Palermo: adesso serve l’aiuto dei tifosi per far ripartire il “progetto”
“L’anno scorso il Cagliari di Ballardini giocava alla pari contro le grandi e lo stesso deve fare il Palermo”. Ecco in sintesi le aspettative del presidente Maurizio Zamparini dopo l’esonero di Colantuono. A dire il vero, preoccupa quel “deve” che sembra non lasciare troppo tempo al nuovo allenatore per riorganizzare la squadra. Sabato c’è la Roma al “Barbera”. Sarà la prima partita di campionato in casa, la prima di Davide Ballardini sulla panchina rosanero, la prima del nuovo modulo (che dovrebbe essere un 4-3-1-2) .
Soltanto i tifosi potranno fare la differenza. In un momento così delicato, dove i meccanismi devono essere nuovamente ripensati e rodati, la forza del pubblico pagante risulterà determinante per dare quel fiato e quella corsa in più che a Udine non abbiamo visto. Di Natale e Quagliarella, così come tutti i loro compagni, sembravano andare veloci il doppio rispetto ai rosa. I motivi? Fondamentalmente la condizione fisica che ha reso ancor più difficile da attuare il modulo tattico del Palermo (il 4-3-3), già di suo poco incline all’equilibrio. Hanno pesato molto i carichi di lavoro degli ultimi mesi. L’aveva capito Zamparini (espertissimo uomo di calcio) e l’ha intuito anche il neo tecnico Ballardini che durante la conferenza stampa di presentazione ha detto chiaramente che allenerà i suoi giocatori in modo leggero per farli entrare in forma il prima possibile, sperando di essere competitivi già contro i giallorossi.
Intanto vi giriamo l’appello del patron rosanero che Mediagol ha raccolto: “È soprattutto in momenti difficili come questo che abbiamo bisogno dei tifosi – ha spiegato Zamparini – per questo vorrei invitare tutti i tifosi del Palermo a starci vicino e a trasmetterci la loro energia nella partita contro la Roma”. Il famoso “progetto Palermo” passa anche da questo, la palla torna ai tifosi.
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