In questi mesi l’incontro Emergenza cultura a Palazzo delle Aquile e l’occupazione dei Cantieri Culturali da parte dei “Precari dello Spettacolo” ha messo in evidenza una situazione drammatica per la cultura cittadina. Circostanza peraltro origine indiretta della nascita del forum di Rosalio a fine agosto, cui simbolicamente Enzo76 ha dato l’estrema unzione su questo blog pochi giorni fa.
La problematica, grave ed amplia, è stata rappresentata, semanticamente dai vari operatori con le parole Emergenza e Precariato. Queste parole a mio avviso spiegano da sole il disastro nel quale viviamo. Lo stato di emergenza, per definizione, non può prevedere interventi strutturali quanto piuttosto interventi in corsa. Se ho l’emergenza incendio, l’imperativo è spegnerelo, non certo progettare dei sistemi di sicurezza antincendio. E se mi percepisco in una situazione di incendio perenne, spenderò tutte le risorse a buttare acqua sul fuoco piuttosto che a prevenire che gli incendi ri realizzino e questo sia che gli incendi ci siano sia che non ci siano. Questo approccio ha portato nell’ultimo decennio ad una gestione in affanno e di brevissimo periodo, con il risultato, ad esempio, che non esiste a Palermo un regolamento per la gestione dei fondi pubblici per la cultura, la cui spesa è affidata alla sensibilità o alla forza politica dell’assessore o del consigliere di turno; ed alla capacità dialettica da parte dell’operatore di turno di urlare più forte il suo stato di necessità. Continua »
Ultimi commenti (172.538)