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venerdì 22 nov
  • Cose cattive

    Te lo ricordi il “Piccoli amici”?
    Io facevo l’asilo e tu dovevi fare la primina.
    A volte mi chiedo se stronzi ci siamo nati o lo siamo diventati lì tra quaderni da colorare e pupazzi fatti col pongo.
    Come si chiamava quel bambino nuovo? Carlo? Andrea? Boh, sap’iddu!
    Per noi era solo il nostro momento quotidiano di cattiveria.
    Tu eri bravissimo, ti avvicinavi a lui con aria preoccupata ed a bassa voce gli confidavi:
    “Bambino, Bambino”.
    “Che c’è?”.
    “Lo saaaai tuo padre oggi non viene a prenderti”.
    “E perché?”.
    “L’hanno arrestato”.
    “Ed ora?”.
    “Ed ora ti lasciano qui a scuola per sempre!”.
    Minchia, attaccava a piangere come un vitello orfano e non la finiva, finchè non lo venivano a prendere.
    Che schifo avesse ogni giorno quel bambino la maestra Laura non l’ha mai capito.
    Mi chiedo ancora come cavolo riuscivi a farlo piangere ogni giorno.
    Una volta gli facevi morire il cane…una volta gli facevi bruciare casa…
    Gli avevi ritagliato addosso così tante disgrazie da farne un trattato vivente di cronaca nera.
    Del resto la fantasia non ti mancava.
    Dalla finestra del Piccoli amici allora si vedeva castello Utveggio, che per noi era solo “il castello dei mostri”.
    Ne inventavi di bellissimi.
    La strega che si mangia gli occhi…lo spaventapasseri con le braccia lunga…e Mamma Luchina, che vive dentro i lavandini e fa glugglugglù quando se ne va l’acqua.
    Adesso da quella finestra non si vede nemmeno Monte Pellegrino: ci hanno costruito un palazzo di fronte.
    E pensare che uno come te ha fatto pure il chierichetto.
    “Nella chiesa della Consolazione i fedeli ci tengono ad essere bagnati con l’acqua benedetta durante la consacrazione” ci aveva spiegato Padre Raffaele.
    E tu sta cosa l’avevi afferrata così bene che gli avevi sabotato l’ostensorio.
    Alla prima benedizione, tutti quelli in prima fila, arruciati come i broccoli e gli sparacelli in via Montalbo.
    Ridere era la nostra droga e tu il più grande degli spacciatori.
    “Mimmo, quelli che sanno ridere la vita se la mangiano a muzzicuni.”. Me lo dicevi mentre eri a letto ed intanto ridevi.
    Eravamo tutti seduti vicino a te.
    Pure Padre Raffaele era venuto.
    Hai guardato prima mamma, poi me e calmo hai sentenziato:
    “Picciotti, sciogliamo sta comitiva!”.
    E, ridendo, hai dato un altro morso alla vita.
    Qualche giorno fa era il due novembre. Sono venuto a trovarti con mamma e papà.
    Mentre loro mettevano i fiori, io guardavo la tua foto sorridendo.
    So già che cosa avresti voluto dirmi:
    “Mimmo, ma che minchia ci ridi?”.

    Colonna sonora: Scherzo (Niccolò Fabi).

    Ospiti
  • 33 commenti a “Cose cattive”

    1. Cos’è? “Elegia di un bastardo”?

    2. Ma la vogliamo togliere, si o no, quella brutta scritta gialla “ospite” che sta sotto il facciotto di questo meraviglioso giocoliere delle parole?

    3. Mimmo, Mimmo … lo sai che Mamma Carmela da stasera cucinerà solo quattro salti in padella???
      E lo sai che chi mangia arancine diventa impotente???
      E che Niccolò Fabi si è tagliato tutti i boccoli?
      Cose cattive!

    4. semplicemente…complimenti!

    5. Li facevano pure a me questi scherzi io però ho aspettato. Una venticinquina d’anni dopo lo sminchiai a bastonate. Però non rideva. Come mai?

    6. Ma che min*hia ci sei andato a fare in ingegneria?
      Sei fenomenale nelle costruzioni…………..di parole.
      Peccato mi piacciano troppo le donne, ad una tua lettera d’amore non resisterei. 😀

    7. Albi questa è pura perfidia…
      GOKU non so perchè ma sento che con te mi mancherebbero proprio le parole 😀
      Maria Luisa nel giro di un paio di post ho collezionato un “cucciolotto” ed un “facciotto”… mi sa che me li metto in curriculum 🙂

    8. Bellissimo

    9. Goku,la risposta è semplice semplice … ci è andato per permettersi l’acquisto di un computer, la sottoscrizione di un abbonamento ad internet e poter poi scrivere ‘ste cattiverie in rete!

    10. …quando mi hanno detto che mia mamma non veniva a prendermi..mi sono nascosta dentro la gonna di Suor Valeria!

    11. mi associo: autore suBBito! 🙂 bravo mimmo! (azz da qui posso commentare!)

    12. complimenti per la fantasia… maria luisa e chiara hanno RAGIONE 😉

    13. Maria Luisa, Maria Luisa …
      Chiara, Chiara …
      Samu, Samu …
      il Caruso non diventerà mai autore di Rosalio e non scriverà più neanche come ospite!
      Ancora cose cattive.

    14. ehm… il bar alba non fa più le arancine vegetariane, la mia bici se ne è scappata, non mi pagheranno mai per i lavori che sto facendo… cose più cattive?

    15. Chiara Chiara lo saaaai i sellini delle bicicleeette sono fatti con la pelle dei coniglietti che vivono nei boschi.
      Totò Totò lo saaaai ci sono una ventina di bimbi armati di bastone che ti aspettano sotto casa.
      Alberta Alberta lo saaaaai hanno cancellato tutti i voli per la Sicilia.
      Altre cose cattive

    16. Ci dici che vengono!
      Che ci brucio l’infanzia.

    17. Spero di non essere l’unico ad aver interpretato lo scritto di Caruso per la poesia a un fratello morto (vedasi storia della letteratura italiana). Deriderla come avete fatto mi sembra molto stupido

    18. E chi fa cattiverie e deride i bimbi indifesi cos’è?

    19. Wave Wave lo saaaaai forse il Palermo se lo compra Moratti e foooorse si vende tutti i giocatori per comprarsi quelli dell’Atletico Carrapipi.
      Secondo me i NAS cci i mannò Totò… così sotto casa oltre ai bambini l’aspetta pure Franco u vastiddaru

    20. Ed io prendo la nave!!!
      Chiara??? Ma quanto sei buoooona ??? Ma ti dice da sola le cose cattive??? Le devi dire a noi, funziona così il gioco!!!
      Giuseppe, che ci sia, nel post, un guizzo finale sentimentale, non esclude il nostro scherzare, essendo il senso predominante un altro. E, ti assicuro, che a noi, lettori abituati agli scritti del Caruso, viene molto facile seguire la scia delle “cose cattive”. Per altro, ti garantisco, che l’autore è figlio unico.

    21. @albi: non sono buona, ma un po’ rinco! 🙂
      e cosa vi posso dire di cattivo?
      lo saaaai in sicilia c’è un’amministrazione di centro destra!
      (azz ma questo è solo un dito nella piaga!) 😐

    22. correggo: a palemmo

    23. Non si scherza con Mamma Carmela… sempre mamma è (ed aggiungo Mamma di tutta Palermo).
      Sgarro di madre direbbe la Cubito.
      E manco Franco u vastiddaru si tocca.
      E manco le arancine
      Insomma avete beccato le mie cose buone.
      Franco e Mamma Carmela fanno parte dei miei luoghi dell’anima.
      Riuscirei a fare le due di notte, parlando con mamma Carmela… a pensarci bene l’ho pure fatto.
      Giuseppe60 qualche giorno fa in seguito ad una notizia spiacevole, una mia cara amica mi ha detto: “Devi ridere come sempre”.
      La mia reazione è stata una risata.
      Un brutto momento merita anche di essere deriso… e che una risata mi seppellisca!

    24. Ha ragione Giuseppe, basta scherzare con queste cose, a mè ha fatto piangere tantissimo. 🙂

    25. Nnì Franco ‘u Vastiddaro casomai ci mannassi i RIS qualora i bambini li friggessi nall’uogghiu ‘ri panelli.
      Vatrovali! Va pigghiacci l’impronti!

    26. Bulgakov, la invito alla visione di “Amici Miei” ed “Amici Miei 2” ( il terzo non lo prendo in considerazione, troppo fallocco).Potrà constatare che lo scherzo cattivo non rispetta nemmeno la morte.
      Su Mamma Carmela,visto che lei sa quali rapporti mi leghino a alla signora in questione, massimo rispetto. Ma d’altra parte lei mi aveva toccato il Palermo…
      Se vuole le mando un nuovo aggioranamento ANSA con la notizia del proscioglimento…ma la prego smetta di fare il vitello orfano. ( altrimenti mamma ne fa stufato…)

    27. Poche cose rispettano la morte e la vita più di una risata.
      Per la cronaca, giurin giuretta, mentre leggevo la tua ANSA ero al telefono con Mamma Carmela.
      Cattive coincidenze 🙂

    28. Bè la prossima volta, veda se si ricorda ancora di me… saluti dal “dutturi, l’amicu ru Imbrugghiuni”…le sarei molto grato…
      A proposito l’ha detto ai suoi lettori di qundo fu arrestato per traffico di gomitoli di filo di rame radioattivo proveniente dal Portogallo?

    29. Mimmo hai il grande pregio, ma direi una virtù rara, di trasmettere emozioni pure così come affiorano, senza filtri o razionalismi.Se mi si passa il paragone, ma intanto lo penso e dunque lo scrivo, credo che superi lo scrivere del grande nostro Daviduzzu Enia che ci studia, a mio avviso, due o tre minuti in più in quello che dice, mentre tu sono convinto che scrivi d’istinto e che istinto…
      Nient’altro da aggiungere, ma non sai quanto mi piacerebbe scrivere con te una cosa a quattro mani….
      Giuanni

    30. Lo sapevo! con mè non trovi le parole e con Giuanni ci fai le cose a 4 mani.
      …sbatto la porta senza marco dirti addio.
      certo, ù zibibbu non t’abbasta più, vuoi il Mirto.
      Ora capisco ” ingegneria”, sei freddo e calcolatore, dovevo aspettarmelo.
      è stato bello finchè è durato…………….ti prego non cercare di fermarmi.

    31. Goku…con tutto il rispetto per lo Zi Bibbu..prova calarti un Mirto agghiacciato ( devi mettere proprio la bottiglia in frezzer, non spacca perchè alcolico…), magari tastalo, non ho detto va tastalo, malupinsanti,dicevo tastalo dopo un pezzo di martorana e biri chi bivi…o come fine pasto, a mo’ di amaro….dove lo trovi ? Ormai in qualunque enoteca, ma se vai da Auchan trovi quello di Aver.a che glielo fa Silvio Carta in provinciadi Oristano ed è speciale vero.
      Gokuzzu, si possono fare anche a sei mani, non credere, per dire io avevo alle elementari un compagno che si chiamava Seidita ed uno Quattrocchi, cosa ci trasi ? Niente, ma ormai l’ho scritto….
      Saluti belli
      Giuanni

    32. Tra i due litiganti il terzo ha goduto!

    33. Giuanni, Goku mi sa di orgia letteraria io porto Albi voi procuratevi due amiche 😀
      Wave quella del rame rubato è una storia “sciema” la tengo per pochi intimi 😉

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