Si presenta “L’isola che c’è” di Conticello da Banca Etica
Oggi alle 17:30 presso la filiale di Banca Etica (via Catania, 24) verrà presentato il libro di Filippo Conticello L’isola che c’è – la Sicilia che si ribella al pizzo. Interverranno Rita Borsellino e i ragazzi di Addiopizzo.
A seguire degustazione equa e solidale nell’ambito di Io faccio la spesa giusta, la settimana per il commercio equo e Solidale.
Grazie per la segnalazione!
alla presentazione del libro ho ascoltato le storie di Conticello e di altri imprenditori che si sono fieramente opposti al pizzo.
Anche i membri di Addiopizzo hanno parlato di storie.
Non c’è stata l’opportunità per un dibattito alla fine.
Voglio dire solo una cosa.
Quello che mi ha colpito è stata l’assenza di una strategia da utilizzare costantemente per fare reti etiche, sistemi etici e lobby etiche.
I commercianti abusivi le fanno le reti presentandosi quotidianamente sulla strada a vendere le loro mercanzie che i palermitani quotidianamente comprano.
Ma dall’altro lato, quello etico, quali sono le strategie quotidiane/settimanali/mensili per fare rete di Addiopizzo, e degli imprenditori che si ribellano ?
Un fine settimana all’anno (Piazza Magione), due presentazioni di libri all’anno e 3 incontri all’anno presso il negozio di qualche commerciante che non paga il pizzo, la somma di queste poche iniziative che veicolano “consumo/acquisto etico” non bastano affatto a fare rete a Palermo o a Catania o nel resto della Sicilia.
Le reti della illegalità sono molto piu’ fitte e radicate perchè si manifestano QUOTIDIANAMENTE sulle piazze pubbliche.
E QUOTIDIANAMENTE si dovrebbero manifestare le iniziative delle lobby etiche!!!
Si creerebbe un effetto domino in netto contrasto con le reti quotidiane dell’illegalita’/abusivismo commerciale.
Fino a quando ci saranno incontri e presentazioni di libri solo per quelli che la pensano alla stessa maniera, lo sviluppo della rete/reti etica/che sarà molto molto limitato e lento.
Prendi ad esempio le ultime domeniche dove in via liberà vengono esposti prodotti di case agroalimentari della provincia palermitana e siciliane… Allora perchè non pensare a delle domeniche ripetute (per mesi e mesi) dove espongono i commercianti pizzofree ? Quell’evento a Piazza Magione 1 volta all’anno rischia di diventare solo simbolo e di non veicolare realmente nuove abitudini di acquisto etico.
Quindi invito Addiopizzo e i commercianti pizzofree ad essere piu’ presenti nel territorio con attività e iniziative volte a sensibilizzare la gente, non solo 1-2-3-4-5-6 volte all’anno.
L’Antica Focacceria ha organizzato qualche domenica qualche iniziativa all’aperto, ma dovrebbe essere 11 mesi all’anno. Per intenderci.
Senno’ la gente se lo scorda il messaggio
Stiamo lavorando per te…da tempo,molto tempo e continuiamo .tranquilla Fata continuiamo ….un passo alla volta…. nel frattempo abbiamo fatto un associazione antiracket Libero Futuro… abbiamo dato fiducia ed assistenza a tanti commercianti che hanno denunciato e tra tre giorni inizia il processo …poi arriverà anche altro..ma credimi non siamo così tanti e siamo volontari…non solo 1-2-3-4–5-6- all’anno???.. e poi sarebbe il caso d metterci 10-20-30-40-50 scuole da incontrare per il progetto scuola…e 10-20-30-40 50- incontri a seminari,convegni etc..etc..in tutta italia e…..ancora altro..tanto altro…mi verrebbe da invitare anche te a ..darci una mano o no?
comunque sempre grazie per la sensibilità ma nonsololibri…almeno NOI.
Pequod
naturalmente apprezzo l’enorme lavoro svolto da Addiopizzo e da tutti i commercianti e da Confindustria. So che si sta lavorando molto.
Quello che non sono forse riuscito a scrivere prima in maniera chiara è che BISOGNA STARE SULLE PIAZZE PUBBLICHE SEMPRE ! Come fanno egregiamente le reti dell’abusivismo e dell’illegalità commerciale a Palermo e in Sicilia !!!!!!
Le reti etiche e pizzofree devono stare sulle piazze dove sta la GENTE ! E’ la’ che bisogna assicurare la presenza costante, perchè se la gente conosce un alternativa nella PIAZZA, nelle STRADE pubbliche, allora puo’ scegliere, ma se i commercianti pizzofree sono in Piazza Magione (ora Falcone se non sbaglio) una volta all’anno, i cittadini per 364 giorni all’anno non trovano un alternativa (presenza fisica) e continuano con i consumi dei commercianti abusivi/illegali.
Questo è il concetto che volevo esprimere.
Anche la scuola e’ fondamentale per veicolare messaggi di acquisto etico e lotta alla mafia, ma gli acquisti si fanno nelle strade pubbliche e non nelle scuole. I seminari e i convegni sono importanti per comunicare la cultura del pizzofree, ma gli acqusti non si fanno nei convegni/seminari ma nelle piazze cittadine invase dai commercianti abusivi e illegali.
Spero che il concetto sia chiaro: STARE SULLE STRADE E NELLE PIAZZE per contrastare l’illegalità.
La Via libertà chiusa le domeniche potrebbe diventare la via dell’acquisto pizzofree per 4 domencihe all’anno per 10 mesi all’anno, SEMPRE!
Questa e’ strategia per me ! Questa sarebbe presenza fisica sul territorio! Molto piu’ efficace di seminari e convegni frequenatati da gente che la pensa alla stessa maniera e che quindi non necessita di essere portata all’ovile dell’etica.
Che Addiopizzo, Confindustria, chiedano l’impegno comunale della via libertà domenicale per l’esposizione di prodotti pizzo free per 10 mesi all’anno. Dovrebbe idventare un istituzione permanente, punto di riferimento! Ecco che allora la gente si abituerebbe domenica, dopo domenica, alla presenza concreta del commerciante pizzofree, e comincierebbe un passaparola e una inversione delle tendenze/abitudini.
Se una famiglia sa che la domenica puo’ fare la spesa pizzofree, non scende per il resto della settimana dal commerciante abusivo e anche scontroso a fare la spesa.
Modificare i comportamenti e le abitudini di acquisto delle persone puo’ solo accadere con una presenza fisica costante sul territorio delle aziende pizzofree. Solo così si puo’ effettuare LA SCELTA CONSAPEVOLE, PERCHE’ C’E’ L’ALTERNATIVA OGNI SETTIMANA nel cuore della città !!!
fata
lo abbiamo già chiesto due volte.Spazi fissi per fiere del consumo critico antipizzo.
una attraverso una proposta ai candidati prima delle ultime elezioni con tanto di documento scritto e firmato da tutti(tranne cammarata che comunque si era detto daccordo…)
due nella primavera del 2008
nell’aula consiliare durante una seduta ,con tema la lotta al racket, alla presenza del sindaco e del consiglio al gran completo
non è servito..ed allora stiamo battendo altre strade…
ma ricordati che per organizzare tutto quello che vorresti,occorrono forze,risorse umane …..non della serie armiamoci e partite perchè organizzare e realizzare le cose è un lavoro..e…vabbè..accettiamo le indicazioni e i suggerimenti
grazie
ciao
pequod
Beh… io ad Addiopizzo il 5% l’ho destinato, forse è poco ma anche quello è una risorsa… fata, spargi la voce!