Cose buone
Mio zio Nino con una sarda salata ci mangiava mezzo chilo di pane.
La immergeva nell’olio d’oliva, se la passava tra lingua e palato…e via la prima fetta di rimacinato.
È un rito di povertà quello di leccare la sarda.
È una di quelle cose che impara chi ha conosciuto la fame.
Una cosa che mi ha insegnato mio zio Nino, è che tutto è buono.
“Zio ma che cosa sono sti granatelli?”.
“Tu mangiali, che se te li dà zio, sono buoni. Amunì…assaggia…come sono?”.
“ Miiii, troppo buoni zio, anzi lo sai che ti dico? Che sanno di picca!”.
Secondo certe popolazioni africane, se mangi il cuore dell’avversario, ne acquisti la forza.
Forse per questo mio zio mi faceva mangiare i granatelli.
Forse, secondo lui, mangiando certe cose, crescevo più uomo.
Io questa cosa del “tutto è buono”, non me la sono mai scordata.
A volte penso che sia una legge da applicare a cose e persone indistintamente. Continua »
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