Acqua
Un piccolo incidente di viaggio, mi ha invitato a riflettere sull’inesattezza di certe informazioni. Palermo, Punta Raisi, qualche giorno fa. Arrivo in aereoporto dopo una giornata di lavoro, trafelato come al solito. Non sono uno di quelli che arrivano all’ultimo momento, quando vado a prendere un aereo, ma quando, spesso, gli unici posti rimasti sono quelli sull’ala, accanto al motore o nei posti di centro (quelli che odio di più). Ma qui la storia è un’altra. Sono arrivato in aereoporto, ho fatto il mio buon check-in e sono andato a fare una colazione. Quindi ho comprato una bella bottiglietta d’acqua fresca e un quotidiano, e mi sono messo in fila al vero check in cui se non arrivi in mutande sotto lo scandaglio magnetico poco ci manca. Ho riposto nella cassettina in moplen tutti gli ammenicoli con cui sono solito viaggiare (telefonino, ipod e cuffia, occhiali da sole, giornale, libri vari) e quelli con cui è bene viaggiare (un portafogli per i documenti, i biglietti, la cintura per tener su i calzoni, qualche monetina spicciola). E la bottiglietta d’acqua. Continua »
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