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venerdì 22 nov

Archivio del 8 Novembre 2007

  • L’imprenditore Ferdico testimonierà contro la mafia

    Giuseppe Ferdico, imprenditore proprietario di 20 tra supermercati e negozi di prodotti per la casa, si è detto pronto a testimoniare contro la mafia. Ferdico ha dichiarato: «Sono tutti contro di me, la mafia perché ho deciso di non pagare più e di denunciare, la magistratura che mi accusa di riciclaggio, le banche che mi hanno ritirato i fidi, le associazioni che hanno paura di aiutarmi perché c’è il sospetto che io sia colluso. Ma io non sono un complice, sono una vittima della mafia. Ho denuciato tutto alla magistratura e sono pronto ad andare in Tribunale a confermare le mie accuse. Tra la mia sicurezza personale e la salvezza della mia azienda, ho scelto questa».

    Ferdico accusa uno dei due uomini arrestati con Salvatore Lo Piccolo di essersi presentato per riscuotere il pizzo.

    Palermo
  • Senzacasa: polemiche e una nuova occupazione

    I senzatetto palermitani che occupavano Palazzo delle Aquile, sede del Comune hanno sgomberato nella notte. Provvisoriamente si attingerà ai fondi di riserva del Comune, in attesa che Municipio e Prefettura trovino gli alloggi (le famiglie non accettano sistemazioni in roulotte e container). Poco prima delle cinque, però, i senzatetto hanno forzato il portone d’ingresso di un altro palazzo comunale in via Alloro, occupando l’androne e il piano terra degli uffici comunali. La zona è presidiata da Polizia e Vigili urbani.
    Proprio nella notte era stata trovata la soluzione per un mese che sara’ finanziata attingendo ai fondi di riserva del Comune in attesa che Municipio e Prefettura trovaino gli alloggi.

    Nei giorni scorsi il sindaco Diego Cammarata aveva chiesto l’aiuto del Governo e, polemicamente, si era detto pronto a guidare la protesta. Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero aveva manifestato la disponibilità per l’utilizzo dei fondi per l’emergenza sfratti stanziati per tutti i comuni, ma senza prevedere particolari misure per la situazione palermitana.

    AGGIORNAMENTO: «La violenza e la prevaricazione non possono sostituirsi al diritto. Me lo rende intollerabile il mio ruolo di sindaco, ma anche di semplice cittadino. Ci sono delle regole che vanno rispettate affinché questa città non si trasformi in una giungla. L’Amministrazione comunale, come ha sempre fatto, cercherà di dare risposte concrete alla marginalità attraverso le attività sociali, ma non permetterò che, in merito all’emergenza abitativa, si favoriscano, surrettiziamente, graduatorie parallele rispetto a quella ufficiale. Lo strumento dell’occupazione abusiva non è quello giusto e non cederò ad atteggiamenti di sopraffazione a danno di quei cittadini che aspettano da anni e legittimamente l’assegnazione di un immobile». Questo il commento del sindaco Diego Cammarata, che ha aggiunto: «L’occupazione di Palazzo La Rosa che, per altro, è un importante bene monumentale appena recuperato e non è per nulla idoneo ad ospitare famiglie, è la diretta conseguenza dell’atteggiamento di tolleranza e di sostegno che certa parte della sinistra ha mostrato nei confronti dell’occupazione di Palazzo delle Aquile. E conferma che il rispetto delle regole e della legalità deve essere ottenuto con i fatti, prima che con le parole».

    Palermo
  • Ecco come

    Mi ricollego alla domanda finale del mio precedente post. So bene che criticare è più facile che trovare soluzioni che stiano in piedi. Responsabilmente, perciò, se mi sono permesso di dire brutalmente ciò che penso della Sicilia, dei siciliani e dei loro problemi eternamente irrisolti (non certo per antipatia nei loro confronti, ma semmai proprio per assoluta mancanza di “disinteresse”), è giusto che mi sforzi pure di offrire un’alternativa, almeno teoricamente, percorribile.

    Perché un qualunque cambiamento socio-culturale venga adottato da una popolazione è necessaria una motivazione sufficientemente condivisa e vincente sia verso le fisiologiche inerzie sociali che verso gli interessi contrari. Un certo uso del denaro pubblico può essere inteso come “spreco” per certuni e, viceversa, come “fonte di reddito” per altri: si pensi, ad esempio, al caso della Sanità regionale. Perché si dovrebbe preferire la “gallina” di domani al ricco “uovo” d’oggi? Perché chi ricava vantaggio dall’attuale modello economico siciliano (che più che promuovere un reale sviluppo sembra invece “specializzato” nella perpetuazione di una eterna condizione di sottosviluppo) dovrebbe privarsi delle sue sicurezze? L’unica risposta è perché i soldi (specie quelli di provenienza UE) sono destinati ad assottigliarsi sensibilmente nei prossimi anni e perché al consenso sociale-economico-politico su questo modello di (sotto)sviluppo chi dice che non se ne potrebbe raccogliere uno contrario, anche se ancora poco consapevole di sé e disorganizzato, che verta su una considerazione di “tasca” molto concreta: io da questo andazzo ci guadagno poco o nulla mentre da un modello macroeconomico diversamente gestito potrei ricavare molto di più in termini sia civili (l’orgoglio di appartenere ad una comunità modernamente organizzata e gestita) che economici (guadagnerei di più nella mia attività professionale o d’impresa, avrei maggiori opportunità di trovare o cambiare lavoro, non soffrirei la scelta obbligata di cercare altrove fortuna, ecc.). Continua »

    Palermo, Sicilia
  • “Requiem per Chris”

    “Requiem per Chris”

    Ascoltando le parole di Andrea Camilleri dalla voce di Sergio Rubini, appariva chiaro che si trattava di un soggetto cinematografico. Il film, però, non fu mai realizzato. Con “Requiem per Chris”, che ha debuttato in prima nazionale qualche giorno fa al Nuovo Montevergini nell’ambito del Palermo Teatro Festival, inaugurandone la stagione teatrale, Camilleri ha dipinto con flash-back e salti da un capo all’altro del mondo, proprio come in una sceneggiatura (cosa non nuova, anzi, per “il sommo”), un viaggio affascinante alla ricerca delle origini del leggendario musicista Chris Lamartine, incarnazione stessa del jazz. Sul palco, a raccontare la storia in musica e parole, uno dei più bravi e interessanti attori italiani di cinema e di teatro, Sergio Rubini, insieme al celebre jazzista Enrico Rava. La performance ha visto protagonisti anche Mauro Negri (sax contralto e clarinetto), Giovanni Guidi (pianoforte), Francesco Ponticelli (contrabbasso) e Joao Lobo (batteria). Camilleri è andato ben oltre il ritratto delle peculiarità siciliane per cui è maggiormente conosciuto nel mondo, raccontando una storia che unisce Palermo, Roma e New Orleans con un unico, misterioso, filo rosso. Continua »

    Palermo
  • Traveler dà i voti alle isole: Sicilia “notevole”

    Traveler, rivista di viaggi di National Geographic, ha giudicato positivamente la Sicilia in un’inchiesta sulle isole di tutto il mondo. Tra le isole del Mediterraneo la Sicilia viene definita “notevole” e totalizza 68 punti su un massimo di 100, dietro alla sola Sardegna tra le isole italiane e molto meglio di rinomate isole greche e spagnole.

    L’articolo contiene anche critiche alla prossimità tra un impianto industriale e un anfiteatro, alla criminalità (dai borseggiatori a “cose più serie”) e alla povertà nelle aree urbane degradate.

    Sicilia
  • “Uno suona, l’altro canta e io…” al Teatrino Ditirammu

    Debutta stasera alle 21:00 al Teatrino Ditirammu Uno suona, l’altro canta e io…, spettacolo con Ivan Fiore, Marcello Mandreucci e Rosario Vella. Lo spettacolo verrà replicato ogni giovedì fino al 29 novembre. Ingresso 15 euro con cena a buffet.

    Palermo
  • “Niente è come sembra”, Battiato al Metropolitan

    Oggi alle 21:00 al Metropolitan (viale Strasburgo, 358) si svolgerà la prima siciliana di Niente è come sembra, il nuovo film di Franco Battiato. Dopo la proiezione si svolgerà un incontro-dibattito col pubblico moderato dal giornalista Mario Azzolini.

    Battiato incontrerà il pubblico alle 17:00 presso la libreria Feltrinelli (via Maqueda, 395).

    Palermo
  • Fiaccolata per ricordare le vittime di Nassiriya

    L’associazione Officina delle Idee, col patrocinio del Comune di Palermo e della presidenza della Regione Siciliana, promuove una fiaccolata in occasione del quarto anniversario della strage che colpì il contingente italiano a Nassiriya, il 12 novembre del 2003.

    La fiaccolata partirà alle ore 18 di sabato prossimo in piazza Vittorio Veneto. Qui, sarà deposta una corona di alloro da parte di un picchetto di Vigili Urbani del Comune di Palermo. Successivamente, sarà recitata la preghiera del Carabiniere al termine della quale, scanditi i nomi dei caduti, sarà rispettato un momento di silenzio.

    Palermo
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