E biri chi manci (III)
Tre minuti
Olive insapori?
Padella, filo di extravergine, due spicchi d’aglio, che appena biondi toglieremo, una manciata di prezzemolo, servire calde.
Tre minuti
Solita fettina?
Filo di extravergine, la giro su un piatto, la pano, senz’uovo!, metto in padella. La carne più dura diventerà tenera…
Tre minuti
Solita fettina?
Sulla fettina distendo una sottiletta o una fettina sottile di formaggio dolce, due tre pachini spaccati a metà e una spruzzata giusta di origano. Cucino in padella con il solito filo di extravergine. Servire caldo.
Tre minuti
Solita pasta al sugo?
Mentre lo spaghetto 5 cuoce, in una padella faccio cucinare due, tre pugni di pangrattato.
A pasta cotta al dente, la faccio saltare sul pangrattato bello intostato, servire subito.
Tre minuti
Pasta alle vongole veraci.
Mentre lo spaghetto 3 cuoce, avrete messo un mezzo chilo di vongole veraci, per due persone, su un leggero soffritto di due spicchi d’aglio, che toglierete come al solito appena biondo,
cinque pachino e manciata di prezzemolo dopo tre minuti cottura.
Le vongole veraci compratele dal pescivendolo di fiducia e che siano pronte a cucinare e versatele con tutto il guscio.
Tre minuti
La mattonella.
Pane di tramezzini, fate dei quadrati imbevuti di succo di pomodoro crudo, condire a strati con maionese,tonno fino a fare almeno quattro strati. Servire ben freddo.
Sei minuti
Omelette prosciutto e funghi.
Padella antiaderente o non farete mai una buona omelette.
Per due pp., quattro uova, le sbattete e aggiungete un generoso pugno di pangrattato. Versato il composto aggiungere due/tre fette di prosciutto cotto e un sei sette funghi tagliati julienne.
Man mano che il composto addensa con una schiumarola a trapezio, avvolgete da un lembo della frittata la stessa, in modo tale da ricavarne una sorta di cravatta allungata, avendo cura, schiacciandola ogni tanto, che il composto possa cuocere bene.
Belle, queste ricette lampo.
Ricordarsi però di non sbattere le uova, per l’omelette, altrimenti si ottiene una frittata. Vanno mescolate alla buona, evitando che si emulsioni il tuorlo con l’albume.
E mentre la cuocete, continuate a rimestarla piano, in modo che cuocia e non rimanga cruda dentro e asciutta fuori. Deve rimanere morbida.
Per la pasta alle vongole, alcune scuole di pensiero propongono di scolare la pasta a 3-4 minuti dalla cottura e di continuare a cuocerla nell’acqua delle vongole fino a che diventi al dente (volgarmente si chiama risottatura, perché utilizza lo stesso principio della cottura dei risotti, che assorbono il condimento mentre cuociono). Solo che questo metodo è più scomodo e si rischia di ottenere un piatto saporito ma troppo salato.
A proposito delle vongole veraci voglio mettere sull’avviso che, per legge, vongole, cozze ecc. debbono essere vendute nella loro confezione in rete. In essa è riportata la data di confezionamento e la provenienza. Ovviamente a Palermo la disposizione viene disattesa con il rischio di comprare vongole vecchie e con il 20% di acqua pagata al prezzo delle vongole.
P.S.
nella padella io ci aggiungo una spruzzata di vino bianco.
Muoio. Anzi no. Vado a saltellare il pangrattato.
p.s. uno che palermo ormai non la vede manco con il binocolo.
TFM, tu continua a usare la “mollica” per impanare e la “tovaglia” per asciugarti al mare….
Se puoi ti vuoi partire a “slang” palermitano, a disposizione, quando e dove vuoi.
Sei un caro amico, 🙂
Giovanni
certo che trigliceridi e colesterolo poi si divertono….