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  • Giambecchina: l’artista e il volto della Sicilia

    Considero la pittura un atto d’Amore,
    un inno al creato dal profondo dell’anima.
    Il contenuto della mia opera,
    il motivo del mio dipingere,
    l’oggetto del mio fantasticare
    è la vita di uomini,
    donne e bambini della mia terra,
    con le loro ansie e i loro problemi
    è il colore, la conformazione, il profumo,
    il sapore di questa Sicilia
    ed anche i suoi terribili sussulti
    gli impeti della sua gente,
    questo mi da gioia e tormento
    e la forza di proseguire.

    Così scriveva Giovanni Gianbecchina, uno degli artisti siciliani più significativi del ‘900. Oltre 80 anni di pittura, dal 1918 al 2001, segnano un percorso unico attraverso suoni, voci e colori della Sicilia, verità profonde ed immutabili, ma anche attraverso valori, idee, aree concettuali. Non per altro ad unanime giudizio dei più illustri critici Giambecchina è considerato il miglior interprete della spiritualità della nostra isola. Giovanni Becchina cresce in un piccolo paesino siciliano, Sambuca Zabut, e frequenta l’accademia delle Belle Arti a Palermo. Concertino in terrazza è l’opera che segna il suo esordio nell’arte e con la quale precorre gli orientamenti artistici di “Corrente”, rifiutando gli stili accademici e i regimi dei novecentisti. Da questo esordio la sua attività si sviluppa attraverso il sodalizio con artisti d’avanguardia come Grasso, Guttuso, Sassu, Quasimodo, con i quali condivide esperienze e idee innovative. Le sue vibrazioni cromatiche, la poesia e la profondità dei suoi tratti nella descrizione di un dispiegamento del vero, tra volti e paesaggi, rendono le immagini eterne, da realismo lirico. Gianbecchina 1918-2001, accessibile tutti giorni tranne il lunedì fino a giugno del 2008 si inaugura oggi alle ore 18 nelle sale del Ridotto del Teatro Politeama. Proprio quegli spazi (per un’estensione totale di 2 mila mq) che prima ospitavano la Civica Galleria d’arte moderna “Empedocle Restivo”, oggi allestita presso il complesso monumentale di Sant’Anna. Sono in mostra oltre cento opere pittoriche e circa centocinquanta grafiche e perfino l’ultimo lavoro realizzato dal pittore di Sambuca di Sicilia due giorni prima di morire. Il percorso espositivo della mostra, allestita da Alessandro Becchina, figlio del Maestro e di Maria, che in molti conoscono per la sua dedizione costante e la spinta propulsiva all’opera del marito, e curata da Tanino Bonifacio e Francesco Gallo, segue un itinerario storico-cronologico e viene accompagnato con installazioni multimediali che raccontano l’opera, la vita ed i luoghi del pittore siciliano. Un allestimento che inizia da Gianbecchina-uomo, con un excursus bio-bibliografico attraverso foto di famiglia, cataloghi e autoritratti, e poi attraverso otto sezioni: l’esperienza giovanile, Corrente, il Realismo lirico e sociale, l’Astrattismo, Gente di Sicilia, gli affreschi del Sacro, il ciclo del pane sino ad arrivare fino al grande paesaggio. A conclusione della cerimonia, l’Orchestra Sinfonica Siciliana terrà un concerto in omaggio all’artista dell’umiltà.

    Giambecchina - “Donna e chitarra”

    Ospiti
  • 17 commenti a “Giambecchina: l’artista e il volto della Sicilia”

    1. de gustibus…

      tra i siciliani continuo a preferire, e di gran lunga, guccione (ma anche molti altri…)

    2. Ma com’è sexy Svevina in questa foto… complimenti! 🙂

    3. Dopo aver letto l’articolo sul maestro Giambecchina e l’ottimo “quadro” che l’autrice dipinge con le sue parole, ritraendo vita e pensiero dell’Artista non si può che essere spinti ad approfondire la conoscenza del pittore partecipando emotivamente e visivamente alla mostra. Unica speranza che la stessa riesca a trasmetterci l’amore e l’interesse che Artista aveva per tutte le sfumature dell’animo umano dalla sacralità del volto del Cristo alla sofferenza e al sudore dei volti dei lavoratori siciliani, dalla durezza e fierezza dei volti dei contadini alla bellezza e sensualità dei volti femminili. Il tutto immerso nei paesaggi della nostra Sicilia pulsanti di colori che nulla hanno da invidiare ai pittori francesi e olandesi. L.

    4. da quel poco che ho visto di Giambecchina non mi pare fosse tutto questo capolavoro che ne viene dipinto…

    5. è un’ esperienza pittorica alternativa!

    6. Sono stata all’inaugurazione. Ovviamente mancava il nostro sindaco Diego Cammarata ma era presente il celeberrimo presidente della regione. Quale onore degnarci della sua presenza e della sua onestà intellettuale. Queste sono state parole pronunciate da colui che rappresentava il sindaco purtroppo assente (non chiedetemi il nome del sostituto perché non lo so).
      Costui ha sproloquiato dicendo che Palermo
      è una città di grande spessore culturale, che offre e invita i suoi cittadini ad approffitarne. Continua dicendo che la città a livello culturale è invidiata da tutti, dall’intera regione e dal nostro paese.
      Poi sono andata via perché mi stava venendo da ridere.
      Bel comizio insomma!

    7. Non voglio esprimermi sulle qualità pittoriche dell’artista in oggetto, penso la pittura come altre forme artistiche scaturisca da emozioni personali e susciti altrettanto personali sensazioni. Voglio invece complimentarmi con l’autrice dell’articolo, delicatezza e garbo insieme alla competenza nella materia caratterizzano lo stile raffinato di Sveva Alagna. Complimenti =)

    8. Vi ricordo che non è consentito commentare utilizzando indirizzi di posta elettronica fittizi. Ho rimosso alcuni commenti per tale motivo.

    9. Nelle belle e sagge parole opportunamente invitanti alla visione di questo grande Artista siciliano, la giornalista Sveva Alagna fa trasparire tutto l’amore e la passione per l’arte siciliana lasciandoci calare sapientemente nell’immagine di una meravigliosa realtà isolana che ha sempre catturato il nostro lato caratteriale piu artsitico.

      Come gia pregevolmente scritto dalla giornalista si possono trovare i sapori siciliani nelle opere di Giovanni Becchina che ha saputo rappresentare le tante anime della Sicilia con un senso del colore rendnendole eterne pari a quello del suo celebre amico Guttuso nella sua opera Palermitana piu famoso “Vucciaria” che sembra sprigionare i profumi dei prodotti tipici del celebre mercato siciliano.

    10. Sono stata oggi pomeriggio alla mostra. Al di là dell’allestimento e dei gusti personali (a me è sempre piaciuto Giambecchina ma a qualcuno può non piacere) abbiamo notato due cose che fanno capire con quanto interesse la mostra si astata allestita.
      a) la mostra è gratuita, e fin qui nessuno credo abbia di che lamentarsi; ma perché non predisporre almeno dei biglietti omaggio, da staccare ad ogni visitatore, per fare almeno il punto della situazione sulle presenze alla mostra? Così nessuno saprà mai quanti saranno i visitatori di questa mostra.
      b) era davvero troppo oneroso acquistare un quaderno protocollo da mettere all’uscita in modo che i visitatori possano lasciare una firma, un commento, un’impressione?
      Ma forse l’ARS (che è ovunque presente negli spazi espositivi con il proprio logo) al momento ha ben altro a cui pensare!
      Un saluto

    11. HO CONOSCIUTO PERSONALMENTE IL MAESTRO, RIMANENDO AFFASCINATO DALLE SUE OPERE CHE LI RITENGO PARLANTI,CHI CRITICA TALI OPERE LO FA SOLTANTO PER L’IMPOSSIBILITA’ DI POSSEDERLE, I SUOI QUADRI, MI INFONDONO TANTA UMANITA’UN PITTORE COME LUI CREDO DIFFICILE POSSA RINASCERE.

    12. gianbecchina come guttuso?
      dubito assai

    13. Michele ti invito a non usare il maiuscolo in questo modo, equivale a urlare.

    14. Salve sareste così gentili da comunicarmi l’indirizzo della moglie e il numero di telefono per motivi di lavoro e di divulgazione delle opere del grande maestro.
      Grazie scrivetemi

    15. Fausto Rizzo per queste comunicazioni andrebbe utilizzata l’e-mail.

    16. Trovo affascinante le opere di un grande artista come Giambechina quasi quanto Guttuso, le sue opere trasmettono la sicilianita di cui siamo tanto fieri.
      I colori caldi e pieni di luce fanno trasparire i profumi della nostra terra. Le mattanze,i personaggi,i paesaggi e i frutti trasmettono lo spirito genuino di un popolo.Otre la natura,solo l’artista può trasmettere con immediatezza la vera SICILIA.

    17. Guttuso,Fiume,Migneco,sono tra i più grandi pittori siciliani del ventesimo secolo,ma
      Giambecchina,non è da meno, forse perchè a me piacciono immensamente i suoi dipinti ,ed anche perchè ,ho conosciuto personalmente Gianni Becchina.

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