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venerdì 20 dic
  • Citofonare zero zero sette dieci

    Citofono Affronti

    A Palermo la creatività non manca. Manca il lavoro, l’acqua, il tram, la metropolitana ma di creatività ne abbiamo da vendere. I miei vicini di casa poi contribuiscono enormemente a far impennare i dati che riguardano la creatività. Bene. Passi la partita di pallone in notturna con tanto di acclamazione per il gol di turno schiacciato contro la saracinesca della serie “cchiù scrucio fa megghio è”, passi ascoltare la discografia completa di Tony Colombo alle 15 della domenica pomeriggio il tutto pompato da bassi che rivoltano lo stomaco anche se stai al terzo piano, passi persino lo sparpagliamento casuale dell’immondizia un po’ dappertutto intorno all’una di notte, cioè abbastanza prima che arrivi l’autocompattatore dell’Amia ma abbastanza tardi da poter sfruttare la capienza massima dei cassonetti. Fino ad ora ho sopportato tutto questo. Ma davanti al furto del citofono, mi inchino, chino il capo e depongo le armi. Dovete sapere che il mio condominio, i cui condomini presi singolarmente forse non spiccano per il quoziente intellettivo particolarmente alto, ma nel complesso si può considerare mezzo intelligente, aveva adottato un metodo infallibile contro la citofonata assassina fatta ad opera di ignoti (i ragazzotti che abitano nel palazzo accanto di cui io potrei fornirvi minuziosa descrizione ma pare che sia l’unica ad averli guardati così bene pur vivendo nel palazzo da appena un anno…) nel cuore della notte: il citofono con i codici numerici. Un nome, un codice, se non fai il codice corretto e non pigi il pulsante del campanello non suona. Non solo, ma se non suoni non puoi aprire il portone. Tutto calcolato. Tutto scientificamente ineccepibile. Fino a qualche sera fa, fino a quando cioè, i soliti ignoti hanno misteriosamente e meticolosamente divelto, distrutto, eliminato tutti i citofoni di tutte e tre le scale che compongono il mio condominio. Eliminate, capito? Non esiste più alcun citofono. Qualcuno se l’è scippato! La soluzione del mio portinaio detto Franco-karate-kid per la sua caratteristica di curare il mal di testa fasciando la capoccia con un pezzo di stoffa come nella migliore tradizione karateka con all’interno tre fette di patate (pare che sia un rimedio infallibile contro ogni tipo di emicrania), dicevo il sagace Franco ha risolto il problema tenendo in questi giorni il portone aperto. Mi pare perfetto, in un posto dove ti scippano il citofono dal muro, tenere il portone aperto è una mossa diversiva che potrebbe confondere i novelli vandali. Portone spalancato? Troppo facile, quasi quasi invece di vandalizzare la portineria mi vado a leggere un passo della “Critica della Ragion Pura”. La prima considerazione che è venuta fuori da un dibattito nato davanti ad un piatto di lenticchie con i miei coinquilini è stato “Si pigghiàro d’invidia”, eh si, perchè altra peculiarità dei miei affabili vicini è quella di citofonarsi utilizzando semplicemente la potenza della propria cassa toracica. Notte, giorno, alba (meno perchè in genere prediligono la notte), pomeriggio, imbrunire, ora di pranzo, qualsiasi sia il momento della giornata non importata. Loro dalla strada urlano i nomi più disparati, che ormai abbiamo imparato a conoscere e quasi ad amare, “GIOOONNNNIIIIIIIIIII” oppure “ROOOOOOOSAAAAAAA” o ancora “AZZZZZZZURRRAAAAAA” (con la “Z” dolce di zucchero). Insomma da oggi in poi finalmente anche noi potremmo utilizzare al meglio quello che madre natura ci ha donato in fatto di voce. E non importa se abitiamo al primo o all’ottavo piano. L’importante è dare fiato ai polmoni. Certo in questo modo ci potrebbero essere confusioni. “ROOOOOOSAAAAA” è quella del condominio “A” piano terzo o è quella del palazzo “B” quinto piano? Alla prossima riunione di condominio propongo di riciclare il metodo dei codici. Da oggi in poi chiamatemi: “MARIAAAA LETIZIAAAA ZERO-ZERO-SETTE-DIEEEECIIIIIII”.

    Palermo
  • 32 commenti a “Citofonare zero zero sette dieci”

    1. Vorrei capire che zona della città è…perchè ho vissuto situazioni analoghe nel mio palazzo..però davvero uno spaccato di realtà palermitana davvero carino!!!
      P.s.: ad essere pignoli zucchero si legge con “tz” (duro) e non dolce “ds”!

    2. Almeno così gli zingari non potranno segnare i citofoni! 😀

    3. Avete valutato la possibilità di installare un sistema di videoregistrazione a circuito chiuso orientato sulla zona della tastiera dei citofoni? Mi par di capire che siete in tanti nel condominio, la spesa quindi non dovrebbe risultare eccessiva.

    4. non so se ridere o piangere…cmq…vediamo…no dai…devo ridere!!! E’ troppo bello! Ricordo che quando ero piccolo stavo dietro il borgo (ero in via li9bertà…ma sempre borgo vecchio era). Ogni giorno mio padre tornava a pranzo lasciando la macchina sotto casa. ogni giorno gli rompevano il vetro per cercare la radio (che non c’era). Alla fine mio padre, un po’ in stile portinaio con l’emicrania della tua storia, decise bene di lasciare lo sportello aperto con un biglietto sul vetro con su scritto “non lo rompete…è aperto!” Oh…da quel giorno non ruppero più vetri!

      per quanto riguarda i “citofoni umani”…beh…non c’è zona che tenga! Sto nella chiccosissima mondello e la mia vicina sullo spesso fa uso del suo “live intercom” pr parlare con la madre che abita della villa accanto!!

    5. Dopo il furto del citofono: Rimango senza parole. Assurdo

    6. Che schifo.
      mi spiace x te.
      G.

    7. Beh, con quello che costano i citofoni, ci credo che ve li hanno presi, ne lasciate ben TRE incustoditi!! 🙂

      Cmq io ho visto, in alcune zone della città questi stessi citofoni BLINDATI, proprio per evitare che se li fregassero!!!

      Penso funzionasse.
      Ah, una cosa Maria Letizia, sei per caso parente di ZEROZEROSETTE James Bond?
      😉

    8. se vivi a Palermo non ti annoi mai, non corri mai il pericolo di startene troppo “tranquillo e sereno”..

    9. poteva andare peggio,rubarvi anche la porta d’ingresso…
      Comunque è gente del mestiere che lo installera’ da qualche altra parte rubandolo dopo tre mesi(smile)e cosi via

    10. questi maledetti malacarne !!!

    11. Sei di Palermo se ti hanno fregato almeno una volta il motorino dell’acqua (o il citofono).

      In quanto alle telefonate “a viva voce”, stessa cosa qui da me. Ogni sabato e domenica (perché nei feriali mi sveglio prima) vengo allegramente strappato al sonno da due signore che verso le 9 si chiamano dal balcone per i motivi più futili usando quell’italiano di seconda scelta di chi “vorrebbe” poter parlare in dialetto anche al balcone ma si vergogna perché magari la gente ascolta.

    12. Due Natali fa nel mio condominio si portarono l’albero di natale “consato”, non abbiamo mai capito se prese la via di “fuori” oppure qualche condomino lagnuso se lo trovò cosi bello e fatto!

    13. Nulla accade dentro un condominio senza che almeno un condomino non ne sappia qualcosa.
      Avete la serpe dentro !!
      🙂

    14. Però!!!
      Da brava genovese ti posso dire: almeno risparmierete come spese condominiali, niente più manutenzione citofono e corrente per farlo funzionare…
      Marty.

    15. è con la pena nel cuore che vi annuncio che il compianto citofono è stato rinvenuto a pezzi ad un centinaio di metri dal luogo del delitto….riposi in pace

    16. mi allora fu sicuro qualche dirimpettaio ‘mbiriusu!!

    17. Quando partivo per Palermo mia madre mi diceva: “Sta attentu ‘e spatiola”. Senza offesa per la città, per carità: gli spatioli sono dappertutto.
      Adesso vedo che si sono felicemente adeguati agli sviluppi della tecnologia. Queto è progresso!

    18. Da me si sono portati via il portone…..per intero!!
      E’ nessuno si è accorto ed ha visto nulla…….

    19. Maria Letizia hai presente quel pargolo che gira vestito da portiere di calcio salutando con un tenero “t’affucu cu stu guanto?”… ebbene stasera distribuiva ai suoi amichetti fotocopie del tuo post. Chi gliele avrà mai date?
      Certo c’è gente cattiva in giro…

    20. La mia dirimpettaia non accetta il fatto che “Rooooooooosa” si sia trasferita: è un quotidiano urlo di dolore….

    21. Rido anche se un po’ amareggiato…

    22. Nooooooooooooo…non ci posso credere!
      O forse si: dopotutto, a Palermo siamo! 🙂

    23. Si, a Palermo siamo.
      D’altro canto se quel pulsante, quale? quello che al pigiarlo ti libera di tutti i palermitani, torinesi, milanesi, etc, etc, indesiderabili, funzionasse davvero, chi ti dice che un bel giorno anche tu, io, una bella moltitudine di persone che presume di sentirsene indenne non scomparirebbe dalla faccia della terra?

    24. A me hanno rubato in una stessa settimana due motorini dell’acqua! La prima volta si sono portati via anche quelli dei vicini…, la seconda solo quello mio…di tecnologia avanzata. Raccontandolo ad un artigiano sotto casa, ho scoperto che il ladro di motorini aveva colpito non solo nel mio palazzo, ma in tutti quelli della mia strada e non contento anche in quelli della parallela…

    25. Cooperativa della mimosa. Secondo voi perchè si chiamava così il nostro condominio? Beh, sì, proprio per due splendidi alberi di mimosa che un giorno (guarda che caso, poco prima dell’otto marzo), sono stati “simpaticamente” tagliati e portati via!
      Che schifo!

    26. Al peggio non c’è mai fine…
      Il mio vicino ha messo in scena il furto del suo zerbino -che credetemi era in condizioni pietose- ed ha preteso che il condominio glielo riacquistasse!
      Cù è u fissa? Carnevale o cù cci va d’appriessu???
      Naturalmente, il grazioso e coscienzioso “capocondominio”, -esterno e manciatariu!- glielo ha ricomprato!
      C’aveva provato pure con un “ammaccone scognito” sulla sua bella fiat uno verde bottiglia primissimi anni 90…(E pensare che la parcheggia in un posto dove matematicamente nessuno può finirgli su!)…Mi sono opposta con tutte le mie forze al “carrozziere sconto condominio”! Per fortuna non ero sola e ci sono riuscita!
      Ne avrei episodi da raccontarvi!
      Dall’aspirapolvere alle 5 del mattino, ogni mattino, alle musiche partenopee cantate a squarciagola;
      dal “macchinaggio del fumo” del figlio dj dello scroccone -vedi zerbino- che un giorno chiama mia madre e le fa: “signora, se vede salire fumo, non si PREOCCUPA, sono io che MI HO comprato il macchinaggio del fumo…” (Mia madre, rimasta senza parole, si sentì caldamente rassicurata da quella comunicazione che scongiurava eventuali incendi!!) a quelli che ti fottono “senza russuri ‘ntà facci” il posto assegnato, che solo a te spetta, del parcheggio…
      ABBASSO I CONDOMìNI!!

    27. Pezzo spiritosissimo. Tragicomicamente vero.

    28. Il mio motorino dell’acqua si trova nell’ingresso scala. Suona al citofono: “Chi è?” “Posta!” entrano e mi fottono il motorino. Dopo due mesi scendo le scale …tutto allagato: mi hanno fottuto di nuovo il motorino dell’acqua!

    29. scusa egle, ho letto il tuo mess sui motorino dell’acqua …non è che abitiamo nella stessa zona? io via Torino … A me non l’hanno più fottuto: l’abbiamo tolto!

    30. No…tutt’altra zona…i ladri di motorini dell’acqua, credo ormai facciano tutti parte di un’unica associazione…a delinquere…però.

    31. Siamo alla frutta come dicono in Valle d’Aosta…
      Nel mio condominio (Zona Corso Calatafimi ndr) hanno rubato i raccordi degli idranti…3 scale…3 idranti per scala da ricomprare perchè i soli raccordi pare non li vendano…
      Stessa situazione in un altro condominio qui vicino…
      Ciò che mi sono chiesto quando ho visto gli idranti decapitati è quello che vi state chiedendo pure voi…ovvero…Ma che “cosa” se ne fanno???
      Boooooooh…
      Un saluto a tutti nella speranza che questa città possa progredire anzichè regredire…

    32. A proposito degli idranti … io avrei un suggerimento x coloro che se li fottono…vabbè lasciamo stare è sempre un sito accessibile anche ai minori…

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