Architettura alternativa
La foto è stata scattata a Terrasini da Stefania Petrotta.
La foto è stata scattata a Terrasini da Stefania Petrotta.
E che fai, non esci? Una cena fuori è distensiva, si chiacchiera sorseggiando un buon vino. Ma sì, affondiamo i nostri pensieri tracannando una bottiglia di cui, fino a poco tempo fa, tutti ne sconoscevamo il nome e a volte l’esistenza. L’intenditore di vini, anni fa, era un privilegiato. Te lo trovavi a capotavola a schioccare le labbra come mi nonno senza dentiera sciorinando annate, metodi di conservazione, abbinamenti perfetti coi cibi. Ultimamente invece è arrivato il grande boom della “buona cucina”, tutti sanno tutto su come e cosa mangiare.
Io però vorrei dire che sono un po’ stanchino (cit. Forrest Gump) di fare branco attorno al trionfo del mangiar bene.
Negli ultimi anni, per dirne qualcuna:
ho mangiato minestre di ceci nelle terrine manco fossi in un rustico ottocentesco della garfagnana.
Ho ingurgitato inquietanti dosi di Geffer per placare il devastante tortino al cioccolato col budino dentro.
Ho dovuto abbinare un “frizzantino siciliano” al sushi.
Ho scrutato persone letteralmente ipnotizzate alle pareti alla ricerca del “vino adatto”.
Ho mangiato dodici grammi di pasta con le lenticchie con una disposizione artistico-concettuale che pareva di essere alla biennale arte. Continua »
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