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Archivio del 28 Marzo 2008

  • Arrestati due presidenti di seggio per presunti brogli nel 2007

    Sono stati arrestati due presidenti di seggio, Gaetano Giorgianni (seggio n.19) e Giovanni Maria Profeta (seggio 460), per presunti brogli alle elezioni amministrative per il Comune di Palermo. L’accusa riguarda favori a un consigliere comunale uscente non eletto e un candidato alla circoscrizione che è stato eletto.

    L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Palermo Maria Pino su richiesta del sostituto procuratore Maria Forti.

    AGGIORNAMENTO n.1: i presunti brogli riguarderebbero una lista che sosteneva il sindaco Diego Cammarata.

    AGGIORNAMENTO n.2: Leoluca Orlando, candidato a sindaco nelle elezioni del 2007, ha detto che «il voto amministrativo di Palermo […] è stato prima controllato, poi comprato e infine, visto che era a tutti evidente che avrei comunque vinto a primo turno, è stato manipolato e gli arresti di oggi sono solo una piccola conferma alle tante e circostanziate denunce che con centinaia di cittadini, anche candidati, presentammo nei giorni successivi al voto».

    AGGIORNAMENTO n.3: «Le dichiarazioni di Orlando e degli altri esponenti della sinistra sulla vicenda degli arresti dei due presidenti di seggio sono non solo farneticanti e false ma, anche e soprattutto, ridicole. Si tratta di un episodio che riguarda pochi voti di preferenza, attribuiti allo scopo di avvantaggiare un candidato al Consiglio comunale che nulla ha, naturalmente, a che fare per modalità e dimensioni con la regolarità delle elezioni a sindaco di Palermo. […] Avevo già presentato nel giugno del 2007 un esposto in Procura per le notizie false e tendenziose, diffuse in ordine a presunti brogli direttamente legati alla legittimità della mia elezione a sindaco di Palermo e considero inaccettabile il fatto che la vicenda di oggi venga, ancora una volta, utilizzata per mettere in discussione le nostre istituzioni e gli strumenti di democrazia, a cui tutti dobbiamo il massimo rispetto. Ho chiesto al Procuratore della Repubblica che venga fatta subito piena luce su questa vicenda e che ogni sua utilizzazione a fini diffamatori venga immediatamente perseguita”. Sono affermazioni del sindaco Diego Cammarata che ha già dato incarico all’avvocato Mormino per deunciare Leoluca Orlando a altri per le «notizie false e tendenziose diffuse in queste ore a seguito degli arresti eseguiti». Sono dichiarazioni del sindaco di Palermo Diego Cammarata. Continua »

    Palermo
  • “Tria sunt genera piritorum”

    In fatto di pudicizia e russuri ‘nt’a facci il siciliano possiede una dose enorme di balatonaggine. Certo esistono le eccezioni. Ci sono degli argomenti tabù per chiunque ma non certo per il vero siculo. Primo tra tutti la scorreggia. Il pirito va. Pensiamoci un attimo, se ci leviamo la maschera di finulicchi, pur essendo d’accordo che elegante non è, a tutti è capitato di trovarsi in situazioni più o meno imbarazzanti…la prima reazione, pensateci, è quella di una risata nervosa…io stessa, non ritenedomi certo una che ha problemi a parlare di chicchessia, un po’ mi affrunto. Proviamo a sdoganare questo che, a quanto pare, è un retaggio della modernità.
    Nell’antica Roma, si narra, che si confermava ad un pranzo anche formale il gradimento del cibo offerto con rutti e piriti. I poeti latini, da Catullo a Marziale a Petronio, lo testimoniano. Tutto questo per dare una parvenza di dignità letteraria all’argomento su cui ci sono menzogne imposte da un’eccesiva “urbanità”.
    La prima menzogna che circola è che le femmine non li fanno. Continua »

    Palermo
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