Ho la scarpiera piena. Piena piena di scarpe ovviamente. Che ci devo mettere nella scarpiera buatte di pomodoro? Ho la fissazione per le scarpe come il 90% delle donne. Giusto stamattina pensavo che me ne servirebbe un altro paio. Una cosa così, niente di impegnativo, per andare a mare, per tenere il piede fresco. Già dall’anno scorso si usano ste benedette Crocs. Americane. Di plastica. Colori accesi. Bucherellate così il piede “respira”.
Larieeee. Ma quanto sono larie. E costano pure 50 euro! Somigliano un sacco a quelle degli infermieri. Con rispetto parlando s’intende. Pure a volermi sforzare…non le ho comprate l’anno scorso, figuriamoci se ci penso quest’anno. Non me ne voglia chi già le possiede. Ma non mi convincono niente niente, hanno un aspetto troppo “futuristico” e io sono troppo affezionata alla tradizione. Credo che comprerò l’ennesimo paio di infradito. Mia nonna quando indossai il primo paio, sarà stato l’inizio degli anni ’90, le chiamava ‘i scarpi cu’ iritu ‘ncagghiatu. Mi avrà chiesto mille volte se non mi dessero fastidio… Ora che ci penso in mezzo a tutte le scarpe che possiedo proprio comode comode non ne ho. Avrò il piede storto forse o un’abilità particolare nello scegliere quelle sbagliate. Ma storia vecchia è. Ho sempre avuto questa passione per le scarpe. Raccontano leggende familiari che, quando avevo si e no 6 anni, non ci fu verso di farmi togliere un paio di scarpe di vernice rosse. Scippai legnate, ma lo stesso con le scarpe messe e gli occhi cacati di pianto volli andare a dormire. Ho un sacco di ricordi legati alle scarpe nel periodo dell’adolescenza. Continua »
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