Non che sia un argomento innovativo ma, prendiamone atto, è tempo di rientro già per un po’ di persone. Se anche tu fai parte della schiera di fortunati individui che hanno potuto migrare verso altri lidi, al rientro ti tufferai nelle fasi post-vacanza.
I primi tre giorni, ripercorri le tappe del tuo viaggio, tutta triste guardi l’orologio alle 11:00 e pensi “miiii mi alzavo a quest’ora”, lo guardi alle 19:00 e ti vesti per l’aperitivo anche se lo fai da sola in un balcone al secondo piano della via d’Ossuna, lo guardi all’una e ti schifi perché domani lavori e invece che andare a ballare sei con un occhio già chiuso e l’altro che guarda i Bellissimi di Rete 4. Mille flashback ti vengono in mente e magicamente anche gli imprevisti più fastidiosi, tipo errore del receptionist dell’hotel sulla tua prenotazione, ritardo di tre ore della nave con conseguente perdita della coincidenza e uno strano tizio francese che non vedevi mai di giorno ma che compariva alle 5:30 di mattina per dividere il taxi (* ndr questi ultimi dettagli potrebbero essere autobiografici) sembrano tutte esperienze bellissime ed irripetibili, perché sei tornato alla realtà. Continua »
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