Gillo Dorfles e gli Archi Ensemble alla Rai
Doppio appuntamento oggi all’Auditorium della Rai (viale Strasburgo, 19). Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Alle 17:00 Gillo Dorfles presenterà il suo più recente libro Lacerti della memoria. Parleranno il professor Renato Tomasino, il direttore della sede siciliana della Rai Salvatore Cusimano e il giornalista Arrigo Pasquini.
Alle 21:15 suoneranno gli Archi Ensemble.
Spero si parli anche dell’attuale situazione di degrado del sistema arte e cultura nel nostro paese .Iltesto seguente chiarisce il senso del mio intevento:
ALCUNE RIFLESSIONI SULL’ATTUALE SISTEMA ARTE
Il degrado dell’ attuale sistema arte
Oggi il sistema arte appare sempre più dominato e gestito da un ristretto oligopolio finanziario che ,attraverso l’uso di vari palcoscenici ed il controllo di parte dei media, ha finito con lo svilire i valori ed il significato più autentico dell’arte deteminandone una crisi e decadenza nella ricerca dei contenuti sempre più uniformi e conformisti . Pochi uomini di potere ,spesso incompetenti culturalmente, impongono oggi al pubblico ed ai collezionisti modelli culturali a senso unico decidendo cosa sia arte e cosa no.Rete di distribuzione di questo processo sono grandi gallerie , critici consenzienti, istituzioni e musei.Oggi, sulla scia di quanto a suo tempo preconizzato da L. Fontana e realizzato da Duchamp , si continuano a proporre modelli artistici ,installazioni, oggetti tratti della realtà spacciati per arte, nella convinzione che tutto puo’ essere arte . Questo modello di pensiero ,che,poteva avere un senso ai tempi di Duchamp , si è pero’ tradotto in seguito in una vera e propria mistificazione mercantile . Tutto il sistema si regge sull’avvallo delle spesso artificiali aste americane dove vengono vendute opere a prezzi esorbitanti accessibili solo a ricchi collezionisti. Un’arte per pochi ,un’arte che nasce e muore un’arte inafferrabile decisa dall’alto. Questo sistema monopolistico discrimina ed esclude infatti tutto ciò che vi si oppone o non segue questa linea di pensiero . Questo programma –manifesto che e’ aperto alle adesioni di chiunque concordi , vuole tentare di aprire un dibattito su questi temi e tentare di portare avanti una controinformazione culturale a tutela dell’arte degli artisti ma anche anche e soprattutto del pubblico e dei collezionisti . Pur rispettando ogni forma d’arte ,noi infatti riteniamo che: -L’idea duchampiana ,valida in quel contesto ed oggi continuamente riproposta in modo distorto, non abbia più senso nel momento in cui essa e’ degenerata in una ricerca della novità e del successo ad ogni costo, traducendosi nell’utilizzo dello scandalo ed della trasgressione fine a se stessa ,solo per attrarre l’attenzione dei media. Per altro , la spettacolarizzazione dell’arte e della cultura ,oltre a distorcere e mistificare i valori artistici ha anche prodotto una profonda crisi culturale di cui ad es . la cosiddetta TV spazzatura con le conseguenze negative che ne conseguono è un esempio ( perdita del significato di fondo della vera ricerca artistica, crisi di valori,modelli superficiali che esaltano il mito del denaro del successo , disorientamento e crescita nelle giovani generazioni , superficialità e passività di pensiero , perdita senso critico ecc.) -Considerare ogni oggetto come arte possibile , inoltre , significa di fatto dichiarare che tutti possiamo essere artisti ,ma che solo coloro che hanno un palcoscenico e che vengono scelti dal sistema attuale possono esercitarne la professione e ricavarne lauti compensi, significa che tutto e’ arte e nel contempo che l’arte non esiste, . Soprattutto significa avallare la tesi di comodo che : non ci possono essere criteri estetici e parametri ,un minimo oggettivi , per giudicare più seriamente distinguendo tra arte vera e quella fasulla . Noi sosteniamo invece che questi parametri esistono e vanno recuperati per restituire credibilità a tutto il sistema. Questi parametri a nostro avviso sono: -riicerca ,sperimentazione legate a profondita’ di messaggi e contenuti espressi -originalità , unicita’ e coerenza del percorso artistico nel tempo, -qualita’ e tecnica espressiva unite a spessore dei temi e nella poetica, -rivalutazione , accanto alle attuali forme d’arte, della pittura e della scultura di qualita’ ormai quasi assenti nelle grandi fiere d’arte , nelle esposizioni nazionali ed internazionali pubbliche e private. Ma soprattutto che il giudizio su cosa sia arte o no discenda da una seria e trasparente selezione, non decisa da monopoli privati, ma da parte di commissioni di persone competenti (artisti, critici,storici dell’arte uomini di cultura ecc.) nominate dalle Istituzioni nazionali.
Appendice del manifesto del gruppo” della ” Nuova arte sincretica “fondato da Angelo Mazzoleni.