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martedì 3 dic
  • Emanuele

    Mi chiamo Emanuele. Ho 13 anni e quest’anno ho finito la terza media. Mi sono iscritto al liceo classico perchè sono bravo. Tutti i professori gliel’hanno detto a mia madre. È bravo. E sensibile. Gli piace leggere e scrive bene. E mio padre e mia madre si sono convinti a mandarmi in questa scuola che nella mia famiglia nessuno l’ha fatta mai. I miei cugini più bravi hanno fatto l’alberghiero e una pure il magistrale, anzi liceo psicopedagogico si chiama. Mi hanno avvertito se ci vuoi andare ci vai, però picciuli ‘un ci nn’è perciò se studi ci vai sennò tinni vai a travagghiare. Io ci voglio andare voglio provare. Magari poi vado all’università e faccio l’avvocato. Non lo so questo ancora.
    Però io ho un sogno. Voglio diventare ballerino. Sta fissazione mi venne già alla seconda elementare. Voglio proprio ballare in un teatro grande, magari a Parigi, un teatro con tutte le luci e i costumi più brillanti del mondo. Le paillettes e le piume. Tutti mi devono ammirare e applaudire. A scuola ci hanno fatto vedere pure un film: la storia di Billy Elliot. M’è piaciuto un sacco. Per ora ho fatto solo balli latino americani. Ma non è la stessa cosa. Mio padre non vuole. Dice che è per femmine. Ma io il sogno mio non lo voglio abbandonare. Speriamo che i miei compagni nuovi sono meglio di questi che che sto lasciando. Tre anni di sfottimento.
    Ho sbagliato a dire che voglio fare il ballerino forse.
    Tutto il tempo a sfottere e a chiamarmi Emanulela sono stati sti scimuniti. Ma io me ne vado. Finisco la scuola e scappo. Me ne vado a Parigi. Dove non ti dicono dalla mattina alla sera si’ tuttu frocio se dico che voglio ballare. Cominciò in prima. Manco sapevo che voleva dire sta parola frocio. L’avevo sentita però non la sapevo usare. All’inizio solo gomitate e risate poi è diventato una persecuzione: ogni mattina. Arrivavo, mi sedevo al mio posto e via boffe in testa, bigliettini con disegni porci e scritte schifose. Una volta mi aspettarono all’uscita Marco e Paolo e mi futtieru a bastonate. Dicevano accussì t’inzigni a fari ‘u frocio. Si’ tuttu frocio, malato. E mi davano calci e io non mi potevo alzare perché ero solo. Bastardi. Mi sputarono anche in faccia e nel collo. Stronzi, avevo la maglietta nuova…
    Io non l’ho raccontato a casa del perché delle legnate. Forse mio padre avrebbe rincarato la dose. Mi avrebbe dato il resto, ho detto che ho preso un aggaddo per questioni mie e non l’ho volute dire mai la verità. Pure nel bagno dei maschi a scuola lo hanno scritto quegli stronzi Emanuele della terza F è tuttu frocio e altre cose che non voglio scrivere. Tutta la scuola mi chiamava Emaunela per colpa di quei maledetti…
    Io non mi sento malato. Alle ragazze non ci penso. È vero. Ma perché ho questa fissazione del sogno. E lo faccio. Lo giuro che lo faccio. Me ne vado vero. Non dico niente a nessuno e non torno più. I professori pure dalla psicologa della scuola mi hanno mandato. Perché in seconda ho cominciato a balbettare. Tremila domande e che hai? Che ti senti? Perché hai difficoltà? Io niente mi sento, voglio essere lasciato in pace. Solo che mi capita che mi emoziono e non riesco a parlare bene. E allora le parole non mi escono ci sto tre ore a dire una cosa e allora è meglio che mi sto muto che ci faccio più figura. Mia madre dice che se continuo mi manda dallo psicologo vero. Non mi crede che non lo faccio apposta. Che non dipende da me. Provo e la lingua si inceppa. E già quelli mi sfottonevano poi diventai Emanuela checco e checca che significa balbuziente e pure frocio. Però non mi succede sempre, solo quando sono a scuola. E forse ora che me ne sono uscito, pure con ottimo, da sta schifiata scuola, in quella nuova non mi succede più. Ma me ne vado. Giuro che me ne vado.appena ho 18 anni me ne vado a Parigi. Ho un sogno, io.

    Palermo
  • 46 commenti a “Emanuele”

    1. Grande Maria, come sempre. Mi fai ridere, mi fai piangere… sei eccezionale. 🙂

    2. Magari non diventerà un etoile, ma è già un grand’uomo.
      E poi i sogni non si possono neanche sfiorare, sono di ognuno di noi echi li interrompe a forza è solo un malvagio.

    3. Bellissimo pezzo!
      davvero fantastica come sempre.
      La solita immensa capacità di riuscire a far riflettere e sorridere nel contempo!
      Mi ha fatto posare il pensiero su un problema davvero grosso è assurdo.
      Ancora oggi dire “frocio” deve essere un’ offesa! Davvero non sta ne in cielo ne in terra, soprattutto nella scuola ed in un paese che vuole difinirsi “civile” ed “evoluto”.

    4. Ma che fu il tema di licenza media? Matri tristezza!

    5. il commento di rob ci mancava proprio…
      ma un minimo di sensibilità no?

      bellissimo tema, sarei contenta se lo avesse scritto davvero un tredicenne.

    6. Bellissimo post! baciuzzi e buona giornata 🙂

    7. perchè, trovare triste un racconto vero o immaginario come questo, è sinonimo di insensibilità? Non credo di essere insensibile, zia betta contrariosa si, contro gli applausi per ogni starnuto (per non essere volgare) si, e spesso in questo blog si applaudono anche gli starnuti, giusto perchè l’ha scritto un tipo toco.

    8. Per la signora Cubito: non mi riferivo a Lei.

    9. E che ancora non ho digerito il post “SUCA” che ci posso fare.

    10. Non capisco, è una storia vera, di fantasia, un tema, scritto da Maria Cubito? vorrei capire………..In ogni caso chi lo ha scritto e/o pensato dimostra di capire che il problema esiste, è reale, è tragico, è comico ed anche che nella nostra arretratissima (proprio così) città accadono, anche se nessuno sà niente, questi fatti. Scusate se non ho capito forse niente…………

    11. Eccezionale, davvero. Un sorriso amaro, Cri

    12. Non ti seguo da moltissimo, in realtà non so neanche da quanto tempo tu scriva su Rosalio. Ma fino ad ora ogni tua composizione è densa di emozioni,tenerezza e palermitanità ( che visto il sito ci sta proprio benissimo )
      Grazie e speriamo che questo tuo post venga letto da tutti i genitori, compagni ed insegnanti degli “Emanuele” d’Italia.

    13. complimenti bel pezzo 🙂

    14. Chiarisco. Non è un tema di licenza media. Ci mancherebbe che mi metto a pubblicare i temi che sono 1. cose private, 2. atti d’ufficio!
      Emanuele esiste davvero, solo che non si chiama così. Credo che chiunque scriva metta un po’ della sua vita dentro ogni cosa che scrive…Lo faccio anch’io. Ma ovviamente non è una cronaca!
      Esiste anche che i ragazzini si offendano tra loro chi
      amandosi frocio. Questo è triste davvero.Chi a scuola
      lo fa davanti a me subisce rimproveri, lezioni sulla diversità, dibattiti, seminari, film.Certo nessun genitore è venuto mai a lamentarsi perchè ho spiegato al figlio perchè dirsi frocio come offesa non è edificante…

    15. Purtroppo come ha scritto ratz il problema esiste e non bisogna andare poi tanto lontano,non credo sia importante se la storia sia vera o finta; è davvero un bel pezzo che mostra ,nella sua semplicità,come chi non ha sogni, deridendo quelli degli altri,non riesce a partorirne di propri,o meglio non può rincorrerli.. Se si ha un sogno vale la pena di tentare x realizzarlo “cu niesci arriniesci”

    16. nonostante tutto e tutti

    17. Avere un sogno, crederci fortemente, e volerlo realizzare è qualcosa di grandioso… a qualsiasi età…
      Grazie di avercelo ricordato!!!
      PS: il bullismo esiste, e fa male… molto! Ma lo sfottere ki non è eterosessuale, non è solo una caratteristica degli adolescenti… sia a Palermo ke in altre città italiane!!

    18. Certo perchè per alcuni e non parlo solo di ambienti “disagiati” essere eterosessuali è “normale”, omosessuali no…certe volte mi pare di combattere contro i mulini a vento. Come Don Chisciotte.

    19. e pensa qndo a certe professionalità, la differenza sessuale di un minore è portata cm un problema psicologico… Esempio: “me figghiu è stranuliddu.. ci piace iucare ki barbi, surdati pistule niente, sulu bammule.. accussì ki fa m’addiventa frocio, un za ma Dio.. vriugna…”

    20. Sono pienamente d’accordo con te, Maria.

    21. Conosco bene la faccenda, Maggikka e ci combatto ogni santo giorno.

    22. a molti la diversità mette paura,indipendentemente dal ceto sociale..non so se si possa parlare di chiusura mentale..di certo non da il diritto ad etichettare qlcuno..non siamo cose sia persone!se noi siamo diversi,sapreste dirmi chi sarebbe il “normale”?

    23. E ricordiamo a ki nn sa o nn vuole sapere, ke qsti problemi sn “trasversali” nella nostra società… ho riportato delle frasi di un padre palermitano… a volte Quartiere Libertà è UGUALE a quartiere Brancaccio, etc… etc…

    24. Complimenti!!
      Penso che se Emanuele manterrà la sua forza, e la sua volontà nel fare, riuscirà a realizzare il suo sogno..e magari un giorno sentiremo parlare tanto di lui…Glielo auguro di vero cuore….

    25. Ottimo pezzo. Bravissima Maria Cubito, che è riuscita a dare voce a chi spesso non ha voce. Anch’io ho subito, a scuola, discriminazioni e bullismo, solo perchè ero timido e un po’ secchione, e so cosa significa sentirsi soli contro tutti, vittime designate dei bulli di turno… Tutto questo forse mi è servito a sviluppare, per reazione, alcuni aspetti della mia personalità e a diventare quello che sono oggi, un uomo ostinato fino alla testardaggine, che non vuole e non fa compromessi. Tuttavia non per questo posso e voglio ringraziare “quegli scemi”, perchè essi mi hanno derubato di qualcosa che nessuno mi restituità più: la spensieratezza dell’infanzia, che, per quanto mitizzata, esiste, anche se io non l’ho avuta, e l’entusiasmo di sperimentare e di sperimentarmi, che ho recuperato, sia pure in ritardo. A tutti gli Emanuele vorrei dire: Non avere paura, tu vali come e più degli altri; ai bulli non dico nulla, non meritano nemmeno una parola.

    26. Il guaio è che questi generi di discorsi da bulli li sento anch’io, che insegno in una scuola superiore, tra ragazzi di diciassette-diciotto anni che si credono adulti!

    27. italiano un po’ zoppicante il mio del post pecedente… chiedo scusa a tutti, ma squillava il telefono mentre scrivevo! 😀

    28. Bellissimo post Maria..sai alternare comicità a riflessione! Grande 😉

    29. I sogni aiutano ad andare avanti…sempre!
      Chi non sogna è perduto!

    30. Bel post, difficile l’ambiente scolastico che è palestra di vita, spero che Emanuele abbia le forze per insistere, ( cacchio mi dispiace che nella storia non si difende con piu forza).
      Mi ha fatto pensare alla mia giovinezza sotto due aspetti completamente opposti;
      Iscritto al Classico dietro suggerimento dei maestri e mai frequentato dietro suggerimento della “vita”,
      Bullo ma….. mai contro i piu deboli, ve l’assicuro le avrei prese io quelle di Emanuele ma l’avrei difeso.
      La mia “vittima” piu famosa? un NOTO pasticciere della città, scecco che manco ve l’ho immaginate …. “comprava” la sufficienza a colpi di cannola e cassate.( ma quante glieneho date)
      Ok Ok non si fà e chiedo scusa da 20 anni almeno (ora siamo amici)
      però …. in quel caso forse … era .. lotta di classe?
      😀

    31. @ rob lo snob
      strano tu non abbia digerito, manco hai accettato il mio invito ( vero e sincero) di venire a ” suggere” insieme a me ( qui, si sarebbe volgare, siamo fuori contesto).
      ti rinnovo comunque l’invito Robbè : ( ****) 😉

    32. che dire.. indubbiamente le persone con cui ha avuto a che fare sto ragazzo sono ignoranti..
      fino all’osso.
      porta avanti i tuoi sogni, studia per farti una posizione e credi nelle tue passioni.. prima o poi la ruota gira per tutti, e presto tu raccoglierai i frutti di cio che hai seminato, mentre loro.. beh.. è gia assai se troveranno posto in carcere

    33. piango…

    34. Ve lo assicuro: BULLI NON SI NASCE!!!
      Scuola dove sei? Genitori dove siete?
      Da insegnante ,vi racconto la solitudine di quando cerco alleanze,appoggi(dalla famiglia ,allo psicologo,alle Istituzioni) e mi ritrovo IO con le mie sole forze e ,spero,capacità a lottare giornalmente !
      Perchè sò e vedo che i due “Bulletti in Erba” che mi porto dalla prima elementare,sono capaci(fra una “Vastasaria” ,una arroganza e una mala parola..) di dimostrazioni d’affetto e creatività e intelligenza che mi lasciano senza parole e mi danno speranza!!
      Mi piace immaginare Emanuele che danza all’Operà e i bulletti Tony,Ciro & company lì in prima fila ,commossi,ad applaudire!!

    35. Ah..dimenticavo!
      Collega Marì.. grazie sempre per i momenti di riflessione che ci dai!!
      Baci Vale

      @ Goku
      Ma che bullo e bullo..!! Mi sà che tu eri più un incrocio fra Robin Hood,Paperinik e D’Artagnan!! 😉

    36. @Valentina diBa
      hai una fervida immaginazione e dimentichi in che paese viviamo. Probabilmente Emanuele diventerà parrucchiere e poi passerà da Maria De Filippi.Tony, Ciro & co. diventeranno presidenti della regione, provincia, sindaco ed assessori.

    37. @Virus
      “Solo i Folli che son convinti di cambiare il mondo…lo cambieranno davvero!! ”
      Avà..Virus..è la mia fervida immaginazione che m’aiuta a sperare ancora!
      Ogni tanto,immaginatelo il mondo come lo vorresti..Solo ,solo..che è ‘na boccata d’aria per l’anima! 🙂

    38. senza parole , non sapevo l’esistenza di questo sito , mi sa che scrivero’ un bel po’ di cose , ciao a tuttiiii i lettori

    39. mmmmmmmhhh

    40. @soledelsud

      non t’affannare a scrivere troppo: il sito è moderato (leggi: censurato).

    41. GioCa questo sito ha delle regole che derivano in gran parte dalla legge italiana e dei commentatori che si ritengono al di sopra delle regole.

    42. Non capisco se è storia vera o no, è terribile solamente “pensare” che un bimbo di 13 anni stia vivendo un “dramma” del genere: speriamo sia solamente una “Storia inventata dalla sempre GRANDE Maria CUBITO”!
      A volte i genitori, professori, psicologi…non si rendono conto dei drammi vissuti dai bambini, che poi alla fine non sono mai piccoli; è triste vedere bollato come “frocio” o “femminuccia” un bambino solamente per aver manifestato un suo sogno: diventare un ballerino, come se la danza fosse una prerogativa di solo femmine! Speriamo sia solamente una storia inventata, e non un documento di pura IGNORANZA e SUB-CULTURA!

    43. Ti rispondo perche’ credo che ho la soluzione dei tuoi problemi.
      Innanzi tutto dovresti difenderti.
      Difenderti dai bulli dai tuoi genitori.
      Come? Be io credo che non occorre saper usare le mani per difendersi sarebbe facile e pericoloso anche perche’ difendendosi con la violenza fisica prima o poi si finisce in galera.
      Per esempio potresti fare nome e cognome delle persone che ti hanno sputato picchiato e ingiurato.
      Sappi che se fai nome e cognome su internet come nel messagio che hai scritto le persone si sentono braccate,
      perche’ se ti fanno del male c’e’ il movente e poi non ti possono denunciare per falso la tua parola conto la loro.
      potresti difenderti mandando lettere anonime alla polizia dove fai nome e cognome delle persone che ti molestano, vedraiche la polizia non sta a guardare li controllera’, andando a parlare con gli insegnanti in privato facendo nome e cognome delle persone che ti molestano, parlando con gli psicologi in rete facendo nomeee cognome delle persone che ti molestano.
      Non devi accettare una sola violenza sia essa verbale che fisica psicologica loro non hanno diritto di farlo.
      Oppure se vuoi fare prima racconta alle froze dell’ordine quello che ti succede per telefono facendo nome e cognome.
      Solo cosi potrai diventare forte.
      Niezsche un filosofo tedesco dice l’uomo libero e’ colui che si sa difendere.

    44. sono d’accordo con Maurizio, difendi il tuo mondo perchè tu sei una creatura unica e hai diritto a vivere bene , tieni lontano chi ti disturba e nella vita cerca sempre la compagnia di persone belle ed equilibrate,che possano condividere con te passioni, sogni ,speranze e sappiano darti la forza di credere in te. ciao

    45. Che OmoFobia! .. Quella lì è gente ignorante

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