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sabato 23 nov
  • Capisci d’Internét?

    Ringrazio il cielo di avere finito con l’università. Non che la vita da universitaria non mi piacesse, anzi, credo che sia stato il periodo più felice della mia vita. Quello che assolutamente non rimpiango della mia vita da universitaria è la burocrazia. Le code in segreteria, le tasse da pagare, gli esami da verbalizzare, le ore passate dietro la porta dell’ufficio del prof di turno per ottenere 10 minuti di udienza. Anzi mi reputo una fortunata. Dopo due anni a Palermo ho studiato a Siena e lì tutte queste cose fortunatamente sono state meno traumatiche di quelle affrontate dai miei colleghi universitari palermitani. La prima cosa che mi colpì a Siena fu il fatto che mi dotarono di un tesserino magnetico con il quale, oltre a poter andare a mensa (ricordo che compariva la mia foto digitalizzata sulla cassa nel momento del pagamento) mi permetteva anche di prendere comodamente da alcune macchinette posizionate qui e lì in facoltà i documenti più comuni come il piano di studi, lo storico o i certificati che attestavano la mia appartenenza all’ateneo senese. Ora io non chiedo tanto al nostro magnifico, storico e autorevole ateneo. Ma sarete d’accordo con me nel dire che ci sono alcune piccole e fastidiose, come un mal di denti, contraddizioni. A parte la rete wi-fi che finalmente dovrebbe cablare tutta la cittadina universitaria, ovviamente sono escluse tutte le facoltà che non hanno l’onere e onore di stare in via delle Scienze, che comunque a Siena era già presente nel 2001 quando bastava andare nel giardino della biblioteca di lettere per collegarsi gratis e velocemente all’adsl dell’ateneo. A parte i nuovi mega parcheggi che, ho letto ultimamente, sono stati valutati un flop anche dalla ditta stessa che li ha costruiti. Certo un parcheggio nel deserto ha il grande vantaggio di essere moooolto grande, ma ha anche una serie di svantaggi che qui non sottolineeremo ma che sicuramente balzeranno agli occhi dei più svegli fra voi. A parte queste cose banali, se vogliamo, la cosa che davvero non capisco è il pagamento delle tasse. Vorrei capire che cosa è passato nella mente dei dirigenti della segreteria e del Banco di Sicilia, banca deputata al pagamento delle tasse, quando hanno deciso di NON far pagare le tasse on-line. Il mondo è collegato attraverso la rete. I grandi affari si fanno parlando in videoconferenza con Skype, il denaro viene agevolmente spostato tramite il click di un mouse e noi all’università, nel luogo che per eccellenza dovrebbe sperimentare, mettersi in gioco, guardare al futuro rimaniamo zavorrati alla lentezza della burocrazia. Siamo forse affezionati a delle usanze lente, arcaiche e decisamente molto lontane dalla nostra normale vita quotidiana. Quanti di voi hanno un conto online e fanno le più banali operazioni via Internet? Io si. Ho un semplice conto alle poste e pago anche le multe, che per fortuna non sono tante, senza muovermi da casa. Mi chiedo allora perché all’università si debba assistere a scene di folla umana stanca, impaziente e urlante che per pagare le tasse va allo sportello negli orari “intelligenti” come le 15:45 per trovarsi lì con altri centocinquanta “intelligenti”. Sono sicura che questi sono gli stessi che per le vacanze estive decidono di partire alle 3:45…sarà l’orario notturno o diurno che li ispira. Concedetemi la velata polemica ma la prossima volta che vado a pagare le tasse a mia sorella e trovo qualcuno in fila con il thermos del caffè perché “l’altra volta ho aspettato 4 ore”, giuro che emigro.

    Palermo
  • 24 commenti a “Capisci d’Internét?”

    1. Quando mi sono laureata (a Palermo, of course!) mi hanno anche rilasciato un attestato per aver inconsapevolmente frequentato per cinque anni un corso di sopravvivenza e per averlo brillantemente superato. Ovviamente ho incorniciato questo attestato e l’ho appeso in salone; peccato che stia ancora aspettando la pergamena di laurea, dopo quasi tre anni! 🙂

    2. Su, non fate così.
      Quest’anno era possibile immatricolarsi online e se facevi non so cosa ti regalavano anche una pendrive!
      Sul portale studenti non è possibile pagare con carta di credito, ma puoi sempre stamparti il modulo e pagarlo online dalla tua banca.
      Purtroppo l’accordo col BDS quale tesoriere dell’università è ancora una spina nel fianco. Tralascio ogni commento sull’efficienza tecnica del BDS, ma il loro sistema di online banking è allucinante (ed è migliorato, da quando sono inglobati in Capitalia).

    3. Riguardo al parcheggio di viale delle scienze, che a quanto detto risulta sottoutilizzato, perche non convertirlo almeno in parte in stazione dei bus. A Palermo non esiste nulla del genere, e chi si è trovato a passare nella zona della stazione sa bene cosa significa muoversi in mezzo a tutti quei bus a qualunque ora del giorno. Spostare li la stazione produrrebbe effetti sul traffico non indifferenti visto che la zona è ben collegata con viale Regione Siciliana, molto vicino vi è la stazione della metro che potrebbe comunque collegare con la stazione centrale per coloro che devono prendere il treno.
      E’ un’idea folle secondo voi?

    4. Come non detto. Ho appena provato a pagare il bollettino MAV dell’iscrizione online ma, guarda un po’, il codice MAV non è un codice MAV.
      Intanto ha uno Zero come prima cifra e poi è composto da più di 17 cifre.

      Ora, dico io, perché mai scrivono MAV su qualcosa che non lo è? Oppure il BDS ha i suoi propri MAV customizzati?

      O forse il software online dell’università produce bollettini sbagliati?

      Come che sia, è davvero patetico, il tutto. Bleah.

    5. pensate che a mio fratello, in banca dopo un’ora e mezza di fila per pagare le tasse, hanno detto “ci dispiace, ma oggi è possibile pagare solo con contanti e non con bancomat perchè stanno accedendo troppi dati al server…” . E certo, ti mandano le tasse a casa a una settimana dal termine del pagamento!!

    6. Che gesto carino, andare a fare la fila per la sorella!
      Dimostra disponibilità, gentilezza d’animo e tanto altruismo.
      A proposito se potessi sbrigare anche 2-3 cosette per me:
      Vai dallo Scharcoutier e ti fai dare un chilo e mezzo di vermicelli; non ti far dare quelli doppi, perchè io non li digerisco.
      E il sugo poi, come lo vogliamo fare? Con la salsiccia? Sì i vermicelli, si fanno con la salsiccia. Oh, vediamo un po’; vai dal macellaio che ha la macchinetta, infila la pelle, mette la carne, Trrr… Tatà , Trrr… Tatà , e te li fai fare davanti a te. Se no, desisti. E poi, cos’altro ci mangiamo, solo i vermicelli con la salsiccia, rimaniamo così, asciutti asciutti? Vogliamo fare una bella padellata di uova?
      tu te le mangi le uova?
      Allora prendi una dozzina di uova. Assicurati che siano fresche; tu prendi l’uovo tra le dita, lo agiti, e se è fresco, lo prendi, se no… desisti.
      Ah. E le uova come ce le facciamo, così, senza niente? Una mozzarella! Marilè, le uova vanno fatte con la mozzarella. Tu chiedi mezzo chilo di mozzarella d’Aversa, freschissima; assicurati che sia buona. Tu prendi la mozzarella tra due dita, così, premi la mozzarella, e se cola il latte, la prendi, se no, desisti…

    7. In quegli uffici ci puffano palermitani, mica svedesi, che ti aspetti? Prima o poi si farà ma non c’è fretta, ci pufferanno una sorpresa, un giorno.

    8. il bello è che in segreteria ieri c’erano pure gli addetti stessi della segreteria che si sentivano male per il troppo lavoro, poverini certo…..ma circa 20000 persone si erano recate agli sportelli almeno un mese prima per sei o sette volte per ritirare i moduli e tutte le volte venivano liquidate dicendo”VENITE DAL 25!!!” SAPENDO CHE IL 30 è L’ULTIMA DATA UTILE PER POTER PAGARE SENZA MORA!!ASSURDO se qualche anima pia voleva scaricarsi il modulo dal portale studenti gedas tanto per non incasinare ancora di piu.. si trovava con un modulo incorreggibile dal momento in cui lo stampi!!!e devi tornare a fare la fila!!! beh con l’iscrizione on-line siamo tre spanne avanti:)

    9. […] sul bilancio di Palermo: “È sano”Capisci d’Internét?Gli stendardi al Teatro MassimoUn passo avanti in via CampoloHelg contro Cammarata su tasse e […]

    10. …le solite cose alla palermitana.
      Fortunatamente ho finito di scontare la pena.
      Tuttavia non posso dimenticare ciò che certamente ha contribuito a rendere più “lieta e comoda”, la mia esperienza accademica. Così non potro mai dimenticare le ore di analisi matematica 1 e 2, passate su un freddo gradino, nelle sonnacchiose 14.00-16.00 ore del pomeriggio. Non dimenticherò la faccia di bronzo del tizio alla segreteria di ingegneria. Non dimenticherò gli esami sostenuti di sabato sera alle 20.30, dopo che il professore la mattina ti dice: AVEVAMO ESAMI OGGI???…vabbè ci vediamo tra un pò. Non dimenticherò mai di avere visto il Preside di facoltà, per la prima volta, solo il giorno della mia proclamazione: e vi assicuro che io all’università ci vivevo, ma lui non l’ho proprio mai visto.
      Si è vero: il nostro ateneo è vecchio, male e poco organizzato, ecc.
      ma la cosa più grave penso sia che tutti se ne stanno accorgendo, con il risultato che una laurea a palermo, vale sempre meno.

    11. Cara Maria Letizia, ho avuto una folgorazione quando ho letto Palermo – Siena…mi sono rivista in questo “travaso” miracoloso…Quello che ho patito a Palermo non lo auguro neanche a chi stamattina per strada ha combinato di tutto facendomi arrivare al lavoro con 30 minuti di ritardo, ma in compenso l’arrivo, casuale e provvidenziale ad Arezzo, sede staccata di Siena, dove dopo 18 esami a palermo, mi sono laureata, lo ricordo davvero come un viaggio in paradiso. Quella è una città e un’università a misura d’uomo, e se l’avessi saputo prima avrei evitato di perdere anni a traumatizzarmi a Viale delle Scienze! Speravo che nel frattempo le cose fossero cambiate…peccato, leggo di no…

    12. Maria Letizia Affronti
      complimenti per la scelta di questo Post.
      Rientra in uno di quei tanti che vorrei
      continuamente vedere trattati,quindi
      vita da studente all’Universita’
      vita da paziente al Pronto Soccorso
      vita da candidato ad un Posto di Lavoro
      etc..
      ***************************************
      Il 20/11/2007 c’e’ stato il Convegno promosso dall’ARS
      Sicilia 2.0 web 2.0
      presso l’aula Magna della Facolta’ di Ingegneria,di cui si ha notizia in un’altro post di Rosalio
      (seguito da scarsi commenti ,purtroppo!)
      Mi aspettavo un’aula piena;era mezza piena.
      Eppure il Tema era molto allettante,anche
      per la presenza di importanti Case che operano nella IT.
      Inoltre c’era il Rettore ed il Preside d’Ingegneria.
      C’era il Presidente dell’ARS che passava
      da un click all’altro.
      Perche’ riprendo l’argomento?
      Perche’ c’e’ il rischio che con la chiusura del Convegno si archivi anche ogni iniziativa,
      mentre durante il Convegno e’ emersa
      la DISPONIBILITA’ a far si che le nuove
      possibilita’ offerte dalla Tecnologia
      vengano piu’ rapidamente diffuse a quanti piu’ Utenti possibili in qualunque tipo di Amministrazione
      (Universita’,Regione,Comune,Province,etc)
      Quindi serve l’Addestramento
      e per primi vanno formati gli Addestratori,che dovranno operare
      sopratutto verso i meno giovani
      (i piu’ giovani sono capaci di fare da se’ sul Web).
      Se poi si volesse fare qualcosa di piu’,
      gli stessi Studenti potrebbero partecipare al Disegno dell’Universita’
      che vorremmo ,quantomeno sotto il
      profilo dei Servizi,
      (tanto per restare nel filone con
      la Citta’ che vorremmo o
      la Regione che vorremmo).
      Per il parcheggio Basile,l’Universita’ deve decidersi.Se ritiene di non utilizzarlo,puo’ essere destinato ad altro impiego.

    13. D’accordo, le lacune dell’ateneo palermitano e l’arretratezza che lo caratterizza sono sotto gli occhi di tutti..ma cosa dire delle studentesse urlanti che quando riescono a guadagnarsi il proprio posto per rivolgersi all’operatore di turno non ricordano il numero di matricola, annaspano quando viene loro domandata la fascia di reddito, sbarrano gli occhi quando vedono l’importo delle tassa, perchè naturalmente hanno omessso di comunicare di essere risultati vincitori alla borsa di studio…oppure di essere studenti-lavoratori e si incazzano pure!!
      spesso la fila la creano proprio loro, che fanno perdere un tempo sconsiderato perchè non sanno dare le giuste informazioni, e poi sono quelli che si lagnano di più!!
      Tra l’altro la gamma delle domande che vengono fatte allo sportello è infinita ed immaginabile e spesso esula totalmente dalla competenza della segreteria, moltissimi si presentano con il 740 e chiedono di aver indicato la propria fascia di appartenenza!!!altri necessitano di aver ripetute le risposte almeno 3 volte prima di ritenersi soddisfatti..perciò prima di inveire contro chi lavora in segreteria guardatevi attorno mentre fate la fila, e giudicate da soli il livello intellettivo di chi vi sta accanto!!

    14. Vanessa
      e’ proprio per i motivi che dici che
      bisogna cercare di ridurre
      il piu’ possibile la necessita’ di
      venire allo sportello,fino alla totale sua eliminazione.
      Vai tranquilla che il posto di lavoro non lo perdi,perche’ restano sempre da fare verifiche e controlli.
      Io credo che nel rapporto
      studente-segreteria,
      non c’e’ attivita’che non si possa fare comodamente da casa.
      Ormai sul Web ci sono tutti i supporti
      per inviare notizie,documenti,pagamenti,
      o ricevere certificati,diplomi,etc.
      ****************************************
      Sono un Utente di Ebay e pago gli acquisti, via Paypall,in tutto il mondo.
      Ho un Home Banking e faccio da casa quasi tutte le operazioni che una volta si facevano in uno sportello bancario .
      ****************************************
      Se si riuscisse a limitare gli afflussi alla segreteria,anche il traffico di viale delle Scienze ne trarrebbe grande
      giovamento.

    15. ma infatti ben venga l’utilizzo del web!!!solo che il portale studenti(già peraltro esistente da tempo) continua ad essere guardato con sospetto e non si capisce perchè molti preferiscono fare ore di fila per ottenere certificati che potrebbero scaricare comodamente da casa!!

    16. forse perche’ a quell’eta’ anche fare la fila ha un’attrattiva,perche’ consente
      di fare “gruppo”,di stare insieme.
      *****************************************
      Credo che un’idea da considerare sia anche quella di costruire un piccolo
      (o grande?)
      edificio indipendente
      da destinare ad
      Archivio e Segreteria,ed a qualche altro Servizio,tipo Biblioteca o Libreria
      Universitaria etc. in prossimita’ del Parcheggio Basile.
      Insomma tutto quello che ruota intorno al mondo universitario senza coinvolgere
      l’attivita’ accademica.

    17. Vanessa, pensi davvero che gli idioti che giunti al cospetto degli addetti alla segreteria non sanno neanche cosa chiedere siano solo a Palermo? Anche a Siena non mancavano, ma snellire le procedure tramite internet, utilizzare la scheda magnetica, fare delle file ordinate (uno dietro l’altro come insegnano all’asilo per andare al bagno) e incontrare addetti alla segreteria preparati e disponibili a rispondere alle proprie domande, permetteva di snellire tutte le procedure. E permetteva a chi capiva qualcosa di tecnologia (non erano richieste grandi competenze bastava saper inserire la scheda magnetica nel lettore, un po’ come prelevare dal bancomat) di risparmiarsi inutili e lunghe code.

    18. Picciotti qua buddellu c’è 🙂 Internet è un set di tecnologie utili ma le procedure snellite devono essere messe a punto “a prescindere” diceva il principe De Curtis. Il primo errore è pensare che l’informatico possa risolvere i problemi per vie taumaturgiche, è un tecnico che sulla base di richieste specifiche offre soluzioni mirate, e che la telematica sia la panacea universale: la vision & mission dell’Ente Pubblico, qualunque esso sia, si deve tradurre in progetti che devono essere gestiti da esperti project manager, in altro modo non si va da nessuna parte. Non c’è da invetare l’acqua calda, c’è un dipartimento del Min. Funzione Pubblica che si occupa di ciò, però c’è da decidere “cosa e come vogliamo essere entro 10 anni”. Il secondo errore è pensare che un Ente Pubblico possa soddisfare le esigenze dell’utenza solo sulla base della buona volontà dei lavoratori. Nel giro di pochi anni da una parte è cresciuto il numero degli studenti e si sono sdoppiate le lauree (il 3 + 2) mentre dall’altra gli impiegati sono diminuiti a causa del blocco delle restrizioni di spesa. A causa di questi fattori contrastanti il sistema può essere riformato solo in base a un progetto complessivo che tocchi tutte le strutture, amministrative e didattiche. Nelle città fatte di pietre e cemento il politico individua le necessità socio-economiche da soddisfare, l’urbanista pianifica, l’architetto disegna, l’ingegnere progetta, il geometra realizza; nelle città dell’informazione e delle comunicazione si deve procedere allo stesso modo. Per restare su quel che c’è, molti studenti non hanno internet a casa ma in giro per l’Università sono dislocati pc che si possono usare per accedere ai servizi: se questi servizi non sono richiesti è ben difficile che possano essere anche migliorati. Infine non dimenticare che quella di Siena è una piccola Università, più facilmente gestibile rispetto a quella di Palermo. Non è solo questione di tessere magnetiche.

    19. mio carissimo meta
      1.c’era una volta il CUC
      2.di applicazioni di Segreteria Universitaria chi sa’ quante ce ne sono
      in Italia,trasferibili anche con l’aiuto
      del Ministero P.I.
      3.Anche un’applicazione di una piccola Universita’ come Siena sarebbe da valutare,perche’ se ben fatta,vale sia per i piccoli che per i grandi volumi.
      3.Internet,offre delle opportunita’ che
      vanno colte.
      Immediatamente si potrebbero
      mettere su un Post di un Blog Universitario tutti i facsimile
      (gia’ compilati a mo’ di esemplificazione)di tutte le carte che ancora girano nel rapporto
      Utente- Segreteria-Utente
      ed i commenti del blog
      (richieste di ulteriori chiarimenti
      e risposte)
      servirebbero ad illuminare tutti.
      4.Ovvio che la messa a punto di qualsiasi
      rivoluzione delle attuali metodiche
      richiede un Progetto,Risorse Umane
      e Soldi.
      In merito alle risorse Umane,
      l’Universita’ potrebbe
      coinvolgere nel Progetto anche gli Studenti piu’ avanti nei corsi,
      almeno per l’analisi
      (chi meglio degli studenti puo’
      mettere in chiaro i disagi dell’attuale sistema di segreteria?)
      5.Comunque bisogna cambiare.Non piu’ lunghe code agli sportelli,in futuro.

    20. comunque,come al solito,
      in un problema che riguarda piu’ gli studenti (i genitori solo in alcuni casi,
      per esempio quando vanno in segreteria
      al posto di figli svogliati)
      si apre un dibattito e manca il contributo degli studenti di oggi,che
      questi disagi li vivono tutti i giorni.
      Il fatto che nel 2007 ci sono estenuanti code significa che negli anni precedenti
      nessuno si e’ preoccupato di
      fare un minimo di pianificazione.
      Finora qui non e’ emerso nemmeno quanti
      sono gli iscritti ai corsi universitari,
      che e’ un dato base per potere fare
      qualunque tipo di verifica.
      Facendo un paragone con gli sportelli bancari,non e’ che questi abbiano chiuso totalmente,ma l’attesa in banca ormai
      la fa solo chi e’ meno dotato.

    21. Da qualche giorno in segretria hanno fatto la propria apparizione gli elimina code, come dal salumiere!!!e come d’incanto la fila disordinata e rumorosa si è trasformata in una fila ordinata e composta, sembra che le cose funzionino meglio..quanto meno l’operatore allo sportello riesce a capire la domanda che gli viene posta e lo studente a sentire la risposta..abbiamo fatto passi da gigante!!
      Quanto al portale studenti vi assicuro che è semplicissimo registrarsi ed accedervi..se solo gli studenti capissero cos’è il codice MAV (peraltro c’è una postilla che chiarisce l’arcano!!).. ma non si capisce perchè quasi tutti sostengono di averlo perso!!!mah

    22. una volta sentivo dire che la scuola
      prepara per la vita.
      E siccome la vita e’ fatta anch’essa di
      lunghe file,si vede che qualcuno ritiene che sia corretto abituarli da giovani,per il loro bene,
      affinche’ non restino poi traumatizzati,
      in questo impatto.

    23. mi sono ricordato di questo post,ieri,vedendo in TV
      Il Rettore che ha annunciato che adesso e’ possibile
      fare l’iscrizione all’Universita’ via Internet,quindi
      stando comodamente a casa propria.
      QUINDI NON PIU’ FILE AGLI SPORTELLI

    24. Già già! è venuto fuori un bel lavoro, VIVA IL CUC:=P

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