Pistorio for president
Si dice comunemente che la Sicilia è stata – e forse lo è tuttora – il laboratorio politico d’Italia. Qui, dal Milazzismo sino al “61 a 0”, si è sperimentato di tutto e di più. E molte di queste esperienze e formule politiche sono state poi trasferite a livello nazionale. I prossimi 90 giorni previsti per l’elezione del nuovo presidente della Regione potrebbero rappresentare allora l’occasione di una nuova sperimentazione, magari migliore.
Si dice che la politica sia la scienza del compromesso. Io penso che ci sia un limite a tutto, soprattutto ai compromessi: nella politica siciliana il limite della decenza è stato oltrepassato ormai da tempo. Mi piacerebbe, perciò, veder avanzare dal basso, al di fuori del gioco dei partiti, una candidatura autorevole per la presidenza della Regione Siciliana. Ne propongo una: quella di Pasquale Pistorio.
L’ing. Pistorio non lo sa: non lo conosco e non ho alcun interesse in conflitto con la sua candidatura, ma è evidente che non servirebbe a molto restare il candidato – in pectore – del solo sottoscritto, visto che in democrazia contano i numeri. Il mio auspicio è quindi che siano in tanti a voler affidare ad un siciliano dalla reputazione internazionale e dalle competenze manageriali riconosciute a Pasquale Pistorio la sfida di realizzare in Sicilia qualcosa di simile a quanto è avvenuto, neanche tanti anni fa, in Irlanda: un’isola con la stessa popolazione e la stessa storia di miseria ed emigrazione della Sicilia, ma che oggi conosce la piena occupazione e un’elevata crescita del PIL.
Perché la “piazza virtuale” di internet non dovrebbe contribuire a riportare la democrazia a quello che era, quando è nata: confronto tra uomini liberi (liberi soprattutto dal bisogno che favorisce il voto di scambio e clientelare) sulla gestione della cosa pubblica invece che “costruzione del consenso” attraverso spot, manifesti, pacchi di pasta, buoni benzina, baci, pranzi elettorali e immancabili promesse di assunzioni?
Pasquale Pistorio rappresenterebbe una garanzia ed un interlocutore credibile per quegli investitori internazionali che potrebbero riprendere in considerazione l’opportunità di investire in Sicilia. La Sicilia ha un problema di modernità incompleta a causa di una cultura della legalità ancora latitante e di una visione dello sviluppo economico ancora troppo assistenziale e parassitaria. Un grande manager come Pasquale Pistorio, il padre dell’Etna Valley, potrebbe promuovere una cultura moderna dello sviluppo economico incentrata su meritocrazia, solidarietà e cultura di impresa. Non è una proposta che farà impazzire le oligarchie di partito, ma è una proposta rivolta soprattutto alle forze meno compromesse della società siciliana che pagano al blocco parassitario che la domina un prezzo insopportabile in termini di mancato sviluppo: i giovani, le donne, la piccola impresa e il lavoro autonomo.
Ci sono società governate da politici capaci di promuovere lo sviluppo e altre governate da politici “specialisti” in sottosviluppo. L’eterno sottosviluppo della Sicilia, nonostante le enormi risorse pubbliche -nazionali ed europee- che ogni anno vi vengono spese, non sarà forse causato da una classe politica capace solo di accrescere il proprio consenso elettorale, gestendo risorse prodotte altrove e da altri?
Quanti studenti e ricercatori siciliani, laureatisi in prestigiose università italiane od estere, trovano poi occupazione nella loro terra? Che futuro potrà mai avere una terra che si priva delle intelligenze migliori mentre mantiene e ingrassa i parassiti?
Non sarà il caso di provare a cambiare, visto che dal 2013 – comunque – la Sicilia, non per propri meriti, ma per l’ingresso di paesi dell’est Europa, non sarà più compresa tra le aree meno sviluppate dell’Unione e riceverà, conseguentemente, minori risorse pubbliche?
Come siciliani “adulti”, non abbiamo bisogno di essere “amati” o baciati da politici “con la Sicilia nel cuore” perché non è l’affetto che ci manca: ci mancano invece pubblici amministratori autorevoli, competenti e dalla reputazione indiscussa.
un menager ha il compito di far crescere i profitti della propria azienda, non vedo pertanto perchè l’ing. Pistorio, persona sicuramente rispettabilissima, debba impegnarsi per far crescere:la sicilia, i redditi dei siciliani e la qualità della vita, il miglioramento della gestione delle città, dell’acqua, dei rifiuti, il potenzimento delle infrastrutture e così via….
solo in un caso avrebbe l’interesse a candidarsi, e cioè se gli interessi delle sue azinede coincidessero con quelli della sicilia ed a me questa cosa mi sa di pericoloso.
il candidato a presidente della regione secondo me dovrà avere le caratteristiche di un boun mediatore fra le forze che reggono la sicilia: popolazione, imprenditori, possidenti terrieri, industriali,….
La proposta è senza dubbio affascinante.
Il problema però è: come inquadrare l’eventuale candidatura dell’ing. Pistorio? Destra, centro o sinistra? Di quale coalizione dovrebbe essere l’espressione? Perchè un presidente, una volta eletto, deve essere messo in condizione di formare un governo: da quali partiti dovrebbero provenire gli assessori?
Purtroppo, allo stato attuale delle cose, non si può prescindere dall’invadenza dei partiti, altrimenti si rischia di far eleggere un “fantoccio” completamente privo di potere decisionale autonomo.
Pistorio ??? grande uomo ma troppo grande !
Abbiamo bisogno di gente fresca e giovane !
siamo già lenti di nostro
già la politica e la burocrazia che dovrebbe esserci di mero aiuto ci complica e rallenta i processi tutti !
e continuiamo ad appoggiarci sui Vecchi ????
Il capo dello Stato è un vecchio – bisnonno –
il vecchio presidente e sicuramente il prox sono vecchi ! (il secondo sicuramente più sveglio e attivo del primo ) ma bastaaaaaaa !
Sarebbe bello se la regione venisse gestita da un manager competente. Ma dovrebbe essere qualcuno che poi non si trovasse le mani legate da assessori imposti dai partiti. Quel qualcuno dovrebbe poter scegliere la sua squadra e poter sostituire gli uomini meno efficienti senza generare ogni volta crisi di governo… qualcuno che affrontasse i problemi – non solo economici – con una ottica operativa ed un respiro di lungo periodo (e non con la solita “per adesso fronteggiamo l’emergenza”). Ci vorrebbe qualcuno che però sapesse come valorizzare il territorio, ammesso che sia possibile (io continuo a pensare che faremmo meglio a considerare la Sicilia una specie di Parco Nazionale o riserva guidata, una specie di enorme Parco dei Nebrodi, insomma).
Insomma, mi piacerebbe che esistesse un personaggio in grado di fare questo. E visto che si sogna, vorrei pure un pony.
Isaia !!!
qui si sogna !
chi è un Manager è un Manager e non politico !
anzi … vorrei dare la parola a chi lavora in questa Etna Valley ove vi sono tanti Ingegnieri sotto pagati e che rischiano il posto di lavoro ! a causa della delocalizzazione delle attività e abbassamento dei costi ! tutti verso l’India !
cmq … sveglia sveglia e sveglia !
e riflettiamoci sui personaggi !
Io Pistorio non lo conosco grande stima e rispetto ! grande personaggio che tiene in alto noi Siciliani ma sono dall’idea che già i Manager sono molto legati e schiavi della Politica causa sistema Italia … e non li vedo bene in questo contesto! nonostante ci siano casi come Illy che potrebbe far cambiare idea !ma lui è più giovane e sveglio !e poi è al Nord !
Saluti !
L.
La sardegna è guidata da Renato Soru (Tiscali).
Pistorio è tra i fondatori di Symbola http://www.symbola.net/din/intro.php la fondazione che promuove le qualità italiane con l’idea di sostituire il PIL con il PIQ, il prodotto interno di qualità http://www.symbola.net/din/attiv_00.htm.
Tutto ciò, unito all’attività umanitaria della fondazione che prende il suo nome, non mi sembra il profilo del manager avido e succube del potere, ma di un uomo dalle ampie vedute.
Un candidato alla presidenza è Salvatore Mancuso, manager e presidente, su designazione di Cuffaro, del Banco di Sicilia appena dimesso in seguito alle recenti polemiche sulle assunzioni di favore.
Donato la tua idea è giusta ci mancherebbe ! ma rifletti !
quanti anni ha Soru ? nonostante sia abbastanza criticata la sua politica in Sardegna ma è inevitabile se si fa riformismo … ma è molto più giovane del Pistorio ! abbiamo bisogno di giovani e non vecchi !
Donato, e ricordiamo che in queste assunzioni ha messo lo zampino la sinistra !!!! Ricordiamolo !
Purtroppo la regola aurea dei nostri politici è l’occupazione delle istituzioni al fine di sfruttare il potere acquisito nel miglior modo possibile. Da qui la considerazione, che può sembrare forzata ma che secondo me è tristemente realistica, che essi si pongono come “altro” rispetto alle istituzioni e agli interessi dei cittadini che dovrebbero rappresentare. Le Camere, le Regioni, le Province e le relative campagne elettorali non sono altro che i luoghi deputati ad uno scontro il cui esito può essere considerato come un bottino di guerra da spartirsi per dare conto e ragione agli interessi personali e alle caste (quando non vere e proprie sette) che si rappresentano. Nel Paese il profilo istituzionale dei nostri esponenti politici, a qualunque livello e di qualunque estrazione politica, è purtroppo bassissimo e le ultime vicende sembrano confermarlo in maniera piuttosto cruda e sconfortante. Il tuo grido di allarme e la tua richiesta di trasparenza e di scelte finalmente forti, coerenti, consapevoli, e orientate al bene comune, purtroppo è destinato a rimanere inascoltato. La politica continuerà ad occupare il potere per molto, moltissimo, tempo…
Noooooooooooooo ‘sti cannoli stanno sconvolgendo il mondo, tutto raso al suolo … certezze che crollano … lettori allo sbando … nooooooooooooooo … Donato non ce lo dovevi fare … interrompere gli “Ecco come”, lasciarti intrappolare dal giochino del totocandidati … No, Donato, non ti perdonerò mai! 🙂
Ecco come interruptus???
A me sembrerebbe “Ecco come applicatus” se si raccogliesse, trasversalmente ai due schieramenti, con una petizione on line, il sostegno per la sua candidatura … o preferiamo solo stare a guardare, lasciar lavorare i politici di professione, non fare nulla per cambiare la situazione per poi avere titolo per lamentarsene sterilmente?
L’ing. Pistorio è del ’36 come Berlusconi, cerone, lifting, trapianti e tinture di capelli a parte …
Donato … e quindi ? se ha la stessa data del Berlusca è giustificato ?
così sbagliamo e continuiamo a sbagliare !!!!
givoaniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii cavolo !!!
il mio vecchio alla mia età era già padre io non mi sogno di diventarlo per tanti motivi … ma noi alla fine non siamo giovani ma siamo sul pezzo !!!! sappiamo quello che è la vera vita e non quella che conducono personaggio cmq già arrivati professionalmente e vicini ai poteri forti e non vicini alla gente !
finiamolaaaaaaaaa Donato da te non me lo sarei mai aspettato !
Luca, e il giovane chi sarebbe? Angelino Alfano che, su indicazioni di Berlusconi, si è fatto trapiantare un po’ di capelli? O Miccichè che ha fatto il moralizzatore sulle assunzioni al Banco quando luistesso è stato assunto senza concorso all’IRFIS, così come i suoi fratelli, uno al Banco di Sicilia e l’altro alla Sicilcassa?
Nicola .. dici il falso informati e argomentati bene cortesemente !
Luca, sarai servito
A volte ritornano (vecchie idee per nuovi ideali)…
http://www.bloggers.it/didonna/sondaggio_primarie.htm
Nicola informati c’è anche il vicepresidente del Palermo Calcio, Guglielmo Miccichè. Credo senza concorso…
Se il binomio età = esperienza ha ancora un senso non vedo perchè no?
…e se questa persona possiede “onestà intellettuale” e “rigore morale” non vedo perchè no 2…
sarebbe bellissimo, ma non accetterà mai!!! Purtroppo siamo destinati a passare dalla padella alla brace, con mezze calzette che fanno i moralizzatori quando sono i primi responsabili della situazione siciliana e se sono andati avanti è solo grazie a padri e parenti. Che tristezza!!!
Gongo, il bello della Sicilia è che se hai una buona idea non diventa mai vecchia visto che cambia così poco …
Personalmente penso che non esista una parte politica sostanzialmente migliore dell’altra, ma al massimo appena meno peggio: a destra abbondano i farabutti, a sinistra i cretini, spesso non meno dannosi dei primi.
Per questo penso all’iniziativa di persone libere dalle appartenenze che ragionino solo nell’ottica dell’interesse generale.
siamo in alto mare.
Tiscali e’ un’azienda il cui valore di listino e’ sceso
a poco piu’ di un euro (capitalizzava quanto la Fiat).
Stm e’ sotto i 10 euro.
(Assumeva tanti ingegneri perche’ li pagava poco
e ne trovava quanti ne voleva).
Su questi fronti si sono rovinate molte famiglie di risparmiatori.
Questi sono i consuntivi.
Gent.mo Didonna a mio parere la visione della “cosa pubblica” come grande impresa, è stata, in parte, una delle visioni cardine del “berlusconismo” e si è dimostrata una errata visione della cosa pubblica. Io credo che un imprenditore sia, in questo momento (in cui si dovrebbe proporre un forte cambiamento) la persona meno adatta ad amministrare la Sicilia. Ci vuole senz’altro un abile amministratore, ma anche una persona che sappia coniugare una buona amministrazione economica ed una amministrazione della cosa pubblica volta all’impegno sociale e alla riaffermazione della responsabilità e dell’etica politica.
Non critico minimamente il rispettabilissimo prof. Pistorio ma credo che ci voglia un politico che possa applicare le cosiddette “ideologie di partito” piuttosto che un politico-manager che si occupi della cosa pubblica come grande impresa.
Grazie
Alex, Pistorio non è un imprenditore: è un manager. Un pubblico amministratore altro non è che un manager chiamato a perseguire obiettivi non limitati al solo conto economico, ma misurabili in termini di benessere sociale e materiale.
Supervisor, Pistorio ha sempre diveso la qualità degli ingegneri impiegati a STM Catania … a trasferire bagagli e burattini in oriente ci avrebbe impiegato davvero poco.
TUTTI. Posso capire tutte le critiche, ma non riesco a capire che alternative si propongono … tranne la solita litania che nulla può cambiare e che non possiamo sperare in nulla di meglio.
Arriva un bambino su una lunga spiaggia. Assittatu c’e’ un biacchiu ca si mancia un panino enorme chiunu chinu ri cuanza…u picciriddu s’abbicina e ci fa: “ziu, avi tri ghiuorna ca un manciu”…si volta il vecchio e ci fa: “un ti scantari, tu po’ fari u bagnu”…
Io ho chiarito cosa non mi piace di Tiscali ed Stm.
Non ho nulla contro Soru e Pistorio.
Sono 2 personaggi che hanno operato in momenti particolari.
Il I sulla bolla tecnologica dei primi anni 2000,
che ha lasciato molti col cerino in mano.
Il II sull’esubero di ingegneri prodotti in Sicilia che
non sapevano dove andare.
Pistorio l’Oriente l’ha trovato in Sicilia.
Ricordo sue interviste in cui dichiarava che STM assumeva tanti ingegneri perche’ costavano poco.
Lavorare in STM per molti costituiva un periodo di attesa in cerca di soluzioni piu’ appropriate.
Quindi Pistorio ha pescato in un mare ricco.
Non so se abbia le doti per risolvere le questioni
al limite dell’impossibile che riguardano la Sicilia.
Supervisor. Gli ingegneri siciliani non sono i migliori del mondo: pensa all’India. Imporre alla STM l’investimento in Sicilia è stato un atto di amore per la sua terra che ha dovuto motivare con gli incentivi e il costo e la fedeltà (nel senso che non avrebbero dove andare) degli assunti siciliani.
Tutti bravi a cercare il pelo nell’uovo, ma mai a dare un’alternativa: troppo comodo!
OK, Pistorio vi sembra un manager troppo anziano o troppo tecnico…
Che ne dite allora di Briatore?
Notevole visibilità internazionale, ottima capacità a far fruttare il capitale (sia umano che economico) di cui dispone, grande “fattore c”, tutto quel che tocca diventa oro…
Forse una proposta del genere potrebbe essere una nuova, interessante sfida per lui.
Non credo peraltro che la Sicilia ci rimetterebbe in credibilità più di quanto abbia fatto finora.
Calma,vedrai che l’alternativa la trovano i partiti,come
sempre,d’altronde.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Con il babbio o le minchiate non si va molto lontani. I siciliani vantano il record di dominazioni subite e oggi che non si usano più le truppe per esercitare un dominio, il loro destino rischia di rimanere quello di rappresentare solo un serbatoio elettorale, per interessi che passeranno sulle loro teste, ovvero un mero mercato di consumo. E’ sconfortante vedere come gente alfabetizzata, scolasticamente e digitalmente come i lettori di questo blog, sia assolutamente incapace di elaborare una prospettva di sè e del proprio futuro diversa dal perpetuare l’esperienza del passato e del presente. Esiste una selezione darwiniana delle popolazioni oltre che delle specie: l’orgoglio e l’autoreferenziale intelligenza dei siciliani rischia di rendere solo più patetico il loro certo declino. Che qualcuno batta un colpo!
La sensibilità politica di un manager è ristretta dalla sua visione, dal suo orizzonte di competenza. Ciò che ha fatto Pistorio per la STM e per l’area di Catania è tanto, ma gli amministratori politici poco o nulla hanno fatto per la cosiddetta Etna Valley, le istituzioni si sono adoperate, con notevole ritardo, per favorire lo sviluppo di una filiera tra le medie e grandi aziende dell’area, che si contano sulla punte delle dita e poco o nulla hanno fatto per promuovere l’aggregazione delle centinaia di piccole aziende sorte il quel periodo. Tale colpevole assenza non può essere imputata a Pistorio, ma lui cosa avrebbe fatto e come l’avrebbe fatto fare se si fosse trovato ad amministrare la Società e non una società? Da questa prima considerazione ne discende una seconda. Il governatore deve formare il governo ma non può decidere da solo, i suoi partner sono politici, sono i partiti. Deve poi tenere in mano le redini amministrative ma gli assessorati sono fatti da esseri umani che hanno le loro abitudini e le loro inclinazioni. Anche il miglior vertice politico amministrativo può poco o nulla se i funzionari e gli impiegati sono incapaci, svogliati, strafottenti, interessati solo a determinati aspetti della loro attività (per usare un eufemismo) o se i metodi di lavoro sono antiquati, le competenze scarse, le informazioni sparpagliate, le infrastrutture telematiche ed informatiche carenti o assenti. Pistorio potrebbe essere un buon governatore se la sua vocazione manageriale oltrepassasse i limiti di una società e si estendesse alla Società, ma per valutare l’opportunità di questa candidatura bisognerebbe conoscere le sue intenzioni politiche e il suo programma operativo. Alternative? Un manager tedesco o perlomeno inglese 🙂
Sono d’accordo con Didonna. Pistorio e’ persona di grandi capacita’ umane prima che imprenditoriali. Stando proprio a quanto fatto nella sua vita professionale.
L’unico forte dubbio risiede nel fatto che sarebbe espressione mediata di una coalizione; difficilmente, Prodi docet, tieni insieme tante teste se non sei espressione diretta del gruppo maggioritario.
Ad oggi, tuttavia, parrebbe l’unica soluzione: non vedo nessuno a dx ne’ a sinistra (ma esiste la sinistra in Sicilia?) capace di fare qualcosa che non sia dannosa o cretina o illegale.
E allora ecco il mio personale sogno: copiare Sarkoszy e riunire un vasto comitato internazioanle che indichi reali linee di sviluppo. Se vogliamo uscire da questa rete di interessi privati ed azioni politiche a brevissimo termine, vorrei che si facesse una pausa a ragionare.
Meglio Pistolio che la Borsellino.
Ma meglio …. ma proprio meglio …e di tanto la Prestigiacomo.
…io non mi sono mai sentito italiano, perchè non significa proprio niente, chi ci crede si illude e basta. E’ una farsa messa in atto all’origine da delinquenti 150 anni fa, e oggi è ad uso di gente ambigua concentrata in precise regioni e nei centri di potere fine a se stesso. Insomma, il similpaeseitalia. Io sono per l’italia federale, ogni regione libera e indipendente, ognuna con relazioni dirette con la comunità europea, Bruxelles. Poichè noi abbiamo subito un passato equivoco amministrato da dilettanti buoni, forse, solo per amministrare un condominio, buoni solo per mettere in scena un teatrino squallido fatto di linguaggio banale -quando non si aggaddano per fare spettacolo, perchè non sanno fare altro…sono un mondo a parte parallelo, ma lontanissimo dalla società reale- e giochetti elettorali e strategie tendenti esclusivamente a perdere, e prendere, tempo e guadagnare e mantenere poltrone rassicuranti per loro,
ecco, a causa di tale passato la Sicilia ha bisogno di un restauro totale. Si devono formattare i cervelli e riprogrammarli alla “normalità”. E’ necessario un periodo di transizione per arrivare ai livelli dell’Europa evoluta, per questo i primi dieci anni la Sicilia deve essere amministrata da veri e propri managers tedeschi, svizzeri, scandinavi, etc. mandati dalla comunità europea, dipendenti della comunità europea, pagati con obbligo di risultati. Insomma un commissariamento indispensabile, seppure insolito a prima vista, è vero, chi giudica razionalmente lo puo’ considerare surreale, invece è l’unica soluzione SERIA, la politica com’è intesa oggi nel similpaeseitalia è assolutamente fallita. In questo progetto gli aspiranti politici indigeni per poter intraprendere la carriera politica dovranno sottoporsi a veri studi di gestione della “cosa pubblica”, cicli di 5 anni nelle maggiori capitali europee, con esami finali, l’idoneità sarebbe valutata da istanze europee senza nessuna presenza italiana e senza possibilità di ammuini. Coloro che sarebbero ritenuti idonei verrebbero inseriti gradualmente accompagnati dai suddetti managers. Durante il soggiorno all’estero dovrebbero lavorare part-time come qualsiasi cittadino normalmente formato.
Non vedo altre vie di salvezza per la Sicilia, nel sistema attuale sono previsti solo peggioramenti, nel senso che cresceranno le distanze in tutti i sensi tra il sud del similpaeseitalia e l’Europa reale.
Tutti quei pseudo-politici che si esibiscono qui in questo blog e altrove, in Sicilia e nel similpaeseitalia, per fare teatrino, sanno che i loro discorsi lasciano il tempo che trovano. Io non voto piu’ dal 1997 dopo aver frequentato la politica e credo di aver capito l’inutilità della politica com’è intesa oggi.
P.S. succederebbe, per esempio, cio’ che si verifica oggi nel calcio a Palermo: dopo l’avvento del RE MAURIZIO ZAMPARINI, i tifosi ci hanno preso gusto alla grandezza e mai vorrebbero tornare indietro, succederebbe la stessa cosa a livello amministrativo se si applicasse il metodo che io ho esposto sopra modestissimamente.
P.S. ovviamente nell’applicazione del suddetto progetto la Sicilia avrebbe come interlocutore unico per i dossiers importanti, vitali, la comunità europea, con il similpaeseitalia i rapporti si limiterebbero alla burocrazia spicciola.
Gigi. Un Commissariamento di 5 anni della Sicilia sarebbe salutare per purgarla dai tanti parassiti, ma come si fa? Il livello di coinvolgimento nel magna magna a carico del bilancio regionale, a livello popolare, professionale e imprenditoriale, è così diffuso e trasversale che con la retorica della difesa della “sicilianità”, dell’ “autonomia statutaria”, ecc. farebbero le barricate …
Donato, permettimi di precisare, 5 anni sono i cicli di studio, se non sono idonei e insistono possono acculularne multipli di cicli! Il commissariamento iniziale gestito esclusivamente da managers professionisti stranieri è della durata di dieci anni, poi per inserire gradualmente gli indigeni aspiranti politici occorrerebbero almeno 20 anni, pensi che dopo 30 anni di formattazione dei cervelli tornando alla gestione dei locali riuscirebbero a riportare la Sicilia ai livelli attuali, ovvero lontanissima dall’Europa evoluta?
Gigi io trovo che la tua proposta sia offensiva per l’intelligenza dei siciliani (spesso spesa fuori dalla nostra regione e in posizioni apicali nel management pubblico e privato).
vorrei tornare sull’idea di Fabrix,e su altre,
senza non avere per prima cosa fare un “discorsetto”
all’ottimo Di Donna,cui va il merito di avanzare certe
proposte,che pero’ ogni tanto da’ segni di nervosismo
quando incontra opinioni “diverse”.
.
1.Sull’ing. Pistorio,non si e’ cercato il pelo nell’uovo,ma evidenziato che:
c’e’ un problema di eta’.
Pistorio sa bene che le grandi multinazionali di successo di norma a 60 anni si
“liberano” del proprio Management,anche di quei Manager’s che hanno determinato con le loro scelte le proprie fortune.
STM si’ azienda leader,ma oggi in caduta libera
(almeno in borsa)e dovrebbero spiegarci perche’.
.
Negli USA oggi si ha il coraggio di candidare
un uomo giovane,Barak Obama,anche se di colore,
che e’ pure un debuttante di giovane eta’,guardando
al futuro ed alla necessita’ di dare una svolta.
Molti lo vedono l’uomo giusto per il posto di comando
anche perche’ gli USA sono capaci di “staffarlo”
adeguatamente.
Perche’ in Sicilia NO?
.
L’ipotesi del buon Fabrix,non mi sembra poi proprio
da trattare come sopra e spiego perche’.
Ai tempi di I Repubblica approdo’ in Parlamento perfino Cicciolina,e fu un’idea di Pannella per dimostrare che cosa era diventato il parlamento italiano all’epoca.
Dopo quanto abbiamo appreso sul Governatore di Sicilia,
l’ipotesi di un uomo “tipo” Briatore non credo porterebbe maggiori guasti al Sistema.
A proposito c’e’ ancora da approfondire
da chi erano costituite
(non e’ possibile che un solo uomo potesse operare)
queste Complicita’ e queste Clientele,
e,siccome e’ di moda,
se ci sono gli spazi per chiedere i Danni
a qualcuno od alla Casta di appartenenza
in relazione al cattivo operato
(sprechi,problemi lasciati aperti,dispersione di
preziose risorse in giro per il mondo,
quali i giovani laureati abbandonati a se stessi etc.)
Tornando all’ipotesi Briatore (o chi per lui)
si e’ sempre detto che la Sicilia non offre attrattive ai Turisti.
Un Briatore penserebbe subito se ci sono gli spazi per rilanciare una Targa Florio,o portare Pergusa in Formula 1,o creare grandi parchi di divertimento e
locali ed alberghi di qualita’ .
In fondo,la crescita della ricchezza in Sicilia puo’
avvenire su tante strade,di cui il Turismo e’ una,
come indica lo stesso di Donna,in uno dei suoi
“Ecco come”.
.
Concordo con Siino che sarebbe offensivo quanto propone
Gigi,ma credo sia una provocazione “voluta”.
Toni e Supervisor, innanzitutto io non voglio offendere, ma capisco la vostra reazione, peraltro manifestata nei modi giusti, e rispettosi del buon vivere civile. Ci provo, formattare per me vuol dire anche eliminare condizionamenti che ora fanno parte delle cattive abitudini, in moltissimi casi, la maggioranza, quasi del DNA, so benissimo che le nuove generazioni lottiamo per liberarci di certo malcostume.
Immaginate pero’ di quale libertà potrebbero godere 300 managers locali senza farsi “divorare” dai suddetti condizionamenti.
Inoltre ritengo ancor piu’ offensivo per l’intelligenza dei siciliani onesti farsi rappresentare, e quindi metterli ai posti di comando, da una classe di pseudo-politici che fanno teatrino e che non dovrebbero gestire nemmeno un condominio. Io, contrariamente a voi, mi sento offeso quando sento descrivere il teatrino come se fosse politica vera, e siccome non lo è non la prendo nemmeno in considerazione. Mi sento offeso quando, anche qui, si continua a discutere di colori, strategie elettorali, preferenze, giochetti del politichese estranei alla vita reale dei cittadini, e a leggere che ancora molti fanno finta di crederci.
Toni, spero che sia vero cio’ che scrivi sulle abilità manageriali locali, paradossalmente, se ci pensi, la mia “ricetta” li favorirebbe, avrebbero finalmente (dopo i primi dieci anni) la possibilità di dmostrarle, dimmi se oggi, con il sistema attuale ampiamente fallito, hanno queste possibilità, che tra l’altro non avranno mai.
No, supervisor, non è una provocazione vera e propria, forse è paradossale, forse utopia di un innamorato disperato, purtroppo, e senza presunzione, non vedo miglioramenti per la nostra terra con l’attuale sistema, vedo solo peggioramenti a causa del progressivo allontanamento dall’Europa che conta.
P.S. peraltro, la nostra intelligenza sopraffina da 60 anni, per non andare oltre a 150 anni, non mi sembra che abbia scelto nelle urne una politica prestigiosa ed efficace.
caro Gigi
ci fai sentire tutta la tua indignazione e tutto il tuo scetticismo.Che altro c’e’ da dire?
In certe osservazioni hai ragione da vendere.
Ci sono state generazioni che si sono tenute lontane dalla Politica,quando era comune sentire dire:
la Politica e’ cosa sporca.
Da quanto si legge e si vede fin ‘ oggi non credo sia cambiato granche’,ma qualcosa puo’ iniziare a cambiare
perche’ oggi si dispone di nuovi strumenti di comunicazione ed a volte basta l’idea lanciata da uno
solo per incendiare la rete, con un messaggio.
Io so che le intelligenze ci sono ed anche le persone per bene,come so pure che molti preferiscono tenersi
lontani per puro quieto vivere,per non doversi trovare in mezzo ai filibustieri,a quelli pronti ad ogni
compromesso,ad ogni scorrettezza,a quelli che con la furbizia e senza un minimo di decenza cercano di sopperire alle loro gravi deficienze di base.
.
In Sicilia abbiamo mandato i”laureati in medicina”
a curare i mali
della Regione,di qualche Provincia,e perfino di qualche azienda Municipalizzata!E noi tutti lo abbiamo permesso.
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A che vale allora preparare e sfornare Ingegneri e Manager’s,se poi nella pratica succedono queste cose.
.
Sulle Urne,finche’ non si arriva alle primarie
ed alle liste di preferenza svincolate dai vertici dei partiti,che cosa si puo’ fare?
Astenersi.
A parole,perche’ poi i piu’ andranno a votare.
Ormai sempre piu’ spesso vengono in televisione
Politici che prendono le distanze dai politicanti,dalle caste e dalla cattiva amministrazione.
Non ti pare,Rosalio?
Supervisor, le mie risposte sono talvolta secche e crude perchè rispondo mentre faccio altro, non per poca considerazione delle opinioni altrui. Torno a chiedermi però perchè si considera un problema l’età di un Pistorio candidato a governare 5 milioni di siciliani mentre non si trova sconveniente che un Berlusconi, suo coetaneo, si candidi a governare 57 milioni di italiani? Non saranno un po’ superficiali e attente solo all’apparenza certe valutazioni? E soprattutto: potete fare qualche nome in alternativa? Grazie
Non sono solo secche e crude,
sono anche provocatorie,come:
“…E’ sconfortante vedere come gente alfabetizzata, scolasticamente e digitalmente come i lettori di questo blog, sia assolutamente incapace di elaborare una prospettva di sè e del proprio futuro diversa dal perpetuare l’esperienza del passato e del presente…”
Perche’ usare il termine “incapace”?
Qui non e’ che si tratta di preparare un caffe’ espresso.
Visto che nessuno si e’ mai preoccupato di preparare una classe dirigente,se non a immagine e somiglianza di quella esistente,puo’ anche essere che non esiste una soluzione facile,pronta.
Sopra ho fatto l’esempio degli USA,che,volendo voltare pagina,propongono un debuttante,giovane.
Con Berlusconi il confronto non regge,perche’ cosi’
confrontiamo un Manager con un Imprenditore(che continua la sua vicenda a gonfie vele,
e puo’ decidere di fondare un Partito in 2 ore
ed organizzarsi con i collaboratori che gli aggradano
buttando a mare quella che e’ divenuta ormai zavorra).
E’ vero, sono affermazioni provocatorie che, pur dandoti fastidio, non ti aiutano ancora a definire un candidato alternativo. Un giovane come Obama? Ottimo! E’ possibile però che non te ne venga in mente almeno uno in Sicilia?
ne ho in mente piu’ di uno.
Ma sono emigrati per lavoro.
Ed anche ben affermati.
Ma noi chi siamo,per poterli proporre?
E poi,a chi li proponiamo,nella condizione attuale?
Il presidente della Regione è l’amministratore del “condominio Sicilia”: può essere candidato da ogni “condomino” residente o da gruppi organizzati degli stessi (leggi: partiti). Meglio se “ben affermato”: perchè dovremmo avere una così bassa considerazione di noi stessi da accontentarci di farci governare da un buono a nulla o da uno peggiore di noi stessi?
Bene.Allora vediamo come evitare i “buoni a nulla”.
Premesso che dopo la Tangentopoli e le Corruzioni
e le Stragi del 92 abbiamo subito il riciclaggio di
tantissimi vecchi personaggi.
Premesso che bisogna aprire gli occhi e l’unica possibilita’ sono le Primarie ed il ripristino dei
Voti di Preferenza.
Vediamo di mettere a punto una metodologia di
Selezione dei Candidati?
.
Io ho pensato ad una tabella decisionale,da integrare con opportune pesature (+ o -), del tipo:
.
1.ha superato 2 legislature
2.ha superato 60 anni
3.e’ incappato in disgrazie familiari
4.ha avuto condanne passate in giudicato
5.ha una valida piattaforma culturale
(inerente l’impegno che lo attende)
– genere di laurea
– master
– conoscenza lingue
– conoscenze informatiche
6.ha precedenti esperienze :
– positive
– deludenti
7.presenta un “profilo” di vita accessibile a tutti
– studi
– patrimonio
– reddito
– frequentazioni
– hobby
8.ha doti comunicative
– sa ascoltare
– sa dare le risposte
9.ha vitalita’
– e’ creativo
– sa scegliere i collaboratori
– guarda al futuro
10.da’ affidabilita’(non ha mai dato prove di iniquita’)
.
Bene,solo dopo,potremo decidere.
E potremo:
a.dare una svolta decisiva
b.mediare col vecchio sistema
c.confermare in pieno il vecchio sistema.
.
@ Supervisor:
Grazie per la difesa d’ufficio…;)
Non c’e’ di che.
Ma rileggendo la tua proposta,mio caro Fabrix,
dopo averci riflettuto,
al punto in cui siamo arrivati,
ho cercato di mettere in luce
i lati positivi su quanto dici.
Forse e’ il caso di aggiungere il punto 11 alla tabella
” 11. E’ una persona fortunata.”
Intanto rilevo che sulla mia tabella e’ sceso il
silenzio.
E’ un tacito consenso?
Oppure e’ una tabella da far paura perche’ fa scoprire
che e’ impresa ardua trovare un candidato decente?
Suvvia,un po’ di coraggio.
Mi aspettavo che mi aiutaste a dare un peso ai vari
statement’s.
Per esempio:
lo statement 2. vale 1 + oppure 1 –
mentre
lo statement 10. vale 5 + oppure 5 –
In ogni caso si tratta
di dare delle valutazioni e fare una selezione.
E’ solo una metodologia,che puo’ portare a
“candidare il meno negativo di tutti”,
anche nel caso in cui tutti
si trovassero a sommare un bilancio negativo.