Avete mai pensato a cosa potrebbe accadere se una mattina vi alzaste dal vostro letto e invece di trovare davanti allo specchio il vostro bel faccino assonnato vi ritrovaste a guardare negli occhi nientemeno che l’ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro? A parte ogni implicazione politica, morale e ideologica che si potrebbe fare, pensiamo alla più immediata implicazione fisica! Niente contro Cuffy, per carità, ma certo a me personalmente non piacerebbe svegliarmi e scoprire di averne assunto le sembianze fisiche…obiettivamente non sarebbe un bel vedere. Da questa idea dal sapore kafkiano prende vita il romanzo di Renato Polizzi che anche se non è palermitano ma marsalese, ha concentrato nel suo libro, che non ha ancora un titolo ben preciso ma che vuole nascere dalla collaborazione e l’apporto di tutti i siciliani che vogliono dire la loro sulla sicilianità e sul cuffarismo, tutti gli stereotipi, gli usi, i costumi e gli atteggiamenti tipici di ogni siciliano doc. Così troverete molto familiari i comportamenti del dottore Casano tipico medico siculo che ha sempre una clinica o un collega del nord da collegare al vostro malanno e che ha un cognato che da ex socialista si è buttato in politica nel settore della sanità.
Da oggi in anteprima contemporanea su www.navarraeditore.it e altri siti del circuito tra cui www.ilovesicilia.it, www.isolapossibile.it e molti altri potrete leggere i primi due capitoli del libro che sarà in tutte le librerie a fine febbraio. Io, leggendolo, ho tistiato ad ogni rigo, pensando anche ad un tormentone tanto caro a Rosalio: “Sei siciliano se…il tuo medico curante è quel genere di dottore la cui funzione si esaurisce nel decidere se c’è bisogno del medico”.
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