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venerdì 22 nov
  • La Regione legifera poco, scontro tra Cascio e Lombardo

    Francesco Cascio Raffaele Lombardo

    Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Francesco Cascio, durante la cerimonia del ventaglio di ieri, ha attaccato il governo regionale guidato da Raffaele Lombardo: «”In questo scorcio di legislatura il governo Lombardo ha dimostrato di essere un po’ confuso. […] Non si è mai visto che un Parlamento non riuscisse a legiferare per la mancanza del Governo in Commissione e in Aula. È un problema che si è verificato più volte. Lo abbiamo registrato. È giusto che cooalizione che sorregge il presidente della Regione e quindi questo governo, dia una soluzione alla politica per fare in modo che a settembre non si verifichino più condizioni del genere. Altrimenti a quel punto ognuno ovviamente dovrà prendersi carico delle proprie responsabilità in maniera molto chiara».

    Lombardo ha ribattuto: «Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Francesco Cascio, eccede nella sia pur legittima difesa dall’accusa di inefficienza da cui si sente colpito in quanto presidente di una assemblea cui si rimprovera scarsa produzione legislativa. Per questo motivo reagisce nervosamente scaricando responsabilità sul governo […]. In verità il governo è impegnato in una azione difficile e duramente contrastata di razionalizzazione della “macchina regionale”, con un’attenzione particolare alla situazione finanziaria e organizzativa, che preoccupa non poco».

    Cascio è tornato nel pomeriggio sulla vicenda: «Ribadisco interamente quanto ho affermato questa mattina in occasione della cerimonia del ventaglio. […] Il mio […] non era un attacco. Ho soltanto rappresentato la realtò i fatti nella loro oggettività: il Governo non è stato presente come avrebbe dovuto né in commissione né in Aula. […] Manifesto, ancora una volta, al presidente Lombardo la mia piena disponibilità e quella del Parlamento che guido al fine di una collaborazione futura proficua. I buoni progetti del governatore sulla razionalizzazione della macchina regionale mi trovano perfettamente concorde e la sinergia di cui lui parla è esattamente ciò che voglio anch’io, ma non bastano i proclami».

    Dall’inizio della legislatura sono state approvate soltanto tre leggi regionali.

    Sicilia
  • 12 commenti a “La Regione legifera poco, scontro tra Cascio e Lombardo”

    1. Lombardo: «In verità il governo è impegnato in una azione difficile e duramente contrastata di razionalizzazione della “macchina regionale”, con un’attenzione particolare alla situazione finanziaria e organizzativa, che preoccupa non poco».

      Strano il risultato di questa azione di razionalizzazione che produce solo l’assenza del governo in Aula e giusto in piena estate!!! credo che “qualcosetta” vada rivista ma da cima a fondo!

    2. Lombardo studia da federalista padano ma mette in pratica solo l’immobilismo tipico meridionale.

    3. E’ nato un nuovo derby di Sicilia,però questa volta non si tratta di calcio ma di politica e cioè Lombardo(Catania)contro Cascio(Palermo).Alla fine chi pagherà il conto di questi litigi saremo noi cittadini siciliani,meglio ritornare a votare.

    4. Desidero far presente al Presidente della Regione che il 67% dei siciliani l’ha votato in chiave anti-sinistra e non per fortificare, nella Sicilia Occ.le, il suo partito l’ MPA – Se lo ricordi per favore

    5. Durante la campagna elettorale, ci hanno martellato il cervello con autonomia e federalismo.In cento giorni questo è il risultato!Ma a quanto pare,come in matematica, cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia…..

    6. ma quale autonomia…
      Forse e’ il caso di proporci all’illustre ospite di questi giorni,farci musulmani
      ed avere fino a 4 mogli.

    7. A.A.A. vendesi Sicilia. Trattasi di una delle più belle e popolate regioni italiane e della più grande isola del Mediterraneo. Situata in una posizione strategica dal puunto di vista geografico, ricca di testimonianze storiche e artistiche senza pari, e arricchita da Madre Natura di bellezze inarrivabili, nel corso degli anni la sua bellezza e il suo valore sono state deturpate e depauperate dal comportamento inane, quando non fraudolento, degli amministratori della cosa pubblica, e dall’inciviltà dei suoi abitanti che, in spregio ad ogni regola del vivere civile, l’hanno resa un immondezzaio a cielo aperto e una regione morta priva di ogni attività e ogni sviluppo, nonchè fertile incubatrice di comportamenti criminali e mafiosi. Gli interessati dovranno assumere in toto l’amministrazione e l’organizzazione dell’apparato legislativo esecutivo e di controllo dell’isola per riportarla ad un minimo di decenza. Noi non ne siamo capaci e ci proponiamo come schiavi, quali sempre siamo stati nel corso dei secoli. Astenersi traffichini, ne abbiamo già troppi, e perditempo.

    8. Ogghiu fitusu e paredda spunnata …. detto “paesano” ma calza a pennello, visti i soggetti.

    9. Uno, a guardarlo sembra un cantante in posa, di quelli fighetti stile anni ’70, un po’ Bobby Solo, (nessun intento offensivo, ovviamente, Bobby Solo è un buon cantante che ha partecipato alla storia della canzone melodica italiana. Che c’entra Bobby Solo? E’ piu’ interessante parlare di lui.
      L’altro a destra…meglio tacere.
      Ecco, questi due per conoscenza, capacità imprenditoriali e manageriali, per DNA -v. cattive abitudini ataviche, cioè sottocultura-, conoscenza e frequentazione col mondo moderno (funzionamento, know how, persino il linguaggio), non parlo nemmeno di politica vera perchè non sanno nemmeno cos’è, conoscono solo il teatrino squallido perennemente in scena che spacciano per politica, ebbene, dicevo, questi due, alla luce delle incapacità sopra esposte forse potrebbero gestire solo un condominio, e non piu’ di dieci comproprietari, FORSE!
      Finchè ci saranno ancora 100 siciliani che si recheranno alle urne per legittimare questo teatrino ampiamente fallito tutto il popolo siciliano ne pagherà le conseguenze, e resterà al palo mentre il mondo corre velocissimo e loro babbiano con discorsi da teatro dell’assurdo. Se ne vadano a vivere qualche anno in Spagna o Irlanda per provare a capire come hanno fatto a divenire Paesi “moderni”, quando pochi anni fa erano nelle stesse condizioni attuali della Sicilia.

    10. Tony-Rosalio, se cortesemente mi puoi togliere quella parentesi infiltrata prima di nessun…Rosalio è pieno di correttori schiffarati che “non parlano”, meglio evitare…

    11. Ora devo sottoscrivere e condividere in toto il commento di Vicé Acquadicielo; e mi permetto, modestamente, di copiare qui un mio commento che ho postato nel blog di Acquadicielo circa un mese fa.
      Ecco:
      innanzitutto l’italia non esiste, é un similpaese. In questo contesto da similpaese e con le non-regole in vigore, coi sistemi attuali ampiamente falliti, per la Sicilia non é prevista nessuna salvezza reale, solo una triste e apatica sopravvivenza. C’é una sola via per la salvezza della Sicilia: divenire una federazione, un Paese dell’Europa, o come dir si voglia, indipendente, quindi contatti diretti con Bruxelles, senza nessuna intermediazione operata dal similpaeseitalia.
      In questo nuovo sistema la Sicilia DEVE essere amministrata per i primi 20 o 30 anni da veri managers internazionali, di preferenza scandinavi, tedeschi, e simili. Managers impiegati e retribuiti, con obbligo di risultati, dalla comunità europea. Gli indigeni aspiranti amministratori del bene pubblico dovranno prima essere definiti idonei da apposite commissioni internazionali, quindi senza nessuna possibilità di ammuini e promozioni facili. La condizione essenziale per poter essere sottoposti agli esami di idoneità é di giustificare almeno 5 anni di studio ed esperienze lavorative -veri e propri stages- nel settore (politica, amministrazione, gestione, etc.) in almeno due diverse capitali europee. Se gli indigeni aspiranti amministatori otterranno l’idoneità saranno inseriti gradualmente accompagnati dai suddetti managers internazionali che comunque saranno i soli a decidere per almeno 20-30 anni. Il tempo di formare nuove generazioni SERIE e non rivedere in Sicilia gli attorini di serie inferiore che oggi si spacciano per politici. Attorini di basso profilo che si vede chiaramente quando si esibiscono in tv e giornali che sono intenti esclusivamente a costruire frasi (purtroppo belle per loro) ad effetto, da fare impressione, da sembrare vere, quando non si tratta d’altro che di bla bla, gargarismi verbali insensati, retorica alla moda del momento, utili per far passare il tempo e giustificare la loro presenza. Discorsi che sono lontanissimi dalla realtà e dalla praticità la piu’ elementare. Teatro squallido nella terra dei paradossi, laddove il normale diventa straordinario, il diritto si trasforma in favore, dove il torpore impedisce la vita vera.

    12. Vi invito a leggere un’articolo pubblicato nella Gazzetta del Sud del 12 agosto 2008, pag. 26, ed. di Palermo, intitolato:”Cosa fare dei regali del Sultano? Lombardo valuterà l’uso istituzionale.” Sottotitolo……….. leggete, leggete non voglio TOGLIERVI QUESTO PIACERE.

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