Il giardino delle rose
Era estate. Saranno stati 10 anni fa.
Ho aperto il giornale e ho visto la foto. Una foto tessera. Morto sul colpo, a 42 anni. Sei stato sbalzato fuori dall’auto e sei morto subito. Inutile la corsa all’ospedale, come scrivono in questi casi. Non ho provato niente. Niente di niente. Anzi no, forse ho mormorato “l’eterno riposo”, ma a denti stretti. Forse avevo paura che mi venivi in sogno e ridevi ancora…
Chissà se, come dicono, mentre morivi hai rivisto tutta la tua vita scorrerti davanti…
Chissà se ti sei ricordato del giardino…
Non so come ho fatto, ma prima di rivedere la tua faccia su quella foto, non l’ho ricordato per 25 anni nemmeno io.
Era un bel giardino con le rose rampicanti, i gelsomini, c’erano gli alberi. Era grandissimo, o, forse, sembrava grandissimo a me che ero piccola.
Ero piccola.
E tu lo sapevi che ero piccola. Continua »
Ultimi commenti (172.538)