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sabato 23 nov
  • Gli stupidifurbi

    A proposito della cosiddetta Parentopoli siciliana, non mi pare che sia successo niente di sostanzialmente nuovo. Lo scandalo non è peggiore di quello che colse il precedente presidente della regione, sorpreso con le dita nella ricotta. Sei mesi fa si è andato a votare, in seguito a quello scandalo. E la coalizione di centrodestra ha guadagnato una decina di punti percentuali. Segno che i siciliani hanno apprezzato, se non le singole persone, almeno il sistema amministrativo.
    Difficile spiegare al resto del mondo perché in Sicilia succeda questo. Ma ai siciliani forse sì: un politico che riesca a piazzare i propri parenti qui non è considerato immorale, anzi. Il massimo che un siciliano pensa è: “beato lui”. O al limite: “perché io no?”. Da cui il corollario: “magari io riesco a farmi piazzare la prossima volta”.
    Ragion per cui se si votasse domani, il centrodestra di Lombardo prenderebbe l’80 per cento dei voti, avendo dimostrato che sa fare bene il lavoro per cui era stato eletto. In realtà fra centrodestra e centrosinistra la contrapposizione non è mai stata fra chi piazza i propri clienti e chi no, ma fra chi ne piazza molti e chi eventualmente ne piazzerebbe pochi. Per questo, confidando di rientrare fra i fortunati, i siciliani votano il centrodestra: perlomeno immaginano di avere maggiori possibilità.
    Di questi scandali i siciliani non hanno bisogno di leggere sui giornali perché lo sanno già. Lo sapevano anche prima di saperlo, perché li hanno votati apposta. I siciliani appartengono in maggioranza alla tipologia nazionale dello stupido-furbo, colui che credendo di fare i propri interessi si procura in realtà un danno. L’unica alternativa è il furbo-stupido, colui che strumentalizzando la massa degli stupidi-furbi riesce ad aggirare i propri limiti e procurarsi un vantaggio personale. Tuttavia anche in questo caso il sentimento generale nei suoi confronti non è di condanna, ma di invidia.
    Peccato che tutto questo ragionamento risulti così stupidamente furbesco.

    (In collaborazione con www.robertoalajmo.it)

    Sicilia
  • 45 commenti a “Gli stupidifurbi”

    1. parole sante… peccato che il succo del discorso sia alla fine: siamo nella merda, ma almeno stiamo al caldo!
      Santa Rosalia, AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!

    2. Hai proprio ragione Roberto!
      Tristemente ragione!
      La cosa che più mi dispiace è la totale assenza di “consapevolezza del bene comune”…
      Ciascuno “si tira a sò quasietta”, direbbe mio nonno!
      Non abbiamo cura di ciò che ci appartiene, che appartiene a tutti indistintamente!
      E’ la logica della “furba” prevaricazione, come l’hai definita tu, che non ci porta da nessuna parte!
      Ci provo sempre, quando mi capita di intavolare discorsetti pseudo politico-sociali a far ragionare il mio interlocutore secondo una logica che non è quella di partito, ma di “bene comune”, ma spesso mi scontro con il peggior sordo, quello che non vuole sentire! Vedi ieri sera a tavola con mia zia che senza portare nessun argomento a sostegno delle sue parole, ripeteva ostinata “con Berlusconi si sta meglio, non “cu ddù curn*** ca si stava manciannu a ligittima!”…Che si fa in questi casi??!! =)

    3. @roberta
      si acchiana dalla Santuzza…

    4. @federico: “acchianare” dalla Santuzza è una forma più spirituale di cercare la raccomandazione. In verità noi italiani (ed i siciliani sono più itaiani degli altri)speriamo che sia sempre qualcun altro a risolvere i nostri problemi personali, dalla santuzza a San Giuseppe, dall’assessore al presidente. Viviamo intrisi di raccomandazioni, di preghiere, di genuflessioni dalla nascita alla morte (ci vuole la raccomandazione pure per trovare un loculo).

    5. tema e problema centrato perfettamente

      il siciliano non è altro che il più fesso del mondo che si sente il più furbo

    6. @virus
      Chiarisco il concetto una volta per tutte. Il nostro è un sistema democratico. Nella nostra città, che conta circa settecentomila abitanti, le persone di buona volontà saranno più o meno mille, e ho anche l’impressione che diminuiscano ogni giorno che passa. Detto questo spero che tu abbia capito il perché io mi affido alla Santuzza sperando che trovi Lei quello che nessuno di noi oggi è in grado di inventare.

    7. Noi siciliani in definitiva incarniamo il mito dell’anti-eroe quando ci lasciamo sopraffare dal bisogno quotidiamo di mandare avanti la baracca, procrastiniamo in maniera cronica e speriamo che qualcun altro ci risolva il problema della pagnotta quotidiana senza fatica. Solo in casi rari ed eccezionali (vedi lo sbarco dei mille di Garibaldi, lo sbarco degli Alleati nella seconda guerra mondiale) i siciliani hanno tentato di interagire con la Storia, ma forse alla fine hanno sempre avuto la sensazione di prenderla sempre in ….. quel punto così scomodo….. E voilà: La storia si ripete…

    8. Non sono d’accordo con questa analisi ed e’ riduttivo apprcciare il problema cosi’. Sono d’accordo su alcune cose: 1. I siciliani lo sanno. 2. I siciliani non si indignano abbastanza. 3. I sicliani non votano in base a questo.

      Sul motivo della riconferma non sono d’accordo. La verita’ secondo me e’ che: 1. il politico per reggere il consenso e’ costretto a fare arrivare a pioggia un certo numero di milioni di euro sui cittadini per ogni suo parente che assume. Questi sono soldi che una politica responsabile non spenderebbe, ma finisco per essere il modo con cui ti compri il consenso.
      2. Il voto non e’ visto con responsabilita’. Per cui chi sa che ricevera’ un favore, si sbraccia in una facile campagna elettorale dove effettivamente una serie di persone che non hanno chi votare, decidono sulla base del consiglio e non di una autonoma riflessione.
      3. Ancora una volta l’irresponsabilita’ del voto, fa si che si voti cioe’ per cui si sa che votano tutti perche’ un motivo buono ci sara’ pure.
      4. Nella fattispecie, la sinistra in Sicilia non ha nessun buon amministratore in campo da presentare. Non e’ la solita polemica inutile con la sinistra, ma anni ed anni di opposizione hanno fatto si’ che i bravi amministratori sia stati direttamente assurti al livello nazionale, e qua non ne e’ rimasto nessuno di livello medio grande che possa intaccare il dominio dei “moderati”.

    9. Condivido quello che dice Federico, qui si fà la politica del riccio chi si sente “punciuto”, e costretto ad uscire dalla tana (emigrare), alla fine nella tana rimangono solo quelli che bene o male appartengono ad un clan (non nel senso mafioso, ma scozzese che li imposta).Comincio a pensare che qualche giorno ci svegliamo e perfino la Santuzza si sentirà “punciuta” se ne sarà andata , allora neanche a lei ci si potrà più rivolgere.

    10. Mi pare che la lettura di Roberto Alajmo sia lucidamente sintetica. Che altro dire?
      p.s. lo stesso accadrà quando si voterà, speriamo comunque presto, per il Comune di Palermo..

    11. ERRATA CORRIGE
      “In realtà fra centrodestra e centrosinistra la contrapposizione non è mai stata fra chi piazza i propri clienti e chi no, ma fra chi ne piazza molti e chi DICE DI PIAZZARNE pochi.”
      ORA E’ PRECISA

    12. il politico in fondo è una sorta di “sciamano” del nostro tempo che incarna pregi e difetti di una società. Per questo penso che oggi sia necessario praticare “l’indifferenza in materia di societa”. Non possiamo dare, infatti, al concetto di società questa confidenza. L’uomo di “potere”(sia esso politico, sindacalista, burocrate… e a volte persino magistrato), miserabile individuo,invece di darsi da fare perchè una società produca e valorizzi le sue migliori risorse, batte i pugni perchè egli sia servito e riverito e magari gli venga riconosciuta una specie di attività salvifica. Di fronte a un individuo vero, infatti, il politico scappa….come un debitore di fronte al creditore. Questa è la natura umana. La peggiore natura.

    13. Numeroprimo è l’esempio lampante di ciò di cui parlava Roberta. Numeroprimo scrive per difendere una parte politica (ma contro chi o cosa?). Non ha la benchè minima idea di cosa sia il buon governo e non vuole averla perchè lui è un tifoso della politica (lui parla di ideologie!!).
      Lui non capisce che i problemi concreti della nostra realtà si risolvono con soluzioni concrete. E lui non capisce nemmeno che se un amministratore è scarso, ebbene, dovrebbe essere mandato a casa e amen!

    14. caro roberto hai toccato un argomento vecchio come il cucco/a. per usare il nostro slang, è il famoso scarto/fissa.

    15. Lo sviluppo a macchia gattopardiana, in Sicilia, è una vera chiccheria. Rimane il fatto che tra feste di partito e festini vari, siamo dis-amministrati da troppi politici. Sento dire della proposta di ridurre le indennità parlamentari: avranno scovato il modo come lucrare di più in altro modo.
      Ma, se la Sicilia piange, l’altra parte dello Stivale non ride, Alitalia o CAImani docet!
      Abbiamo i governi che ci meritiamo?

    16. io credo che il siciliano non sia molto interessato perchè magari pensa di avere comunque delle briciole da questo sistema e poi non si sa mai se la graduatoria dei furbi scorre può toccare anche a lui di beneficiarne.eppure noi abbiamo un potere enorme,il voto dovremmo mandarli a casa indipendentemente dal colore politico alla fine destra o sinistra una persona perbene deve venire fuori o no?

    17. In questo post colgo un’ottima analisi sociologica. Peccato però che questa vicenda, dal quale il post prende spunto, continui a non essere sviscerata appieno. I sindacalisti che hanno sollevato il caso probabilmente non l’hanno raccontata tutta e ancora oggi, che si straparla del fannullone-assenteista, nessuno si chiede, oltre alla liceità-opportunità-moralità dell’assunzione del parente, cosa il prescelto, ancorché bravissimo, in concreto faccia. Insomma, se la guadagna la pagnotta? Rispetta l’orario di lavoro? Ha un carico di lavoro? Se lo cerchi, lo trovi seduto alla scrivania (se ce l’ha!) con una pratica in mano?

    18. Purtroppo hai ragione caro Alaimo

    19. Non voglio interferire dando delle dritte alla Santuzza, ma se all’improvviso venissero a mancare i soldini per pagare tutti i “piazzati”?

    20. @Numeroprimo.Io resto fermo e convinto che anche parentopoli è uno degli effetti della politica del riccio, Alaimo è stato molto lucido e preciso nella sua analisi, trovare incongruenze alla sua analisi è il classico arrampicarsi sugli specchi. Il problema e che prima emigravano solo i paria (con tutto il rispetto per queste persone che sono da ammirare), da questa città, ora si cerca (politica del riccio) di fare emigrare i migliori elementi , le migliori menti, proprio per non avere concorrenti e continuare a impostare i propri vicini sottoposti.( non riguarda me personalmente, io ho la terza media e mi scuso per la mia sintassi approssimativa).
      Questo a scapito del futuro in quanto si fà emigrare gente che dovrebbe assicurare lo sviluppo della città. In quanto alla divisione dei posti studia un pò la storia in questa città tranne una breve parentesi dal dopoguerra ha sempre comandato il centro-destra ( e non mi venite a raccontare che ci sia differenza tra questi e i vecchi democristiani , è sotto gli occhi di tutti che sono le stesse persone), se la sinistra come dici , ne ha impostati di meno e perchè quelli che potevano impostare , li avete fatti emigrare.

    21. Rosalio , fammi capire ho espresso dei pareri per cui molti sindacalisti del primodopoguerra sono stati uccisi dalla mafia e tu me lo censuri?

    22. Condivido: ciò che altrove provocherebbe indignazione qui invece provoca, al massimo, invidia. Non c’è fesso più patetico di quello che pensa di essere furbo e, sotto questo profilo, la Sicilia è davvero un’isola popolata, in gran parte, da poveri fessi orgogliosi della propria inteligenza. Ma un popolo veramente intelligente non si ridurrebbe mai in questo stato.

    23. Una cosa è l’ideologia di destra, un’ altra è la politica di destra. L’ ideologia è appunto una idea perfetta ma quello che ci offre il nostro panorama politico è ben lontano sia da quella di destra che da quella di sinistra. Tutti i politici italiani sono scarsi e l’ unico modo per salvarsi da loro è NON VOTARE. Sul fatto di mandare a casa l’ amministratore scarso sono perfettamente d’ accordo, ma non mi si venga a dire che il buon governo e le soluzioni concrete, attualmente, stanno a sinistra perchè questa battuta (aggiungo citazione palermitana)fa ririri puru i siddiati .

    24. Ridete pure, tu e i siddiati, numero primo, rimane il fatto, incontestabile a mio parere, che questa citta’ un poco di “lustro” l’ha visto solo durante gli anni del centro sinistra di Orlando.
      Niente di eclatante, chiaro, ma una rivoluzione rispetto a prima, al punto che pure questo Sindaco non ha potuto fare altro che gettarsi nel solco di quanto tracciato da quella amministrazione, facendolo malissimo per giunto.
      Solo una visione deformata da un cieco livore ideologico, non puo’ ammetterlo.

    25. Maurizio, quanto affermi non fa una grinza e conferma l’analisi lucida e graffiante di Roberto Alajmo.
      Se questa città ha visto un pò di lustro con Orlando e se questi è stato bocciato alle successive tornate elettorali, allora, non è la conferma che siamo tutti sudditi del potere del politico di turno e delle sue compiacenze?

    26. Quoto il prossimo messaggio, a prescindere dal contenuto. Faccio un pò di Random Supporting

    27. “Uno stupido è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita” (Carlo M. Cipolla, storico dell’economia)

    28. Caro numeroprimo. Pace e serenità all’anima tua. A parte che l’ideologia di destra la vorrei spiegata da te, comunque tu sei contento così e allora teniamoci stretti questi qua che l’Italia, la Sicilia e Palermo risorgeranno. Ahah.

    29. “Stupido è chi lo stupido fa” (Forrest Gump)

    30. Ho la sensazione che questi utili commenti e dibattiti non arriveranno mai alle persone giuste, a coloro di cui in realtà stiamo parlando: gli ignoranti e analfabeti che non conoscono internet nè comprendono l’italiano in modo appropriato, nonostante segnino in buonissima parte il destino di grandi e piccole menti. Che tristezza, c’è davvero un duro lavoro da fare. Non si sa neanche da dove iniziare. L’unica raccomandazione che dovremmo cercare è quella dello Stato, e non dello stato. Solo uno Stato, infatti, riuscirebbe ad aver il controllo della situazione. Ma lo “stato” attuale ha già qualche problemuccio, e l’opposizione ci mangia. Una mia domanda lecita, considerando la mia giovane età, sarebbe: Come siamo potuti arrivare a questo? O forse: Siamo mai stati diversi?

    31. Aggiungo: l’invocazione della Santuzza non è più un argomento che riguarda il nuovo palermitano. E’ piuttosto un argomento storico-folcloristico addirittura considerato volgare e rotrogado. Concludo: Mancu cchiù li santi ci ponnu. Cca di santi si n’hannu a criari di novi.

    32. @ Ernesto.
      Abbiamo i governi, nazionali e regionali che ci scegliamo con cura. Nessuno ce li ha imposti per punizione. Li vogliamo così perché ci assomigliano e ci troviamo a nostro agio, tra amici.

    33. Ottimo post. Aggiungo semplicemente che la “parentopoli” siciliana è da un lato una manifestazione del cosiddetto “familismo amorale” (http://it.wikipedia.org/wiki/Familismo_amorale), dall’altro essa evidenzia quello che secondo me è il problema in generale: cioé che in Sicilia per molti la pubblica amministrazione viene concepita come erogatrice di beni privati (posti di lavoro, appalti, consulenze, ecc.), e non di beni pubblici (strade, acquedotti, nettezza urbana, ecc.). E’ per questo che, malgrado il livello di tali servizi sia drammatico in molte realtà, le amministrazioni vengono rielette, non è su questo che vengono giudicate. Il risultato è che il ceto politico rimane al potere, ma la regione nel suo complesso affonda, dato che i beni pubblici sono fondamentali per un sano sviluppo socio-economico.

    34. Il giorno che un vostro caro amico o parente diventerà potente gli andrete a bussare alla porta. Ma non perchè siete siciliani, cubani o americani, ma perchè siete uomini.

    35. Visitate questa pagina e vediamo se riuscite a capire il mio pensiero

      http://magazine.libero.it/cinema/generali/ne8720.phtml

      Il problema non è chi votare bensì se votare oppure NO

    36. credo che questo sia davvero un ottimpo post.

      @Mr Wrong: Concordo al 100%, quel concetto spiega tante cose dell’Isola. A volte la sociologia offre spunti di riflessione brillanti, come questo.

      @Robbe: Non ti mi sembra un eccesso di fatalismo e generalizzazione? Non accade mica in tutto il mondo.
      E poi ci sono migliaia di uomini e donne con tanta dignità che pensano ogni giorno a cavarsela da soli…

    37. @Numeroprinmo. Ma una volta non avevi detto che votavi a destra ? E per questo avevi il mio massimo rispetto, ma ricorda che non votare non risolve nulla tranne il fatto di fare prendere le decisioni ad altri , quindi poi non lamentarti se le cose non vanno come vorresti.
      Comunque è un tuo diritto anche non andare a votare,
      ma secondo me non è l’atteggiamento corretto.

    38. Intanto un gruppo di professionisti ed imprenditori siciliani si è messo in vendita su Ebay!

      (cliccate il link)

    39. @gaetano
      e invece devo dirti che oggi comincio a pensare, seppure con la morte nel cuore, che non andare a votare sia un’ottima scelta, laddove questa scelta venisse adottata da molti. L’attuale sistema elettorale (che ci si prepara a ripresentare anche per le imminenti europee), infatti, con liste bloccate, sbarramenti, ecc. non ti consente più di scegliere un bel nulla. Tutto è già bell’e deciso da chi sta lassù e a te non rimane che scegliere l’una o l’altra delle due fazioni oggi del tutto prive di colore politico. Pensa come sarebbe tutto diverso se il partito democratico alle ultime elezioni nazionali avesse scelto compatto di non andare al voto se prima non si fosse mutata la legge elettorale: la destra avrebbe sì stravinto, ma avrebbe solo rappresentato sé stessa in una situazione sostanzialmente non diversa dall’attuale, ma politicamente parecchio dubbia.

    40. concordo con federico.
      siamo arrivati al capolinea e l’unica “scelta” netta che ci rimane per dire la nostra è questa, purtroppo.

    41. “Futti futti cu signuri pirduna a tutti”, e in sequenza, ma con altro significato del verbo in questione “Cumannari è megghi ca futtiri”. Tutto qui.

    42. x Gaetano e per tutti: sono di destra, ma non quella che si vede, ma quella che si sente.
      Detto questo, mi fa piacere che qualcuno comincia a capire quello che voglio dire.
      I politici che ci rappresentano, siano di pseudodestra o di pseudosinistra, sono tutti uguali, precisi e identici.Di conseguenza se le congiunture sono ottimistiche allora “Futti futti cu signuri pirduna a tutti”. Altrimenti si fà lo scaricabarile che non è per niente edificante per nessuno.
      Le votazioni che cosa volete possano cambiare ?
      Se si è convinti che tutto è già deciso dall’ alto allora è giusto e liberale poter decidere di non votare per nessuno.

    43. Non sono d’accordo con chi sostiene che non ci sia nulla di nuovo. Nella sostanza forse No. Ma nella forma, che a volte è importante quanto la sostanza, Si.
      In primis i rapporti parentali sono così diretti da fare percepire chiaramente l’assoluta indifferenza dei potentati al sentire comune, in pratica significa: “Io sono il potente! gestisco la cosa pubblica come se fosse mia e tutto posso! Che m’importa se mi scoprono? Che mi fanno? Niente, perché non possono farmi niente!”. Fino a qualche tempo fa, almeno, esisteva una sorta di pudore, il potente agiva, cercando di celare, le azioni venivano condotte in punta di piedi, sommessamente, avendo consapevolezza del misfatto. Oggi, invece, smesso ogni pudore (e permettetemi anche ogni buon gusto), alla luce del sole, si gratificano figli, nipoti & C. Nessuna preoccupazione dell’opinione pubblica, tanto è notorio che le scelte sia dell’elettorato che dell’eletto non avvengono su basi etiche.
      Un altro punto importante riguarda il coinvolgimento della figlia di un magistrato.
      Quest’ultimo, non solo non ha dato prova di quella integrità che dovrebbe contraddistinguere chiunque svolga o abbia svolto quella professione, ma colto con le mani nella marmellata non ha ritenuto neanche di rassegnare le dimissioni. Ha risolto il problema chiedendo alla figlia di non accettare l’incarico (€ 75.000/anno).
      Io penso che ormai la Santuzza abbia dato forfait e rivolga ormai le sue attenzioni ad altri lidi.
      Per quanto ci riguarda resta solo una cosa da fare …….. Emigrate gente! Emigrate!

    44. @naples…: hai ragione, il mio post aveva un tono paradossale. Quanto alla scomparsa del concetto stesso di vergogna, ti rimando a domani sul mio sito, dove troverai una definizione del termine che qui forse sarebbe off topic.

    45. Credo a prescindere da tutto si sia perso in Italia il senso etico delle proprie personali azioni e ruoli, da parte di chiunque.
      Credo che vada recuperato questo strano ed ormai straniante valore.
      Ossia senso del diritto ed insieme del dovere. Essere cittadini completi sotto ambedue gli aspetti.
      Invece molti anni di gestione ex-democristiana, hanno abituato le persone all’idea, che il loro futuro poteva essere demandato clienteriamente al politico di turno, che ti usava come forza elettorale, e ti assicurava futuro pubblicamente blindato.
      C’é stata una eccezionale convivenza in questo fra politici ed anche sindacato, scavalcando tutto. Scavalcando la preparazione, e quindi svuotando di significato l’idea della utilità dela scuola e dela formazione, svuotando anche di significato la stessa idea del lavoro, perché non é detto che se ci stai, e ti annoia lavorare, per quello per cui sei stato assunto il politico compiacente non si presterà a tutelarti anche dal’orribile idea ndel lavoro (succede, ne ho contezza.
      Gli stupidifurbi sono quelli che impediscono di fare ale persone intelligenti e volenterose. Meglio stroncarli da piccoli.

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