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lunedì 23 dic
  • Cattedrale occupata dai senzatetto

    Una sessantina di senzatetto del “Comitato di lotta senza casa – 12 luglio” sta occupando da ieri la Cattedrale. Nei giorni scorsi avevano occupato la sala consiliare e poi un edificio in restauro nei pressi di Casa Professa, da cui erano stati sgomberati ieri.

    I senzatetto chiedono una sistemazione anche temporanea ma avevano rifiutato di essere ospitati dal missionario laico Biagio Conte.

    AGGIORNAMENTO del 12 ottobre: gli occupanti hanno lasciato ieri la Cattedrale e si sono spostati in un ex ospizio.

    Palermo
  • 52 commenti a “Cattedrale occupata dai senzatetto”

    1. …bello spettacolo per i turisti…

    2. dopo lo zen, l’oreto inquinato, il prato del foro italico con le palme e le ceramiche devastate, proporrei anche la cattedrale con i senza tetto accampati dentro e fuori per il percorso le “Vie del Dregrado” oups volevo dire le “Vie dei Tesori”…

    3. e perche’ hanno rifiutato l’ospitalita’ del centro di biagio conte? Come, un letto, un tetto, un pasto caldo, una doccia, tutto gratuito e questi rifiutano? Allora c’e’ dietro qualche politica da portare avanti ad oltranza (occupazioni di spazi), c’e’ qualche fiume di consensi (popolo senza casa) da costruire in vista di future campagne elettorali (work in progress). O c’e’ forse un disegno di attaccare questa amministrazione comunale sempre e comunque su fronti a 360^.
      Perche’ se non ho un tetto ed un pasto caldo e qualcuno me lo offre gratis io me lo prendo, eccome! Quindi non trattasi di un semplice soddisfacimento di bisogni primari!

    4. …saranno quelli che si sono sbagliati alle urne!
      la prossima volta,sapranno cosa fare!

    5. Vogliono, pretendono una casa intera e non un semplice tetto.

    6. Evidentemente non chiedono la carità ma cercano una soluzione politica, avranno a mente l’equazione “Biagio Conte = ultima spiaggia”. Forse a suo tempo hanno dato retta al gatto e la volpe ^_^

    7. torniamo al discorso del topic della 31enne nonna?
      purtroppo siamo in un paese INCIVILE! Questa gente crede di poter fare il bello ed il cattivo tempo perchè, semplicemente, le istituzioni glielo permettono (e spesso li appoggiano…vedi ferrandelli messo sempre là in primalinea)! Io madere le forze dell’ordine a sgomberarli…con le buone o con le cattive!! Minano il decoro (già poco) ed il prestigio (inesistente) della nostra città!
      Siamo in anarchia!
      La cosa che più mi fa imbestialire è che se io, o qualsiasi altro cittadino che paga le tasse, se ne va ad occupare il comune per protestare perchè mentre il presidente dell’AMIA gira in Audi a me raddoppiano la TARSU e davanti casa ho una palazzina di munnizza fetida mi manano via a calci in culo e manganelli!! Loro sono senza casa e senza niente…non hanno nulla da perdere e sono intoccabili perchè se no fanno un macello!

    8. Io in loro vedo gente che non ha nulla: non ha una casa, non ha un lavoro…ci sono case a Palermo destinate a famiglie povere come loro che sono state occupate abusivamente da altre persone. Sono esseri umani, sono nostri concittadini, non possiamo trattarli solo e soltanto come un cancro. Possibile che in questa città non esiste solidarietà? Io ammiro Fabrizio Ferrandelli per la ua umanità e la sua tenacia, si batte per loro e non penso che lo faccia solo e soltanto in cambio di voti. Se il suo scopo fosse soltanto racimolare voti, agirebbe esclusivamente in prossimità delle campagne elettorali, non si batterebbe per quello in cui crede 365 giorni l’anno giorno e notte.

    9. Pierluigi forse generalizza un po’, tuttavia non si può negare che abbia una certa dose di ragione. Mi spiego: di certo non conosco queste persone, di conseguenza mi è particolarmente difficile in questo caso giudicare oggettivamente, tuttavia darò una mia versione dei fatti (che non so se dare soggettivamente per scontata.. perchè ripeto, non conosco i fatti): rientrare nella categoria dei senzatetto non è cosa facile; chiunque con una famiglia a carico sarebbe disposto a fare QUALSIASI e dico QUALSIASI lavoro pur di darle almeno la decenza e la dignità di quattro pareti ed un tetto. ogni giorno al mercato ortofrutticolo o a quello ittico cercano operai, per dirne una; e una madre di famiglia che si porta a vivere davanti al comune per giorni e giorni il figlio neonato di certo POTREBBE andare a fare la badante, di cui c’è sempre richiesta (sempre per dirne UNA fra non dico tantissime, ma TANTE).
      i suddetti mestieri di certo non permetteranno di vivere in un attico in via libertà, ma sicuramente non “obbligherebbero” queste persone a fare quello che stanno facendo. e ora, per ultima cosa, che cosa fanno? rifiutano l’ospitalità di Biagio Conte? io penso che qui si rasenti la follia. evito di dire molte altre cose sol perchè sono stanco di scrivere

    10. Chiedono una sistemazione temporanea, però allo stesso tempo rifiutano di essere ospitati da Biagio Conte??Non sembra un paradosso??
      I veri poveri non fanno rumore……
      OT–@pepè, ancora aspetto te in merito viale Campania.Poi mi spieghi cosa è cambiato dalle scorse elezioni e cosa è stato prodotto di utile in quelle futili proteste.

    11. Ma perchè l’emergenze sociali le dovrebbe risolvere Biagio Conte e non il comune?
      Perchè i poveri non dovrebbero avere diritto ad una casa?
      Perchè in 7 anni Cammarata, su 10000 richieste di case popolari ne ha assegnate solo 45?
      Cosa c’è di male nel rivendicare “democraticamente” il diritto alla casa, invece di andarsi a vendere il voto?
      Perchè dovrebbe essere una situazione dignitosa quella dei container?
      Perchè non si mettono a disposizione i beni confiscati alla mafia?

    12. Perchè i poveri non dovrebbero fare rumore?

    13. perchè non li ospita ferrandelli a casa sua?

    14. @mauro: perchè ricchi e poveri DEVONO avere una dignità! Gente così (come tanti ricchi) la dignità l’ha sotto le suole delle scarpe o sotto i copertoni ‘ru TMAX

    15. Titolo del post: “Cattedrale occupata dai senza tetto”
      Titolo di Repubblica “Comune, tutto gratis per la casta”
      Qualcosa in questa città non quadra….

    16. che vergogna…sta regione/città da dove la guardi la guardi è un disastro!

    17. C’è chi con il carocasa va a stare a casa di dio
      C’è chi con il carocasa va a stare nella casa di Dio

    18. Caro Filippo, i problemi si risolvono e non si devono nascondere tanto per fare bedda fiura con i turisti.

      Una soluzione loro l’avevano trovata, cioé la costituzione di una commissione mista con all’interno rappresentanti del comitato che individuasse le famiglie svantaggiate da inserire in una lista di emergenza abitativa per poi usufruire dell’assegnazione provvisoria di un alloggio confiscato alla mafia dal quale si sarbbero potuti ricavare diversi appartamenti. Alcune imprese edili si erano pure offerte di regalare il materiale. Questo ovviamente sarebbe stata una soluzione temporanea, infatti queste famiglie, che sono collocate in graduatoria, aspetteranno il loro turno per l’assegnazione della casa popolare, e solo dopo avvenuta assegnazione lasceranno il bene confiscato, che potrà essere utilizzato per altre famiglie.

      L’iter e’ rimasto peró bloccato.
      Tuttavia i senzatetto con le loro proteste hanno ottenuto un bando per l’assegnazione delle case popolari, bando pubblicato 26 anni dopo la presentazione dell’ultimo bando utile.

      Purtroppo peró a Plermo non c’è una programmazione né di ristrutturazione né la previsione di nuove costruzioni.

      Questo è quello che ho letto, e questa gente non la conosco personalmente.
      Conosco bene i tasci nostrani, d’altronde sono nato allo Sperone, e sono stato sempre il primo a lamentarmi della poca educazione dei miei vicini. Purtroppo peró la nostra non è una societá di leggi, e come sempre alle prossime elezioni voteranno i soliti noti.

    19. @Mauro: che c’è di democratico nell’occupare la cattedrale, innffiare con la spazzatura piazza pretoria o occupando un cantiere?
      No davvero…dov’è la democrazia in tutto ciò??
      Per quanto riguarda beni dei mafiosi hai tutto il mio appoggio!

    20. @Filippo: ma lo sai che sei simpatico?
      @Mauro: la penso esattamente come te!

    21. questi si tramandano da generazione in generazione lo sport dell’uccupazione delle case e dell’andare avanti non facendo un ca**o. I miei genitori (cm penso dovrò fare io, come fanno tutti) si sono rotti il culo 20 anni per pagare un mutuo pesantissimo e comprare un 4 vani in periferia(vicino a sta gentaglia tra l’altro), che lo facessero anche loro…certo alzandosi a mezzogiorno e passando la giornata ad abbanniare alla finestra è difficile accucchiare 900 euro al mese.

    22. I poveri che non vogliono lavorare ma che pretendono la casa non meritano nessun tipo di aiuto! Chi DAVVERO ha bisogno di aiuto rischia di non averlo per colpa di questa gente!
      Sapete quanti senza casa ci sono a Palermo? Com’è che loro stanno zitti e non fanno bordello? Forse perchè questi “silenziosi” sono persone civili!

    23. @mimmo: come darti torto!

    24. decisamente la città più cool d’Italia

    25. Che vadano a lavorare….

    26. Negli ospedali c’è continuamente bisogno di qualcuno che lavi gli anziani non autosufficenti, c’è ovunque richiesta di badanti per anziani soli in casa, ci sono tante opportunità per lavare le scale dei condomini di tutta la città. Uno disperato non va a piazza pretoria a fare le corna davanti la telecamera, uno disperato va a lavorare…

    27. E bravo Filippo e tutti quelli che la pensano come te , i saggi e giusti che possono scagliare la prima pietra unici produttori di ricchezza in una città , che non capisce che tutti gli altri al di fuori dei suoi confini ,la guardano con diffidenza perchè non produce niente ed è parassita.
      Che fa parte del coro di coloro che vuole che le leggi siano rispettate, ma non ha mai letto la Costituzione e che contrariamente ai nostri fratelli del Nord che rispettano civicamente i doveri come è giusto fare, non sa che i diritti si prendono e non si chiedono o si elemosinano , e che come un assessore di questa ” Grande Città ” disse in Tv poco tempo fà ” fra loro che occupano il municipio ci sono pure proprietari di abitazioni” come se non fosse compito suo vigilare sugli organi competenti ed escludere coloro che non erano in regola e che quindi garantire i diritti di chi ne aveva veramente bisogno.
      Già perchè a Palermo le colpe sono sempre degli altri , meglio se sono poveri brutti e sporchi e cattivi , come sostiene Pierluigi.Così tranquillizza le nostre coscienze.

    28. mi trovo sempre a fianco dei più deboli, sono sempre a combattere le cause perse ma questo tipo di gente non riesco a sopportarla.
      Sono le stesse persone che fanno sit in per stada bloccando il traffico.
      So di gente che si è pure venduto il “diritto” all’occupazione abusiva di alloggio tanto poi ne occupa un altro.
      No all’assistenzialismo incondizionato, si a quello rivolto a chi ne ha veramente bisogno.

    29. Se queste persone sono dei veri poveracci non in grado di procurarsi un tetto e non dei “professionisti del senza casa”, hanno tutto il mio appoggio e condivido la protesta anche movimentata. E’ il Comune che deve vergognarsi se non riesce a dare risposte a cittadini indigenti. Per quanto riguarda la preoccupazione di qualcuno per l’immagine che si da ai turisti (sic!). In confronto al degrado, lo sporco, il fetore e il caos del traffico veicolare, la mancanza di servizi pubblici efficienti, ecc. ecc la sceneggiata alla cattedrale potrebbe essere scambiata per uno spettacolo a loro dedicato.

    30. Quoto Zelig. Al degrado della città sono talmente assuefatti che neanche lo vedono più, ma si preoccupano del giudizio dei turisti..I benpensanti….sguazzano tra la munnizza, ma la colpa è sempre degli altri!

    31. Grazie per aver cancellato il mio post.
      Alla faccia della libertà di parola….
      Con buona pace dell’ Art. 21 della Costituzione ! (perchè io la Costituzione la leggo. Chi vuol intendere intenda).

    32. Pierluigi il nostro ordinamento per fortuna prevede dei limiti alle libertà, quando la tua libertà lede quella altrui, e prevede la diffamazione. Ecco perché, secondo policy, il tuo commento è stato rimosso. Ti invito a non utilizzare il futuro i commenti ma l’e-mail per questo tipo di comunicazioni. Grazie.

    33. la cosa che mi sorprende é che continuiamo a cementificare, costruire, edificare, espanderci, cementiamo perfino i fiumi…siamo sommersi dal cemento e col cemento tutto stiamo sommergendo e molta gente non ha una casa?!? qualcosa non quadra.
      in teoria dovremmo avere almeno due polli da mangiare a testa, invece mi sa che c’è chi ne mangia cinque o sei e chi nessuno…
      e c’è chi vuole far bella figura con i turisti buttando la “munnizza” (anche umana) sotto il tappeto.
      non ho parole!

    34. …mettiamo che secondo alcuni questa è la feccia e che ci marcia, che è gente che pretende di avere le cose senza muovere un dito,che è anche un po’ animalesca nel suo tentativo di ottenere le cose perchè è vero che tanta gente porta dignitosamente e in silenzio la propria miseria,mettiamo che tutto questo sia vero…Ma non è scontato dirlo? di cosa stiamo parlando, dell’ovvio? Questi sono così, è il loro livello, non possiamo aspettarci che siano diversi,è come pretendere che un animale sia un fiore (è solo un esempio, non considero mai un altro essere un animale).Ma la colpa di tutto questo che succede di chi è? Come ho già detto da qualche altra parte, è gente che vive qui in mezzo a noi e non possiamo indignarci e fare finta di niente , dobbiamo intanto capire che le amministrazioni servono a impedire che si arrivi a questo,altrimenti che ci stanno a fare? Sono loro la Vera Vergogna, perchè della povera gente se ne infischiano tutti,sono troppo intenti
      ormai a raschiare il barile, perciò non possono più
      neanche promettere. E’ mai possibile che a Palermo ci siano sempre le stesse questioni da risolvere ?Nessuno ha trovato un metodo per diminuire questi disagi? Boh!?!

    35. Per la cronaca queste persone sono state autorizzate dall’Arcivescovado. Sono OSPITI! Prima di vomitare insulti, sarebbe bene informarsi. E ricordarsi dell’esistenza di parole come “solidarietà” e “pietà cristiana”.

    36. Calpurnio a me risulta che abbiano fatto irruzione prima di essere “autorizzati”.

    37. Tony Siino, copio da Repubblica edizione nazionale di oggi (sperando di non infrangere nessuna legge…)
      “Ancora una notte in cattedrale per i 40 senzatetto che, sloggiati dalla polizia dall’edificio che avevano occupato nei pressi di Casa Professa, hanno avuto il permesso dell’Arcivescovado di dormire nel Duomo. Ieri l’accesso alla Cattedrale è stato vietato sia ai fedeli che ai turisti, una pattuglia di vigli controllava l’ingresso. e le funzioni religiose sono state spostate nella chiesa si S.Salvatore. L’anno scorso alcuni senza tetto si accamparono nella cattedrale per protesta, ma allora senza autorizzazione”
      Dimmi tu….

    38. Ansa (4/10/2008 alle 21:54): «[…] Sono una sessantina i senzatetto che hanno fatto irruzione nella Cattedrale, tra loro anche una trentina di bambini» […]. Poi sono stati “autorizzati”.

    39. Vabbè, si sono presentati in Cattedrale e hanno chiesto asilo. Che dovevano fare? Farsi precedere da una richiesta scritta in carta da bollo opportunamente protocollata? Può essere che il termine “irruzione” sia un po’ fuorviante? E che sono stati autorizzati senza virgolette? Ribadisco l’invito a ricordarsi della parola “solidarietà”. Anche perchè si annunciano tempi difficilissimi e della stessa solidarietà in futuro potrebbero averne bisogno i tanti che oggi si sentono in diritto di sputare una cattiveria e girarsi dall’altra parte. La vita è fatta a scale….e bisogna essere gentili con chi si incontra salendo, perchè sono gli stessi che incontrerai scendendo!

    40. ..se Dio li ha autorizzati a vivere, non vedo perchè
      la chiesa non possa autorizzarli a starci dentro!
      Ripeto, non possiamo ghettizzare queste persone in una categoria,è troppo facile stare là a giudicare e sentenziare, sono esseri umani pure loro, bisogna affrontare seriamente il problema delle case da assegnare, il lavoro da dare, la scuola x i bambini,e fare i dovuti controlli perchè tutto si svolga nella regolarità,(ma queste cose ce le stiamo a dire tra di noi?)

    41. ma vero è che il Sindaco Cammarata si stia per dimettere?

    42. Sempre per completezza d’informazione, citando la stessa fonte di Tony Siimo, informo tutti che questa gente era alloggiata in una locanda a spese del Comune, fin quando lo stesso non ha disdetto il contratto. Qualche privilegio economico in meno per la casta e una locanda in più è chiedere troppo?
      ANSA) -PALERMO, 5 OTT- Si accingono a passare la seconda notte nella cattedrale di Palermo i 40 senzatetto fatti sloggiare dalla Ps da un edificio di Casa Professa…… I 40 hanno dovuto lasciare le locande prese in affitto dal Comune, che ha disdetto i contratti, e li ha sfrattati dall’Insula 3 del quartiere Zen.
      INFORMARSI PRIMA DI GIUDICARE!

    43. Solidarietà? Certo! Per chi soffre nell’ombra, per chi lavora una vita e per colpa di un broker perde tutti i suoi risparmi, per chi non ha una casa e cerca ogni giorno a testa china di trovare un rimedio, per chi è un ricercatore che dopo anni di precariato si vede levare pure quel poco di precario che aveva…per questi ho solidarietà! Per ‘sti 60 scalmanati non ho alcun tipo di pietà!

    44. CONSIGLIO A TUTTI UN ATTENTA LETTURA!
      non l’ho scritta io ma un uomo di religione di questa Città.
      pequod

      Non tutto è come appare

      Ancora una volta il problema dei senza tetto è tornato di attualità. Campeggia sulle pagine dei giornali insieme ad un altro tema ciclico: i privilegi della casta. Non si riesce a uscire dal teatrino tipico della nostra città per cui sui problemi si dibatte, si discute anche animatamente; poi tutto si accantona, si congela. Cala il sipario dell’attenzione pubblica. Non si attuano percorsi risolutivi che possano superare lo stato di disagio. Così, inevitabilmente, tutto si ripresenta uguale, se non più drammatico. Aumenta, da un lato, la disperazione di chi vive nella povertà e, dall’altro, il “callo sociale” che provoca indifferenza nella restante parte della città. Ci stiamo vaccinando assumendo, a piccole dosi, degrado urbano cosicché ormai non ci indigniamo più.

      I senza tetto che occupano la Cattedrale chiedono una casa. Una delle funzioni cui presiede la pubblica amministrazione è quella dell’assegnazione degli immobili a chi versa in condizioni particolarmente svantaggiate. L’amministrazione, invece di prendere atto di alcune carenze nella gestione di questo settore di intervento e individuare iter alternativi che possano, in un medio termine, portare ad una nuova politica abitativa a Palermo, non riesce a fare altro che proporre soluzioni tampone che non risolvono. Al contempo, stigmatizza i più poveri e cerca di isolarli. L’argomento adottato è il rispetto della legalità. Nessuno mette in discussione che questo sia un valore da difendere ma in tutte le sfere. Non si può richiamare questo principio e poi, nei fatti, attivarsi solo per difendere i propri privilegi di casta. Il rispetto della legalità è, per i membri di un’Amministrazione pubblica, anche assolvere al mandato ricevuto e agire concretamente per risolvere i problemi che si presentano.

      Nei confronti degli occupanti della cattedrale, inoltre, si concentra un profondo stigma sociale. Questi rappresentano quella fetta dei palermitani accusati di voler vivere sulle spalle dell’erario, di non attivarsi concretamente per cercare un lavoro, di dilapidare quello che guadagnano in beni superflui. Forse è così. Sono vittime di quella stessa malattia che ha contagiato tutta la città, anche se si manifesta in forme diverse. Loro sono forse i più facili da criticare perché il loro modo di porsi non è elegante e il loro lessico non è forbito. Ma in questa città molti cercano di vivere di assistenza, compresi quanti fra gli amministratori pretendono privilegi di status. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. È facile giudicare negativamente e girare gli occhi da un’altra parte. Intanto c’è tanta, troppa gente che soffre in questa città. Oltre a quelli che sono in Cattedrale ci sono tante altre realtà più silenziose e forse anche più drammatiche. Famiglie che vivono in case fatiscenti, senza servizi igienici, senza acqua corrente, senza niente da mangiare. Case del centro storico che stanno in piedi per scommessa, senza luce ma sature dell’odore acre della muffa. Qui vivono madri che devono elemosinare a parenti e amici pochi euro per un po’ di pane e pasta. Bambini che purtroppo non riescono neanche ad accedere a una corretta istruzione perché le condizioni delle famiglie sono drammatiche e mancano sia le risorse economiche che quelle culturali. È una storia di degrado che si perpetua, di generazione in generazione. Uscirne non è facile. Ci sono delle condizioni “strutturali”, “non scelte” che influiscono sulle concrete possibilità di azione degli individui. Il facile disprezzo appiattisce la complessità della situazione.

      Stiamo spingendo i poveri ai margini della vita sociale e non guardiamo il loro disagio, anzi, lo additiamo con sdegno. Diciamo loro: “vai a lavorare e pagati una casa!”

      È giusto. Ma forse dimentichiamo che molte di queste persone già lavorano. Forse dimentichiamo, anche, che il mercato del lavoro palermitano non è famoso per il pullulare di opportunità. Certo, i lavori umili si possono trovare. E quella gente li ha anche trovati; questi consentono di guadagnare cifre irrisorie che non consentono di mantenere dignitosamente una famiglia con diversi figli.

      Ciò che turba è osservare come molti pretendono che i poveri restino in silenzio, che sopportino pazientemente. Perché dovrebbero farlo? Per non infastidire la parte bene della città? Per non turbare il suo voler essere cool, turistica, europea? No. I poveri hanno diritto a farsi sentire. Sono cittadini, hanno votato e contribuito ad eleggere dei rappresentanti nelle istituzioni. Ora devono avere ascolto e non essere trattati come un cancro da estirpare. Certo, è giustissimo fare controlli e isolare i “furbi” al fine di salvaguardare coloro che veramente mangiano pane e miseria. Non laviamoci le mani del loro dolore. Non generalizziamo con facili categorizzazioni e pregiudizi.

      Se proviamo a conoscere meglio questa gente potremmo avere delle sorprese e scoprire persone che vorrebbero intraprendere un processo di riscatto, ma non hanno gli strumenti per farlo e necessitano di aiuto. Sono tanti. Coloro che stanno occupando la Cattedrale forse sono i più “rumorosi”. Non vogliamo difenderli tout court, assolverli da ogni colpa, ma vogliamo riconoscere loro il “merito” di aver portato alla ribalta un problema che non può e non deve essere taciuto. La speranza è che la rabbia di costoro possa consentire di attivare politiche con benefici sociali diffusi.

      Alla base di questa occupazione e delle manifestazioni correlate, infatti, non c’è solo l’esigenza di trovare un alloggio per le famiglie della Cattedrale ma principalmente quella di attivare nuove politiche, di sbloccare assegnazioni ferme da troppo tempo, di fare un censimento delle case disponibili compresi i beni confiscati alla mafia, di attivare controlli che individuino ed escludano quanti non possiedono le condizioni per accedere ai benefici. Non si vuole, infatti, proporre un assistenzialismo incondizionato ma si vuole dare ascolto a chi non ha mezzi per chiedere il rispetto dei propri diritti e attivare politiche pubbliche che possono affrontare in maniera organica la carenza abitativa della città

      Gianni Notari

    45. Che qualche egoista reazionario legga e rifletta sulle proprie miserie morali.

    46. Dopo questa bellisima lettura, spero si sia fatta un po’ di chiarezza. Perchè finora si sono discussi due temi che a volte, fondendosi, hanno ingenerato malintesi:
      quello della INCIVILTA’ e quello della POVERTA’.
      Ci sono i possibili incivili delle manifestazioni “barbariche”:solo qui si mette a soqquadro una città per esigere qualcosa; gli incivili che ci marciano, e tutto pretendono senza mai provare a lavorare, dimostrando di non avere alcuna dignità;in quanto agli incivili che pensano di sfruttare i politici dai quali a loro volta sono sfruttati, ahimè, purtroppo di questi incivili è pieno il mondo!
      Ci sono i poveri: i nullatenente, x nascita, x destino, perchè non hanno avuto possibilità di trovare un lavoro decente, x sfortuna, xchè hanno una salute malferma, perchè è chiaro che se non mangi non cresci bene; se non hai soldi è più difficile studiare e aspirare a posizioni migliori; insomma , i veri poveri, che possono essere nati però anche nelle fasce più emarginate, ritenute “incivili”, è raro che un povero nasca nella classe dei nobili! come è vero che il malcontento può portare al malcostume. E allora? Che ne sappiamo? Come facciamo a giudicare chi è vero povero da chi non lo è? Solo dal grado di civilizzazione? E questo metro chi ha il diritto di adoperarlo? Lo faccia chi può operare nel diritto e nella legge, x il bene altrui e x il rispetto delle regole. E a noi non resta che votare persone ONESTE, che abbiano anche VALORI da applicare, e si battano per essi.
      Grazie, Signor Gianni Notari.

    47. PADRE Gianni Notari
      Direttore del Centro Pedro Arrupe .
      gesuiti per chi non lo sapesse che ha avuto un importante ruolo nella Storia nella nostra città.
      ma quello era il passato e adesso poco importa.questa lettera è il Presente.
      pequod

    48. se un gesuita ci supera a sinistra dobbiamo riflettere…
      lettera molto lucida che dovrebbe far meditare!

    49. @Stalker:
      a destra non si può tranne che non ti trovi su una strada a tre corsie ma dove le hai mai viste a Palermo?
      In effetti la lettera del religioso fa riflettere per esempio sulla fortuna di avere un lavoro, non sempre è fortuna, spesso è nepotismo e la sfortuna di non averlo.
      Ma è solo all’alternanza della sorte che ci si può affidare? Vorrei continuare, avrei molto da dire ma si fa tardi, devo andare al lavoro. Magari più tardi quando avrò finito le mie 14-16 ore quotidiane. Sono un fortunato.

    50. Reazionario? E che siamo in un libro di Guareschi???

    51. Allego una bella letterina di Ferrandelli sulla questione mediatica a riguardo dei senza casa.

      Lettera al GdS: la mia replica (Fabrizio Ferrandelli) all’articolo del sig. Cascio
      7 Ott, 2008
      Ospitalità in cattedrale, emergenza abitativa: C’è un consigliere che vuole commentare questi fatti?

      E’ l’invito rivolto – tramite questo giornale dal sig. Cascio – ai consiglieri che credono e lottano per un mondo migliore, dove l’acqua, la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, l’abitazione sono diritti realizzati. Riflettiamo sulla parola fatti. Il giornalista pubblica le sue convinzioni “insana voglia di estremismo” “sfida all’ordine pubblico” “guidando i senza tetto” con un valore oggettivo, un dato di fatto. La peggiore offesa che un giornalista possa fare alla deontologia professionale, ai suoi colleghi, ai lettori e alla democrazia, è presentare convinzioni personali come dati di fatto. Così si stravolge la realtà, si utilizzano i metodi di comunicazione di massa propri degli stati totalitari. Mi scuso con i senza casa per il tempo che sciupo nel rispondere all’ennesimo attacco di chi rappresenta nella comunicazione gli interessi di un potere che abbatte lo stato sociale, distrugge la cultura dell’inclusione, della solidarietà e si proclama difensore della legalità.
      Invito il giornalista che dichiara di “abusivi che hanno altre case e redditi al di sopra della soglia di povertà” a comunicare, tali abusi, agli organi competenti, e invito il Presidente del consiglio e la commissione di garanzia a prendere atto di tali dichiarazioni per i provvedimenti in difesa dei soggetti più deboli della nostra comunità. Il centro sinistra insieme ai più sensibili del centro destra ha invitato la giunta a integrare l’accordo con la guardia di Finanza per perseguire chi millanta una situazione di disagio economico ed abitativo.
      In base a dati forniti dagli uffici, nel mese di ottobre 2007:
      Con la graduatoria definitiva relativa all’assegnazione di case popolari sono state accolte 9.865 domande e sono stati assegnati “solo” 84 alloggi;
      Nel periodo 26/08/2002 – 19/10/2005 il comune ha speso €. 947.441,65 per il bus navetta Palermo-Cerda(in cui c’erano senza tetto di Palermo); e ha fatto debiti per alberghi nel 2002-2006 per €. 9.194.073,90.
      Dal bilancio sociale: contributi assistenziali erogati nel 2006 €. 6.998.309,95, comunque insufficienti; nel 2007 solo €. 1.746.716,98. Contributo alloggiativo 2005 solo €. 473.160,00 sul 1.000.000,00 previsto, per gli anni 2006/2007 non risulta l’importo. Questa è la negazione dello stato sociale, dello stato di diritto. Questa la chiamo illegalità!
      Conte è stato contattato da Cannella sabato, prima dello sgombero, la disponibilità era solo per le donne e per 10 giorni, i containers sono 4 quelli liberi, ma inutilizzabili.
      L’emergenza abitativa si chiama: Diego Cammarata.Prima di essere sindaco è stato Presidente IACP, in questi anni, non ha dotato la città di un programma per superare l’emergenza abitativa, ma ha disatteso non finanziando, gli interventi indicati nel regolamento Interventi abitativi, ha disatteso anche l’o.d.g. con il quale il C.C. indica una procedura per rendere socialmente sostenibile gli sgomberi difendendo i deboli.

      Viviamo in un città in cui gli atti di indirizzo del C.C. sono disattesi dalla Giunta che rompe l’equilibrio tra gli organi comunali. E’ con questa rottura che si mina la democrazia, la legalità e i consiglieri cessano di essere interlocutori sociali e cerniera tra le parti. Così si attenta all’ordine pubblico.

      Viviamo in una città il cui sindaco emette ordinanze contro il “bivacco”, contro l’esercizio del dissenso, in cui un sindacalista, che lotta contro le ingiustizie, il malaffare è perseguitato per intimidire e imbavagliare la rivendicazione sociale, dove alcuni giornalisti invece di interrogarsi sui dei debiti fuori bilancio, sui passivi delle ex municipalizzate, sulle assunzioni parentali, sul disastro ambientale e del territorio, attaccano chi lavora per un mondo migliore. Il mio pensiero va ai colleghi del centro sinistra, alle persone con cui in questi giorni condivido impegno, passione e idealmente mi sento accolto nella comunità di chi negli anni 50 lottando contro il latifondo, lotta “estrema e pericolosa”, ci ha regalato la riforma agraria, un mondo migliore nato dalla lotta che diventa legge!

      Fabrizio Ferrandelli e le donne e gli uomini del Gruppo Consiliare AltraPalermo

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