“Non inammissibile” l’istanza di rimessione di Cuffaro
La settima sezione della Corte di Cassazione ha dichiarato “non inammissibile” l’istanza di rimessione presentata dai difensori di Salvatore Cuffaro, presidente della Regione Sicilia. Cuffaro è imputato per favoreggiamento alla mafia e violazione del segreto d’ufficio nell’ambito del processo per le “talpe” della Dda di Palermo.
Sarà la seconda sezione della Corte di Cassazione a decidere sull’istanza. L’udienza fissata per domani potrebbe essere sospesa se giungesse una comunicazione relativa alla fissazione dell’udienza davanti alla Suprema Corte.
AGGIORNAMENTO: il processo per il momento prosegue.
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