I post che non ho postato
Si sa: per imporsi ci vuole coraggio. E il mio coraggio è ai minimi storici. Sarà la vecchiaia. Quando torno a casa, di sera, “giro due colpi alla serratura”. Ricordo, in gioventù, di essere tornato a casa così ciucco da aver lasciato la porta spalancata in più occasioni. Ma non divaghiamo, parlavamo di coraggio. Quando penso di consegnare qualcosa per Rosalio, effettivamente, ci penso. Sono molto autocritico e politicamente corretto con me stesso. Evito il contenzioso che non mi piace e preferisco postare dei pezzi col freno a mano tirato. E così succede che, temendo il giudizio altrui, le idee migliori rimangono abbozzate in un pagina di OpenOffice dal titolo Rosaliopostdacanc.rtf
E siccome a ritrovarlo, il coraggio, si fa sempre a tempo ma a volte è proprio il tempo che scarseggia, vi regalo un “best of” di tutti i post che avrei voluto scrivere ma che non ho mai avuto il coraggio di postare.
Il derby dei saldi
Un post risolutivo che aveva come intento quello di mettere la parola fine sull’annosa questione della via residenziale per eccellenza votata allo shopping: via Sciuti o viale Strasburgo? C’è gente che litiga animosamente per questo. Il concetto era sfruttabile per tante altre diatribe di genere tipo: Antico Chiosco o Renato Bar?
Fantabbestia
Una notte siamo entrati in una delle tante case teoricamente infestate di Palermo e c’abbiamo trovato, nell’ordine, due punkabbestia che si facevano le sigarette con la droga, i muri con le scritte hip hop tipo “gnomo” e “cobra” e l’alternativa coi rasta che accarezzava il bastardino attruvato. Tutti bellamente sdivacati, cane compreso, su un materasso giallo urina.
Il Celentano di Tunisi
La storia di un tunisino che se gli avessi chiesto di imitarmi Celentano lo avrebbe fatto preciso. A voi è mai capitato di guardare una persona e chiedervi: “Secondo me questo sa imitare Celentano”?
Via Morirai Alliata
Perché quella strada lunga, buia e particolarmente incline al pigia sull’acceleratore termina, né più né meno su un muro “a tumpulata”?
Città Travolta
Il mio resoconto su quella terribile notte di settembre di qualche anno fa, quella del terremoto. Mentre tutta la città evacuava dai palazzi io urlavo sì, ma per chiedere silenzio: infatti, non avevo mai visto Grease dall’inizio alla fine.
Indimenticabile la frase che girava nei giorni a seguire: “Come l’ho sentito io il terremoto non l’ha sentito nessuno”.
Baiano, Banchelli, Bagarino e Bussola
Pur di vedere Palermo-Fiorentina, nel 1993, pagai 50 mila di biglietto bagarinato e 50 mila di multa sull’autobus. Tra le due cose, la vera ingiustizia fu, a mio modesto avviso,la multa sull’autobus (ai tempi i controllori erano tipo i Panda…ancora non mi capacito…boh?).
E poi dice che siamo razzisti
La storia di una polacca che davanti a quel meraviglioso inno alla gola chiamato brioche con gelato mi disse: “Ma che ti mangia tu? Panino con gelato?”. Mai più vista.
102 ore
Un’odissea in attesa del 102 sotto un nubifragio con annessa domanda esistenziale: “ma se passa ogni morte di papa perché non gli mettono un numero scrauso e chiamano 102 quello che porta ad Altarello e che passa sempre?”. Ho i testimoni.
Ma li montaggi vostra
Non si sa come, dove e perché ma a Palermo c’è una nuova moda: si chiama “editing video”. Nove persone su dieci, statistiche alla mano (statistiche mie), fanno “montaggini” (i più sono inguardabili) e si sentono tutti holliwoodiani.
La frase cult è: “Tu lo sai fare l’effetto pellicola invecchiata? Io sììììì”.
Spot mania
Qui volevo raccontare di quando stavo incollato a Tgs, comprese 900 e passa puntate di “Anche i Ricchi Piangono” perché adoravo lo spot di Maico, quello di “Eugenio… Dal primo momento che ti ho visto… EUGENIOOOOO”. Indimenticabile il bimbo che mangiava il gelato (non ricordo fosse cono o “panino”).
La nomina
Causa periodo di sonno disturbato, una notte arrivo a sognare un noto politico palermitano con la settimana enigmistica in mano che mi indica e mi dice: “Ti nomino perché comunque… Siamo quasi alla fine del gioco e tra quelli che sono rimasti sei quello con il quale ho legato meno”. Contestualmente, la vignetta rebus della settimana enigmistica prende vita, tipo il video di Take on me. La ragazza rebus mi chiede cosa si deve fare per diventare Chiocciolina nel nuovo gioco a premi del palinsesto Rai. Le dico: “Sei nel sogno giusto ma stai chiedendo alla persona sbagliata”.
samu sei un grande! hai fatto bene a tirare fuori il coraggio! 😀 deliziaci ancora… 🙂
Lo capisco benissimo. Mi sono fatta mille paranoie prima di dare il primo post!Fossi in te approfondirei le annose questioni sul dualismo dei luoghi!
Mi hai fatto sbellicare dalle risate!!!
Per dovere di cronaca, devo segnalare che a Palermo gira per le strade un ragazzo (assolutamente italiano, non tunisino) “un po’ strano” che, a richiesta, sa fare benissimo l’imitazione di Celentano!
Ed è anche educatissimo…cammina per le strade salutando sempre tutti, al grido di “Buongiorno-Buongiorno!” o “Buonasera-Buonasera!”
Scommetto che lo conosci anche tu!
Samuele, complimenti per l’utilizzo di questa finissima strategia narrativa per comporre il tuo post!
Bei Post. Per ognuno di loro ci sarebbe da commentare per delle ore. Solo una domanda: ma perché ci sarebbe voluto coraggio a postarli? Io li trovo molto politically correct. Innocui, insomma. Divertenti ed innocui.
anche io ho un limbo traboccante di post-non-post…e se li fondessimo insieme? 🙂
Che invidia, Samuele….troppo bravo!
Il commento che non abbiamo mai avuto il coraggio di scrivere.
A: Lo dici tu a Maria Letizia che i suoi pezzi li leggiamo per simpatia?
B: No, che col malo carattere che si ritrova rischio di finire nel prossimo post di Puglisi!.
A: Ma no, sei ancora giovane, c’è tempo! Però, pensa che bello, avere il coccodrillo dal Puglisi.
B: Pensa che bello non averlo! Ma tu che non sei di Palermo, lo capisci Billitteri?
A: Ovvio che … no! Prego sottotitoli alla pagina 777 del teleblog. Invece mi pare che Cogliandro stia migliorando.
B: Sì, Sì, ogni volta mi faccio dei pezzi di sonno… meglio della valeriana!
A: Hai visto la Rizzo? Manca da un po’.
B: Non la incoraggiamo, però.
A: Figurati c’è il Siino che riesce a superarla.
B: Senti, la prossima volta della Pacillo?
A: Accendo un cero e spero che non scriva più di getto, che a me poi vien nostalgia della Cristi.
B: Lui te lo lascio, di diritto è tuo.
A: Allora, commento che non avremmo mai avuto il coraggio di scrivere sotto l’Ecco come (9): Ci informi il giorno prima della data di pubblicazione dell’Ecco come (10), ché ci manteniamo liberi per il botto finale???
B: E degli altri non ne vogliamo parlare?
A: No! Tanto non li leggiamo mai! … piuttosto… ma come ti sembra sto post di Samuele?
B: No, guarda, il giudizio lo lascio a te, che sei molisana e già hai avuto a che fare con la munnizza!
Complimenti per il posto. Hai un modo di scrivere davvero interessante! Attendo con ansia il tuo prossimo post!
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http://WWW.TASCIO.COM E’ uscito il blog che ogni palermitano deve conoscere!
x il fratello di mia sorella
in realtà afferma di essere il figlio illegittimo di adrianocelentano.. e dice “buongiorno-ciao-buongiorno”…un mito! 😛
Mi hai dato molto materiale su cui riflettere…. 🙂
Ho capito chi è “Adriano Celentano”!!Mi ha “salutato” proprio oggi in via Ruggero Settimo. A saperlo gli attaccavo bottone su Celentano.
@Marilè: ma che vuoi fondere? Non ti sembro già abbastanza fuso di mio? Però ragionandoci si può fare, è un post work in progress e come vedi anche la Gialappa’s panormolisana si è ispirata.
@Gialappa’s panormolisana: ma andate affnkl eheheh 😀
Un grazie a tutti per le belle parole (non esagerate che poi mi sento tutto).
quando si dice il piacere di leggere credo che tu sia uno di quelli da citare.
bravo mi piaci