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sabato 23 nov
  • Michele Greco è morto

    Il boss mafioso Michele Greco, detto “il papa”, è morto oggi in una clinica di Roma (era in carcere da anni).

    Greco è una figura storica di Cosa nostra, era capo del mandamento di Croceverde, è ritenuto tra i mandanti di diversi delitti eccellenti e aveva relazioni con politici come i cugini Gioia e notabili della città di Palermo.

    Palermo
  • 68 commenti a “Michele Greco è morto”

    1. ERA ORA!…..

    2. Già lo immagino davanti al tribunale di Dio.

    3. Tribunale di Dio? oppure lo mandano direttamente all’inferno senza processo?

    4. Finalmente!!!

    5. tribunali? Dio? inferno? paradiso?
      di cosa stai parlando?
      divina commedia?
      quello che doveva essere fatto in terra non è stato fatto
      purtroppo la pna di morte andrà a scomparire

    6. Dispiace che sia morto perchè (purtroppo!) è nato.

    7. Pena di morte MAI! Neanche per gli esseri immondi come questo.

    8. Infatti: pena di morte mai… ma perche’ non si istituisce un giorno della memoria? Un giorno in cui tutti i condannati per mafia e anche i favoreggiatori, siano messi in una stanza, stretta e buia e qualsiasi cittadino possa bastonarli a sangue (e ccu mori mori…) finche’ ne ha voglia, ricordando quello che LORO hanno fatto a tutti noi cittadini onesti che ci facciamo un mazzo cosi’ per campare senza uccidere e senza rubare…

    9. Non riesco a dire pace all’anima sua………
      Sulla pena di morte in linea di principio sono contrario perché come strumento dissuasivo non funziona visto che i condannati tipo serial-killer, maniaci ecc… hanno ben poco di razionale quindi lucidamente non fanno il ragionamento che non conviene commettere quel crimine visto che poi si viene condannati a morte; la mafia e organizzazioni simili invece sono fredde e razionali quindi in quel caso la pena capitale come arma dissuasiva almeno contro i vertici (sui quali il rischio di errore giudiziario è quasi zero) secondo me potrebbe essere utile

    10. Jimmy, io ci sono riuscito a dirlo, e poi mi sono fatto una risata!
      Anzi, è proprio quello che ho detto quando ho letto la notizia!!!
      Cmq siete davvero cattivi, qua, nessuno che avesse detto, che so, dispiace sempre che sia morta una persona… era pur sempre una persona… un essere umano, dico.

    11. Si potrebbe scrivere un romano sulla domanda se è giusto da punto di vista etico di “festeggiare” la morte di un essere umano della peggiore classe, io penso di no, ma è un argomento assai delicato che però merita di essere approfondito.

    12. Requiescat in… PECE

    13. Era un mafioso, un assassino, è vero!
      ma pur sempre un essere umano!
      Mi mette parechcia tristezz avedere quanti commenti favorevoli ci siano alla pena di morte

    14. forse oggi per alcune persone è un giorno triste!!!!!
      per alcune no!!! ma la cosa triste è che passano gli anni,passano le persone,ma la storia è sempre la stessa!!!!secondo il mio modesto parere l’ago della bilancia è la società!!!!!!

    15. Per certa genta la pena di morte non basterebbe…..

    16. no alla pena capitale

    17. è morto Michele Greco.
      ok.
      una vita in meno sulla terra, molti mafiosi in più nella mia città.

    18. domani mattina il canto degli uccelli sarà più gioioso che mai!

    19. che sia morto non mi fa ne caldo ne freddo, non ne gioisco e non mi addoloro. anche tra gli animali poche specie si accaniscono sulle carogne.
      mi interessa molto di più la lotta quotidiana, politica ed individuale, a chi è ancora vivo e a piede libero e ai meccanismi che li foraggiano.

    20. Gioire cancellerà forse un grammo di male, asciugherà le lacrime delle vittime, ridarà il maltolto ai tartassati?

    21. ma c’è una forza oscura e misteriosa che vi spinge a commentare necessariamente ogni notizia anche in modo superficiale e fuoriluogo?
      e ora mi beccherò la ramanzina.

    22. FINALMENTE

    23. Quest’uomo predicava la serenità dell’anima come condizione necessaria per “giudicare” il prossimo. Spero che durante i suoi 21 anni di reclusione sia riuscito a trovarla, almeno una volta, una mattina qualunque, davanti allo specchio!

    24. Rosalio (o altri)
      puoi approfondire questo concetto sui “notabili”
      di Palermo.
      M.Greco non c’e’ piu’.
      ma i notabili,secondo voi, restano ?
      E che gioco fanno?

    25. è vero era un mafioso, e certamente crudele e violento. Ma sono indignata nel vedere tanta gioia per una vita umana che si spegne. Dopo tutto era rinchiuso in una cella…perchè gioire della sua morte?? che cosa vi cambia?? non poteva più fare del male!
      Come i mafiosi gioivano per le loro uccisioni, oggi gioite voi…ma alla pari di essi!

    26. Non si gioisce della morte.La morte sgomenta, ma è una sentenza senza appello, l’unico verdetto che non si può cambiare, sarà banale, ma è uguale per tutti.Somiglia troppo a quella giustizia che in vita molti aspettano spesso senza riuscire ad ottenerla.

    27. Hai ragione *parliamone*, sarebbe stato molto meglio che fosse marcito in cella altri 15 anni, a soffrire quanto piu` possibile

    28. per chi suona la campana?
      forse non meriterebbe neanche il rintocco di cristiana memoria ma non si è dato sapere se durante i suoi lunghi anni di prigionia abbia avuto modo di redimersi e pertanto non meritevole di quel girone che il giuduzio popolare gli attribuisce.
      Non si dimentichi che era pur sempre un “papa”, vai a sapere. A prescindere da tutto, no alla pena di morte.

    29. Complimenti!!!guarda quanti poenziali killer!!!
      Vedo,con tristezza, che molti di voi siete a favore della pena di morte; ma vi rendete conto di quello che dite!? Cosa vi distingue da un omicida?! Spiegatemi per quale motivo voi sareste diversi da chi ammazza magari per mafia.
      Secondo me siete dei potenziali assassini solo che ancora non avete avuto modo (per fortuna) di manifestare la vostra ferocia.
      Che Dio abbia pietà della vostra anima,come, vi piaccia o no,avrà pietà per tutti coloro che si presenteranno sinceramente pentiti dei propri peccati al suo cospetto, dunque anche Michele Greco.

    30. paolo,io sono per la pena di morte,e ne farei passare dal patibolo…alla vecchia maniera….
      1) pedofili
      2) violentatori di donne
      3) mafiosi
      4)guerrafondai
      5)delinquenti che uccidono per rapine varie
      e potrei continuare…
      che Dio abbia pietà delle mia anima?
      No,preferisco che Dio si dedichi a tutti quei bambini violentati,o quei bambini che puzzano di fame in giro per il mondo
      spera mai che non ti accada nulla di tutto questo,sapere un giorno che tuo figlo è stato violentato da un porco maniaco malato,si potrebbe continuare ma no è il caso
      quindi prega il tuo Dio per te alla mia anima ci penso io

    31. Diffidato, io sono Ateo, totalmente e completamente Ateo!
      Non credo nella Chiesa che a mio modesto ed umile parere e assolutamente ipocrita e fuori da ogni tempo e luogo!
      Tuttavia, peccando di superbia, posso dire che ciò che distingue noi oneste persone da loro ( pedofili, violentatori di donne, mafiosi, guerrafondai, delinquenti che uccidono per varie rapine ecc ecc ) e proprio il fatot che loro agiscono in quel modo!
      questa differenza ci dà il diritto di poterli gurdare dall’ alto verso il basso e ritenerci nel giusto!

    32. la pena di morte? una scemenza! alla fine dopo l’istinto omicida, più o meno lungo, che pervade CHIUNQUE se privato di qualcosa a cui tiene davvero (e qui non si parla della macchina o del motorino) la mente si raffredda e ricomincia a pensare!
      Ed io, francamente, penso che preferirei (spero di nona verne mai la certezza) sapere che chi ha ammazzato mia figlia/moglie/mamma/amica/donna dopo averla stuprata sta in un campo a spaccare pietre con un piccone 16 ore al giorno 365 giorni l’anno con le piaghe nelle mani e la fatica che implora il cuore di cessare di battere che non saperlo bello morto e sepolto! La pena di morte dura ben poco! Non ti fa espiare la colpa (non soffri quanto hai fatto soffrire) e serve a dissetare quell’istinto omicida che, come ho detto, è più o meno passeggero!

      Lavori forzati dunque! Io non ti uccido…non te la do la “pace eterna”! Ti tengo a vedere l’inferno in terra! Ed i proventi del tuo lavoro? Alla famiglia di colui/colei che hai strapppato da questa vita

    33. Ragazzi,io non pretendo di convincere nessuno dell’inutilità della pena di morte e neppure cambiare la vostra visione vendicativa della pena.Però vi prego di riflettere su una cosa: siete sicuri che mai niente di imprevisto possa capitare nelle vostre vite, magari un incidente perchè non avete visto uno stop perchè impegnati a parlare al cellulare e una famiglia muore, siete certi di non violare le leggi mai per nessuna raggione?!Gurdatevi attorno e vedrete che poi tanto puri non siamo.

    34. spetta aspetta
      cioè tu metti sullo stesso piano uno che non vede uno stopo e con la sua auto uccide una pesona accidentalmente?
      No non ci siamo proprio,cioè uno violenta bambini con gusto facendosi filmare e viaggiando per questo scopo è uguale a uno che non si accorge di uno stop e mette soto una persona?
      Arrizzanu i carni.
      Benny tu hai ragione,ma dimmi una cosa,hai mai visto uno di quei soggetti che tu indichi spaccari ciachi per 20 ore al giorno sotto il pico del sole o sotto la neve per scontare la pena?
      Io no,forse nei film
      alrimenti lo zingaro che ha ucciso 5 ragazzini di 17 anni col suo furgone perchè ubriaco non starebbe a prendere il sole in un residence a san benedetto del tronto,anzi gli vogliono far fare un film,e firmare dei capi di abbigliamento,avutru chi ciachi
      io pu na manu,ti cancello dalla faccia della terra cosi so per certo che non potrai più nuocere a nessuno,che poi la tua razza ha nel dna comportarsi alla stessa maniera,e tutt’altro discorso
      stessa discorso per i mafiosi
      chi ha sciolto santino di matteo nell’acido ora è protetto perchè pentito,stessa fine,ma da vivo poco a poco,era un PICCIRIDDU UN CUGGH…… IUNIAMU

    35. @diffidato: lo so lo so…beh…del resto ormai in italia i delinquenti quelli veri hanno gli sconti di pena per buona condotta ed i delinquetelli li tirano direttamente fuori dal carcere…quindi…non facciamo testo! Il mio era un “modus operandi” che adotterei ne “la vita secondo beny”

      ps: ti prego…non chiamarmi BENNY! Con una N sola…altrimenti ti mando ad abbattere pizzo sella con scaippiaddu e mazzuolo!! 😉

    36. ok beny 😀 tutti sti nuami miricani 😀
      il tuo modus operandi è il mio…due utopie il tuo ed il mio non si avvereranno mai
      u viri a contrada mischino…che pena..che fà…

    37. un’altro che esce con i piedi d’avanti dal carcere , tutti questa fine faranno, cosa vanno a raccontare nell’aldilà la loro devozione a dio….oppure tutte le pèersone squagliate nell’acido!!!Maledetti.

    38. Provo a immaginarvi puri casti con tutte le cosine al posto giusto, ma non riesco a convincermi della vostra perfezione. Non credo nel vostro senso di giustizia ispirato unicamente alla vendetta, non ritengo giusto invocare la forca e la pubblica piazza.
      Voi siete assolutamente certi dell’infallibilità della giustizia? Credete veramente che oggi chi amministra la giustizia sia affidabile? Siete sicuri che chi si trova in galera sia colpevole? Ve la sentireste di mandare a morte un individuo sulla base di una sentenza emessa da un tribunale italiano?
      Siamo il paese d’europa più condannato dalla corte europea per i diritti dell’uomo, siamo il paese in cui nessun ricco può finire mai in galera,noi siamo quelli che pur di fare i propcessi ci affidiamo alle parole di chi, per sua stessa ammissione, ha sciolto un bambino nell’acido e macchiato di centinaia di omicidi.
      La giustizia è altro, la giustizia è qualcosa di nobile che va amministrata nel pieno rispetto degli esseri umani, la giustizia è l’essenza della civiltà.
      Daccordissimo con voi che chi sbaglia deve pagare un giusto prezzo, daccordo pure che talvolta non è così, ma raggioniamo su cosa significa pianificare la morte di un uomo e allo stesso tempo ritenersi persone civili, quale differenza ci sarebbe con il mafioso o l’omicida di turno? Nessuna!!!

    39. Diffidato, io non metto sullo stesso piano chi non rispetta lo stop e l’omicida volontario o mafioso; tuttavia tu come lo definiresti un tizio che per parlare con la sua ragazza al cellulare non rispetta lo stop e stermina una famiglia? I morti sono sempre morti e se valesse il tuo principio toccherebbe anche all’innamorato chiacchierone il cappio.Fortunatamente non è così!

    40. non sono puro ne casto,com molti anche io ho i miei scheletri nell’armadio,ma non vado in giro ad ammazzare gente perchè non paga il pizzo o perchè sono giudici,ripeto e io sono il primo che non crede alla giustizia italiana,cosa che ho provato sulla mia pelle
      i morti sono tutti uguali? daccordo ma un conto è fare il ca..zzone al volante parlando al cellulare un conto e fare saltare in aria persone,violentare donne e bambini.
      Certo la storia insegna che la pena di morte non è mai servita come educazione,ma sicuramente ha tolto di mezzo chi non ha avuto rispetto per la vita d’altri.
      cmq stiamo parlando del nulla,tutto resta cosi,ora c’e’ pure la moratoria.

    41. Con la sua morte non credo che sia cambiato niente, ma di sicuro mi resta difficile proferire “pace all’anima sua” più che altro pace all’anima delle sue vittime!

    42. ma una via di mezzo tra parrini e forcaioli???
      un po’ di distacco e pensare al presente e al futuro?
      i morti sono morti e non tutti i morti sono uguali, è ovvio, e alcuni vanno onorati, altri no, se non dai loro cari, ammesso che ne abbiano.
      non è accanendosi sulle carcasse che ci si evolve e neanche pensando che rimetteranno i loro debiti davanti a dio. ma quale dio?
      anche quando mussolini è stato appeso a testa in giù alla pubblica rabbia è stato un atto di inciviltà, purtroppo molto umano per tutte le nefandezze subite. per tutto quello che milioni di persone non hanno voluto o potuto combattere quando era il tempo per farlo, non riuscire ad ostacolarlo quando era vivo.
      riusciremo mai ad evolverci da tutto questo lottando ogni giorno contro il marciume invece di sfogare le nostre impotenze contro simboli ormai inerti, morti.
      non dico dimenticare, la memoria è fondamentale, ma la nostra rabbia non deve essere uno sfogo, deve essere forza vitale per combattere chi nuoce adesso.

    43. Stalcker, io non sono un “parrino” avrei molte cose da dire anche contro la chiesa, non so neppure se Dio esiste anche se, sinceramente, mi piacerebbe molto che esistesse.
      In tutta questa discussione a parere mio manca quel segno di civiltà che ci dovrebbe far contraddistiunguere da chi quotidianamente si macchia di crimini orrendi.Il mio principio è molto semplice: se un individuo difende la vita allora automaticamente si schiera contro chi uccide o chi promuove guerre. Non credo che l’omicidio possa essere ammesso solo in alcuni casi, come taluni vorrebbero, perché in questo modo sentiremmo parlare sempre più spesso di “guerra giusta”, di omicidio mirato ecc…
      Inoltre il crimine in generale andrebbe combattuto alla radice, ovvero, prima che l’individuo possa essere intaccato dal tarlo del malaffare. Statisticamente è dimostrato che il numero di delitti è direttamente proporzionale al grado di povertà di un particolare territorio.In altre parole più sei povero e più cerchi di “cavartela” molto spesso ricorrendo al furto alla rapina, alla droga, alla mafia ed a ogni sorta di crimine.
      A mio modesto parere la politica da seguire per una consistente diminuizione del crimine è quella di offrire uno sbocco professionale a chi vive in un particolare contesto ambientale.Solo così si toglierebbe linfa vitale al crimine e conseguentemente si interromperebbe quel circolo vizioso per cui chi cerca di fare impresa viene fermato con conseguente grave perdita di potenziali posti di lavoro che sarebbero necessari per strappare gli individui, potenzialmente vittima del malaffare, al crimine.
      Lo stato dovrebbe aiutare il Sud a svilupparsi con interventi straordinari a lungo termine sia sul piano economi che giudiziario.Pensare di combattere il crimine solo attraverso le forze dell’ordine è come voler togliere l’acqua dal mare con un secchio…

    44. @paolo, non mi riferivo a te, anzi sono pienamente in sintonia con quello che dici.
      non è con l’odio a la vendetta che si ottiene giustizia.
      tantomeno con la pena di morte, specialmente poi sapendo quanto la giustizia possa essere fallace.
      negli stati uniti la maggior parte dei condannati a morte sono neri, perchè spesso vivono realtà più povere e disagiate, ma anche per pregiudizio.
      è solo che in questi frangenti secondo me predominano gli istinti e non la ragione. è come buttare giù la statua del dittatore appena deposto con tutta la rabbia che abbiamo in corpo invece di sperare e lottare per non averne di nuovi.
      come dici tu, bisogna combattere alla radice.

    45. Bravissimo!!!Stalker mi piace molto il tuo modo di vedere le cose…

    46. credo siano patetici i msg di esultanza e inutili discorsi sulla pena di morte..

      su un stato che dovrebbe ma nn fa..o nn ha fatto
      secondo me bisognerebbe riflettere anche sul fatto che cmq forse è meglio una persona coerente pur nel male che chi si pente nn per coscienza ma per ottenere vantaggi..il che si chiama nn assumersi le proprie responsabilità..cioè vigliacchieria
      almeno gli anni di carcere testimoniano che un certo prezzo è stato pagato..

      nn so se avete notato lo spazio ed il taglio che è stato dato ad una notizia come questa anche a livello nazionale..direi quasi come la morte di un ministro o di un politico importante!!
      questo dovrebbe far riflettere..

      x il resto gioire x la morte di qualcuno nn ha molto senso almeno x me

    47. pongo una domanda a don angelo, cappellano della chiesa di S.Orsola, celebrante della messa funebre di michele greco. Ho partecipato ad una messa funebre nel giorno 5 febbraio di quest’anno e ho ascoltato da lei in persona durante l’omelia questa frase “vuatri vi sentiti onesti??” ci guardava tutti, noi, fedeli, attoniti ed increduli. Ha proseguito la sua omelia ricordando i principi d’una vita onesta, dell’esempio che ciascuno di noi deve dare ogni sacrosanto giorno della propria vita.
      Le chiedo ora? ma lei come si è sentito di fronte alla bara di greco? come?
      ha accettato di far entrare in chiesa la bara di un disonesto. Ha accettato questo disonesto ingresso perchè, leggo su uno speciale funerali greco di repubblica, lei stesso dichiara “non possiamo conoscere i sentimenti di quest’uomo in punto di morte”. Mentre lei può mettere in dubbio i nostri in punto di vita? si faccia un esame di coscienza la prossima volta don angelo e rifletta prima di parlare….

    48. pienamente d’accordo con tina!!
      non dimentichiamo il caso Welby, al quale sono stati negati i funerali cattolici perche accusato di suicidio…
      la chiesa non finirà mai di stupire ( e disgustare!!!)

    49. Tina, cosa avrebbe dovuto fare il parroco di cui parli?!
      Tu cosa avresti fatto al suo posto? Sei veramente sicura che sarebbe servito a qualcosa impedire i funerali di questa persona?
      Sono convinto che credere in Gesù Cristo significhi imparare a perdonare, se invece uno non crede in Dio le parole, anche dure, di un prete non dovrebbero suscitare alcun sentimento perchè, appunto, basati sul nulla.

    50. @paolo
      perchè la chiesa puo perdonare un assassino che ha fatto del male a pareccha gente INTENZIONALMENTE e non puo farlo per chi nella sofferenza più totale decide di non essere piu un peso per se e per gli altri??
      sapresti rispondermi??

    51. penso che per come la chiesa ci chieda di operare obiezione di coscienza per tutto ( girare scene di sesso al cinema, i medici devono rifiutarsi di operare aborti, dare estrema unzione ad un suicida ecc..)
      anche Lei debba praticare obiezione e rifiutarsi di dare estrema unzione ad un assassino mafioso che ha distrutto la vita di parecchie famiglie

    52. pollon, non è facendo paragoni improponibili che si affronta la questione!!!
      La chiesa sbaglia da secoli su molte cose , nonostante ciò, rimane ancora un baluardo nella difesa della vita.
      Mi permetto inoltre di dissentire sul “discusto” che genererebbe la chiesa, facendoti notare che per chiesa non si intende il variegato mondo di preti, vescovi, cardinali e papi, ma l’insieme dei fedeli che credono in Dio e nei suoi insegnamenti.

    53. @paolo
      una chiesa non può e non deve perdonare un assassino. La chiesa non ammette l’ingresso di una persona divorziata perchè è andata contro un principio sancito dalla stessa. Per gli stessi principi non può e non deve ammettere un assassino. In quanto ai pensieri che avrà avuto greco se la veda con Dio in un’altra vita dove spero non ci sia posto per ospitarlo.
      Pace all’anima del giudice Rocco Chinnici la cui morte è stata “comandata” da questo verme

      @pollon
      Faccio miei i tuoi commenti

    54. infatti io parlo di chiesa e non dei singoli operatori di carità
      ti assicuro che ne conosco un po degni di stima e che fammo un lavoro fantastico
      io parlo di chiesa come istituzione che detta leggi alle quali ahimè il singolo prete non puo far altro che obbedire..

    55. Ragazzi la chiesa è un capitolo a parte…
      Poche cose giuste,tante sbagliate…
      Un uomo che muore è pur sempre un uomo,anche se l’uomo piu’ schifoso del mondo,è pur sempre un uomo…
      Per quanto riguarda la pena di morte io sarei favorevole ai bastardi che violentano le donne e i bambini e poi li fanno a pezzi,oppure gli taglierei il pene,come si faceva prima,se rubi ti taglio la mano,ma questo sarebbe eccessivo,pero’ se stupri e ti taglio il pene sarebbe davvero il massimo!!! e non sto scherzando

    56. Chiusura caro paolo, c’è troppa chiusura da parte della chiesa(istituzione)
      in un mondo che cambia cosi velocemente anche fin troppo la chiesa non regge il passo
      ci troviamo in situazioni in cui al tg non facciamo altro che sentire di stupri pedofilia assassinii ecc
      dov’è la chiesa??
      forse ha anch’essa un minimo di responsabilità??
      mi scappello davanti al lavoro dei milioni di missionari in giroper i mondi piu bisognosi che si fanno il mazzo e grazie alla loro fantastica elasticità e adattamento alla cultura altra riescono realmente a cambiare le cose
      oggi posso fare una distinzione tra chiesa parlata(istituzione) e chiesa vissuta (a contatto con l’uomo)
      grazie alle mie esperienze
      smettiamola di fare i bigotti e iniziamo ad ascoltare la gente

    57. la chiesa o i preti?
      Sembra che siano due cose diciamo..unite,ma in realtà non è sempre cosi
      il parroco di una parrocchia è come il marasciallo dei carabinieri di una stazione di paese o quartiere,cioè ha piena giurisdizione,in poche parole ha la possibilità di girarsi la frittata a suo piacimento
      volete un esempio?
      io mi sono sposato senza aver fatto la cresima e oggi ancora non l’ho fatta (e non la farò mai)
      altro esempio
      il mio vicino morto suicida messa in chiesa,dietro lauo pagamento
      e potrei contiuare
      e qui non c’entra ne la fede ne quell che si crede
      ci sono operatori di chiesa non preti che sono 100 volte meglio dei preti
      ho fatto lo scout per 10 anni e anche qui avevo l’esempio in casa
      il prete che doveva essere la nostra guida spirituale era un pezzo pedofilo,me lo ricordo ancora bene i tentativi d toccare,dall’altra parte uno dei nostri capi era un parrino mancato,che credeva veramente in DIo e cercava di trasmetterti quei canoni religiosi che una buona famiglia cristiana dovrebbe avere.

    58. @ Pollon
      i sei ottavi sono un gruppo musicale di amici miei,sono una tribute band Rino Gaetano,che purtroppo non potrai mai vedere a Palero 😀 visto che si esibiscono da roma in su 😀
      almeno che tu non viva a Roma.

    59. @mcluso
      concordo con te quando dici…”Un uomo che muore è pur sempre un uomo,anche se l’uomo piu’ schifoso del mondo,è pur sempre un uomo…”
      se perdono deve essereci che ci sia per TUTTI
      d’altronde non dimentichiamo il vecchio detto francese:
      futti futti……

    60. @diffidato
      ma se non sbaglio sono palermoitani o almeno in parte

    61. no sono irpino campani
      il batterista è siracusano
      grandi musicisti.li vedrai sicuramente al concerto del 1 maggio.
      se ti piace rino gaetano clicca sul mio nick.

    62. @diffidato
      ci riferivamo a 2 gruppi diversi
      esiste un gruppo omonimo a palermo
      comunque grazie per la dritta 🙂

    63. Mi sono stupita. Mi sono stupita che i TG nazionali davano la notizia della morte di un mafioso, come se commemorassero un capo di Stato.
      Non credo che questa dovesse essere una notizia, da riferire alla comunità civile.
      Non aveva nessuna importanza e senso riferirla.
      Credo che all’indomani delle fiction del ‘Capo dei capi’ e della successiva, si stia facendo di certe persone dei personaggi, e credo che questa sia un’operazione sostanzialmente poco produttiva.
      Che sia morto Michele Greco, é un problema della sua famiglia (ed intendo con questo la famiglia nel senso di figli, nipoti, etc..), non credo che riguardi la comunità civile.

    64. Giusto Uma!!
      condivido anche il tuo pensiero oltre al mio piuttosto forte che è quello da attribuire alla chiesa rea di non scomunicare un mafioso.
      Ad ogni modo anch’io penso che la notizia avrebbe dovuto riguardare solo ed unicamente la famiglia. Gli è stato addirittura dedicato uno “speciale” su Repubblica.it con tanto di foto

    65. Ma la Città di Palermo ha chiesto i danni d’immagine alla famiglia Greco?

    66. ma quale citta’ di Palermo…
      ma vi rendete conto di cosa state dicendo?
      Quando andavano a caccia alla Favarella,erano palermitani,o turchi?
      E,chi ci andavano a caccia? I panellari?
      Quante volte questo nome e’ uscito sui giornali e quanti giornali ha fatto vendere?
      Quanti sono i palazzi costruiti a Palermo
      dalle sue imprese?
      Quanta gente ci abita?
      Quindi,se e’ stato protagonista della Palermo che conta
      e mi riferisco agli anni 60 e 70,che senso ha far
      passare sotto silenzio la sua fine?
      Forse evoca qualcosa che qualcuno preferisce
      lasciare sotto il tappetino?
      Io ci scriverei un libro sopra.
      C’e’ molto da raccontare.
      E ne saltano fuori,di cose.
      Cosi’ si sa’ chi e’ uno e chi e’ un’altro.

    67. @ evaristo
      eccoti accontentato.
      E’ appena uscito un Libro.

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