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martedì 5 nov
  • Ci sono storie che non cambiano mai

    Sono le storie che hanno l’eterna lotta tra bene e male come fulcro.
    C’è sempre una continua battaglia, tra le due entità che difficilmente riescono a vivere in pace.
    Il bene, perché “forse”, è troppo “buono”.
    Il male…perché beh, è la sua natura non scendere a compromessi.
    Questa volta, questa storia, non tratta l’ultima avventura di Batman o del nostro supereroe preferito, parla però di alcune persone che io non so definire altro che eroi, anche se non camminano con un mantello sulle spalle e non hanno pistole speciali nel taschino.
    Alcuni giorni fa, il male, che d’ora in poi possiamo chiamare anche mafia, giusto per non nascondere nulla a nessuno e non far crescere i più piccoli pensando che certe brutture della società non esistano concretamente, ha rotto quell’equilibrio di “pace” che si sta tentando di costruire, da anni, in contrada Micciulla.
    Fondo Micciulla, per gli amici “Base Scout Volpe Astuta”, è un terreno
    confiscato alla mafia
    nel 1981 grazie anche a Giovanni Falcone.
    Nel 1997 fu affidato all’Agesci per realizzare una base scout internazionale.
    Negli anni, migliaia di scout provenienti da svariate parti d’Italia e d’Europa hanno dato il loro contributo per la realizzazione di questo grande sogno.
    Sono loro gli eroi di cui parlavo prima.
    Sono loro che, silenziosamente, spendono le loro giornate sia d’estate che d’inverno, sia col caldo che col freddo, per mettere una pietra, sistemare un mattone, rialzare un muro, pulire il terreno e…tappare i buchi.
    Sì, i buchi. Non quelli di simpatici animaletti che vivono sottoterra però. Buchi fatti da persone prepotenti. Da persone che, sebbene siano passati oltre 25 anni dalla confisca, non hanno ancora accettato l’idea di far sorgere qualcosa di bello e di importante in un quartiere disagiato come quello di Altarello.
    L’ennesimo buco è arrivato in una parete della casa. Dove le porte blindate non bastano, dove le grate alle finestre non servono, ecco che per entrare, per disturbare, si creano buchi alle pareti.
    In questi anni sono stati compiuti parecchi furti e vandalismi in questo modo.
    Il 14 agosto, mentre tutti ci preparavamo per il falò di Ferragosto, per la pasta al forno e per la tendina da portare in spiaggia, si è compiuto l’ennesimo atto di prepotenza. L’ennesimo atto intimidatorio.
    In queste settimane infatti, erano venuti parecchi gruppi scout da varie parti d’Italia per dare una mano. Erano state costruite alcune pareti interne, erano state imbiancate, finalmente dopo vari anni, alcune stanze che erano nere per gli incendi che, più volte, furono appiccati all’interno.
    Non è stato rubato nulla. Sia perché c’è ben poco da rubare (ma in passato, per dar fastidio è stato fatto anche quello), sia perché, quello che questi prepotenti volevano mandare, era solo un segnale.
    Lo stesso segnale che fu mandato per Pasquetta, quando entrarono nella casa per gettare le immondizie del loro pranzo.
    Loro – secondo le loro menti contorte – sono ancora li dentro a comandare ed è questo che vogliono farci credere.
    Hanno imbrattato le pareti imbiancate, riempiendole di scritte. Hanno distrutto alcune opere in costruzione.
    Hanno vanificato il sudore di settimane di lavoro degli eroi descritti sopra.
    Contrada Micciulla è a 5 minuti di bicicletta da casa mia. Io la sento come una stanza di casa mia.
    Forse perché lì ci son cresciuto, quando già a 14-15 anni andavo a scavare per liberare dai detriti e dalle macerie quella stupenda opera architettonica del XVI secolo sotto il livello del suolo che è la Camera dello Scirocco.
    Struttura che i mafiosi non riconobbero e che usarono come grande cestino per i loro rifiuti.
    Quel buco verrà tappato nuovamente e silenziosamente si riprenderà a lavorare.
    Sarebbe bello vedere però, una maggiore solidarietà da parte dei cittadini che spesso leggono certe notizie e passano avanti, come si trattasse di qualcosa di distante.
    La mafia, oltre a distruggere ciò che viene costruito gratuitamente, impoverisce anche la nostra città.
    La Base Scout Volpe Astuta è un progetto che negli anni vorrebbe diventare luogo d’incontro privilegiato per attività educative e di crescita dei giovani della nostra città, non sottovalutiamolo.
    Siamo noi ad essere lì dentro, non loro. Ditelo in giro, fateglielo sapere.

    Ospiti
  • 26 commenti a “Ci sono storie che non cambiano mai”

    1. Ominicchi…..lo facessero alla luce del sole….

    2. è il primo thread bello ed interessante che leggo su rosalio, complimenti.

    3. concordo con fabius

    4. Forza vfratelli che ce la faremo.
      Chi ladura la vince

    5. Ma è mai possibile che per sapere certe notizie dobbiamo aspettare lo sfogo di qualcuno????? In un Blog? Perchè i giornali (anche quelli locali) non ne parlano? Grande Emanuele. Uniamoci tutti. Facciamo qualcosa. Non possono, non DEBBONO averla vinta loro!

    6. In realtà la notizia è stata diffusa anche da TRM e TGS, ovviamente dietro nostra segnalazione. Purtroppo credo che, soprattutto in questi giorni, a seguire quei telegiornali vi sia una cerchia fin troppo stretta di persone.
      Oggi pomeriggio dovrei andare li, se posso scatto qualche foto.
      Ciao,
      Emanuele

    7. Ho sempre avuto grande ammirazione per gli scout
      @Nicola: quoto!
      Aggiungo: il problema rimane e rimarrà sempre l’ignoranza…certa gente non si rende conto, perchè non ha i mezzi per farlo, che tutto ciò che viene fatto da piccoli e grandi eroi è anche, e soprattutto, per il bene dei loro figli, per un cambiamento reale che arriva dal basso nella speranza di sviluppare radici solide.

    8. E’ un problema molto più complesso e intricato di quello che sembra.
      Per fortuna fanno da controcoro le notizie, che ho letto in questi giorni, relative al successo che stanno avendo i prodotti agro-alimentari ricavati nei terreni sottratti alla mafia.

    9. Confermo che la notizia è stata pubblicata su GdS e ha avuto un servizio su TRM.

    10. Caro emanuele,
      basterebbe poco.
      basterebbe una telecamera a circuito chiudo vicino al portone.
      per quanto mi riguarda non penso che sia la “MAFIA” a creare danni alla struttura ma pochi e indegni ragazzacci della zona che si divertono a burlare i “cretini con i ponpon” che anche di inverno mettono i pantaloncini corti.

      La base non reca nessun fastidio alla grande mafia della zona anche perchè credimi che le attività che si fanno dentro non sono di minimo intralcio.
      Posso affermarti con sicurezza che il via vai di gruppi scout è anche fonte di guadagno per i pochi commerciarcianti della zona.

      nascondersi dietro la denuncia ai soliti ignoti o alla mafia è facile ma non porta da nessuna parte.

      coinvolgete invece le maestranze della zona e le persone del quartiere per fare diventare un baluardo della lotta alla mafia un bene della comunita.

      Ho vissuto l’assegnazione della base all’agesci alla fine degli anni 90 quando ancora era in vita “volpe Astuta” e con rammarico devo dirti che ha creato molti più danni il bigottismo e la chiusura mentale dietro cui si nascondono alcuni rappresentanti scout che l’indifferenza della cittadinanza.

    11. Non mollate se se la prendono con gli scout vuol dire che sono alla frutta!

    12. Pollo, mi dispiace ma non sono d’accordo. Si vede che non conosci bene la realtà del quartiere e tutte le “avventure” che la base ha vissuto in questi anni.
      I “ragazzacci” come li chiami tu, ci sono, è vero. Vengono a disturbare durante le attività e vengono a giocare quando non c’è nessuno.
      Andare però a scardinare a colpi di sega elettrica (portandosi dunque 50 metri di prolunga per attaccarsi al contatore fuori) alcune finestre in ferro non è opera dei “ragazzacci”. O per lo meno, non è solo “la loro voglia di divertirsi distruggendo” a spingerli in tal senso.
      Non voglio credere che abbiano così tanta “voglia di fare malefica” dentro.
      Purtroppo c’è dell’altro dietro. E la si può avvertire quando colui che è considerato essere attualmente uno dei *pezzi grossi* del quartiere, viene dentro la base per capire cosa si stia facendo con la scusa di cercar suo figlio (una domenica mattina?!?).
      I capretti morti, non posso credere neanche che siano frutto della voglia di divertirsi di questi “ragazzacci”.
      Stai attento, la Mafia è invisibile… e si serve spesso dei più piccoli per arrivare dove vuole senza farsi notare.
      Infine, dici di conoscere la base ma ti renderai conto tu stesso che una telecamera installata sul portone è tanto utile quanto un chewing gum per fermare un aereo.
      A Fondo Micciulla, è possibile accedere da un’infinità di posti, il terreno è molto grande e non è servito neanche riempire le mura perimetrali di vetri e filo spinato.
      Ciao,
      Emanuele

    13. caro Gabriele,
      ahimè la realtà del quartiere la conosco benissimo.

      ci sono nato. ci vivo. mi affaccio dalla finestra e vedo la base. sono stato scout per 15 anni e credimi che conosco tutti i precedenti.

      io credo poco alle ritorsioni mafiose al fine di ostacolare le attività antimafia (in questo caso).
      non è che tutti i ragazzi che partecipano alle attività fanno inchieste e denunciano alla polizia i tipi loschi del quartiere o la valanga di illeciti che sono alla portata di tutti.

      anche prima dell’assegnazione dell’immobile agli scout, la casa era stata distrutta e tutto ciò che era recuperabile era stato venduto o barattato.

      è possibile secondo te, che le finestre siano state rubate per rivendere il ferro?

      tieni presente che nella vicina via Altarello ci sono famiglie oneste che fino a pochi anni fa chiedevano la carità e mangiavano pasta con le bucce di limone, lì gli scout hanno fatto tanto recuperando il salvabile e “addomesticando” i figli della miseria e della disperazione che sarebbero rimasti altrimenti in balia della criminalità della zona.
      poi qualcosa si è rotto! ha vinto il bigottismo tipico di una parte di cattolici sul pragmatismo che ci vuole per risolvere alcuni generi di problemi! (ma quest’ultima è opinione mia ovviamente)

      sono sicuro del fatto che la via per evitare atti di vandalismo sia quella di fare percepire alla comunità (brutta o cattiva che sia) che la base è patrimonio del quartiere e della cittadinanza.

      apritela, chiedete aiuto e organizzate alternative per strappare i bambini dalla strada, richiedete l’aiuto dei ragazzini un pò più grandi per potare l’agrumeto o rinfrescarei muri… tanti piccoli gesti proprio come faceva padre puglisi per fare “affezionare” la comunità alla cosa pubblica.

      lì si, senza esagerare troppo coi padre nostro e la catechesi, che si potrebbero raccogliere mooolti risultati.

      per quanto riguarda il problema delle recinzioni…
      autofinanziamento e richiesta fondi alla regione potrebbero essere delle soluzioni.

    14. tenete duro ragazzi! coinvolgete anche le altre associazioni cittadine (FSE, San Benedetto, CNGEI) nella gestione e manutenzione.. l’unico modo per evitare intrusioni e tenere la base costantemente al centro di attività, così che chi vuole danneggiarla (mafiosi, tamarri e giu di li) sia scoraggiato…

      per il resto, ricorda caro emanuele che abbiamo promesso di fare del nostro meglio.. quello che state facendo a Fondo Micciulla è sicuramente meglio di quello che (non) c’era prima..

      Buona Caccia

      Luciano

    15. Caro Pollo,

      mi rendo sempre più conto che in questa incantenvole isola sulla quale viviamo, siamo sempre più bravi ad osservare da fuori, ad esprimere giudizi o dare consigli … Conosciamo bene le realtà di alcuni dei nostri quartieri (a Catania al centro nautico, avviene all’incirca la stessa cosa … certo non sono ancora arrivati a questo punto)-
      Allora iniziamo a vederci protagonisti di quello che accade nella nostra isola. Chi ha gestito fin ora la base non ha mai “mollato”, ricordo tutte le volte che se ne è parlato alle assemble regionali.
      Beh “cari scout”, continuiamo a essere parte attiva di ciò che accade.
      Non molliamo

    16. Pollo, quindi tu stai dicendo che il problema sia “il bigottismo dei cattolici”?! Mi sembra voler vedere del marcio anche dove non ce n’è.
      Perché li di parole, con i ragazzi del quartiere ce ne sono davvero poche… e il finale dimostra che si, vivrai a 2 metri dalla base, ma la vivi ben poco.
      Durante l’inverno c’è un gruppo di persone che si occupa di tenerla “in vita”, di migliorarla giorno per giorno… ed ogni volta che qualche ragazzo (non scout) del quartiere si avvicina, si tenta SEMPRE di coinvolgerlo, di fargli capire che quella Base è una ricchezza per tutti.
      E non lo si coinvolge a parole, ma con una cazzuola e del cemento in mano, come tutti gli altri.
      Sarebbe bello vederti all’opera il prossimo inverno, senza chiacchierare qui… perché quel bigottismo, è più facile metterlo in atto seduti dietro un monitor.
      Luciano, grazie per l’incoraggiamento… è così che si va avanti. Già il buco è stato tappato dal clan (di Cuneo) che si trova in questi giorni alla base…
      “Laciamo il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.
      Ciao,
      Emanuele

    17. Più duri del cemento….

      Oggi pomeriggio sono andato alla Base Scout Volpe Astuta perché tra un paio di settimane inizia il Cantiere Nazionale R/S e come l’anno scorso farò parte del pattuglino che si occuperà della veglia/spettacolo di fine campo.
      C’era li un c……

    18. innanzitutto io ho detto bigottismo di una parte di cattolici… non travisare le mie parole.

      il mio quartiere lo conosco benissimo.

      il fatto è che non deve essere il ragazzo ad avvicinarsi, ma la base e l’associazione ad avvicinarsi al ragazzo!

      sapessi un giovane prete nella zona dieci anni fa quanti “elementi persi” ha recuperato chiudendo il confessionale, e girando in bicicletta per le vie del quartiere…

      eventualmente visto che per ragioni storiche e di età non conosci bene le storie, fatti raccontare da Anna Meli (persona molto pragmatica, che se è il caso se ne frega della dimensione cattolica pur di risolvere i veri problemi e fare il vero servizio) come e quanto verso il basso sia scaduta l’attività del gruppo scout di quartiere.

      a presto.
      e occhio a non cadere nel circolo vizioso di quegli scout (per fortuna la minoranza ma spesso la rappresentanza!) che paventano una superiorità morale solo perchè portano il fazzolettone o mettono da parte la loro famiglia naturale per dedicarsi alla grande famiglia AGESCI.

    19. Pollo, mi farebbe piacere approfondire la discussione. Mi sembri più grande di me ma il confronto, anche tra differenti fasce d’età lo reputo sempre costruttivo.
      Nel mio profilo è presente un indirizzo e-mail. Perché almeno li non ti identifichi col tuo nome e cognome? Non che cambi qualcosa, solo che mi sembra da stupidi ogni volta parlare con “pollo”. Mi scappa un sorriso ed è dura tornar seri.
      Comunque con Anna Meli ci lavoro in staff da alcuni anni. E’ stata lei a crescermi nel suo gruppo e la conosco abbastanza bene.
      Le difficoltà del gruppo scout del quartiere le conosco a grandi linee anch’io, ma la base è “un bene di tutti” che va ben oltre la dimensione del gruppo che lavora su quel territorio.
      E… non metto da parte la famiglia. Faccio piuttosto i salti mortali per riuscire ad esserci… forse perché ho ancora quella grinta tipica dei giovani che non si sono disillusi di credere che le cose possono cambiare.
      Ciao,
      Emanuele

    20. Ehm, rettificando il commento precedente.
      1. Non è “il gruppo di Anna Meli”, non vorrei che la gente credesse che esistono gruppi appartenenti a singole persone. 😀
      2. Non è stata SOLO lei a crescermi, però è stata mia capo in vari momenti della mia crescita.
      Aspetto una tua e-mail e, per i più curiosi, oggi ho scattato una foto del buco tappato. 😉
      Ciao,
      Emanuele

    21. caro Emanuele,
      parla di questa discussione con Anna e lei ti saprà chiarire tutto.

      il mio nick è pollo… proprio perchè ironicamente credo che solo un pollo (come me) possa nel 2008 essere un’idealista convinto che si batte tutti i giorni per creare un mondo migliore, che denuncia, che piuttosto che 1 euro per una festa religiosa di quartiere (botti, fuochi d’artificio et simila) meglio un pacco di pasta al clandestino lavavetri o i libri al bambino che vende le rose nei locali notturni.

      la mia identità non è importante, se gridassi il mio nome all’interno della base dipende chi c’è potrebbe invocare il “rogo” per eresia.

      mi sono sempre battuto perchè gli scout avessero la capacità critica di stabilire quando è il momento della fede e quando è il momento dell’azione…
      non ci sono riuscito.

      adesso basta,
      un grosso abbraccio
      da uno che scout lo è dentro sul vero senso.

    22. Caro pollo, mi sembri fin troppo idealista.
      Mi insegni che nella vita contano di più le azioni, le tue fin dove arrivano? Ho letto dei tuoi lamenti e delle tue osservazioni esterne, non ho letto invece cosa hai fatto. C’è gente che si occupa della base da 20 anni e ancora ha il carico di entusiasmo. Conosco gente che oltre all’entusiasmo ha un attaccamento mostruoso nei confronti della base, gente che ha pianto alla notizia del “buco” e gente che è ritornata a casa prima dalle vacanze per poter dare una mano. E poi ritornando in tema non capisco questa tua voglia di ridimensionare un atto che è chiaramente una intimidazione dando come plausibile risposta quella che si tratti di una stupida ragazzata. Questa proprio non la capisco, a maggior ragione che abiti in zona.

    23. ciao
      mi chiamo massimiliano, sono il capo del clan dell’Arona 1 (zona Novara) ho letto la notizia dell’atto intimidatorio del 14 agosto(anzi melhanno comunicata i miei ragazzi!!!!) cerco di trovare dentro me la forza per non farmi assalire dalla rabbia e dallo sconforto!!! con i ragazzi quest’anno abbiamo affrontato il capitolo sulla lotta all’illegalità e in particolare alla cultura mafiosa!!! è stato un viaggio lungo che ha fatto capire ai miei ragazzi che è con i piccoli gesti del quotidiano e con le scelte che facciamo tutti i giorni che lottiamo contro la cultrura mafiosa e cerchiamo di lasciare il mondo un po’ migliore!!! certo belle parole ma poi nel concreto capisco la diffioltà di scontrarsi con la realtà in cui vivete, la difficoltà della realtà in cui fate i capi scout!!!
      è difficile per me in questo momento trovare le parole giuste da dire ai ragazzi, (perchè faccio proprio fatica a trovarle dentro me!!!)

      ah!!! diementicavo un piccolo particolare ho fatto la route al fondo micciulla la prima settimana di agosto e le pareti erano stati i miei ragazzi a imbiancarle!!! siamo partiti da casa sapendo che quello era quello che dovevamo fare al campo quest’estate!!! è stato duro!!!molto faticoso (tra l’altro in clan ad arona sono praticamente tutte ragazze!!!) piu passavano i giorni e piu ci affezionavamo alla base grazie al lavoro su quelle pareti!!!!praticamente il significato di un servizio di una settiamana distrutto dopo 7 giorni!!!
      ecco perchè faccio fatica a trovare le parole da dire alle ragazze che oggi mi chiamavano disperate dopo aver letto le varie notizie!!!
      però poi penso……penso che i miei ragazzi a settembre dell’anno scorso non sapevano neanche cos’era la base scout volpe astuta, all’inizio dell’anno non si erano mai posti il problema della cultura mafosa che attanaglia la loro italia!!! ora sono stati loro a interessarsi della storia della base anche dopo la nostra partenza(AZZ…)!! hanno incontrato a palermo tante persone significative che con il loro esempio hanno testimoniato loro come si vive la lotta alla mafia nel quotidiano!!! e hanno gia pensato di proporre la veglia rover nella nostra città, hanno pensato di fare le giornate a scuola per diffondere quello di cui sono stati testimoni, eppoi chissa che altro verrà loro in mente!!!e allora pensando a cosa dire loro alla prima riuione di clan quando faremo la verifica della route (alla luce di quello che è sucesso) penso che ripartirò da 2 frasi 1) è di falcone: “la mafia è un fatto umano, e come tutti i fatti umani ha avuto un inizio e avrà una fine!!! 2) è la frase che hanno voluto scrivere sul murales delle pareti del fondo micciulla per far sapere agli altri cosa hanno imparato da questa esperienza: “è con i piccoli passi che si raggiunge la meta!!!
      quindi credo che solo perseverando tutti assieme a mettere l’impegno nel lavoro alla base potremo raggiungere l’obbiettivo di rendere la base scout luogo d’incontro privilegiato per attività educative e di crescita dei giovani della nostra città.

    24. cari tutti che avete scritto e continuerete a scrivere su questo blog, vi voglio ringraziare di cuore per le vostre parole di sincero affetto e di incoraggiamento!
      sono uno scout da quando sono nato e al fondo micciulla, oggi base scout volpe astuta, ho passatto (e passo tutt’ora)come emanuele tantissimo tempo. Sono uno dei capi che si occupa del servizio alla base e del cordinamento delle attività(scout e non) che si svolgono alla base, leggere il post di massimiliano mi fa molto piacere e mi da l’ulteriore carica per continuare a lavorare lì dentro(e lì fuori), ma mi fa anche capire quanto sia difficile far capire a chi non è del luogo, inteso anche come palermo, quanto sia difficile trovare le parole giuste per spiegare cosa facciamo alla base e quanta Fede(intendetela come volete)abbiamo nel perseguire questo progetto di realizzazione di un luogo che parli concretamente, con “pietre e cemento” di legalità. Ringrazio, e condivido in parte i pensieri di pollo, che posso solo intuire chi sia…e mi farebbe piacere, al di la del gioco virtuale incontrare e condividere con lui e quanti vogliano aiutarci concretamente alla base, pensieri, idee e progetti…in seguito forniremo a quanti interessati il sito della base che sarà uno strumnto serio e concreto che racconterà delle cose belle e anche di quelle brutte (che comunque posseggono semrep uno aspetto di bellezza!) di ciò che succede a volpe astuta!
      nel ringraziare nuovamente tutti, in maniera sincera e fraterna invitiamo giorno 6 settembre alle ore 21.30 a palermo,presso la base scout volpe astuta per prendere parte a una veglia spettacolo realizzata da circa 30 ragazzi provenienti da tutta italia, che lavoreranno alla base e si confronteranno sulla legatità e come combattere e resistere alla mafia/illegalità(via micciulla è una travera di via altarello, che a sua volta è una parallela di via pitrè…è più facile di quanto sembri poterci arrivare).
      buona vita peppe

    25. […] potuto parlarvi di questa notizia in cui si dice che la mafia continua a rompere le scatole a un gruppo che sta costruendo una base […]

    26. massi ho letto il tuo commento..ops! ti voglio tanto bene!

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