Addio allo scapolato
L’addio al nubilato è, per una ragazza single, una serata un po’ inutile. Già sto da sola, vuoi invitarmi ad una serata tra sole donne? Bella novità davvero!!
Prima esperienza per me in questo fine settimana; ho tratto una verità: nessuno che non sia in grado di dare indicazioni stradali dovrebbe organizzare festini!
«Clà come ci arrivo?».
«È l’unica con le luci accese».
Ma in che strada fosse non è dato saperlo. Dopo 20 minuti di giri richiamo e chiedo: «Ma dall’uscita di Bagheria quanta strada c’è?».
«5 minuti».
Ma come cinque minuti!!?!!? Ma ora la strada non si misura più in km?
La villa con piscina che hanno scelto come teatro della serata è molto bella e lascia presagire scene da commedia americana, tipo di quegli addii in cui le amiche della sposa la fanno ubriacare fino a che lei non inizia a vomitare malignità su ogni invitata fino a giungere alla suocera, si guardano film porno per imparare cose nuove e si infilano banconote negli slippini leopardati degli spogliarellisti.
Niente di tutto questo in realtà.
L’imbarazzante momento dei regali, ovviamente tutti sexy toy, vedeva la sposina osservare ciucci fallici, torcia – pene di 50 cm, caramelline antinausea ovviamente peniformi e completino fosforescente e piumato per la prima notte, mentre continuava ad affermare che mai nella sua vita aveva visto così da vicino cose tanto somiglianti all’originale!
La serata comunque ci vedeva divise tra le smaliziate, che riproponevano pose singolari con la sopracitata torcia – pene, e le lupe, che dibattevano sul tema “congeliamo il latte materno”… (Seh e n’astate ni faciemu ‘i polaretti, arrivava nitido dall’altra parte del giardino). La frase cult della serata però spetta proprio alla festeggiata che per tutto il tempo non ha fatto altro che ripetere “l’ultima cena da scapola!”, “l’ultimo ballo da scapola”, “l’ultimo bagno da scapola!!!”. Fino a che finalmente qualcuno prende coraggio e dice: «Seh e domani mattina che ti svegli osso pizzillo???????».
cose un po’ squallide questi addii al nubilato o al celibato….
restano festicciuole squallide con quell’alone di falsa trasgressione, cavolo se sei trasgressivo/a lo sarai sempre, a prescindere da queste pagliacciate, se non lo sei rimarrai la persona che sei sempre stata…
Qui al nord va molto di moda festeggiare l’addìo al nubilato e celibato. Usanza a mio avviso stupida, un’altra di quelle importazioni anglosassoni di cui potremmo fare benissimo a meno. Con orgoglio ho sempre sostenuto che giù in Sicilia non si usa, adesso dovrò smentire.
Manca solo che l’addio si faccia per halloween..fest italianissima, si sa.
simona, sei per caso la figlia di Giuseppe ex funzionario di un ente parastatale?
Solo per dirti che, se si, ho conosciuto tuo padre
Io non li ho mai capiti molto gli addii al celibato o nubilato!
una volta partecipai!!
Luogo segretissimo la fidanzata, futura moglia non doveva sapere!!
talmente segreto che ad un certo momento il navigatore satellitare dell’ auto, ( non la mia naturalmente, mentre gli altri hanno il tom tom io ho il tuttocittà fotocopiato perchè l’originale è meglio tenerlo a casa ), ha cominciato a dire, “che fa mi pigghi pu culu?”.
Insomma arriviamo praticamente su un pizzo di montagna, in un luogo sconosciuto dalle parti di campofelice di roccella, ( giurerei in quel luogo ameno ed alto di quota di aver visto un Tempio Zen ). e li altri prima di noi avevano organizzato tutto!!!
– torta setteveli atta a sfamare circa 3/4 dell’ Africa nera, magari con l’aggiuntina ( ed io sono allergico al cacao, maledetti bastardi!!! )
– n.3 bottiglie di vodka alla fragola, n.1 bottiglia di jack Daniels, n.2 bottiglie di gin, n.4 case di birra Poretti, ( bada bene, Poretti, non Moretti, a buon inteditore…. ) e numero imprecisato di coca cola, fanta, sprite ecc ecc, 8 ancora bastardi, neppure una misera lattina di chinotto!!! )
naturalmente, essendo io allergico al cacao, mi è rimasto solo l’alcool!!
ma il bello doveva ancora venire. Un ragazzo, tramite conoscenze occulte, si vocifera legate alla massoneria ed ai cavalieri di malta, era riuscito a raccogliere una pseudospogliarellista!
ora volgio dire…..non per fare u schifintignusu, ma definirla bona ce ne voleva!!!
età media…circa 45 anni, ma questo non conta, ci sono 45 enni che danno filo da torcere a 20enni!
A me sembrava molto la signora chhe “arruoste” la carne alla champagneria, con tutto il rispetto alla nobile arte della signora, maestra nel suo campo e deliziatrice di molte serate, ma come spoglierellista proprio no!
Per non dire dell’ abbigliamento!!
scarpa con tacco alto 12 cm a spillo, autoreggente e rete, ( bucate dietro il ginocchio!!! ), minigonna con spacco inguinale, top più piccolo di circa 4 misure da cui trasbordavano due Zeppelin!!
E tutti li ad urlare, “si troppo bona!!!!”, “ti facissi”, “ti dicissi”, ” ta inf…” vabbhè ci siamo capiti va!!!!
Ttra i fumi dell’ alcool, al quale mi ero attaccato come ultimo palo nella bifera ricordo, il viso ebete del futuro sposo che mi diceva, ridendo come un picciridu a cui hanno regalato un lecca lecca, ” miiiiii…se lo sa la mia zita…viri chi succede ehehehehe! vero Ale? C’è i muorere!!”
Io sinceramente pensavo che se lo avesse saputo la sua zita, non si sarebbe incazzato, ma lo avrebbe guardato un pò preoccupata e avrebbe chiamato la neuro!!!!!
@ luisa : no.. non sono sua figlia.
@ alessandro : la birra Morena è meglio della Poretti ti sfido a testarla! Ma le tette a forma di Zeppelin mi mancano proprio come immagine. Peccato
Sono felice per te
Simona,
a proposito di indicazioni …stravaganti…indimenticabile quella di una mia amica:
Allora, vai avanti per un po’…a un certo punto, a destra, c’e’ un grosso negozio di arredamenti…non puoi sbagliare…Ecco io sto 300 metri PRIMA!
???…come prima?…:-)
@ luisa: :O
@ Maurizio: ” guarda è facile arrivarci. sulla strada c’è sempre la macchina di un signore che non esce mai. E’ rossa.”
Ciao Simu!!!!
haahhaha ciao lù
Io all’addio al nubilato di una mia amica ho conosciuto quella con cui mi cornificava il mio allora fidanzato!!! E io ignara di tutto che facevo la spiritosa del gruppo con un infinità di brindisi stupidi per la sposa… CHE ERA SUA SORELLA!!!!!!!!!
Che serata indimenticabile!!!
Mmm… ora che ci penso non mi hanno invitata neanche al matrimonio poi!!!! =)
Anchè a me ste cose monosesso non piacciono!
Le più belle feste a cui ho preso parte per tale occasione sono state due, la prima organizzata a sorpresa agli sposi insieme con un sacco di porcate e gadget divertenti per la mia compagnetta del cuore delle elementari, la seconda, dello stesso tipo, da me medesima organizzata per il mio nipotino (“ino” si fa per dire!), che già si maritò anche se più piccolino -di poco- di me! Non avete idea di che forma avessero le due torte in entrambe le occasioni…Una fallica, una poppeosa!! Qualcuno mangiando quella di forma fallica disse: “mmhhmm che buona, rì mucca un si pò livari!!”. Senza parole!
La mia festa di addio al nubilato (quasi un anno fa) è stata semplice semplice…una pizza con le mie sorelle ( e voleva venire pure mia madre!!!) e qualche amica, ma di cose strane per fortuna non se ne son viste…ste pagliacciate non mi piacciono….L’unica cosa cosa che mi è stata criticata è quella che la sera prima del matrimonio me ne son andata al concerto della Cantantessa e son tornata a casa alle 2.00…mi è stato detto:”ma sei pazza!!!!”….
Simpatici ‘sti commenti… peccato che il dialetto non sempre sia comprensibile… ad esempio: “«Seh e domani mattina che ti svegli osso pizzillo???????»” ed ancora “mmhhmm che buona, rì mucca un si pò livari!!” stanno per?
credo sia riferimento osseo….scapola – osso pizzillo!!! 😉
L’osso pizzillo è il malleolo tibiale. Neppure io che il siciliano lo parlo da sempre ho capito i commenti che hai appena citato…
Ba’ ma dite vero?
Allora: osso pizzillo, come detto da Luigi, è il malleolo tibiale. Tanto per capirci quello che si beccava con lo zoccolo del dott Scholls e struppiava assai.Quanto a “rì mucca un si pò livari” significa, letteralmente “non si può togliere dalla bocca(tanto è buono)”
Simo,cara la mia figlioccia, benvenuta tra gli autori di rosalio 😉
Grazie della “traslescion” Maria!
Si, la torta era così buona che non si riusciva a toglierla di bocca…(e per i più maliziosetti c’è sotto pure il significato celato…Vi ricordo che la torta in questione era di forma fallica!!).
Scusate! Per farmi perdonare la prossima volta scriverò anche la traduzione di fianco alla palermitanata! Ok?
è stato spiegato il significato di osso pizzillo ma non il gioco di parole fatto (tentato) dall’autore del post. Si tratta della connessione tra “scapola” e “malleolo tibiale” in quanto ambedue ossa del corpo umano
Grazie Cubì…
Ci tengo a precisare che i tentati giochi di parole non sono frutto della mia mente ( per fortuna, credo ).
ma non si poteva toglere alla mucca o non si riusciva a disfarsene magari sputandola?
un si putia livari i ‘mmucca, credo che il palermitano si esprima in questi termini quando vuole dire di cosa troppo buona. Come dire che è era “cilieppu”.
forse sarebbe opportuno, anche se fuori tema, spiegare pure cosa sia il cilieppu.
A frutta ‘ncilippata è quella che usiamo mettere sulla cassata, la frutta candita.
Mucca e mbucca. Ed io che avevo immaginato una mucca con quella cosa lì tra i denti…
Ma come si fa ad intendere che la frase “Seh e domani mattina che ti svegli osso pizzillo???????” intenda una connessione scapola-tibia come dopo un incontro ravvicinato con un tir?
Dai, secondo me te la sei inventata…
@ luigi : eh? tir?
@Franco: s’iddu un capisci chiddu ca c’è scrittu ca un bieniri a taliari na stu blog, vatinni, chissacciu a chiddu ri Milanu o ri Turinu, a proposito, comu si chiamanu? Ambrogiolio a Milanu o Giuvannolio a Turinu?
Vuoi che traduca?
@Luigi: io non conoscevo il gioco di parole scapola-osso pizzillo e devo dire che la battuta mi ha divertito, forse è un nostro modo di ribattere a certe esclamazioni come quando si dice “addirittura” a mugghiari del direttore, o “scummissa” a mugghiari ru scurmo (sgombro) ecco, la possiamo collocare in quel gioco di parole, secondo me.
Io l’avevo capita luigi….intuizione infermieristica? 😉
Ero in senso molto lato essendo sia la scapola che il pizzillo tessuto osseo, senza entrare nello specifico!
🙂
a Rob lo snob. Vivo a PA da 3 anni. Ti sentirai spiritoso, ma il tuo commento in vernacolo (questo sì comprensibile) è il tipico esempio della (presunta) affabilità dei palermitani nei confronti dei forestieri. Quando c’è da escludere si passa al dialetto stretto!
Siamo affabili con chi ci apprezza così come siamo, senza guardarci dall’alto al basso come se fossimo degli zulù (è pur vero che qualche zulù in giro c’è ancora) ed escludiamo il forestiero con un nostro vernacolo, come lo chiami tu (miii chi sii obsoleto!) e chiudiamo il cerchio quando abbiamo a che fare con…
come te.
Scusami Rob ma Franco non credo volesse guardare dall’alto verso il basso ma semplicemente chiedeva una traduzione.
Non ci vedo nulla di male, non penso sia intenzione di questo blog precludere la lettura ai non siciliani.
Infatti non credo si precluda la lettura ai nordici o comunque ai non siciliani in questo blog. l’intercalare di una frase tipicamente siciliana, tra l’altro tra virgolette, rende più simpatica la lettura di un post senza scadere nel volgare. Se poi ci sono animelle pie che non capiscono (o fanno finta di non capire) cosa diciamo ci adopereremo per loro con traduzioni estemporanee.
grazie Manuela. Rob, non faccio finta di non capire, che l’interpretazione dei modi di dire è risultata difficoltosa pure a voi… in quanto alla tua (presunta) disponibilità alla traduzione ti comunico che prima mi hai cacciato dal sito “s’iddu un capisci chiddu ca c’è scrittu ca un bieniri a taliari na stu blog, vatinni” e poi mi hai offeso “escludiamo il forestiero con un nostro vernacolo, come lo chiami tu (miii chi sii obsoleto!) e chiudiamo il cerchio quando abbiamo a che fare con… come te”
grazie di tutto e… addio!
Franco ti invito a rimanere. Alcuni commenti sono stati un po’ scortesi ma spero che non si ripetano in futuro.
@ rob lo snob: sei snob di nomignolo e di fatto!
Rosalio ma adesso pubblichi anche questi annunci pubblicitari camuffati che inviano gli utenti?
Daniele adesso è stato rimosso. Ti prego la prossima volta di utilizzare però l’e-mail per comunicare con me. Grazie.