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sabato 23 nov
  • Migliaia di studenti in corteo e Scienze Politiche occupata

    Migliaia di studenti hanno sfilato oggi pomeriggio in centro per protestare contro la legge 133 per la riforma della scuola e i tagli all’Università. Apriva il corteo uno striscione con la scritta «Non pagheremo noi la vostra crisi – Ateneo di Palermo in rivolta». La manifestazione si è svolta pacificamente anche se le forze dell’ordine hanno fatto spegnere alcuni fumogeni che erano stati accesi.

    È stata occupata nel pomeriggio, al termine di un’assemblea, la Facoltà di Scienze Politiche. È la prima facoltà palermitana occupata durante questa protesta.

    Palermo
  • 30 commenti a “Migliaia di studenti in corteo e Scienze Politiche occupata”

    1. Le forse dell’ordine non è un lapsus è una perla che Siggismondo Freud sicci avissi fattu i bagni.
      Ti prego Rosalìo non lo correggere, lascialo così.

    2. “forse dell’ordine”
      è pari solo a “sangue sangue e sanguerà” (no, no è vero, sandokan è superiore, però forse dell’ordine è magnifico)

    3. Una manifestazione partecipatissima!!!

      Grandiosa, sta venendo fuori la voglia di riscatto di tanti giovani Siciliani!

    4. …..bellissima!

    5. Sig. Enia sangue sangue e sanguerà è una pietra miliare della mia fanciullezza. Anche dduocu la psicanalisi ci avrebbe potuto pubblicare tonnellate di carte, ma di più la psichiatria.

    6. andate a lavorare..comunisti del czxxx

    7. e dopo il lavoro tutti a protestare contro questo governo che ci porta allo sbando

    8. Certo certo è bello occupare.. Quando le tasse le paga il papà. E chi lavora e si fa il culo, nn può dare esami.

    9. Lavora in pieno centro. Una manifestazione partecipatissima. Un’atmosfera di festa. Complimenti!

    10. Si, la festa dei fannulloni! si comincia dalla scuola!

    11. Nat, io suppongo che tu non sappia di cosa parli. secondo te, scienziato che non sei altro, a cosa ti servirà questo anno di studi se l’anno prossimo le tue sudatissime tasse gonfieranno così tanto da assumere quote pari a ciò che guadagni in un anno? ma come cavolo fai (e fate) a parlare senza sapere NIENTE, e senza capire soprattutto NIENTE?
      ad ogni modo: quelli di scienze politiche hanno fatto una scelta a mio avviso affrettata; inoltre quando siamo passati lì davanti ho temuto che i tizi in piedi sulla finestra si potessero lanciare giù da un momento all’altro

    12. E come disse Crozza:

      L’Italia è una repubblica bagnata da tre mari
      e prosciugata da Tremonti

      Mariagiovanna di http://scrivere.palermoo.it/

    13. c’è chi occupa ma c’è anche chi protesta serenamente dopo avere frequentato la lezione (auspicabile questo atteggiamento)

      e che occupino pure!
      tanto scienze politiche è una facoltà che non offre sbocchi lavorativi. la dura realtà è che frequentare non porta benefici.

      dovrebbero istituire il numero chiuso in tutte le facoltà in base a delle quote accuratamente calcolate ovviamente con organismi di controllo seri e con pene severe.

      se devo andare a fare il cassiere di supermercato a 30 anni dopo la laurea in lettere, tanto vale iniziare a farlo a 20 anni.

      con la riforma del 3+2 hanno si aumentato il numero di laureati, ma c’è stato il proliferare di corsi inutili e privi di sbocchi. e come se anzichè avere un vicitore del totocalcio con il 13 miliardario, ce ne fossero migliaia ma purtroppo con una vincita ridicola.

      ma forse si fa prima a emigrare.

    14. Per favore non cercate di sviare la notizia. Tanto non ci riuscirete. E’ stata una manifestazione Bellissima. Migliaia, davvero tantissimi ragazzi, genitori, professori e anche Bambini. Tutto è avvenuto nel pomerigio, quindi fuori orario didattico. Ragazzi complimenti a tutti…chi critica è solo un nullafacente che perde 24 ore al giorno davanti al pc.
      Contro la 133.

    15. Bella manifestazione. Ragazzi e ragazze civili e tranquilli. E che sono stati capaci di zittire quei due o tre imbecilli che inneggiavano contro la polizia, messaggio che, per fortuna, non funziona più…

    16. Vassily, a questi giovani sarebbe opportuno ricordare quanto ha recentemente dichiarato l’emerito presidente Cossiga…

    17. @Perplesso, magari voglio andare a fare il cassiere al supermercato, ma avere una cultura universitaria. Magari voglio fare il meccanico e appendere sul muro della mia officina una bella laurea in Scienze Naturali. Magari no…ma devo essere libero di scegliere. si chiama “diritto allo studio”, mai sentito parlare?

    18. Perchè azione universitaria non fa nulla ???
      è capace di protestare solo quando lettere scende in campo?
      La verità è che azione universitaria scende in campo solo per i problemi di giurisprudenza, e solo per contestare la facoltà di lettere…
      Azione universitaria…mai visti in nessuna facoltà, tranne che a giurisprudenza a fare politica con i figli di papà…!!!

    19. Io non avevo mai sentito parlare di azione univeristaria fino ad settimana fa…Vorrei rispondere a Nat: cosa c’entra una manifestazione pacifica pomeridiana con quello che scrivi? Gli esami non sono stati sospesi, si manifesta anche per fare in modo che i papà dall’anno prossimo in poi possano ancora permettersi di pagare le tasse universitarie ai propri figli. Ieri pomeriggio non sono andata alla manifestazione appunto perchè il 5 novembre scade l’iscrizione per l’anno accademico ed io non chiedo soldi al papi ma lavoro, o meglio lavoricchio per continuare a studiare ed essere indipendente. E’ facile generalizzare.Col pensiero ero però in via Maqueda. Forza ragazzi.

    20. il prreside Miranda si è dimesso!

    21. Per quattro facinorosi ci è stata tolta la possibilità di continuare le attività didattiche. Talatro ieri è successo un fatto gravissimo. Ad alcuni ragazzi in disaccordo con l’occupazione che erano all’università (guardacaso per seguire le lezioni!!!) gli è stato vietata la possbilità di uscire dalla facoltà, per poco non si è rischaito che la situazione degenerasse.MOLTI STUDENTI DI SCIENZE POLITICHE SONO CONTRARI ALL’OCCUPAZIONE DELLA FACOLTà DI SCIENZE POLITICHE PUR CONDIVINENDONE I MOTIVI DELLA PROTESTA

    22. Vi invitiamo a leggere su http://www.collegiosanrocco.it il messaggio del Prof. Antonello Miranda sulla legge 133 e le proteste a danno degli stessi studenti…

    23. Cmq. Volevo solo dire. Che Approvo le proteste. Ma dico NO ALL’OCCUPAZIONE.

    24. Lavoro in centro. Ho visto la manifestazione. Concordo: è stata un’iniezione di energia giovane e pacifica.

      Ho sentito molti commenti per strada. Anche lontano dalla manifestazione (molti di noi per tornare a casa hanno dovuto usare le gambe o il bus a percorso deviato). La maggior parte erano commenti favorevoli, nonostante i piccoli disagi (compresi i commenti delle signore con la spesa).

      Mi sono chiesto: perché ci è tanto piaciuta questa manifestazione?

      Mi sono risposto: perché a Palermo siamo abituati alle manifestazioni pre-elettorali dei disoccupati-precari-ecc. col motorino, che chiedono di essere assunti nell’amministrazione pubblica. Dunque la ventata fresca di una manifestazione studentesca e “politica” non può che farci piacere.

    25. Scusate ma non capisco. forse ce lo potrebbe spiegare pasolini.

      1) premesso che è sacrosanto salvaguardare la pubblica istruzione da tagli indiscriminati che possono colpire la ricerca(quella seria) e creare nocumeno all’industria del sapere;

      2) considerato che nell’università italiana in particolare imperversano “baroni universitari”, “parentopoli”, “famigliopoli” e compagnia squallida, così come si apprende da recenti e documentate inchieste giornalistiche;

      3) che ai ragazzi che contestano le suddette squallide “baronie” non hanno mancato di far pervenire il loro appoggio;

      4) che gli sprechi e il pessimo utilizzo delle risorse a disposizione dell’università italiana rischia quasi di diventare un luogo comune;

      Chiedo se non sia opportuno che le teste pensanti che guidano la (sacrosanta) contestazione comincino a prendere le distanze da: “aspiranti capetti politici in erba”, “strumentalizzazioni da sinistra e destra”, “mafiosetti universitari che temono per le loro terga”, “untuosi propagandisti demagoghi che la vogliono buttare in politica”, “infiltrati ispirati da cossiga”etc. Meditate. E rileggete pasolini più che umberto eco.

    26. Gli studenti dovrebbero mobilitarsi contro il nepotismo accadeico, che costituirà una barriera formidabile per quelli, tra loro, che vorranno iniziare la carriera accademica.

      Invece raccolgono la pelosa solidarietà di quegli stessi baroni e ricercatori che, una volta ottenuto il salvataggio delle “loro” risorse, chiuderanno le barriere all’ingresso facendo loro un bel pernacchione.

    27. ma io mi domando: quando oggi ‘sto cacchio di decreto passerà in senato (perchè passerà) cosa si farà? Scioperi ed occupazioni ad oltranza? Lezioni sospese fino a nuovo ordine? Tutti bocciati a fine anno?

    28. Finirà che con una burrasca, come quella di ieri sera a Roma, si ‘nni vannu tutti e case!
      Non c’è motivo di tutto questo impegno da parte dello studente. L’unica cosa di cui dovrebbe interessarsi è farsi garantire, contrariamente a quanti già auspicano, che le tasse non aumentino. Perchè il governo può anche avere tutta la buona volontà, come sostiene, di razionalizzare la spesa, ma se poi quello che taglia lo mettiamo noi studenti, il risultano è una pigghiata pu culu. Gli studenti devono cambiare il fronte di battaglia, e pigghiare a carcagnate ‘nto culu a tutti quei ricercatori che portano il cognome del papà professore.

    29. Ma di tutta questa “lotta alle baronie”, nei decreti Tremonti-Gelmini non c’è traccia!

    30. pasa. a questo punto vedremo che farano i “rivoluzionari” e come si muoverà l’esecutivo

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