Difficile decidere da dove cominciare, difficile cominciare.
Abbiamo perso Vincenzo, lo abbiamo perso tutti, lo ha perso questa città che di “ Vincenzi” ne ha ormai pochi.
Vincenzo era…..(che angoscia coniugare i tempi dei verbi), era…mio suocero, ma per me era un padre, un fratello, un amico. Vincenzo era un nonno stupendo, di quelli che fregandosene delle artrosi si metteva in ginocchio a giocare con i nipotini.
Vincenzo era memoria storica di questa città, era cresciuto a Villa Pantelleria, proprio quella dove ora fanno gli spettacoli; che bello Vincenzo quando raccontava, “…a villa Pantelleria ci fecero un “campo” gli americani, io allora con un furgone scassato andavo a Salaparuta a comprare del vino scarso, quando tornavo, dicevo ehi boy, to change? You have gasoline for me? E così io gli davo il vino e loro in cambio i fusti di benzina vuoti dove al fondo c’erano almeno venti litri che rivendevo guadagnando bene”. Vincenzo vide sparire la campagna attorno a lui, sorse il viale Strasburgo. Continua »
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