Triathlon urbano parte I: il nuoto
Una doverosa premessa, per spiegare il titolo. Triathlon perché prevedo di parlare delle tre prove di questa disciplina sportiva: ciclismo, nuoto e corsa. Urbano poiché ne tratterò limitatamente al contesto cittadino, più precisamente palermitano.
La scelta del nuoto come prima disciplina non è casuale: in questi giorni si fa un gran parlare della piscina comunale di Palermo, dell’aumento del biglietto e della possibile chiusura dell’impianto. Dal momento che io ne sono fruitrice, posso provare a dire la mia.
La piscina comunale di Palermo, progettata dall’arch. Pirrone e costruita fra il 1969 e il 1973, sorge in posizione invidiabile: in città ma all’interno di un parco, quello della Favorita. È dotata di due vasche da 50 metri una interna e una esterna da otto corsie l’una (per la precisione quella esterna ha due corsie in più, ma leggermente più piccole delle regolamentari, chiamate “le BIS”). Quattro spogliatoi, una palestra, una piccola sala riunioni, bar e negozietto di articoli sportivi, nonché ampio parcheggio nelle adiacenze. Questo impianto sportivo ha anche moltissimi impiegati, tutti rigorosamente insoddisfatti, che decidono le giornate di aperture e di chiusura, lo stadio ideale di pulizia di spogliatoi e spazi comuni, la tensione ottimale delle corsie, la temperatura idonea dell’acqua delle docce e delle vasche, e ogni altro aspetto della sua fruibilità da parte di pubblico e società sportive. Continua »
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