La “Notte al Pronto Soccorso” di Nino Russo
Straordinario. Tragico. Ma esilarante. Per leggerlo tutto d’un fiato basta una notte. Ma qualcuno dovrebbe meditarci su per mesi. È così che è ridotta la sanità nazionale? Nel suo Notte al Pronto Soccorso, in libreria, Nino Russo, conosciutissimo e apprezzato diabetologo palermitano, traccia un affresco sconvolgente della quotidiana routine ospedaliera. Voci, facce, figure emergono vive dalla penna di questo medico-scrittore alla sua opera prima, dimostrando una non comune, freschissima capacità narrativa. Ne nasce un libro che è insieme godibilissimo romanzo e al tempo stesso diario tragicomico e saggio sociologico d’una realtà sconvolgente.
Tu dici “Sanità Nazionale”, per nostra sfortuna e per fortuna di molte altre regioni, la sanità siciliana è una delle peggiori in assoluto, nonostante le singole professionalità, le (rare) micro-realtà di eccellenza e nonostante il fiume di denaro che costa la gioiosa “macchina da guerra”…
Lo voglio…domani corro in edicola!
Io consiglio anche il libro “Nino dacco l’obolo al dottore”, che è stato scritto anche questo , da un medico chirurgo dell’ospedale civico, tale Francesco Serraino. Sono una serie di episodi di fatti realmente accaduti. E’ molto carino e diverte.
Comunque questo di Nino Russo mi sà che lo compro anche io.
Buona giornata
Sono arrivato alla conclusione che esistono dei pronto soccorsi segreti tipo massonerie dove possono rivolgersi utenti della classe medio-alta. Adesso non vorrei passare per classista o razzista ma quelle rare (fortunatamente) volte in cui ho dovuto soccombere ad un pronto socccorso della nostra città mi sono ritrovato ad essere un alieno fra .. lasciamo stare. chi li ha frequantati può capire cosa intendo. L’ultima volta ricordo di un tizio che asseriva (?) di essere caduto da un ponteggio in un cantiere ma ritengo ci marciasse sopra vista la sua vitalità. mi trovavo al PS del Civico ed erano circa le 23 di un uggioso giorno di novembre. Tralasciando la classe sociale di appartenenza e/o provenienza del tipo ho contato un corteo di ben 9 persone al suo seguito compreso 2 bambini con colazione (a quell’ora dopo cena direi) al sacco, brioss, succhi di frutta, biberon e per i + grandi panini e coca cola. Un pretesto per trascorrere una serata all’aria aperta? mah!
Da “addetto ai lavori” che si confronta con un bacino d’utenza di uno storico e popoloso quartiere napoletano,sono invidioso per la straordinaria capacità mostrata dal collega Nino Russo,di tradurre in narrativa l’esperienza lavorativa di un medico-urgentista nel turno di notte;mi sono ritrovato in molti degli scenari che l’autore brillantemente descrive nel suo libro.Mi auguro che ci possa essere una ampia platea di lettori,specialmente di non addetti ai lavori,per far conoscere meglio le difficoltà,gli stress psicoemotivi gratuiti ed aggiuntivi,che gli operatori di un reparto di Medicina d?urgena e di Pronto soccorso devono sopportare,soprattutto per la disorganizzazione e la disfunzione lavorativa, inducendo anche i colleghi più motivati e preparati all’agognato trasferimento in un reparto di medicina dove poter fare il medico.
Complimenti ed auguri, da Mimmo.
Napoli 12/8/08
Si, va bene, la Sanità (nazionale, regionale, locale, etc.) è la grande imputata; la società (italiana, regionale, locale, etc.) non fa nulla per non peggiorare le cose … Ma è possibile che poi il grande vero vincente è sempre lui? IL MEDICO? il camice bianco che, novello cavaliere, mette a posto tutto e tutti?
Ed il finale? Che cos’è? Il riposo del guerriero (dopo la battaglia)?
Libro comunque bello, bella la scrittura, ottime le letture che si intravedono in controluce.
L’ho letto tutto di filato, in un pomeriggio estivo in vacanza a mare! Che goduria!
Dino
Ho recensito il libro del dott. Russo nel mio blog http://www.pensierinblu.com, mi piacerebbe qualche vostro contributo per alimentare una discussione sostanzialmente dicotomica
http://www.pensierinblu.com/blog/2009/09/09/notte-al-pronto-soccorso/#comment-16021