Rifardiarsi
Senza casa in rivolta. Laboratori e cliniche mediche in rivolta. Commercianti di piazza Bellini in rivolta. Palermo pare sempre sull’orlo della rivoluzione. Solo che poi, regolarmente, se la rifardia.
L’espressione Rifardiàrisi in siciliano significa tirarsi indietro. A quanto pare viene dall’arabo rafarda, ossia rifiutare. Col tempo il verbo è passato al dispregiativo: se l’è rifardiata, rifardo. Malgrado l’accezione negativa, sta a indicare un’attitudine che è molto siciliana, quella di sporgersi molto avanti e poi, invece, rifardiarsela. Ma non è certo l’autunno, la stagione privilegiata del rifardiamento. I siciliani se la rifardiano di solito in primavera. E specificatamente: la vigilia delle elezioni. Per quattro anni non fanno altro che lamentarsi, rovesciare cassonetti e bloccare le strade, tanto che in certi periodi quasi quasi gli si crede. Poi arrivano al momento di votare, che normalmente sarebbe quello di tirare le somme della propria indignazione, e se la rifardìano.
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