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lunedì 23 dic
  • Tony Colombo, dall’Etna al Vesuvio

    Il teatro era pieno. No, pieno è riduttivo. Contro ogni norma di salute mentale e fisica il teatro Golden di Palermo quella sera era straripante. Se quelle pareti avessero potuto parlare avrebbero detto “Basta! Siete troppi!”. Noi eravamo lì armati solo di microfono e telecamera e tanta, tanta pazienza e curiosità per questo mondo che si muove sottoterra, respira, urla, si dimena ma che non tutti conoscono. Io, Vassily e Gaspare non sapevamo con esattezza cosa sarebbe accaduto ma sicuramente sapevamo che sarebbe stato qualcosa che ci avrebbe coinvolto per tanto tempo. Sin dai tempi di “Come una radio” di Gaetano Di Lorenzo o del più antico “Tano da morire” di Roberta Torre che hanno documentato perfettamente il fenomeno, si sa che la musica napoletana scorre tra le arterie della Palermo storica dove volti ammiccanti di giovanissimi sbarbatelli sorridono al di sopra dei loro nomi scritti in Word Art. Sono i “Gigi”, i “Nino”, i “Raul” e molti altri che annunciano lo svolgersi dei loro concerti a questa o a quella sagra di paese, festa patronale o manifestazione in generale. Curiosando in questo mondo abbiamo scoperto che le fan di questi cantanti sono scatenate, disposte a tutto (spesso non hanno più di quindici anni) e adesso hanno raggiunto con il loro impeto anche lo spazio virtuale. Basta fare un salto su YouTube per scoprire che impazzano i video montati alla meno peggio di questo o di quel cantante sempre rigorosamente palermitano e sempre con cadenza napoletana che canta a squarcia gola il suo amore per la donna dei sogni che, spesso è però già fidanzata con il bello e stupido di turno. Tra questi cartelloni pubblicitari che tappezzano vie e vicoli della città ci colpì quello di Tony Colombo che annunciava il suo concerto imminente al teatro Golden di Palermo. Un ragazzo giovanissimo di appena vent’anni che calca le scene da quando aveva sette anni. Un fenomeno musicale così forte e completamente sconosciuto ad una parte di popolazione e osannato da un’altra fetta immensa di meridionali, non potevamo farcelo scappare. Nasce così il nostro video “Tony Colombo, dall’Etna al Vesuvio” trasmesso sul sito di Current Tv (che vi invitiamo a votare registrandovi gratuitamente su www.current.it). Teneri padri che accompagnano le figlie per il concerto dei sogni (malgrado il costo del biglietto), panettieri svegli dalle quattro di notte per accompagnare la fidanzata, nonne, bambini e amiche strette per mano come se non dovessero staccarsi mai più per trasmettersi a vicenda l’emozione di vedere lui, Tony, che cambio dopo cambio sale ogni volta sul palco scatenando anche solo con un gesto il pubblico del teatro Golden di Palermo.

    Palermo
  • 59 commenti a “Tony Colombo, dall’Etna al Vesuvio”

    1. …e mentre in contemporanea c’era il concerto di Jovanotti!!!!!

    2. mah…dove andremo a finire di questo passo?…!

    3. Miiiiiii tasciume….Cmq ricordo un gran capolavoro che ci ha regalato emozionanti momenti di kitsch quando a ricreazione in cattedrale passava il carretto delle cassette e dei cd…Il poeta che scoprimmo poi essere Gianni Celeste che recitava “Io senz’e te nun pozzu sta’ pecchè tu m’appartieneeeeeee, pecchè me piace tuuuuu, Io senz’e te non pozzu sta’ te vogghiu troppu beneeeeee”…

    4. cmq sono tutte esperssioni culturali , dipende da noi a quale cultura vogliamo appartenere!

    5. Veramente gran bel documentario!

    6. gusti a parte..non si puo raccontare Palermo, quella vera, senza passare per i vicoli animati incessantemente dalla canzoni di Tony..e al di là del fatto che l’espressione musicale è un po’ fuori dai canoni di “buona musica” della nostra civiltà contemporanea, le sue canzoni si fanno portatrici di buoni sentimenti e di amore al contrario di altra “musicaccia” che si sente in giro.
      volenti o no, Tony è un fenomeno che va conosciuto!

    7. che problema c’è se a palermo si cantano le canzoni di tony colombo& co? se si riempiono i teatri per i loro concerti? la musica (bella o brutta, tascia o sublime) sempre musica è..! quando ho lavorato a un progetto con gli adolescenti del centro storico, se non avessi avuto l’aiuto della “loro” musica, dopo la prima settimana le mie lezioni si sarebbero svuotate! e, alla fine dei corsi…il regalo dei miei ragazzi: 20 cd (rigorosamente masterizzati) dei loro cantanti preferiti!

    8. Mi diverto da sempre a guardare i manifesti dei cantanti “neomelodici”…sono uno spasso…e Tony Colombo lo ricordo praticamente quando era un bambino…mi ha sempre colpito!! 🙂
      Comunque gran bel pezzo giornalistico su un fenomeno contemporaneo.

    9. Ragazzi, fateci un favore…dopo che vedete il video, votatelo su http://www.current.com e così sale in classifica. Grazie!

    10. Mannaggia!!!Me lo sono perso sto concerto!!!Come farò adesso???

    11. che belli i suoi concerti con le persone con la fiat uno sotto il palco con la bottiglia di birra e il vassoio di “pezzi” di ganci sul tettuccio…tascioniiiiii

    12. Io mi chiedo ancora, perchè tutti questi palermitani che si ostinano a cantare in napoletano? E poi un ulteriore domanda, non per discriminare, ma perchè il cantante palermitano che canta in napoletano ha successo in un contesto, per riprendere la terminologia di fabius. tascio? O meglio perchè in via ruggero settimo troviamo soltanto il manifesto di laura pausini o Jovanotti e in via bandiera Tony Colombo è un mito….?

    13. Danila…guardati il video…lo spiega. Fabius…sei un regno dei luoghi comuni 🙂

    14. L’ho guardato adesso…!

    15. Ho visto il video, ancora sto ridendo! spettacolare quel ragazzo con la maglietta arancione che ha sullo sfondo il lapino con le cassette della frutta; e meglio ancora quei 2 davanti il teatro…degni fans di tony colombo!!!!!

    16. vogghiu moririiiiiiiiiii…. scusate ma nn ce l’ho fatta a vederlo tutto :S

    17. Già, proprio così: sono due mondi paralleli e, come tali, penso che non si incontreranno mai!

    18. @nalya fa parte di Palermo anche questo aspetto…davvero non riesci proprio ad accettarlo?
      @Salvuss stai tranquillo, l’agenda di Tony è praticamente pienissima di appuntamenti…sono sicura che ci sarà un’altra occasione per vederlo dal vivo. Ti terro’ informato 🙂
      @Vadelfio Grazie!!!

    19. @Maria Letizia: NON VEDO L’ORA!!! o_O

    20. @fabius: spiegami una cosa: chi decide cosa è tascio e cosa non lo è? io credo che dipenda dal fatto di discriminare ciò che fa parte della nostra storia personale e ciò che invece è diverso da noi. anche questo, a mio parere, è razzismo.
      perchè se sei “puliticchio”, con jeans firmati ( e non perchè ti va di mostrarti ma solo perchè hai la possibilità economica di comprarli, ti piacciono e non ci vedi nulla di male) e vai a mangiarti un bel pezzo di rosticceria in un posto in della tua città non pensi di essere in torto, mentre se lo mangia un fruttivendolo, che fa un lavoro che non gli permette altro che una lapa per potersi spostare, è un tascione?
      @danila: anche io mi chiedo perche ci sono cantanti che si ostinano a cantare in inglese..evidentemente esprime meglio i concetti che vogliono trasmettere..la musica neomelodica si basa sul napoletano! la lingua è solo un mezzo..se poi ce ne sono tante non dare la colpa a tony ma alla torre di Babele:)

    21. emanueluccia l’inglese è una lingua, il napoletano è un dialetto, ci hai mai pensato???

    22. Una lingua è solo un dialetto imposto agli altri abitanti di una nazione, non c’è nessuna nozione che li distigua se non questa.

    23. Fabius…qui esce fuori la mia laurea in Scienze della Comunicazione…il napoletano, così come il siciliano o il sardo o il veneto sono delle lingue e non dei dialetti (basta leggere un libro semplice di sociolinguistica per capirlo)…in quanto parlati dalla maggiornaza delle persone che abitano quei territori (soprattutto per motivi storico politici) e non da elites o minoranze. Come tu ben sai, l’Italia si è unita di recente rispetto a paesi come Inghilterra o Francia, quindi la formazione della lingua ha subito un notevole ritardo. Come insegnano maestri più bravi di me (aldo Grasso e Umberto Eco) in primis…a unire il nostro Paese linguisticamente è stata la tv negli ultimi 60 anni. Definisci il napoletano “sottolingua principale”, ma non dialetto…il dialetto è altro tecnicamente. Grazie!

    24. vassilly scusa se rispondo senza leggere fino in fondo quello che hai scritto ma già dopo 2 righe mi hai annoiato. tony colombo così come tutti gli altri cantanti napoletani sono e resteranno per sempre etichettati come tascioni, la loro immagine rimarrà sempre associata a i tascioni che camminano con lo stereo a tutto volume in auto;rimarrà associata a quelli con “la pianola” ai matrimoni e a quelli con la birra e i pezzi di ganci sul tetto della fiat uno (modificata con le luci blu sul parafango).Rimarrà associata a quelli che non parlano bene in italiano perchè sono troppo abituati a parlare in dialetto e rimarrà associata ai lapini con le cassette di frutta. Libera di eleggerlo tuo idolo, ma rassegnati…

    25. Vassily, non c’è bisogno di allattariarsi con una laurea in scienze della comunicazione né di autodefinirsi maestro minore di aldo grasso o umberto eco per esprimere il concetto da te egregiamente espresso.
      Pure se mi citavi Totò (de Curtis) o Camilleri o Dario Fo o Ciullo d’Alcamo o Trilussa ci avresti fatto una porchissima figura.
      E poi, ogneduno sceglie la lingua che ci pare e piace a secondo del contesto, della forma, e della voglia o meno di farsi capire bene o male dagli altri.
      Vassy ti voglio bene.
      Per chi è tascio chi è il tascio??

    26. @Torò ottima domanda “Per chi è tascio chi è il tascio?” è quello che abbiamo chiesto a una coppietta che con sacrifici immensi (di sonno e denaro) era li’ al concerto….loro hanno semplicemente risposto “sono belle canzoni e ognuna ha un significato”.
      Spiegazione semplice e lineare.

    27. Fabius…io ho provato a spiegarmi in modo chiaro…se poi tu non vuoi capire…non posso fare nulla se vuoi rimanere disinformato

    28. Complimenti…voto subito 🙂

    29. Ben fatto, io ho votato! 😉

    30. @fabius: sai fabius io non ci vedo niente di male nella gente che parla solo in dialetto. mio nonno vendeva pesce, ha fatto la guerra e ha tirato su una famiglia di ingegneri, professori e artisti. lo ammiro anche se da quello che dici tu potrebbe essere un tascione.
      cito tesualmente:
      “Rimarrà associata a quelli che non parlano bene in italiano perchè sono troppo abituati a parlare in dialetto e rimarrà associata ai lapini con le cassette di frutta”
      sono “troppo abituati”? eh, bella vita la loro..noi ci sforziamo di parlare in italiano e invece loro la fanno facile..perche non se ne vannoa studiare..certo, poi se mancano i soldi per campare quello è un problema loro..
      altra curiosità: prendi anche tu la frutta nelle cassette o sei “troppo abituato” a una piu nobile vaschetta preconfezionata al supermercato?

    31. hmmm …esce fuori….

      la mia maestra avrebbe fatto un segnaccio blu…

      ma erano altri tempi…

      maria tu ca si professoressa faccilla un pocu i scuola a sti picciuotti r’avannu (o av’annu?)

      rimane il mistero ri tutti sti palermitani che fanno finta di essere napoletani…mah…forse m’avissi a pigghiari quacchi laurea in scienze della comunicazione pi capiricci quacchi ccuosa

      così, essendo un tipo senza studiato, tutte quelle cose mi fanno lanzare…

      a me mi piace maria nazionale, qualcuno sa se è puru idda ra baddarò o napoletana verace?

    32. Vassallus…capiscila la battuta sull’ “esce fuori”…mica te la devo spiegare…:-)

    33. Maria Letizia il “reportage” è simpatico ma io …. bè .. lo sapete che ne penso dei piccioni.
      Colombo è un piccione no? 😀
      ( questa è col triplo salto mortale, “laura ad onore” per chi la capisce tutta)

    34. vabbè và comunque un “voticino” ve lo dò sennò è capace pure che Vassily se la mutria. 😉

    35. O. T.
      IIIIINKIA KE PRIO!
      @ Giannò
      Misteri dell’economia?
      Certezza della politica!
      Chi di farabutti ferisce .. di farabutti perisce.
      Giannò, a livello personale mi dispiace per te che sei un “destriero” simpatico, ma …. ultimamente … l’ho giurato a me stesso, STOP solidarietà, STOP lotta, STOP agli altri.
      Mia moglie ( nel mondo dei precari della scuola, si vedrà affibbiata tagli da brivido; spero che quest’anno non lavori così m’incazzo buono buono).
      LACRIME E SANGUE ( ke me ne fotte a me? sono nato povero, io ci sono abituato, il problema … è vostro!).
      LACRIME E SANGUE
      LALACRIME E SANGUELACRIME E SANGUELACRIME E SANGUELACRIME E SANGUELACRIME E SANGUELACRIME E SANGUE

    36. bel documentario però l’audio non va…sono stato tutto il tempo ad aumentare ed abbassare il volume xchè o era troppo forte o troppo piano.
      Cmq al di là dell’audio, complimenti!

    37. Bellino. Peccato la Speakeressa.
      un po’ di dizione no?
      Mi sembrava di sentire il TGS.
      Meglio la voce che fa le domande nelle interviste.

    38. grazie dalla “voce meglio” 🙂

    39. UHM! Io sono un musicista, non famoso ma di quelli che la musica la fanno, e che con quelli famosi lavora e ha lavorato, e mi stupisco che a disprezzare il filone musica napoletana – che è perlomeno autentica, spesso erede di una tradizione musicale alta e popolare, sia gente che poi va a sentire i “concerti” di Pausini e Jovanotti, prodotti puramente commerciali e per giunta di seconda categoria, che sono sempre sottocultura, ma senza alcun contenuto musicale.

    40. @Luigi Fabozzi: cccioooooeeeeeèèèè???!?!?Non ti piaaaaaace la mia voooooooooce? Anni e aaaaanni di diziooooOOOoooone per nulla…
      @Vassily: non ti gasare, la tua voce “è meglio” solo perchè…NON SI SENTE!!!AHAHAH 😉

    41. Ci hanno abituato a disprezzare la nostra lingua, a sentirci in colpa quando la usiamo (tutti noi quando parliamo con un interlocutore e vogliamo usare una parola siciliana ce rende meglio l’idea diciamo “scusa il dialetto”, mentre non diciamo mai “scusa il francese” o “scusa l’inglese”).
      In Spagna, in posti come la Catalogna o i Paesi Baschi, proprio la repressione franchista delle lingue regionali ha fatto sì che negli ultimi 30 anni venisse restituita piena dignità e valore letterario a quelli che noi chiamiamo sprezzantemente “dialetti”. A Barcellona ci sono tante università in spagnolo quante in catalano.
      Penso che anche noi dovremmo cominciare un lavoro – prima di tutto “psicologico” – per tornare a considerare il dialetto una cosa “nostra” e di cui andare orgogliosi.
      Sì, i cantanti neomelodici sono tasci all’inverosimile, ma – che ci piaccia o no – rappresentano la cultura e il popolo palermitano infinitamente di più di Akkura, Second Grace e Sollima. E anche della grandissima Rosa Balistreri, che conoscono bene solo gli studenti del DAMS, ormai. Qualcuno avrebbe dovuto dirlo al vecchio Wim Wenders, forse avrebbe preso meno fischi…

    42. La canzone napoletana, comunemente, sfoggia una melodica semplice, armoniosa, di primo acchito. La si correda, come tradizione pretende, con dei testi che generalmente fanno leva sul sentimento principe dell’essere umano (e delle ragazzine in particolare): l’amore! E’ dunque facile fare proseliti su chi di musica conosce solo le sue forme più rudimentali: un ritmo di fondo, spesso sostenuto dalla batteria e da un basso; accordi creati con la tastiera (e con quelle moderne hai anche la possibilità di registrartele comodamente a casa, poi sul palco dgt il tasto play ed il gioco è fatto) un motivo melodico, una più o meno breve storia d’amore, o comunque con la lei o lui in primissimo piano e la canzone è fatta. Poi, dentro quel testo, dentro quella storia cantata, quante più persone riescono ad identificarvisi, a riconoscervisi, tanto più successo avrà il testo.
      L’errore sta a monte: Nino D’Angelo, Gianni Celeste e affini vari, dicono di fare musica e si definiscono artisti. Al pari di Beethoven, di Mozart, di Vivaldi ma anche di Battiato, di Dalla, di Baglioni. Un limite della nostra lingua italiana perché questi gruppi di personaggi non possono essere etichettati con il medesimo termine; sono due cose (o tre, se preferite) immensamente diverse.

    43. miiiiiiii…ma dove sono stato tutto questo tempo….anni ed anni ad ascoltare chissà che cosa, mi sono dovuto accontentare di Vasco, dei rolling stones e i Jethro tull…tempo perso ad ascoltare i led zeppelin o i pink floyd e mi accontentavo della poesia di De Andrè e Guccini… no, no, come mai non mi sono mai accorto di questo gran fenomeno e poeta palermitano “che ci viene naturale parlare e cantare napoletano”. Però io penso che per Vasco sarebbe un onore poter stare sul suo palco ad aprirgli i concerti… AHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHHAHA
      Cmq il documentario è ben fatto peccato per l’audio

    44. Ragazzi la verità è una…la musica napoletana sta al palermitano come la bachata sta al caraibico…mettete su una base di bachata una testo neomelodico ed avete fatto il pezzo dell’estate…

    45. io sono con enzo ed emanueluccia.
      sono laureata e benestante (non tascia credo) ascolto i beatles, de andrè e rosa balistreri ma anche Gianni Celeste & co….
      la mia preferita è:
      http://it.youtube.com/watch?v=-tK87ud8iqk&feature=related

      come le canzonette italiane che girano (Pausini, Nek, etc…) la musica neomelodica napoletana fa leva sui nostri sentimenti più semplici e terra terra, non per questo meno nobili.

    46. Oggi su Repubblica Palaermo, paginone monografico dedicato al mito di Tony Colombo…ci stiamo anche io e Maria Letizia 🙂

    47. ciao a tutti vi volevo dire ke i veri tascioni siete voi nn tony…. xchè quella vostra è solamente invidia…. tony colombo è un ragazzo unico, speciale, fantastico,e troppo bello e lui è degno di cantare le canzoni napoletane a palermo e io ne sn fiera di essere unafan di questo meraviglioso cantante xchè è la vita miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

    48. ciaoooooooo tony sono anto da palermo sei bellissimo e bravissimo continua cosi sei fantastico quando sento le canzoni mi fanno piangere perche hai una voce stupenda ciaoooooooooooooooo baciiiiiiiiii

    49. Salve, vorrei una piccola informazione x chi puo aiutarmi vi ringrazio anticipamente sapete quanto si prende Tony colombo x cantare ad un matrimonio? grazie mille

    50. Prova con 2 arancine del bar touring, una cassa da 25 pz di gel ultraresistente effetto acciaio, il dvd di “cient’anni”, un pacco di calia e simienza, 2 luci blu da mettere sotto la lancia ippissilon bianca, due casse che occupano l’intero portabatasci..pardon..portababagli che manco in discoteca ce l’hanno, e 4 ghiacciola all’arancia.
      …ovviamente scherzavo, ma per info puoi dare un’occhiata al suo sito internet http://www.tonycolombo.it/sito/Home%20Page.html magari trovi qualcosa di interessante o qualche contatto.

    51. sapete che c’e di interessante leggendo i vostri commenti quasi niente… io amo la musica napoletanae anche tony però si sa che nn capiterà mai che io lo possa vedere e incontrare e poi ragazze quando lo vedete nn piangete x lui nn disperatevi x la mol di dio…. siate più donne… io l’unica cosa che farei se lo vedrei nn e di certo piangere sarebbe solo di abbracciarlo….

    52. insomma palermo e palermo sopratutto x me kè la vedo una volta all’anno…. pultroppo abitolontano….uff..uff…uff…

    53. tony 6 un mitooooooooooooooooooooooooooo

    54. tony sei unicooo….e kmq non capisco xke se non vi piace la musica napoetana guardate i video ecc…almeno siate coerenti con voi stessi…ascoltate quello ke vi pare senza discriminare…ciaoo

    55. tony sei il mio cantante preferito!!! sei il re della musica napoletana!! spero che ti invitino a sanremo cosi che per chi non ti conosce diventi il loro idolo come lo sei per me!! ps: palermo 4ever!!!

    56. 6 miticooooo!!!! tony per sempre

    57. tony mamma ma komm ssi friskk ti amo sei speciaale sei unico pe me ti amoooooooooooo

    58. io sn sempre dello stexo parere:tony è un angelo caduto dal cielo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!E’ IL MIO RAGGIO DI SOLE,IL MIO OSSIGENO DI CUI AVRO’ X SEMPRE BISOGNO

    59. W TONY C0LOMBO SN ANTONELLA DA TRAPANY TI AMOOOOOOOOOOOO TONY 6 IL NUM 1

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