degli assessorati e dalla mattina alla sera si trovano a gironzolare sullo scooterone nel loro quartiere, partecipi delle attività di organizzazioni criminali.
poi ci sarebbe un ulteriore spunto di riflessione. non è che per caso questi qua sono quelli che hanno portato la foto della scheda elettorale e ancora non sono stati retribuiti? si può affermare liberamente una cosa del genere dato che c’è al governo locale il centrodestra oppure verrò additato di essere comunista toga rossa sfasciavetrine qualunquista e populista?
Cioè ci sono dei disoccupati che hanno tentato di occupare?
E lasciamoli occupare! Così sono occupati.
@Alessandro…sono “stupida e pinna come te”, orgogliosa di esserlo!
I nervi saltano? A Walter Giannò vorrei ricordare che la situazione non è così semplice. Che – fermo restando il bisogno – ci sono molti disoccupati che si “arrangiano” con lavori abusivi et consimilia. Potrebbero fare altro? Forse no, ma non sono tutti martiri della fame e della sete. E accanto alle truppe cammellate di “brava gente” – organizzate da questo o quel capobastone – ci sono altri disoccupati: poveri, magari diplomati, che non scendono in piazza e che soffrono più di tutti per il silenzio della politica.
Caro Roberto, ma l’accento lo riporto sempre lì: che fare? Soffrire per il silenzio della politica? Aspettare che qualcuno bussi alla porta e ci dia un dignitoso posto di lavoro? Oppure farci sentire? Certo non sono uno che vuole le sommosse cittadine, ma c’è un limite alla pazienza. Anch’io sono disoccupato, dopo aver lavorato per tre mesi a Lampedusa in un panificio. E’ dire che mi sto laureando in scienze politiche. Dovrei avere un futuro garantito, essendo giovane e dopo essermi rotti i cosiddetti sui libri, senza raccomandazioni e pagando le tasse con il sudore, ma non è così: lo so. Ed allora solidarietà per chi ha perso la pazienza. Sarò estremista, ma sono al contempo stanco dell’inazione, della pigrizia di chi non vuole fare nulla per migliorare lo stato delle cose.
Fanno paura, io una volta ero in macchina e mi ci sono trovata in mezzo!
E’ stato preoccupante, tra gente che si distendeva sul cofano della macchina ed i cassonetti buttati in mezzo alla strada…
non si chiede cosi’ il lavoro.
E quindi, Walter, credi che il modo migliore sia fare atti di violenza? Sai cosa succederebbe se decidessero di assumere queste persone? Creerebbero un precedente pericolosissimo e istigherebbero tutti i disoccupati esasperati, che fin’ora si sono comportati in modo civile, alla rivolta. E a quel punto chi avrebbe ragione? Che soluzione troveresti?
Marklaar sbagli. Ho fatto una semplice domanda. 😉
e come no! 😀 😉
perchè è saltato un post?
Rimosso per violazione della policy dei commenti.
sarebbe interessante sapere quale aspetto sia stato violato (cioè qual’è la parte del post “incriminata”), ma mi sa che non è santo che suda.
Marklaar sicuramente saprai che certi chiarimenti andrebbero chiesti per e-mail perché non tutti i lettori sono interessati da questa vicenda. Mi scuso con i lettori e faccio un’eccezione: è stato rimosso perché citava per cognome dei politici che “ricatterebbero” gli elettori e che praticherebbero il voto di scambio, che nel nostro ordinamento sono reati quindi il commento è suscettibile di querela e viola la policy per la sua natura diffamatoria. Spero che ora sia chiaro e che la prossima volta utilizzerai il canale appropriato.
chiedo scusa per l’errore commesso.
i nomi mi erano sfuggiti, quindi va bene così.
la prossima volta vado per email 😉
grazie per la solidarietà marialuisa
Francesca, è sbagliato sempre ricorrere alla violenza, ma qualche volta si deve ricorrere alla forza, al gesto dimostrativo per rendere palese un problema che altrimenti sarebbe soltanto una fonte di demagogia per i politici. Di certo non si manifesta con atti di vandalismo, però non si può sempre pretendere che i disoccupati stiano con le braccia conserte in attesa che qualcuno li possa aiutare a trovare un posto dignitoso per la loro sopravvivenza. Se tu avessi dei figli e non avessi la possibilità di garantirgli un futuro e soprattutto di portargli da mangiare, non ti ireresti? Io sì. Starei nella legalità ma farei di tutto per farmi sentire.
Walter dimmi chi qui a Palermo non ha difficoltà a trovare lavoro, sai quanta gente non può costruire il proprio futuro perchè nn ha lavoro?
io vorrei sapere una cosa ma la domanda è retorica perchè le risposte sono inutili superflue e la risposta stessa è sottointesa: perchè prenderesela con i cittadini ? perchè tra le guerre delle parti o dei manifestanti contro forze dell’ordine o istituzione ci va di mezzo il cittadino ? intendo appunto quello che guida e si ritrova immerso nel casino. A me una volta è successo alla solita incasinata Piazza Orleans, i manifestanti bloccano il traffico danneggiando i cittadini, i signori su nei piani della Regione sono tranquilli, le forze dell’ordine sono lì e non impediscono ai manifestanti di distruggere il traffico ma anzi tentano soluzioni alternative: non dico disperderli a manganellate ci mancherebbe, SOLO EVITARE CHE CI METTANO IN MEZZO NOI ALTRI CHE NON C’ENTRIAMO E CHE ABBIAMO FRETTA E ANCHE I NOSTRI PROBLEMI. Ma a nessuno frega niente del “cittadino” e noi sopportiamo come ghiri questi atti di violenza: chi ha voglia di manifestare può farlo senza paralizzare il traffico, è solo la provocazione del “mettiti dalla mia parte per forza, ti faccio incazzare così siamo di piu’ contro di “loro”….(loro ?)
Quando sono sceso dall’auto perchè non volevano farmi proseguire e ho iniziato civilmente a chiedere di passare (si comincia così, si da sempre una prima occasione) sono stato minacciato e aggredito verbalmente dopodichè appena mi hanno toccato la rissa l’ho innescata io colpendo tutti a più non posso anche da solo contro venti, GUAI A CHI MI TOCCA O A CHI COLPISCE A CALCI LE AUTO O INSULTA I CITTADINI CHE NON C’ENTRANO NIENTE TANTO PER SCATENARE LA SCENEGGISATA DEL CASINO, NESSUNA SOLIDARIETA’ PER QUESTO, E COSI’ SI PASSA VERAMENTE NEL TORTO!
Walter mi levi qualche curiosità?
Nel tuo primo post dici: Quegli uomini sono disoccupati, non delinquenti.
Walter sono parte di ben 310 Ex-Detenuti mica Etoile dell’Operà di Parigi.
Come li chiameresti?
Inoltre mi spieghi perchè Accetta ed i suoi assedianti hanno maggiori diritti di chi ha studiato ed è incensurato e puzza dalla fame lo stesso?
Gli si deve dare il lavoro perchè hanno passato 3 mesi nei giardinetti con il tacito accordo che dopo le elezioni sarebbero stati assunti?
Disdicevole ma secondo me sarebbe molto peggio se si assumessero ricominciando ad allargare il bacino dei precari ed ipotecando altri decenni di posti pubblici per qualce altro centinaio di matapolli dalla fedina penale sporca anzichè fare qualche concorso in cui trovare personale meritevole e qualificato.
Inoltre dimostra solo che ha ragione Prodi quando dice che la Politica non è peggio del popolo che la elegge. I politici promettono ma la gente vota sperando nella corsia preferenziale, cerca il calcio in c..o. Siamo un popolo che non vuole più sudare, che dichiara candidamente che “Tizio è un cornuto perchè io e la mia famiglia lo avevamo votato e poi lui a mia figlia non l’ha fatto vicnere quel tal concorso!”. E io mi chiedo: Ma chi è peggio???
Inoltre non so di quale parte politica tu sia estremista ma gli L.S.U. sono figli di Treu ed Orlando e delle loro Cooperative e da loro in poi sono diventati il giocattolo di tutti. Proprio di tutti.
E’ una vergogna ma al prossimo precario che amplia il bacino mi metto a bruciare macchine pure io perchè a mio figlio, quando nascerà, non posso spiegare perchè deve fare la persona perbene e magari studiare davanti all’ennesimo esempio di vergogna istituzionale.
Atreju
c’è da dire comunque che nella nostra storia abbiamo avuto rivoltosi che mordevano davvero: oggi – come qui si suggerisce – pare che diano la sveglia a chi prima si è obbligato e non ha ancora tenuto fede, l’assurdo è che non essendoci lavoro si rivendicano e si promettono solo stipendi
Chiedere un lavoro con manifestazioni violente è assurdo nel merito e nella forma.
Ma in una regione dove il governatore assume 18 giornalisti per il proprio ufficio stampa, (tralasciando altre assunzioni), non mi meraviglia.
Che vergogna: gente senza alcuna qualifica, formazione, cultura, blocca la città e causa danni a cose e persone per “estorcere” un posto di lavoro (pubblico). E poi i laureati pieni di titoli sono costretti ad andarsene.
Questa città mira in basso invece che in alto. Questa città riempe di incompetenti le sue aziende pubbliche e non dà nessuna chance a chi studia e rispetta la legge.
Vergogna!
Se qualcuno sa che agendo in un certo modo prima o poi ottiene quello che vuole, al di là che ciò gli sia veramente necessario o meno, continuerà così finchè non avrà raggiunto il suo scopo. Non ho dubbi che a Palermo ci siano sacche di disperazione vera ma il “giustificazionismo” finisce per assolvere chiunque praticamente per ogni cosa. Di per sè in effetti, visto che a Palermo ognuno fa esattamente ciò che gli pare quando gli pare, forse fanno bene….
Lo stato di necessità sarebbe un’attenuante per persone comuni. Questi, se si controlla bene, sono solitamente quasi tutti pregiudicati di qualche tipo o comunque gente che da lungo tempo ha imparato che la violenza è un buon sistema per forzare la mano ed ottenere quanto voluto.
Che poi, a questi, gli offri di andare a fare le pulizie da qualche parte e ti saltano addosso. Sono disoccupati che pretendono un posto. Ma buono però, non uno dove si deve faticare davvero.
Capirei se a bruciare i cassonetti fossero i laureati, gente che legittimamente si aspetterebbe di veder premiati i propri studi.
Ma proprio non riesco a tollerare e giustificare questi qui. Questi non sono figli del degrado, sono loro il degrado, e non hanno scuse né attenuanti.
Non capisco due affermazioni che ho letto in qualche commento.
Gli ex detenuti sono ancora criminali? Sono ex…quindi hanno pagato il loro prezzo con la giustizia….E poi ci sono cittadini di serie A e B? Chi è laureato ha più diritti di chi non lo è? Non capisco. Ragazzi, evitati slanci di snobismo. Siamo tutti uguali, non c’è chi è più uguale dell’altro…almeno tra di noi…
Walter, è proprio così: ci sono cittadini di serie A: quelli che sfasciano tutto e prima o poi un posto in un ente pubblico lo trovano senza avere nessun titolo né merito (per altro assicurando a tutti noi altri 30 anni di inefficienza della pubblica amministrazione!). E poi ci sono i cittadini di serie B: tutti gli altri, la “maggioranza silenziosa” che vorrebbe fare le cose per bene, affronta migliaia di sacrifici e alla fine non trova posto da nessuna parte ed è costretto magari ad emigrare. Per la serie: il mondo al contrario!
A me sembra logico che chi ha più titoli e meriti debba avere una corsia preferenziale: si chiama “meritocrazia”. Ma evidentemente in Sicilia conta di più la mafiocrazia!
Piermarco, ci sono tanti ragazzi che non ha nno potuto camparsi l’università, anche se avrebbero voluto. Non penso che siano da mettere da parte solo perché non hanno la laurea…Sono d’accordo sulla “meritocrazia” e so che c’è “mafiocrazia”, ma evitiamo snobismi…siamo tutti palermitani…chi ha sfasciato non avrà lavoro perché ha danneggiato…
Walter, lungi da me fare snobismo. Siamo tutti Palermitani e Siciliani e si dovrebbe agire solo per il bene di tutto il Popolo Siciliano. Capisco la disperazione, ma spesso queste manifestazioni con la disperazione non c’entrano tanto. Neanche io potevo permettermi l’università. Se ce l’ho fatta è stato solo grazie alle borse di studio che mi sono meritato e ai vari lavoretti fatti con tanta dignità e senza lamentarmi… soprattutto senza andare a sfasciare niente.
Qui il problema non è tra laureati o non laureati. Tutti abbiamo diritto a un lavoro dignitoso, senza distinzione di classe sociale. Ma francamente, se continuiamo a premiare la sopraffazione e facciamo scappare le persone per bene, la Nostra Terra non avrà futuro.
In estrema sintesi:
1) hanno già detto tutto quel che c’era da dire R. Puglisi e gli altri dopo di lui, ai quali mi accodo da ultimo;
2) l’ondata di antipolitica montante di questi ultimi tempi evidentemente spinge chi aveva ricevuto promesse di “sistemazione” dai politici a inscenare forme più radicali (è un eufemismo) di protesta;
3) la Sicilia è sull’orlo di una jacquerie sociale, che scoppierà quando sarà evidente che la Regione, a furia di indebitarsi e sprecare risorse per la sanità privata (e aggiungo io: a volte anche di stampo mafioso alla maniera), ha finito i piccioli. Il problema è individuare quando arriverà questo momento: può essere tra un anno, cinque, dieci o anche venti, ma senza interventi correttivi questo momento prima o poi arriverà.
Buon proseguimento.
Il Leone
Ho visto con i miei occhi come questi “poveri” disoccupati bruciavano nel bel mezzo della notte i cassonetti dell’immondizia, pagati, se non sbaglio, con i miei ed i tuoi – caro lettore di questo post – soldi di contribuente.
La legalità va sempre rispettata. Chi usa la forza per ottenere benefici, seppur sacrosanti – come quello del lavoro – non deve mai essere premiato.
Mi ha colpito una frase di Cagliostro:
“Se magari queste persone che hanno protestato la smettessero di votare chi gli promette un lavoretto e li prende in giro allora forse , sottolineo forse , qualcosa cambierebbe”
Sottoscrivo pienamente: Popolo Siciliano, alza la testa e vota senza condizionamenti; solo allora la tua storia cambierà in positivo ed i tuoi figli potranno trovare lavoro perchè ci sarà sviluppo per tutti!