Uno dei pregi del sistema elettorale vigente per le politiche è che ci ha risparmiato la vista di un bel po’ di manifesti – selvaggi o meno – così come di “santini” buttati per terra (unico esempio concessoci di politica dal…basso).
Altro vantaggio è quello che, mancando il voto di preferenza, manca anche la compravendita del voto.
I leader dei due principali schieramenti, assieme a quelli dei partiti minori, hanno infatti potuto decidere autonomamente la composizione del prossimo Parlamento, alla faccia del principio costituzionale di rappresentanza.
I “signori delle tessere” pretendono di gestire il voto “inerziale”, quella rendita di posizione di cui godono sull’abitudine di molti ad andare a votare per…partito preso, comandati da una sorta di riflesso condizionato.
Le elezioni gestite da costoro, un gioco di puro potere personale che mortifica lo spirito vero della democrazia, meritano davvero la sprezzante definizione mussoliniana di “ludi cartacei”. Continua »
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