Archivio di Ottobre 2008
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Inaugura alle 18:30 a Palazzo Asmundo (via P. Novelli, 3; sala stucchi)... Continua »
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“Le vie dei tesori”: lo Steri
Si conclude questo weekend l’edizione 2008 de Le Vie dei Tesori. L’organizzazione è curata dagli Amici dei Musei Siciliani con l’Università degli Studi di Palermo.
Il quarto weekend è dedicato allo Steri, palazzo con sette secoli di storia già dimora nobiliare, sede dei viceré, della Regia Dogana, della Magna Curia, temuto quartier generale dell’Inquisizione, Tribunale, rifugio dei poveri, poi palazzo abbandonato al degrado e infine risorto con un restauro firmato da Carlo Scarpa e Roberto Calandra. Lo Steri è oggi sede istituzionale dell’Università degli Studi di Palermo. Ingresso libero su prenotazione.
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Oggi “Stand up” contro la povertà a Palermo
Palermo partecipa a Stand up, mobilitazione di due giorni contro la povertà per sostenere gli otto obiettivi del millennio delle Nazioni Unite.
L’associazione studentesca Al-Janub organizza un momento di incontro a partire dalle 9:30 presso la casetta della cooperazione, di fronte la Facoltà di Economia dell’Università di Palermo (viale delle Scienze). Si svolgerà una degustazione con sorteggio di prodotti del commercio equo e solidale e l’esposizione della mostra fotografica Tutti i Sud in…mostra. Alle 12:00 ci si alzerà in piedi simbolicamente.
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Aria fritta
Ci sono posti a Palermo che di giorno sono una cosa e di notte un’altra. Prendete la piazzetta Comesichiama nel quartiere San Lorenzo. Di mattina è come l’osso pizzillo di un piede: ti aspetti di trovarlo dove in effetti lo trovi. È il classico luogo della borgata sul quale si affacciano le botteghe degli artigiani, un’officina, un piccolo bar, il tabbacchino. Non può mancare la classica “filiera alimentare” fatta di un panificio, una salumeria, un macellaio e un fruttivendolo. Insomma un luogo che – se ti ci portano bendato, poi ti liberano e ti chiedono dove sei – non è certo da quello che hai attorno che tu capisci se sei a Brancaccio o, mettiamo, a Cruillas. Continua »
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I resti della Croma della scorta di Falcone potrebbero tornare a Palermo
Nel numero oggi in edicola del Corriere della Sera Magazine un articolo di Alberto Giuffrè parla dei resti dell’auto che il giorno della strage di Capaci scortava il giudice Falcone e la moglie Francesca Morvillo. La Croma dentro la quale morirono gli agenti di Polizia Antonino Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Da sedici anni sono conservati in una teca di vetro a Messina. Tra qualche mese le lamiere potrebbero tornare a Palermo. La richiesta arriva da Tina Montinaro, vedova del caposcorta di Falcone e presidente dell’Associazione Culturalmente. I resti dell’auto potrebbero trovare posto nel giardino sotto il tratto di autostrada dove è avvenuta la strage.
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Si inaugura “Apatie Amanti”
Oggi alle 19:00 si inaugura all'ex Noviziato dei Crociferi (via Torremuzza, 20)... Continua » -
Si inaugura “Per la sicurezza della città”
Oggi alle 16:30 si inaugura all’Archivio storico comunale (via Maqueda, 157) Per la sicurezza della città, esposizione di oggetti, documenti, bozzetti e fotografie d’epoca sul Corpo di Polizia municipale della Città di Palermo nell’ultimo secolo (1908-2008).
L’esposizione rimarrà visitabile fino al 9 novembre dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 18:30. Ingresso libero.
AGGIORNAMENTO: la mostra è prorogata fino al 22 novembre.
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40 comunità straniere in corteo
Oggi a partire dalle 16:00 le quaranta comunità straniere presenti in città sfileranno in un corteo da piazza Indipendenza fino alla prefettura, dove si terrà un comizio per la manifestazione Diritti in piazza. Per una città multiculturale e antirazzista. L’organizzazione è stata supportata dalla Cgil ed è diretta contro le scelte del governo sull’immigrazione, contro tutte le violenze, tutte le mafie e tutti i razzismi, per il diritto al lavoro, il diritto alla sicurezza sociale, il diritto alla salute per tutti, per una scuola multietnica e multiculturale, per la tutela delle libertò religiose, per la certezza e per tempi più rapidi nel rilascio dei permessi di soggiorno e per una legge regionale che rispetti le differenze culturali ed etniche.
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Una Commedia per un ladro
Quante volte avete detto: miii, questa solo a Palermo poteva succedere. Esatto. Così ho pensato di dedicare qualche storia a questa categoria. Si tratta di storie che all’origine hanno una vicenda reale ma che io ho, come dire, interpretato. Mi è sembrato il modo migliore per tornare su Rosalio dopo un periodo di assenza dovuto alle troppe cose da fare.
“Va bene, ti stavi fottendo una bella macchinuzza nuova nuova. Tu e l’amico tuo. E fino a qui…. Nel tuo motorino c’erano tre cacciaviti. E fino a qui…. Ma il libro? Quello proprio non mi quadra. Ora, mentre aspettiamo la macchina per andare al carcere, tu mi devi spiegare perché. Se no io stanotte non dormo e mia moglie si rummulia”. Continua »
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Collabora con la giustizia uno dei killer di padre Puglisi
Il boss mafioso Gaspare Spatuzza, che fece parte del gruppo di fuoco che il 15 settembre 1993 uccise a Brancaccio padre Puglisi, collabora da circa 4 mesi con gli inquirenti.
Spatuzza, fedelissimo di Leoluca Bagarella, starebbe chiarendo anche alcuni aspetti della strage di via D’Amelio anche se la sua attendibilità non è ancora da ritenersi certa.
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Bruno Contrada è ai domiciliari a Palermo
L’ex funzionario del Sisde Bruno Contrada è giunto ieri sera a Palermo dove sconterà a casa ciò che rimane dei dieci anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Il rientro a Palermo giunge dopo una lunga battaglia legale
e una richiesta di grazia negata. -
Sgomberato l’ExCarcere
Gli agenti della Digos hanno sgomberato stamattina il centro sociale ExKarcere in via Mongitore e lo hanno riconsegnato all’Opera pia.
Resta occupato il cosiddetto ExKarcere 2, stabile tra le vie Di Cristina, Vesalio e Forlanini, sempre all’Albergheria.
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Pink Attitude
È toccata a Palermo, qualche giorno fa, al Giglio In fashion store, la prima tappa del “Pink Attitude tour exhibition”. Si tratta dell’esposizione, che resterà fino al 18 ottobre, di pannelli creati da 23 artiste internazionali (esponenti del lowbrow o pop surrealismo) con differenti tecniche che vanno dal digitale al manuale, dagli acrilici alla sabbia. E che si ispirano al noir, ai manga e al mondo del fashion, il tutto in chiave ironica ed estremamente femminile. Queste “grafiche” sono state raccolte in un libro (dalla copertina rigorosamente rosa chiaro, edito da Happy Books), “Pink Attitude, the contemporary female creativity”, nato da un’idea dei fiorentini Enrica Mannari (artista e autrice del volume, le cui opere si possono trovare all’interno) e Giovan Battista Guidi, dell’agenzia di comunicazione Underscore. “Sono felice di ospitare questa presentazione perché credo che la moda sia anche cultura e arte, e che il legame tra queste sia indissolubile”, ha detto Giuseppe Giglio, entusiasta dell’evento, quando l’ho intervistato per Class Life, prima di ascoltare al microfono l’autrice del libro fasciata in un caramelloso tubino rosa. Continua »
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Un palermitano che per una ragione qualsiasi prende il traghetto
Quest’oggi tratteremo, come si evince appunto dal titolo, di un palermitano qualunque che per una ragione qualsiasi prende il traghetto.
Egli è pronto al mattino anche se il porto dista cinque chilometri e la nave salpa di sera.
Tormenta i suoi familiari, già durante la prima colazione con frasi del tipo: “Siete pronti?” “Le pillole per il mal di mare ce le abbiamo?” “I biglietti ‘i pigghiasti?” “I panini unni sunnu?”.
Finalmente è l’ora. Sono le due del pomeriggio e la nave parte alle nove di sera.
Chiude la porta di casa con i i biglietti tra i denti, poi la riapre per controllare se ha lasciato i biglietti sul como’ e se ha messo l’antifurto.
La moglie intanto gli grida: “Francoooooo, talìa se ho spento il ferroooooooooo!”.
Tutti in macchina e via verso il porto.
Arrivo alle due e trenta.
Saluta con fare festoso i finanzieri all’entrata del porto chiedendo “il vapore di Napoli dov’è” e si dirige verso la nave per Tunisi.
Si insospettisce un po’ quando in una lingua sconosciuta gli dicono qualcosa e gli fanno grossi cenni.
Bene, il traghetto per Napoli è un po’ più in là.
“Miiiiiiiii, ma è probbito che uno sbaglia?” urla alle figlie che lo sfottono.
Si mette in coda (è lui solo) e nel frattempo chiede alla moglie: “Le pillole per il mal di mare ce le abbiamo? I biglietti ‘i pigghiasti? I panini unni sunnu?”.
Durante l’attesa si addormenta con la bocca aperta sul sedile e viene svegliato dalla moglie che lo strattona urlando: “Stannu trasiennuuuuuuuu!”.
Finalmente entra nella pancia della nave. Continua » -
“Pappon’s crew”, la cassa che fracassa
Patti chiari e amicizia lunga: se sei un tipo impegnato 24 ore al giorno a risolvere (o a lagnarti senza fare davvero qualcosa per risolverli de) i problemi di Palermo, dalla mafia alle strade buie, dai brogli elettorali agli occupanti di edifici altrui, questo post non fa per te. Non farti del male e passa ad altro.
Se sei ancora qui a leggere sei probabilmente come me e quei tanti altri che non hanno fatto il ’68 e vogliono passare 68 secondi di spensieratezza (nel resto del tempo faccio fin troppo cose che non ti sto a raccontare, per esempio lavoro).
Questi tre geniali e sregolati giuovani, cresciuti forse a Palermo is burning, se ne stavano in estate a Filicudi a cazzeggiare e hanno fatto un video che ha tutte le carte in regola per diventare virale: è un po’ volgare (bambini a letto), è sciemo, fa ridere. Se non ti fa ridere non è un problema mio, se sì «vieni anche tu nella Pappons’ crew!». 🙂
(via Akille)
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Palermo novantottesima nel dossier Ecosistema Urbano di Legambiente
Il dossier sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani Ecosistema Urbano di Legambiente boccia la nostra città per i «i carichi ambientali, la qualità delle risorse e la capacità di gestione e tutela ambientale».
Palermo è novantottesima (l’anno scorso era ottantanovesima). Desolante, ad esempio, la posizione per il riciclaggio di carta nelle amministrazioni comunali: siamo ultimi con lo 0%.
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Il declino del Giornale di Sicilia
Dal 1998 all’estate del 2005 il Giornale di Sicilia è stato online, come sarebbe normale per ogni giornale che voglia sopravvivere nel secolo di Internet. L’anno scorso l’editore del The New York Times, Arthur Sulzberger jr., ha dichiarato che non gli importa che tra cinque anni il cartaceo esista ancora (e il giornalista Vittorio Sabadin ha stimato che nel 2043 non ci sarà più di sicuro). Ma allora perché il Giornale di Sicilia si comporta (e non solo online, si sono fatti scappare punte di diamante come Lauria, Palazzotto e Foresta) come un gambero?
Corre voce che l’editore e il direttore fotografo, che fanno bella mostra di sé nell’homepage di ciò che rimane del sito, fossero preoccupati per il calo delle vendite, imputandolo al sito. Quindi il sito ha chiuso. Evidentemente sbagliavano nell’interpretare un inesorabile calo specchio dei nostri tempi: L’espresso del primo ottobre (in un quadro generale concorde) ha scritto che da agosto 2007 ad agosto 2008 il Giornale di Sicilia ha lasciato nelle edicole ancora 2670 copie in media al giorno, scendendo a 60195. Col sito chiuso.
Come se non bastasse ho avuto accesso a dati che mostrano che molti navigatori della Rete quotidianamente vanno su www.gds.it.Secondo voi si tratta di un declino inarrestabile? E se sì le fonti di informazione online, soprattutto localmente, sono pronte a prendere il posto del giornalismo per come si è inteso finora?
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Messaggi
Lavoro in una scuola palermitana. Per fare colazione all’intervallo i ragazzi devono uscire fuori dall’istituto e raggiungere alcuni esercizi di ristorazione, bar, chioschi, piccoli market che stanno all’esterno in aree limitrofe alla scuola. Il percorso scuola-bar non è soltanto accidentato, ma presenta anche sculture canine non riscosse dai legittimi proprietari e ricettacoli archeologici di immondizia che, in tutte le maniere che si vuole, si pongono come un inequivocabile messaggio di permanenza, da un lato, e di incuria, dall’altro. Nessun personale preposto, da che sto lì, si è mai preso la briga di rimuovere quell’immondizia (quella in foto) che, a mio parere, suggerisce comportamenti analoghi non particolarmente subliminali. E non commento.
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Balarm magazine: numero sette
È in distribuzione Balarm magazine, il bimestrale gratuito che si occupa di musica, teatro, arti visive, cinema, editoria, cibo, itinerari e delle realtà storico-culturali della nostra città e provincia, partendo dall’esperienza di Balarm. Il giornale è scaricabile qui. Il cartaceo si può trovare a Palermo, Monreale, Mondello, Sferracavallo, Isola delle Femmine, Capaci e Cinisi, Bagheria e comprensorio (Aspra), Santa Flavia e comprensorio (Porticello e Sant’Elia), Trabia e comprensorio (San Nicola L’Arena), Termini Imerese e Cefalù in circa 250 punti tra librerie, caffè letterari, wine bar, spazi espositivi, cine-teatri, locali notturni, cinema, alberghi, punti istituzionali e maggiori luoghi di aggregazione culturale.
In questo numero è in copertina Aida Satta Flores, la cantante palermitana vincitrice del Premio Lunezia 2008 per il suo Aida Banda Flores, e si parla, tra l’altro, dell’associazione Ats Spazio Zero e del suo Teatro dei Cantieri Festival, del disco d’esordio della cantante palermitana trapiantata a Parigi Serenella, della mostra su Pablo Picasso a Palazzo dei Normanni e del primo romanzo dell’attrice e regista Emma Dante. All’interno anche un articolo di Tony Siino sul fenomeno facebook a Palermo.
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