Prima nazionale di “Milano Palermo: il ritorno”
Il regista Claudio Fragasso e gli attori Raoul Bova, Simone Corrente ed Enrico Lo Verso saranno oggi a Palermo per presentare il film Milano Palermo: il ritorno. È previsto un saluto al pubblico presente all’anteprima nazionale (a inviti) alle 21:00 al cinema Lux (via F. P. Di Blasi, 25).
Il film uscirà nelle sale venerdì 23 e riprende dopo undici anni la storia di Palermo Milano solo andata. Fra i protagonisti ancora Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Ricky Memphis, Simone Corrente, Enrico Lo Verso, Gabriella Pession, Libero De Rienzo, Romina Mondello e Luigi Maria Burruano. Le musiche sono di Pino Donaggio.
Turi Arcangelo Leofonte, (Giancarlo Giannini) il ragioniere della mafia, dopo aver accettato di collaborare con la giustizia, facendo arrestare quasi tutto il clan Scalia, e aver scontato una pena di undici anni di carcere duro, si prepara a uscire per raggiungere l’ultima destinazione, (all’estero) con una nuova identità, da uomo libero.
Il vecchio Scalia è morto in carcere e suo figlio Rocco, (Enrico Lo Verso) venuto a conoscenza della scarcerazione di Leofonte grazie ad una talpa all’interno del Ministero, organizza un piano per costringerlo a restituire il denaro di suo padre, sparso nei paradisi fiscali di mezzo mondo. Rocco Scalia appartiene alla nuova mafia, quella quotata in banca che agisce nella legalità grazie alle numerose società che gestisce come imprenditore. È colto e preparato ama il lusso e l’eleganza. Della squadra che portò Leofonte a Milano per testimoniare contro la cosca degli Scalia, ritroviamo: Il vice questore Aggiunto Nino Di Venanzio (Raoul Bova) e l’ispettore superiore Remo Matteotti (Ricky Memphis) che hanno un rapporto d’amicizia consolidato nel tempo e tornano insieme in questa scorta solo ed unicamente per la scarcerazione di Turi Arcangelo Leofonte. Chiara Leofonte (figlia di Turi ) si è sposata e ha due bambini di cui uno autistico anche se in forma lieve. Ha perso il marito in uno scontro a fuoco e sono tre anni che vive da sola a Milano. Remo Matteotti, prima di partire per la missione, deve preoccuparsi del suo quarto figlio, quello “adottivo” Libero Proietti (Libero De Rienzo). Libero è il fratello di Tarcisio Proietti (Valerio Mastandrea), morto undici anni prima durante la scorta. Remo, amico fraterno di Tarcisio, si occupa di lui cercando di frenarne l’esuberanza. Libero è un agente scelto entrato in polizia contro la volontà di Remo per emulare il fratello. Quanto era pauroso e timido Tarciso (Valerio Mastandrea) tanto è incosciente e sfrenato lui. Libero farà di tutto per entrare nella squadra ma Remo glielo impedirà. Nella squadra ci sono altri due elementi gli ispettori: Elda Fiore (Gabriella Pession) e Giorgio Ceccarelli (Simone Corrente) sono una coppia in crisi. Elda è un’esperta d’informatica naviga in rete da vera hacker. Giorgio non fa parte della squadra ma sostituirà un altro agente all’ultimo momento con la sorpresa di tutti specialmente di Elda. Da qui in poi si scatena una vera e propria apocalisse di eventi concatenati tra loro.
Ma per avere un ivito che si deve fare?
povero cinema italiano! che banalità!
basta, basta!!!! non si fa altro che parlare di antimafia, addiopizzo, la sicilia che cambia faccia, una sicilia nuova e poi?? I film su Riina, palermo milano il ritorno e stronzate simili. Ma io mi chiedo: a chi giova fare film così? A noi siciliani non di sicuro. W Ficarra e Picone e i loro film, un modo divertente di fare film in sicilia.
boicottiamolo!!!!!
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BRAVI. IO è DA UN ANNO CHE AD OGNI PIè SOSPINTO* FACCIO NOTARE COME LA CINEMATOGRAFIA ALIMENTA MORBOSAMENTE IL “MITO” DEL MAFIOSO FACENDO FACILE BRECCIA SUGLI OMINIDI MENO ATTREZZATI INTELLETTUALMENTE. è tutto un florilegio di produzioni a tema mafioso, vergogna!!
* vedere qui, ad esempio https://www.rosalio.it/2007/11/08/iniziata-lanalisi-dei-pizzini-di-lo-piccolo/
(scritto molto prima che scoppiasse il putiferio sulla saga “il Capo dei Capi”)
ALLA FINE TUTTI BRAVI E BELLI.
TROPPE DONNE PER TANTI ATTORI … UOMINI!!.
E LA BELLA E BRAVA ROMINA DOVE LA METTETE???
IO HO FATTO LE CONGRATULAZIONI E HO ANCHE BACIATO LA SUA MANO. ALMENO LA PAR CONDICIO L’HO SALVATA!.
CARA ROMINA, SEI PROPRIO BRAVA E BELLA. LO RIBADISCO.UN ABBRACCIO DA UN TUO AMMIRATORE.
SERGIO
CIAO.
concordo sulla bravura di romina! non ho ancora visto il film, ma tenendo conto del cast artistico e tecnico non potrà non essere strepitoso!
A chi nn piacciono i film su Riina e su Milano Pelermo vuol dire solo ke è un colluso cioè uno ke nn vuole camviare ila sicilia e l’italia , sono questi film ke fanno diventare grande l’italia quindi concordo con il viva ficarra e picone pero’ viva memphis baova giannini ecc.
ma aRoma non ci sarà un’anteprima?
gianni faccio finta di non aver letto il tuo post. come fa a cambiare una città se si continuano a realizzare film che la dipingono come un posto in cui la mafia impera, come un posto in cui devi girare con 20 uomini della scorta armati fino ai denti o come un posto in cui si vive bene soltanto grazie alla polizia.
Dovrebbero vietare di fare film sulla mafia, come hanno fatto per i film porno. I film porno non si possono girare in italia perché ledono la morale comune, i film sulla mafia ledono la morale dei siciliani. E mi rammarico che ci possa essere qualcuno che ne parla bene.
Tale film è indispensabile a far capire agli italiani, quanto valore abbiano oggi i nostri servitori dello stato, che ogni giorno cn miseri stipendi si prodigano cn onore e senso del dovere a ripulire la nostra amata Patria dal crimine. Non dobbiamo assolutamente far finta che il crimine non esista; c’è, ed è sparso su tutto lo stivale. Bisogna sensibilizzare i giovani, proprio cn questi film.
però i film li fanno solo sulla mafia. Sembra che la polizia, quando non spara sull’autostrada, si passi il tempo ad arrestare i mafiosi..
Ottimo films penso che criticare sia facile,gli attori tutti super penso che nel sud sarà uno dei films più visti rispecchia tanto la realtà un bravo al regista e al produttore,unico neo quì in friuli non è stato tanto pubblicizzato.
Io ho visto il film a Roma ieri sera. Avevo visto anche il primo nel 96. Non sono una ragazzina ma una donna e da donna dico, perchè non li vedete i film prima di giudicarli, grazie a film come questi che la mafia può sparire come mentalità. Sempre da donna chiedo a Rosario che se ho ben capito è l’autore dell’articolo. Perchè non dici che il soggetto e la sceneggiatura sono stati scritti da una donna? E’ importante, ha scritto anche il primo capitolo e sono sue le idee di tutto quanto avviene nel film. Ho studiato cinema e conosco la differenza tra sceneggiatura e regia. La sceneggiatura è il film completo girato sulla carta, quindi tutti i dialoghi degli attori, i personaggi le psicologie, il come si visualizzano le scene scrivendone ogni particolare, dove avvengono i fatti, insomma tutto quello che poi vediamo sullo schermo.(ne ho lette alcune e c’era anche la descrizione completa degli appartamenti, i vestiti, i monili tutto)
La regia ha il compito di realizzare quanto scritto, trasportandolo in pellicola. Quindi se il regista non è bravo rischia di rovinare il film ma se è bravo come in questo caso lo fa apprezzare a tutti con le sue tecniche di ripresa e con una buona direzione degli attori, tutti bravi per carità, però non dimentichiamoci che non si dirigono mai da soli. A questo serve un buon regista che però non inventa la storia a meno che non sia lui a scriverla ma non in questo caso e nemmeno nel precedente film.
L’autrice è Rossella Drudi, bravissima vogliamo dirlo per favore cari signori maschietti? Se davvero vi piace tant il genere allora sosteniamo chi lo scrive.
Saluti Franca.