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  • C’era una volta il tennis

    Questo articolo è stato pubblicato questa mattina su “Repubblica Palermo”. Lo riporto integralmente perché mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli amici di “Rosalio”.

    Ormai era diventato un appuntamento fisso di inizio autunno. O di fine estate, fate voi. Una settimana a metà fra sport e mondanità che proiettava Palermo al centro dell’attenzione del tennis mondiale. Già, perché da quasi trent’anni a questa parte la settimana che è appena cominciata coincideva con gli Internazionali di Sicilia, storico appuntamento con lo sport che conta, torneo che dal 1979 a oggi ha ospitato sui campi rossi di viale del Fante campioni del calibro di Borg e Vilas, Wilander e Bruguera, Mecir e Orantes, Panatta e Barazzutti fino a Filippo Volandri, ultimo vincitore nell’edizione 2006. Senza contare che prima della lunga pausa che sembrava aver posto il torneo nel dimenticatoio, alla Favorita avevano giocato, tanto per fare qualche nome, Drobny e Fraser, Merlo e Pietrangeli, Laver e Tiriac. Quest’anno, invece, gli spalti del Ct1 rimarranno tristemente vuoti. Enormi per quei pochi genitori che si appassionano alle gesta dei figli, spogli degli striscioni pubblicitari delle grandi griffe che sponsorizzavano i Campionati, silenziosi senza gli urletti dei raccattapalle e l’immancabile “cocco bello” dell’ambulante di turno. Il tennis è finito, andate in pace, a dispetto delle mille promesse di dirigenti e politici che soltanto un anno fa giuravano: «Ci rivedremo nel 2007». Già prima di dicembre il funerale del torneo era apparso su qualche giornale ma le risposte sdegnate di sindaco e assessori non si erano fatte attendere: «Forse perderemo gli Internazionali —dicevano —ma saremo pronti a organizzare ugualmente un ricco Challenge da 100 mila dollari, uno di quei tornei che lanciano i campioni del futuro e assicurano tanto spettacolo». Nel frattempo gli Internazionali hanno ceduto il loro titolo a Metz, del Challenge invece non si hanno notizie: «Lo faremo l’anno prossimo» è la parola d’ordine dei soci di viale del Fante, ma nel sito dell’Atp il calendario è bello e pronto e di Palermo non c’è traccia.
    Non male per la città dello sport 2007, titolo strombazzato a destra e manca dall’amministrazione comunale e conquistato «grazie ai nostri sforzi per rilanciare alcune manifestazioni a partire dagli Internazionali». Parole dell’ex assessore Stefano Santoro, uomo di fiducia del sindaco Cammarata (tanto da seguirlo in Forza Italia dopo un lungo passato nelle fila di An), pronunciate non più tardi del dicembre scorso. Oggi Santoro non è più assessore ma il sindaco è sempre lo stesso e, ironia della sorte, è proprio un socio del Ct1.
    Gli Internazionali, dunque, come tante altre manifestazioni sportive che si sono perse nel tempo. Le corse podistiche su strada, la Targa Florio declassata, il concorso ippico sempre più a rischio, l’altro torneo di tennis, quello femminile, sempre alle prese con problemi di budget. Senza contare la prematura scomparsa degli sport di squadra: Palermo non esiste nella pallacanestro che conta, ma anche nel volley, nella pallamano, nella pallanuoto siamo letteralmente spariti. Tutte discipline che non troppo tempo fa richiamavano migliaia di spettatori. C’era l’Iveco di pallavolo capace di vincere una coppa europea, la Gifa che contendeva lo scudetto della pallanuoto femminile alle eterne rivali catanesi, la Tiger nell’élite della pallamano e la Rio Casa Mia in quella del basket. Insomma, spettacolo per tutti i gusti e weekend da sogno per gli appassionati chiamati a dividersi fra piscina e palazzetti.
    Oggi, anestetizzati dall’effetto calcio, ci siamo dimenticati che esistono tante altre discipline ridotte alla canna del gas. C’è una squadra in serie A che fa sognare i tifosi e tanto basta per sentirsi appagati. Alla faccia di centinaia e centinaia di atleti costretti a faticare nell’ombra, spesso destinati a lasciare lo sport per mancanza di visibilità e motivazioni economiche. «Solo il Palermo, esiste solo il Palermo», urlano i tifosi organizzati al “Barbera” e forse non sanno di dire una grande verità. Esiste solo il Palermo — guidato non a caso da un non palermitano — non c’è più nient’altro. Come si dice, chi si contenta gode. Il nuovo assessore comunale allo sport si chiama Alessandro Anello, è di Forza Italia e ha un passato da campione di calcio a 5 quando in città c’erano tre formazioni in serie A. Oggi il suo sport è sparito. Anche lui, probabilmente, dovrà farsene una ragione.

    Ghiaccioli...online!
  • 38 commenti a “C’era una volta il tennis”

    1. Che dire?
      tutti i miei ricordi di Borg, Vilas, Orantes, Wilander,le ore passate ad osservare come portavono i colpi,la magliette indossate, la caccia agli autografi sono andate perdute come lacrime nella pioggia…
      Complimenti… ah già , ma siamo sempre la città più cool….

    2. che dire forse a palermo il tennis non conta così tanto come pensa quello della Repubblica…
      E poi è uno sport per fighetti e figli di papà

    3. E’incredibile come si valorizzi cosi’ poco lo sport nella Nostra città.
      Una volta ci vantavamo d’avere il secondo torneo per importanza sulla terra rossa dopo Roma, ora siamo senza torneo…al peggio non c’e’ mai fine.

    4. solo il PALERMO ESISTE SOLO IL PALERMO SOLO IL PALERMO ESISTE SOLO IL PALERMOOOOO

      FORZA PALERO PER SEMPRE E FORZA ZAMPARINI CHE CI HA RISOLLEVATI DALLA MELMA DI TANTE PRESIDENZE FALLIMENTARI…
      SE IL COMUNE E LO STATO NON STANZIANO MANCO 50 CENT PER GLI ALTRI SPORT MICA è COLPA DI NOI TIFOSI. IO PRATICO KUNG FU AL LIVELLO AGONISTICO MA LE GARE ME LE DEVO PAGARE DI SANA PIANTA ANCHE SE SONO ISCRITTA AL CONI QUINDI CHE VOLETE!!!

    5. Se pratichi kung fu hai ragione senz’altro, non c’è discussione

    6. Ridurre il tennis ad uno sport fighetto è sbagliato. C’è stato un tempo che solo le classi abbienti potevano permettersi di praticarlo, è vero, ma da circa quaranta anni non è più così.
      Nel caso del Torneo Internzionale di Palermo, bisogna ringraziare Cino Marchese, che fu il primo ad investire, in un momento di grande popolarità di questo sport. Erano i primi anni ottanta, e mi pare di ricordare che non esiste maestro di tennis che non abbia la sua foto con Borg.
      Il fatto che sia stato cancellato, e nutro poche speranze che possa ritornare, è ,semmai, una testimonianza di quanto sia poco diversificata l’offerta di sport in città.Non so se le responsabilità siano tutte politiche, ma certamente è qualcosa che fa riflettere….

    7. un altro pezzo di cultura di questa città che va a farsi benedire. kalsart è solo la punta dell’iceberg.

    8. La Rio Casa Mia era una squadra di Pallavolo non di basket. Detto cio` rimane il fatto che i cosiddetti sport minori a Palermo sono delle non realta`.
      A me resta da capire ancora l’utilita` di una struttura come lo stadio di baseball utilizzato per le universiadi e per qualche gara di motocross… Non sarebbe stao meglio investire quel denaro per costruire una struttra sportiva polifunzionale a servizio del cittadino?

    9. L’Ares Rio Casa Mia Palermo è una squadra di basket.. c’era anche una squadra di pallavolo femminile che si chiamava Rio Casa Mia ma io al basket mi riferivo. Però anche quella squadra lì di pallavolo è sparita e quindi va bene lo stesso. Lo stadio di baseball utilizzato per il motocross fu un pezzo che scrissi molti anni fa. Mi venne garantito che non sarebbe mai più successo uno scempio del genere. Lo dettero l’anno dopo a una società per farne una finta pista di sci…

    10. Rimanendo sul tennis, mi pare che esistano dei campi comunali.Qualcuno mi sa dire in che stato siano?

    11. si sono mangiati anche questo.

    12. …Lucio, piccolino, ricordo che a Palermo era praticato e il baseball ed anche il softball poi però migrati ad Ustica. Giocavano ai campi Castelnuovo ora campi nomadi……ahimè ! E ricordo anche l’Universal Geneve femminile di basket….ed anche l’Iveco che sembrava avesse portato a Palermo il volley che contava. sono adesso solo meteore. Ma che fare? Rimpianti? Meglio pensare al prossimo futuro ma cosa fare???

    13. ….e la gente che conta in politica cosa fa??? Conta (1,2 3 4………migliaia di euro….) guarda lasciamo perdere :(:(

    14. Il tennis non è più uno sport d’élite da anni. Preciso che il circolo di v.le del Fante si chiama Circolo Tennis Palermo, quindi in acronimi Ctp, non Ct1 (come è stato chiamato abitualmente dopo la nascita del Tc2).

    15. Al momento il tennis italiano paga la mancata presenza di giocatori di prima fascia, intendo tra i primi venti al mondo.
      Quando a Palermo venivano a giocare Panatta o Barazzutti si improvvisavano campi da tennis nei parchi giochi o negli spiazzi dei garage…
      Esisteva l’Omeostasi ( chi lo ricorda) con il suo “pallone” e per 1500 lire si affittava un campo per un’ora.
      Dobbiamo sperare in uno Zamparini anche nel tennis oppure che la nostra amministrazione comprenda che anche la costruzione di impianti sportivi, possa essere uno strumento di crescita culturale?

    16. Wave io sono del ’64 e giocavo all’Omeostasi. Bei tempi. Ero iscritto alla Fit addirittura e il maestro “Memo D’Arpa” m’insegnò a giocare…. Bei tempi. E ricordo anche Borg….ahi ahi quanto tempo è passato…

    17. Che fine ha fatto il maestro D’Arpa?

    18. e non lo so…..:( non oso pensare…..era già anziano allora !
      A proposito del torneo di tennis io ricordo che venne anche NADAL un 3, 4 anni fa se non erro???? Ma il Comune, la Provincia, la Regione cosa fanno?????? MAH !

    19. Proprio alla Regione non mi rivolgerei… magari il prossimo torneo lo organizzano a Raffadali…

    20. @ Lucio: Non sapevo l’esistenza di una squadra di basket con lo stesso nome/sponsor! Tornando al discorso dello stadio di baseball e delle strutture sportive, ricordo che la povera Iveco fu costretta a giocare tutte le partite in casa a Bagheria perche` il palazzetto era in costruzione con continui ritardi (ricordo ancora le coperture del tetto che volavano via con il vento dopo pochi giorni essere state installate rischiando di causare incidenti in via Castelforte). Quando alla fine fu “inaugurato” ricordo che andai a vedere una partita di coppa Italia della Iveco contro la Sisley Treviso, con ancora molta parte della struttura in stato grezzo (scale, corridoi etc) Beffardamente quella stagione vide la squadra giocare finalmente in citta` e contemporaneamente sparire dal volley che conta (la squadra dopo i successi era stata indebolita dalla cessione dei giocatori piu` forti, ricordo i cubani)!!! Credo che da quando il palazzetto e` stato veramente completato in tutto e per tutto, gli unici eventi che ha ospitato sono stati concerti, programmi tv e manifestazioni politiche, MA SPORT NULLA! Perche` chiamarlo Palazzetto dello Sport allora? Non potevano progettare direttamente un pala-auditorium o un pala-congressi?
      Tornando allo stadio di Baseball ritengo sia stato uno spreco di denaro e spazio incredibile. Personalmente ritengo che vada abbattuto (non me ne abbiano gli appassionati di questo sport, ma e` una strutta inutilizzata) e al suo posto vista la grande area a disposizione costruito quello stadio che Zamparini sogna da quando e` a Palermo! In questo modo si potrebbe creare una cittadella sportiva con stadio, palazzetto e annessi e connessi. Sperando che non finisca per ospitare i concerti estivi….

    21. Vedo che l’argomento interessa e mi fa piacere. Insomma, il Palermo è patrimonio della città e guai a chi ce lo tocca, ma almeno c’è qualcuno che pensa che non “esiste solo il Palermo”

    22. La sparizione degli internazionali è un favore che hanno fatto alla cittadinanza, il nostro Sindaco finirebbe col seguirli e sarebbe costretto a rubare tempo al suo infinito “dafare” per la città, e lui questo non lo vuole, NO,NO!
      Eppoi…non vuole farsi ribbeccare da quelli di striscia seduto e beato mentre i disoccupati e i senza casa lo cercano a destra e a manca. 😉
      Per quanto riguarda il ” Diamante”, non vorrei sbagliare, non è vero che è inutilizzato, l’anno scorso s’e svolta una fantastica “convantion” di…ToTò Cuffaro….
      ( mastàgranfunciadi…….). 🙁

    23. Veltroni è un cinefilo e ha messo su la Festa del Cinema di Roma, Cammy poteva mettere su il Roland Garros del Mediterraneo e gli hanno fatto chiudere baracca e burattini! 🙁

    24. La presenza di uno stadio per il calcio, uno per il baseball, campi per il basket, luoghi per correre senza sminchiarsi i polmoni con lo smog.
      Questa è cultura, sportiva e sociale.
      Una città senza luoghi per lo sport non è una città, è un dormitorio dentro un supermercato.
      Ma la ricchezza della cultura è ignorata, è vilipesa e presa pure a calci in culo.
      Il disastro è appena iniziato, curò, e davvero ha ragione Fabietto quando indica nella cancellazione di kals’art la punta di un iceberg. C’è un ritorno degli anni ’80, tanto violento quanto evidente. Ma tanto chi amministra è talmente ignorante da pensare soltanto all’aumento del proprio stipendio pagato a sangue di papa coi soldi pubblici.
      Polemica la mia? Certo. Con franchezza, abbiamo (trasversalmente) la peggiore classe politica di sempre, con l’aggravante che chi è al governo non perde occasione per ostentare un mix sorprendente di ignoranza ed incapacità.
      Solo per la cronaca: 7 scippi denunciati da lunedì, 3 conferme di abusi domestici su minori da lunedì, 2 sequestri di eroina da lunedì. Minchia, ‘a domenica hav’a ancora arrivare…
      continuiamo accussì, a prendere a carcagnate nni cincilla la qultura

    25. l’argomento, caro Lucio, è più che interessante. se si pensa che lo sport è Vita e qui a Palermo non c’è Sport si pensa solo e soltanto alla Non Vita ed è molto triste. La cosa che fa tanto dispiacere è che tantissimi soldi sono stati spesi e poi per cosa? per una manifestazione saltuaria, di tanto in tanto o addirittura unica (vedi il Velodromo). Ora hanno ristrutturato (credo) ed intitolato lo Stadio delle Palme a “Vito Schifano” e di ciò ne sono molto contento perchè bisognerebbe rcordare sempre tutti e sopratutto chi ha dato la Vita per una causa. Ma lo useranno? O è solo fuoco di paglia?

    26. Le istituzioni locali sono molto più “interessate” a sovvenzionare col l(oro)alto patrocinio le feste dei Santi Patroni, rassegne eno-gastronomiche di dubbio “gusto”, ecc., feste che costano care e che paghiamo con i nostri soldi, piuttosto che sovvenzionare i cosiddetti sport minori. Cui prodest ? E’ evidente l’interesse a foraggiare i pochi, scordandosene degli interessi generali dei cittadini-sudditi, specie dei giovani a cui il motto “mens sana in corpore sano” rimane la chimera dello sport locale ridotto, ormai, solo alla SQUADRA DI CALCIO il cui presidente, non per caso , non è palermitano.
      C’era una volta lo sport a Palermo !

    27. Mens sana e corpu Rì sangu!

    28. Il problema dello sport a Palermo secondo me riflette ed amplifica il problema dello sport in Italia che risiede alla base, e cioe` il problema e` che chi vuole fare sport in Italia deve farlo privatamente. Non c’e` cultura dello sport a partire dalla scuola. La situazione dello sport a scuola e` drammatica, prendo come esempio la mia esperienza a Palermo ma non credo che nel resto d’Italia sia molto diversa. Tralasciando sia la scuola elementare che la scuola media (che ho fatto negli stessi locali, non vere struttre scolastiche ma spazi per negozi adibiti a scuole)dove non esisteva la palestra e bisognava uscire per strada per andare in altri locali di fortuna o cortili per trascorre quelle 2 ore a settimana, ai tempi del liceo, dove esistevano addirittura 2 palestre (1 maschile e 1 femminile), quelle misere 2 ore erano piu` che altro tempo dedicato alla ripasso dei compiti in vista dell’interrogazione o per fare 4 chiacchiere senza il rischio di essere rimproverati dal professore. O ancora si giocava a pallavolo o basket quando il pallone non era bucato o sgonfio. Per non parlare poi delle corse campestri a cui si partecipava soprattutto per saltare un gioro di scuola senza doversi poi giustificare Ma chi ci insegnava a giocare a questi sport? Chi ci faceva fare riscaldamento? Chi ci preparava per la corsa campestre? Chi ci insegnava a capire cosa vuol dire fare sport? Nessuno…. A scuola quelle 2 misere ore a settimana di educazione fisica erano come l’ora d’aria per i prigionieri…! Di chi e` la colpa? Di tutto il sistema credo. Strutture che mancano e che quando ci sono si trovano in situazioni precarie, docenti impreparati, poco tempo dedicato allo sport nei programmi scolastici, etc.
      Pur non conoscendola penso che in Europa la situazione sia molto diversa. Di sicuro so che e` diversa negli USA: le scuole hanno campi, palestre, e tutto il materiale che serve, l’educazione fisica ha una valenza uguale a quella di matematica o scienze o storia, lo sport scolastico permette anche alla gente di continuare gli studi. Fondamentalmente lo sport a scuola negli USA e` importante (le partite di football del campionato universitario sono addirittura trasmesse in TV).
      Purtroppo non penso che da quando ho finito il la scuola 10 anni i pochi cambiamenti che ha subito il sistema scolastico ci abbiano potuto avvicinare al modello americano.
      E voi lettori di Rosalio vi ricordate di come trascorrevate le ore di educazione fisica? Sarebbe bello sentire qualche aneddoto….

    29. Mi colpisce che nessuno di voi abbia fatto menzione dell’esistenza a Palermo del torneo femminile che il Country Time Club organizza da vent’anni.
      Si tratta dell’unico in Italia, assieme a quello di Roma, inserito nel WTA tour. Sono passate dai campi di via dell’Olimpo quasi tutte le giocatrici europee di primo piano, per citarne alcune Pierce, Spirlea, Schett, Testud, Myskina hanno ottenuto proprio a Palermo la prima vittoria ai massimi livelli. Le italiane Garbin, Schiavone, Serra Zanetti, Camerin, Pennetta, Vinci, Knapp partecipano o hanno partecipato costantemente. Ma evidentemente questo non è bastato. Si saprà il 15 c.m. se apartire dal 2009 continuerà a esserci a Palermoil torneo del WTA tour…Ci sarà solo se Comune di Palermo e la Regione interverranno a copertura dei 450.000 dollari richiesti al Country dalla WTA per la conferma dei XXII Internazionali del rinnovato circuito del 2009 (come prova con un montepremi di 225.000 dollari).
      Nel frattempo la Federtennis ha dato la sua disponibilità ad acquisire il torneo, ma poi lodrebbe far girare per le varie città italiane e quindi Palermo perderebbe il suo primato.

    30. Humby, se leggi bene il pezzo si parla anche del torneo femminile
      “l’altro torneo di tennis, quello femminile, sempre alle prese con problemi di budget”

    31. Sì, anche se ho letto (e condiviso)tutto il pezzo (lettura veloce mattutina prima di lavorare!), mi era sfuggita la frasetta tra due virgole.
      Per essere propositivi: non sarebbe il caso di esercitare una pressione di opinione “di massa” (sic!), magari attraverso Rosalio, sulle amministrazioni competenti, piuttosto che piangere lacrime di coccodrillo tra qualche mese anche per questo torneo?
      O ci si dovrà affidare soltanto alle capacità degli organizzatori di intessere buoni rapporti con chi tutto può?

    32. Io per la campagna ci sono, dubito che serva a qualcosa ma se Rosalio vuol farla sono il primo firmatario… tra l’altro il tennis è mio sport preferito, quindi…

    33. Facciamola comunque questa raccolta…Che ne pensa Rosalio?

    34. Pensa che c’è la massima disponibilità a supportarvi con la diffusione delle informazioni sull’iniziativa. 🙂

    35. Scusate, magari sono fuori dal coro ma non concordo su alcune cose.
      Lo sport dilettantistico va indubbiamente aiutato. Bisogna ridare spazi e risorse all’attività sportiva.
      I luoghi dello Sport sono indubbiamente pochi e malcurati a Palermo e credo che uno sforzo dell’Amministrazione in tal senso sia necessario ed indifferibile. Concordo anche con Tony e con la sua analisi sulla “Cultura Sportiva” e cioè sullo Sport e la Scuola (problema che peraltro ci mette a confronto con il problema delle strutture scolastiche).
      Su un punto mi trovo totalmente in disaccordo: Perchè diavolo i montepremi ed i costi di organizzazione di manifestazioni professionistiche devono coprirli il Comune o la Regione? Con
      100.000 Dollari non sarebbe meglio finanziare le società dilettantistiche degli sport minori di Palermo? E con i 450.000 del Torneo Femminile del Country non sarebbe meglio ristrutturare o creare qualche campo o pista o piscina comunali?
      Penso alle prese per il culo a Cammarata se avesse finanziato i campionati del club di cui è socio e vedo le prese per il culo a Cammarata perchè non lo ha fatto…..
      Non fatene però una questione di difesa dell’Amministrazione.
      Ho dato idee alternative che comunque non sono state praticate e che quindi pesano come critiche sulle spalle del Sindaco e del Presidente della Regione ma io ne faccio, vivaDio, un problema di POLITICA nel senso più alto, quello che mi piace e per cui ho cominciato a farla tanti anni fa.
      Qualcuno mi spiega perchè menifestazioni private, organizzate da privati, su cui i privati guadagnano si debbono fare con soldi pubblici???

      Potrei allargare il ragionamento sugli impianti o i servizi concessi a titolo gratuito per concerti in cui si pagano biglietti da 50 Euro ma sarei Off-Topic.

      Possibile che non si riesca a creare un sistema di sponsorizzazioni che consenta, come in tutto il resto del mondo, di svolgere grandi manifestazioni sportive e non, anche a Palermo senza contare sui soldi miei e vostri?

      E’ accettabile che, in perfetto stile italiota, si debba fare impresa con i soldi dello Stato?

      Attendo pareri.

      Atreju

    36. Ottima domanda Atreju. E tu mi spieghi perchè per anni la Provincia di Palermo ha dato soldi alla squadra di calcio? Sempre di azienda privata si tratta, o no?

    37. Caro Lucio,

      La risposta è che non andavano dati nemmeno quelli, così come non è opportuno regalare spazi e servizi a imprenditori privati senza alcun ritorno sociale o come ritengo inutile spendere soldi in concerti di cantanti pseudo-napoletani in giro per le borgate di Palermo senza che questo comporti una messa a sistema (es. un grande festival della musica napoletana con ritorni turistici e mediatici per la città) altrimenti non è turismo nè cultura: è “manciugghia”.
      Risposto questo continui a condividere o il fatto che si è fatta una cazz..a diventa precedente e giustifica la castroneria successiva?

      Atreju

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