Viva la mamma (sicula)
Sembra che tutti i mali d’Italia siano colpa delle mamme, che hanno cresciuto, stirando, lavando, cucinando eserciti di bamboccioni. Il putiferio scatenatosi dopo la dichiarazione del ministro (i commenti locali saranno stati del tipo bamboccione ci si’ tu e tutta ‘a to’ razza; tale’ a chistu ca si susi ‘a matina e spara fissarie) è indice del fatto che la mamma non si tocca. E se, per l’italiano medio, la mamma è sempre la mamma, figuriamoci per il siciliano medio. Più volte ci siamo soffermati a parlare del cosiddetto sgarro di madre, no? Però è pur vero che le mamme sicule hanno caratteristiche ulteriormente amplificate, rispetto alle mamme italiane in genere. Se le mamme sono tutte ansiose, per esempio, quelle sicule ancor di più. E poi ci sono cose che ti segnano per tutta la vita e che risalgono agli insegnamenti ricevuti dalla mamma. Premesso che voglio tanto bene alla mia mamma e che credo sia davvero il mestiere più difficile del mondo, ciò che segue è tratto dalla mia diretta esperienza e da quella di amici e conoscenti.
Raccomandazioni ricorrenti
Si comincia quando sei ancora quasi in fasce. Una delle cose che mi raccomandava la mia e che mi inquietava perché pur volendo ubbidire non ci riuscivo, era NON SUDARE. Lo scenario era passeggiata domenicale a villa Giulia (allora c’era pure Ciccio), orde di amichette, si giocava a nascondino, ci si rincorreva, tutti si stricavano a terra e io dovevo NON SUDARE. Continua »
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