Guana in nazionale
C’era un solo modo per fermare la squadra più forte d’Italia (e forse anche d’Europa). Bisognava giocare con umiltà, da provinciale, chiudere tutti gli spazi e sperare che quel mostro di Ibrahimovic avesse poca voglia di metterla dentro. Per 80 minuti è riuscito tutto alla perfezione, poi Zlatan ha deciso che era il caso di provarci e San Jimmy Fontana (e quella simpaticona della traversa) hanno regalato al miglior Palermo della stagione un punto fondamentale. Detta così sembra facile, ma domenica secondo me Colantuono ha azzeccato tutto. Persino quel Miccoli in panchina, che tanto ha fatto storcere il muso in tribuna stampa. Quattro marcatori arcigni (anche se Capuano, secondo me, è ancora l’anello mancante della difesa rosanero), cinque centrocampisti asfissianti e il solo Amauri a tentare di far male. Era l’unica per non prenderle. È andata bene anche perché, finalmente, c’è stato un giocatore che ha preso per mano la squadra e l’ha fatta giocare come Dio comanda. Questo giocatore si chiama Roberto Guana e la sua prestazione è stata a dir poco stratosferica, da Nazionale immediata. Continua »
Ultimi commenti (172.540)