11°C
lunedì 23 dic
  • Palermo è uno stagno

    In questo stagno tranquillo tutto è lento e la vita è rilassata. Sulle ninfee stazionano ranocchi che pigri e sonnolenti muovono appena le zampette anteriori, gracidando soltanto sommessamente per lamentarsi del fatto che l’acqua non cambia mai e che mai cambierà, ignari del fatto che se solo nuotassero fino alla prossima ninfea sarebbero loro a farla cambiare, seppure inconsapevolmente. Raramente una piena raggiunge lo stagno e, quando avviene, i giunchi si calano al passare della stessa per poi tornare alle loro posizioni, tra il fastidio e la sensazione di scampato pericolo.

    Eppure ogni tanto qualche bellissima rana di uno dei settori leva alto il suo “Grah!”, ottenendo l’attenzione di tutte le creature dello stagno che si voltano a guardarla ammirate. A quel punto la rana si gonfia e per qualche momento, prima che la sua ninfea si capovolga travolta dalle invidie, crede di essere un maestoso pavone la cui bellezza è inconfutabile mentre mostra la sua ruota.

    Questa storiella vuole dire che chi eccelle a Palermo nei propri settori dovrebbe ricordarsi di essere spesso un rospo piantato tra la fanghiglia che ha, per iniziativa o fortuna, gracidato per bene quella volta e che dovrebbe sforzarsi di confrontarsi con altre realtà prima di sentirsi arrivato, lavorare per migliorarsi e quando si migliora…lavorare ancora. Eccellere qui non è così difficile. Lunga è la via che rende un rospo pavone e pavoneggiarsi non cambia le cose. 🙂

    Palermo
  • 69 commenti a “Palermo è uno stagno”

    1. C’era uno stagno nel quale gracidavano in santa pace delle rane… poi qualcuno decisse di leccarne una e scrisse un post!

    2. è il festival della banalità?

    3. Tempi Siino…, “tempi” per un esperto della comunicazione come te hai sbagliato i tempi , ti sei lasciato invischiare troppo nella discussione del post Festa Democratica , che è diventata una specie di revival del ” Cortiglio degli Aragonesi “.Cosi ora le tue parole suonano un po così: Parole sante per chi li legge e specialmente per chi li scrive!

      NB: Questo commento lo puoi pure censurare a me interessava solo farti notare che hai tracimato.

    4. Conoscerete certamente la favola delle rane nello stagno e della gru che arriva e se le mangia tutte…

    5. L’acqua non cambia … le deiezioni restano!

    6. Meglio di Esopo e Fedro… 😉

    7. sforzarsi di confrontarsi con altre realtà prima di sentirsi arrivato, lavorare per migliorarsi e quando si migliora…lavorare ancora
      _
      Vale per tutti, quindi anche per il Sig. Siino.

    8. L’unica rana che conosco è quella raccontata da Davide Enia. Tutto il resto pura banalità.

    9. L’unico che sembra pavoneggiarsi è proprio Siino.
      Difficile capire il senso del post: per carità, diciamo che sono io che non riesco a capire.
      Tuttavia, se proprio devo pensare ad una Palermo così come ad uno stagno, io la immagino con migliaia e migliaia di Palermitani onesti che si agitano vorticosamente cercando di non annegare: soprattutto in vicinanza dei fine mese!

    10. Gaetano qui non viene censurato nessun commento.

    11. Niente Tonì, meglio che ti scrivo in privato asinnò la policy mi cionca.

    12. bravo siino!

    13. Gaetano e Jolanda non mi sento affatto escluso dalle esortazioni contenute nel post.
      Gaetano b. può darsi che io mi pavoneggi ma scritta per come l’hai scritta, senza un esempio, sembra un po’ buttata lì.
      Totò scrivi.
      Dai ranocchi, gracidate con me! 😛

    14. Secondo me c’è qualcosina di impreciso in quello che scrivi, Tonino.
      Qua a Palermo, se vuoi eccellere lo stagno lo devi bonificare.
      Devi levare la lurdìa. Così ti distingui.
      Non basta gracidare come le buffe e i buffoni, non serve diventare pavoni abbasta solamente essere un girino che sguazza nall’acqua pulita.

    15. invece a me il post piace…bravo tony.

    16. se lo si legge come un monito autobiografico è puntuale e anche nobile nell’intenzione. bravo:)

    17. “chi eccelle a Palermo nei propri settori dovrebbe ricordarsi di essere spesso un rospo… Eccellere qui non è così difficile”.
      Non ci siamo. Cominciamo: Chi eccelle? L’artista geniale, il professionista serio, l’impiegato onesto, il commerciante che non paga il pizzo? E perchè dovrebbe essere già una rana o un rospo, non potrebbe essere nato cigno (pavone, no, vanitoso per definizione)
      E “eccellere” significa fare del proprio meglio o semplicemente essere additati come tali? Eccelle il negozio di lusso calato a Palermo perchè la criminalità compri borse da 6000 euro, orologi da 15000 e auto da 70000 (a proposito, “eccelle” la concessionaria palermitana d’auto che fattura più delle consorelle delle altre città perchè vende a chi, a esser buoni, evade il fisco, visto che poi Palermo è tra le città che risultano percentualmente più povere?)
      e in quali settori? Ditemene uno

    18. E Siino è in vena..
      A me è piaciuto, ho immaginato tutti o quasi quelli che commentano su Rosalio come dei ranocchi : “grah Palermo fa schifo, Grah Tony Siino è un pallone gonfiato”, “Grah cè la munnizza” … e via dicendo.
      Tony, puoi anche scrivere che il teatro massimo è fantastico, troverebbero da ridire anche su quello.

      Trovo veritiero il tuo discorso e geniale il modo in cui lo hai espresso.
      Forse sarebbe stata cosa gradita, visto che molti non sanno andare oltre le parole, un bel NB con su scritto : ovviamente ci sono le eccezioni che confermano la regola 😉

    19. Due rane, abbandonato il pantano dove abitavano, perché nell’estate s’era prosciugato, andavano cercandone un altro. Capitarono presso un profondo pozzo, e una di esse, quando lo vide, disse all’altra: “Ehi, tu! scendiamo giù insieme in questo pozzo”. Ma l’altra le rispose: “E se poi l’acqua secca anche qui, come faremo a uscirne fuori?”.
      La favola mostra che non bisogna mai avventurarsi imprudentemente in un’impresa.

      Ed intanto … la rana, in Spagna, gracida in campagna!

    20. @monica, i gusti non si discutono, ma definire ‘sta robetta “geniale” non ti pare un po’ eccessivo?

    21. @stalker, geniale è l’idea il paragone utilizzato, tu ci avevi pensato alla similitudine con i rospi? Io no.
      Io sono una che gode delle piccole cose e per me è geniale tutto ciò che stuzzica il mio di intelletto.
      Criticare è troppo semplice, lasciarsi affascinare dalle piccole cose è difficile 🙂

    22. @Monica, c’avevano già pensato (Fedro, Esopo, Orwell, per citarne alcuni) a narrar di animali in luogo di uomini … qulache “annetto” prima!!!

    23. grazie Albi per avermi preceduta, mi hai tolto le parole di bocca.
      @monica, esiste anche il senso critico, che non è esattamente “criticare”!!

    24. @Albi e @stalker, io credo che Fedro, Esopo e Orwell non avessero certo pensato ai Palermitani.. Secondo me era quella la “genialata”, ma con voi altro che NB ci vogliono i sottotitoli.

    25. @stalker, dal dizionario, sarò ripetitiva ma a quanto pare serve..
      Criticare : sottoporre a esame critico un autore o un’opera letteraria o artistica esprimendo giudizi per lo più negativi

    26. Siino, tu quand’è che l’hai dimenticato?

    27. Andrea io mai. “Grah!” 😛

    28. Io semplicemente non ho capito il senso, la metafora e il messaggio.

    29. @monica…oddio!!! m’ero scordata che eri quella col dizionario caricato in canna!!!!
      come non detto, ritiro tutto ma risparmiami il dizionario!!!! sti ranocchi son geniali e pure tony siino!!!!

    30. A me il post è piaciuto.
      Conosco Tony e posso assicurarvi che si confronta continuamente con altre realtà lavorative di tutta Italia, non capisco tutti questi attacchi nei suoi confronti.
      A giudicare dalla vostra reazione sembra che vi siate riconosciuti nella descrizione fatta da Tony. Perché vi scaldate tanto? Cosa ha detto di così scandaloso?
      Io sono d’accordo con lui, ho visto anch’io a Palermo tanta gente mediocre gonfiarsi e vantarsi senza motivo per i suoi presunti successi. Ovviamente, e qui sono d’accordo con Monica, ci sono anche le eccezioni, c’è anche tanta gente onesta e modesta sempre pronta a migliorarsi, per fortuna.

    31. @Monica. Quindi … praticamente … seguendo i tuoi ragionamenti, per fare una “genialata” basta una qualche variante. Ok … proviamoci.
      C’era una volta un rospo un po’ più alto degli altri che gracchiava nel laghetto di Capaci. Una sera arrivo una fanciulla e con bacio lo trasformò in un bellissimo principe.
      Grazie fratelli Grimm!!!

    32. Albi forse è meglio quando fai l’avvocato. 😉

    33. Non conosco Palermo, Tony e’ di fatto uno dei pochi palermitani che conosco, e dopo aver parlato insieme della sua citta’ mi sono incuriosita abbastanza da decidere di leggere rosalio. Questo e’ il primo post che leggo e mi e’ piaciuto anche se mi rendo conto di non essere totalmente imparziale nel mio giudizio, ma chi lo e’? 🙂
      Sara’ solidarieta’ femminile ma sono d’accordo con Monica quando definisce geniale il modo di esporre il tema. Mi e’ venuta in mente una frase di Bukowski sul concetto di genio, per non sbagliare sono andata a cercarla ed eccola “Il genio è un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice” (ora se Monica e’ “quella col dizionario caricato in canna” io saro’ quella con le citazioni caricate nel mouse”). Per molte persone la differenza tra semplicita’ e divario e’ pressocche’ inesistente, sono le persone che si celano dietro alla presunta complessita dei fenomeni per starne lontani e non farne parte; per me sono agli antipodi, la semplicita’ e’ una sfida. Io vivo e lavoro a Milano, anch’io lavoro nell’ambito della comunicazione, e sono dell’idea che lo stagno sia presente anche negli ambienti che frequento, se non che i “miei” rospi sono talmente da gonfi da sovrastare con la loro panza tutto lo stagno.. e gli altri rospi che fanno? Niente, non solo non provano a sgonfiarli ma non si rendono nemmeno conto del fatto che lo stagno e’ pieno di girini che non vogliono crescere insieme a loro ma aspettano solo quella piena che dia loro l’opporunita’ di andare via… ovviamente piu’ grande e’ lo stagno piu’ diventa difficile sperare in una piena abbastanza trascinante da apportare cambiamenti. Quando lo stagno piccolo forse una piena non e’ necessaria, basterebbe una pioggerella.
      Chi vorrebbe stare in uno stagno insieme a dei rospi gonfiati? Ho paura che siano ancora in molti…

    34. a Palermo chi eccelle eccede, e poi chi eccelle? ascelle soprattutto, e poco profumate.
      A Palermo si crede l’eccellenza, è una convinzione “singolare” da qui ….” sua eccellenza”.
      Tornando al punto primo, troppe rane gracidano ma nn solo a Palermo e siccome non c’è nessuno che butta un sasso nello stagno per farli zittire loro continuano piu forte.
      Bisognerebbe chiamarli col suo titolo ” sua ECCEDENZA”.

    35. @Albi mi pare na genialata suggerita dal ranocchio, ops da Tony.
      Cmq per ripetermi : ge|nia|là|ta
      s.f.
      CO fam., scherz., trovata geniale, colpo di genio

      Ah Stalker, uso il dizionario perchè ok la libera interpretazione, ma io scrivo Italiano e mi pare di esprimere concetti chiari e ben delineati.
      Io non uso termini a casaccio quindi non posso difendermi da ciò che non ho detto, posso solo sottolineare l’ignoranza di alcuni.

    36. Ún errore di fondo nel post di Rosalio. Palermo e´uno stagno dove chi eccelle e´qusi sempre un raccomandato. Anzi se qualcuno brilla di luce propria viene fatto fuori comunque per fare spazio ai raccomandati. Rosalio perche´nopn affronti mai questo problema? Non lo sai che tantissimi gioveni brillanti dvono accontentarsi o andare via per lasciare il posto a dei coglioni raccomandati? Non lo bvedi chi c+e´ai posti di comando o a dirigere redazioni dei giornali? Tranne poche eccezioni gran Coglioni raccomandati:)

    37. @monica, chissà se il tuo dizionario ti spiega anche la differenza tra “critica” e “senso critico”.
      temo di no, per arrivarci non basta un bignami…
      stammi bene.
      lascio questo festival del luogo comune senza alcuna nostalgia…divertitevi a gracchiare!

    38. stàgno [‘staɲɲo]
      s.m.
      sm
      elemento chimico (Sn; numero atomico: 50: peso atomico: 118,7); metallo bianco-argenteo, FACILMENTE FUSIBILE, malleabile, usato per leghe diverse, per saldature e per ricoprire altri metalli.
      Ora ho capito quando si dice di non usare termini a casaccio e di esprimere concetti ben delineati e chiari ma soprattutto ho capito quando si dice di parlare l’Italiano.

    39. ahahaha totò ma dici vero?
      E come lo chiami quello specchio d’acqua stagnante, poco profondo e poco esteso? Buh chillosà

      Stalker peccato tu sia andata via, volevo mi spiegassi qual’è la differenza tra criticare e l’avere senso critico. Perchè fino ad oggi avrei pensato che avere senso critico volesse dire avere la capacità di criticare con obiettività, senza l’emotività del caso e scusami, ma non ho letto critiche obiettive nei confronti di questo post.

      Ah, io i bignami non li uso e si vede.. però se vuoi uso il dizionario Online della Demauro/Paravia, se poi vuoi affinare e migliorarti, come faccio io e tanti altri, ti consiglio di dare anche un’occhiata al sito dell’accademia della crusca..
      Senza rancore 🙂

    40. Pozzanghera.

    41. sei semplicemente grandioso.

    42. Siino è geniale…
      scrive una cosa banalotta e noi qui, a scannarci se è banale o meno..

      e nel frattempo i suoi annuncini pubblicitari google sparsi sulle pagine di rosalio appaiono centinaia di volte nei nostri monitor… e lui guadagna!

      ditemi se non è geniale uno che ha trovate del genere?

      GENIALE! hai tutta la mia approvazione di genialità, per quanto vale!

    43. Laura ti ringrazio per il complimento ma gli annunci a cui fai riferimento vengono pagati per click, non per view.

    44. @lafra. Se era solo per solidarietà femminile potevi anche essere d’accordo con me … piacere Alberta!

      Che poi Siino, ma dove si sono mai viste rane che stanno ferme senza saltellare di qua e di là?! Ranocchietti che sfuggono ai bimbi, ranocchiette che balzano allegre nei sentieri di campagna, scivolose, nemiche dell’immobilità … ovunque … o forse no? I “geni” degli anfibi palermitani saranno modificati! E sì … sarà così.
      Se infine è tutto uno scannarsi, me ne vado via con stalker, che io i cosciotti di rana fritti non li mangio 🙂 E ci metto pure una faccina che ti fa tanto geniale.

    45. oplà (saltino di qua) gra gra!…piccola apparizione…. lafra sarei di genere femminile anche io se ci tieni tanto a solidarizzare….monica….la tua ottusità e pedanteria è estenuante…oplà (saltino di la) gra gra! sparizione….
      ……cara albi, magari ci vediamo in altri stagnetti….o magari in mare….gra gra…burp!!!
      ciao bambini, me ne torno nel vasto mare, alle rane preferisco i delfini!
      crepi l’avarizia faccino pure io 😛 che per così poco mi diano un nobel???

    46. ultima…
      @laura hai perfettamente ragione…ma si babbìa.
      spero che nessuno pensi che si sta parlando di cose serie!!!!! (nessuna faccina che a dirla tutta mi stanno sulle balle)

    47. azz…trascianata dall’andazzo ho perso per strada un congiuntivo sta=stia. che ignorante che sono!!!!
      monica, bona col vocabolario!!!!! e leggi qualche libro in più invece di consultare in maniera compulsiva le “pagine gialle”!!!!

    48. Stalker potevi scriverlo un pochino meglio ma alla fine ho capito che mi hai dato dell’ottusa e della pedante 🙂
      ottusa non sarei visto che io ho espresso un parere e lo difendo.. Pedante, sorry ma non mi lasci alternativa.
      ma si sa, le offese sono le argomentazioni di chi ha torto.

    49. secondo me andava costruita meglio la storiella che senza finale non è univocamente riconducibile alla morale (…superflua) stile “o mutos deloi oti…” che siino ha voluto inserire.

    50. Concordo con Ale. A me la storiella e’ piaciuta ma penso che avrebbe dovuto fermarsi prima di “Questa storiella vuole dire che…” Era carina cosi… io l’avevo interpretata come una esortazione a non stare sempre a lamentarci se poi di nostro non ci mettiamo niente, se ognuno di noi nel proprio piccolo si muovesse un po’ di piu’ forse renderemmo la citta’ meno stagnante.
      Boh… forse non l’ho capita io ma secondo me quel finale non ci stava.

    51. L’obiettivo si Siino non è mai stato quello di informare o di scrivere cose interessanti o intelligenti. “L’esperto di comunicazione”provoca una discussione con l’unico scopo di generare dei “click”o degli acessi elevati utili per prendere sponsor e pubblicità sul suo blog.La cosa più strana è che ci riesce benissimo:in apparenza sembra che Rosalio generi opinione in realtà osservandolo bene per un certo periodo ci scrivono sempre le stesse persone.
      Comunque Tony è veramente un bravo “comunicatore”.

    52. Comunicatore ti sbagli sull’obiettivo. Ho rifiutato patrocini e offerte commerciali quando mi sono sembrati con secondi fini o inopportuni. Non vivo certo di Rosalio. 🙂

    53. Vi prego di rimanere in tema. Grazie.

    54. Io ribadisco che la morale della storiella è che nell’acqua stagnante le deiezioni dei rospi, gracidanti o silenziosi che siano, rendono l’ambiente tossico per tutti gli esseri viventi.

    55. @pepè sono d’accordo con te, a questo punto rimarrebbe da chiedersi qual è l’insegnamento

    56. l’insegnamento è evolutivo, l’anfibio si trasforma in uccello e vola via

    57. @pepè ottima risposta 🙂
      certo sarebbe bello se costruissero nidi dove sono… ma è difficile dar loro torto

    58. il mio dovrebbe essere il post numero 59,ho letto 58 giudizi: è piu forte di noi:abbiamo sempre bisogno di giudicare,di sputare sentenze.
      L’autore ha espresso una sua idea,punto!
      in fondo anche l’eccellenza è semplicemete un giudizio e non la verità asssoluta.Da ogni storia dovremmo succhiarne il midollo e formarci un giudizio valido per noi stessi.senza imporlo agli altri,ma a quanto pare da queste parti si tratta di una “merce rara”

    59. Sergio, allora da ora in poi se proprio si vuole commentare suggerisco questa formula:
      letto, (ne sto succhiando il midollo e lo sta elaborando per me stessa). stop.
      oppure non commentare proprio…

    60. ok ogni tuo desiderio è un ordine.

      c’è molta differenza tra commentare confrontandosi e giudicare .Il mondo va così perche siamo sempre pronti a giudicare gli altri senza guardarci dentro.le parole sono molto diverse dai fatti.(ecco lo sapevo adesso sto giudicando io,ritiro tuttto quello che ho detto).
      secondo la mia opinione qui l’eccellenza esiste,e non è detto che sia più facile farlo anzi…

    61. “ok ogni tuo desiderio è un ordine.”
      no, questo no caro sergio, non me lo perdonerei mai!
      era solo un suggerimento 😉

    62. ok scherzi a parte,volevo solo fare un monito alle esagerazioni, per il resto sono in linea con te,

    63. Sergio apprezzo molto quello che hai scritto, più che per me per certe dinamiche che trovo molto fastidiose in questa comunità.

    64. poco importa se una cosa ě stata fatta , l;importante ě averla ben fatta . il mio amico tony si riferisce a tutti coloro che del criticare ne hanno fatto un lavoro , ben vengano quando le critiche sono costruttive ma purtroppo in questa cittá spesso ě il contrario. non pavonegiate se avete confermato la regola , gioite se avete donato .
      spesso ci ritroviamo a lavorare per il prossimo e vi posso garantire che per quanto tu possa fare il massimo alla fine verrai criticato , il siciliano per sua natura é un popolo disgregante in tutto, ecco perché ci vediamo superare da qualsiasi popolazione anche quelle che fino a qualche tempo fá erano terremotate io in questo momento mi trovo a Praga , ieri ero a Budapest che per quanto mi rigurada Palermo ne vale 100 ed in tanto il turismo vá a 1000 .alla fine miei cari amici la colpa é di tutti anche di quello che tace . Vi ricordo solo che se oggi vi trovate a scrivere in questo Blog e perché qualcuno lavora tutte le santi Notti senza che nessuno cacci un soldo quindi evitate di Rompere i C…..voli
      dimenticavo scusate per gli errori ma qui hanno una tastiera strana .
      Ciao

    65. …leggo solo ora il post e mi ricordo quando Tony mi propose, forse in anteprima, la similitudine. Che apprezzai e condivisi, come ora. Tanta, tantissima, ne conosco di gente che gongola di lurida mediocrità. Lurida perchè, spesso, i presupposti nn sono propriamente leciti. Ad ogni modo credo che il divario socio-economico della nostra città tra chi si gonfia per molto poco e chi nn ne ha nemmeno la possibilità sia netto. Chi conosce Tony sa bene che la caratteristica di sborone proprio nn gli si addice. E se siamo tutti qui a leggere commenti e a scriverne è il perchè il suo è stato un “gra” benefico.

    66. DorIANA ricordi bene e in effetti penso da tanto a questa cosa. Molta gente mi ha chiesto con chi ce l’abbia e che cosa mi sia successo. Non è successo proprio niente: è un pensiero stratificato.

    67. Toni, ma sei davvero sicuro che sia facile emergere qui?
      Forse nel mondo della pubblicità sarà così ma nel resto non direi proprio.
      Prendi ad esempio gli ingegneri: si laureano si ammazzano la vita 5-6 anni a Palermo per ottenere il nulla cosmico, vanno a Milano e dopo altri 5 anni sono quadro o addirittura dirigenti. (non ti faccio i nomi ma alcuni li conosci pure).
      Qui il rischio di impresa è elevatissimo, la pressione politica è alle stelle e così come un sistema di infrastrutture miserrimo. Aggiungici anche che se sei il numero uno in Italia, appena leggono “palermo” come sede sociale ti scartano; ma tu sai quanti professionisti hanno dovuto prendere un monolocale a Roma per potere passare lì la sede sociale?
      Ti faccio un altro esempio a te molto più vicino: e’ stata recentemente finita a Palermo un’opera pubblica per la quale si è ricevuto il plauso unanime da parte di tutti. Bene, tutti i giornali siciliani (cartacei e non) ne hanno fatto un articolo citando solo l’impresa esecutrice che era del nord, tralasciando il fatto che il progetto e la direzione lavori, con tutte le scelte che hanno reso importante l’opera, fossero palermitani. Nessun accenno. Però hanno citato più volte le parole del Sindaco Orlando, quasi fosse lui l’artefice dell’opera….

    68. Migliorarsi sempre e non cedere alla vanità. Quanti bravi pittori, giovani e acerbi che avevano tanto da affinare nella loro tecnica nella loro conoscenza si sono fermati a quello che sapevano fare storditi dall’adulazione tonta di qualche ignorantello. Adulazione che diventa droga. Non cambiano più niente, niente crescita, un altro talento sprecato, storia finita. Questo non vale solo per i pittori. Lavorate e non ascoltate nessuno, lavorate e lasciate perdere i circoli intellettuali di palermo e provincia, non portatevi pesi appresso.

    69. In una Palermo piena di transatlantici nei propri bidet questo post è più che azzeccato.

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, X e Instagram