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sabato 23 nov

Archivio del 8 Settembre 2008

  • Palermo: adesso serve l’aiuto dei tifosi per far ripartire il “progetto”

    “L’anno scorso il Cagliari di Ballardini giocava alla pari contro le grandi e lo stesso deve fare il Palermo”. Ecco in sintesi le aspettative del presidente Maurizio Zamparini dopo l’esonero di Colantuono. A dire il vero, preoccupa quel “deve” che sembra non lasciare troppo tempo al nuovo allenatore per riorganizzare la squadra. Sabato c’è la Roma al “Barbera”. Sarà la prima partita di campionato in casa, la prima di Davide Ballardini sulla panchina rosanero, la prima del nuovo modulo (che dovrebbe essere un 4-3-1-2) .

    Soltanto i tifosi potranno fare la differenza. In un momento così delicato, dove i meccanismi devono essere nuovamente ripensati e rodati, la forza del pubblico pagante risulterà determinante per dare quel fiato e quella corsa in più che a Udine non abbiamo visto. Di Natale e Quagliarella, così come tutti i loro compagni, sembravano andare veloci il doppio rispetto ai rosa. I motivi? Fondamentalmente la condizione fisica che ha reso ancor più difficile da attuare il modulo tattico del Palermo (il 4-3-3), già di suo poco incline all’equilibrio. Hanno pesato molto i carichi di lavoro degli ultimi mesi. L’aveva capito Zamparini (espertissimo uomo di calcio) e l’ha intuito anche il neo tecnico Ballardini che durante la conferenza stampa di presentazione ha detto chiaramente che allenerà i suoi giocatori in modo leggero per farli entrare in forma il prima possibile, sperando di essere competitivi già contro i giallorossi.

    Intanto vi giriamo l’appello del patron rosanero che Mediagol ha raccolto: “È soprattutto in momenti difficili come questo che abbiamo bisogno dei tifosi – ha spiegato Zamparini – per questo vorrei invitare tutti i tifosi del Palermo a starci vicino e a trasmetterci la loro energia nella partita contro la Roma”. Il famoso “progetto Palermo” passa anche da questo, la palla torna ai tifosi.

    Palermo
  • Proposte su viabilità e inquinamento a Palermo

    Mentre proseguono le procedure per il rimborso dei pass per le zone a traffico limitato rilasciati a Palermo, ormai appurata in secondo grado dalla giustizia amministrativa l’illegittimità delle stesse, i livelli annuali di inquinamento da polveri sottili in città rimangono alti, con gravi rischi per la salute dei cittadini.

    Vi chiediamo di utilizzare i commenti di questo post per scrivere le vostre proposte per la risoluzione del problema da girare all’amministrazione comunale (Stefania Petyx, inviata di Striscia la notizia, si è resa disponibile a farlo qualora ne emergessero di concrete).

    Non si tratta di un post di inchiesta né di protesta (ce ne sono stati in passato su queste pagine) ma di un post di proposta.

    Palermo
  • Cammarata a Gerusalemme al museo dell’Olocausto

    Il sindaco di Palermo Diego Cammarata è in Terra Santa in pellegrinaggio privato con altri parlamentari e sindaci italiani. Ieri ha deposto allo Yad Vashem, il museo dell’ Olocausto, una corona di fiori davanti alla fiamma perenne nella Sala della Rimembranza.

    Il sindaco ha detto di avere provato «un’emozione fortissima e una profonda commozione» e ha aggiunto: «Da sindaco di Palermo partecipare alla deposizione della corona è stato il segno di continuità per un impegno che la città di Palermo ha già assunto con l’apertura lo scorso anno di un Giardino dei Giusti del mondo».

    Palermo
  • 8 settembre 1943

    Palermo subì la guerra e i bombardamenti. La preparazione dello sbarco in Sicilia degli Alleati costò alla nostra città, ai nostri parenti, lutti e sacrifici. Mia madre ancora non si capacita perché “’dri cornuti r’ingrìsi” bombardassero con tutti quegli aerei che oscuravano il cielo, mentre gli americani, che non hanno perso il vizio di essere pasticcioni, lanciassero bombe su qualsiasi cosa si muovesse e senza pensarci su. “Finiscila la pasta, mangiala tutta !” mi diceva bambino e anche dopo, lei che non mangia più attuppatieddri perché quand’era sfollata aveva conosciuto i morsi della fame e l’unico alimento per quasi un anno che mia nonna riusciva a procurare, barattando e facendosi pagare in alimenti,erano attuppatieddri e qualche uovo, a volte una gallina.
    Pane di farina scura, credo di segale, di olio appena l’odore.
    Mamma è nata sotto il fascismo, così mio padre che mi raccontava sorridendo amaro che il Foro Italico era pieno di sagome di legno che simulavano la contraerea, la cttà era sostanzialmente indifesa, non per altro gli Alleati sbarcati per la Liberazione in una settimana erano già a Messina.
    Palermo, medaglia d’oro per i bombardamenti subiti, ha pagato con tante vite e tante rovine il prezzo di una guerra che nessuno dei palermitani voleva. Continua »

    Ospiti
  • Agrodolce da stasera su Rai Tre

    Agrodolce, il romanzo popolare quotidiano voluto da Giovanni Minoli e ambientato in Sicilia (in particolare nella provincia di Palermo), debutta stasera alle 20:10 su Rai Tre. La produzione si avvale della collaborazione dell’Assessorato Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione della Regione Sicilia.

    Sarà possibile seguire il debutto, degustando prodotti tipici e alla presenza del cast al completo, al Borgo di Santa Nicolicchia a Porticello per l’inaugurazione del Solunto Festival.

    Agrodolce è ambientato in una cittadina di fantasia di nome Lumera e racconta le vicende di sei famiglie e diciannove personaggi principali si alternano per descrivere la realtà di una Sicilia moderna e ricca di contrasti. Sta per essere lanciato anche un blog.

    Agrodolce

    Palermo, Sicilia
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