Baciamoci
Oggi avrò baciato almeno una trentina di persone. E non è nemmeno Natale. Tra tutti i baci che ho dato e ricevuto quelli di cuore saranno stati al massimo tre. Manca all’appello solo il mio portiere. Già che ci sono, da domani saluto pure lui con una bella vasata. Perché, diciamocelo francamente: il siculo è così. Baciatore. Se non bacia non vale. Se non è baciato non si sente salutato. Bacia pure al telefono o via sms. La formula di congedo diventò: ciao-ciao-un-bacio. L’esempio più eclatante l’abbiamo tra i nostri politici. Totò vasa vasa lo chiamano. Ci superano solo gli spagnoli che ti baciano addirittura al momento delle presentazioni.
Forse io avrò, tra i miei antenati, qualche gelido nordico, ma, dopo 36 anni, mi siddiò. E lo dichiaro apertamente. Solo che ogni volta passo per scucivola. Non è grevianza, lo posso garantire! Da piccola, mia madre mi diceva “avanti saluta che andiamo”. E io salutavo. E tutti a baciarmi, zie, ziane, parenti ri parenti. E io mi asciugavo la faccia con la mano dopo ogni bacio e, puntualmente, appena uscivamo, m’arrivava un timpuluni…forse fu questo il trauma. Non lo so. Ma, mi chiedo “ciao”, “arrivederci”, “buon giorno” e “buonasera” non sono saluti? Continua »
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