Il motore
A Palermo ci sono, come nelle altre città immagino, sempre più moto. Il clima, che ci permette di utilizzarle quasi tutto l’anno dovrebbe farci apprezzare ancor di più lo spartano mezzo di locomozione. Ma…il palermitano con lo spartano non ci convive molto bene, il palermitano ama le comodità anche se poi addirittura chiama la moto “motore” accentuando, apparentemente, il carattere rude ed essenziale del mezzo. Vieni a prendermi con il motore? chiedo a mio marito al telefono e subito le colleghe non palermitane fanno gli occhi a punto interrogativo e si chiedono che tipo di automobile possiedo se può andarsene in giro anche senza motore.
In realtà, complici le case produttrici di automezzi a due ruote, il palermitano compra un motore (scooter, motocicletta etc…) e dopo qualche giorno inizia “l’accessoriata”: bauletto simile ad un carrello tenda, parabrezza con piccola tettoia e se la stagione è fredda, una sorta di coperta impermiabile e pesantissima che copre dal collo in giù e che pare una di quelle infami saunette gonfiabii che vendevono per corrispondenza, vi ricordate?
Sono tutti accessori definibili come utility che nulla hanno a che fare con la categoria ciarpamity o cazzegioty per i quali c’è una storia a parte. Malgrado questo però il palermitano non è contento, sta scomodo…lui e la sua signora.
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